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Vecchio 18-05-2008, 20.06.02   #5
jezebelius
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Veramente, Astral, non soltanto in Italia accadono ste cose.
In effetti il discorso che si fa, sulla " droga legale " è abbastanza vecchio. Ci sono, dappertutto mi sa ma non saprei dire nello specifico dove, sparsi sul nostro territorio negozi i quali o si chiamano "eco smart shop " oppure " cannabis store " chepropongono, entro i limiti consentiti dalla legge che secondo me sono abbastanza ampi ( evidente paradosso come diceva Uno ), la possibilità di " fornire " prodotti anche derivati dalle stesse piante che di solito, sotto forma di droga leggera, ci troviamo in mezzo alle strade.
Faccio un chiarimento.
Ciò che viene venduto, ripeto entro i limiti consentiti, all'interno degli " eco smart shop " mi pare che sia differente dal secondo tipo di negozio e quindi dai prodotti del " cannabis store " anche se sono più o meno simili per la presenza di qualche prodotto comune.
Mentre nel primo, tanto per fare un esempio, la legge consente la " vendita " di semi di cannabis ma poi vieta che questi possano essere coltivati, vediamo che il limite c'è - ossia puoi acquistare i semini per farla breve ma non li puoi coltivare; bisogna pure considerare che c'è una minima parte che li acquista per collezionarli - ma è facilmente superabile.

Nel secondo tipo di negozio, invece, viene venduto tutto ciò che può essere prodotto o derivato dalla cannabis, quindi che so..coperte o abiti, tessuti; utensili vari etc.
C'è ancora altro da aggiungere.
Negli eco smart shop c'è anche la possibilità di trovare, per continuare con gli esempi, prodotti che altrimenti, pur non avendo particolari o tanti " effetti" psicotropi non arriverebbero, attraverso i canali tradizionali del commercio, qui in Italia. Richiamo l'attenzione ad esempio o sul Gin Seng, che di solito in erboristeria si trova in due e o tre generi o formati - pillole, tisane etc - o sulla Damiana, un'erba/pianta con particolari doti rilassanti ma che se assunta in forti dosi ha effetti allucinogeni. C' è anche da citare però la Salvia divinourum ( che mi pare sia stata vietata ultimamamente ) o anche l'assenzio ( il liquore che veniva utilizzato qualche tempo fa, poichè permetteva " viaggi " particolari a causa della THC presente ) che oggi, lo stesso ad una percentuale di THC inferiore al 5%, si trova comunemente nei bar.

Insomma è la stessa legge che permette, attraverso la pubblicazione di sostanze vietate se non erro, l'apertura di questi " negozi " e non è un caso che sia lo si sia aperto davanti ad una scuola.
E' un fatto, anche questo di cultura, no? Sia chiaro, non giustifico ma tendo ad individuare, e distinguere, sostanza e sostanza. Anche per l'alcool, dipende dall'uso e dalla quantità assunta.
Certo con i tempi che corrono una buona dose di " attenzione " anche da parte degli organi preposti non guasterebbe.
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Dr. Marc Haven
“Non deve essere l’alba di luce che deve iniziare ad avvisare la tua anima di tali doveri giornalieri e dell’ora in cui gli incensi devono bruciare sui fornelli; è la tua voce, solo lei che deve chiamare l’alba di luce e farla brillare sulla tua opera, alfine che tu possa dall’alto di questo Oriente, riversarla sulle nazioni addormentate nella loro inattività e sradicarle dalle tenebre in cui versano.”
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