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Vecchio 23-04-2008, 15.11.32   #3
griselda
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Originalmente inviato da Ray Visualizza messaggio
Ci sono tantissime cose che si possono dire su questo argomento e non è certo con un post (e neanche con un tread) che si possono dirimere tutte. Inoltre è bene a mio avviso tenere il discorso anche in termini generici... i consigli si possono dare ma ogni situazione è una storia a se e per affrontarla non bastano certo i pochi cenni che possiamo avere qui, poi ognuno con se stesso può riportare le cose nell'ambito della sua propria vita e situazione e vedere se gli servono o meno. Come dire che non possiamo aspettarci di trovare l'origine di un problema specifico (che andrebbe ricercato) in questa sede.
Innanzitutto grazie Ray, poi mi domando se potrebbe servirmi aprire un thread su ciò che mi mette ansia o che me l'ha messa in passato, oppure dovrei spingermi in terapia da un buon psicologo che mi aiuti ad arrivare dove non arrivo.


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Originalmente inviato da Ray Visualizza messaggio
Una delle mille cose che si possono dire e che forse per iniziare può essere utile a molti, senza occuparci subito delle storie personali, è che l'ansia quasi sempre diminuisce di molto (o addirittura scompare) quando siamo concentrati. Non parlo solo di esercizi specifici di concentrazione (molto utili... il TA per esempio può avere buoni risvolti in questa cosa anche se come effetto secondario) ma anche e soprattutto della concentrazione con cui facciamo le cose. Stare nell'adesso, non nel senso di qui e ora che sennò qualcuno tira fuori l'aion , ma nel senso di svolgere le attività che ci capitano in quel momento con la massima intensità possibile, impedendo più che si può alla mente di svolazzarsene in giro (anche e soprattutto su quello che dobbiamo fare dopo) aiuta notevolmente.
Non che risolve alla radice (anche se se fossimo sempre sempre concentrati il problema almeno si trasformerebbe) ma fornisce, dopo un certo tempo, una maggiore quantità di energia e una maggiore autonomia nel riceverla che poi permette di compiere meglio altri passi. Da inoltre dei momenti sempre più lunghi di diciamo ristoro che poi possono diventare una forza aggiunta, un'arma, un ricordo a cui tornare, un punto di riferimento comportamentale, sia fisico che mentale.
Quindi per adeso m sento di consigliarti questo... di provare a stare concentrata, "ferma" in quello che fai, soprattutto se si tratta di azioni quotidiane e semplice, acquisite, dal lavarsi i denti al preparare da mangiare (poi da trasportare anche in altre più complesse). Senza per questo aspettarsi grossi risultati immediati... come dire che l'aspettativa che l'ansia cali perchè ci si sta concentrando toglie la concentrazione e ripuff nell'ansia.
Sto facendo il T.A. a volte mi aiuto anche con registrazioni audio in modo che l'ascolto mi aiuti a concentrarmi meglio e in effetti qualcosa fa perchè sento la tensione nel corpo alleggerita spesso.
Per quanto riguarda la concentrazione nelle azioni quotidiane, ho notato che non posso perdere di vista il mio corpo è esso che ( almeno a me pare) mi da dei segnali di stress. Spetta che mi spiego, Ieri mi sono concentrata sul post che volevo mettere in viaggi la concentazione mentale era li, ma ad un certo punto mi sono accorta che il corpo soffriva ero tesissima come stessi per dare un esame da cui dipendeva la mia vita, non so se è compensibile, dovevo dirmi ogni istante che non ero sotto accusa, che non avevo fretta, che non era una prova da superare, che dovevo farlo con calma e che non c'era nulla di urgente o di preoccupante, che non sarebbe stato comunque perfetto, tanto per farmi capire dovevo parlare con me per mollare la tensione che mi prende qualunque cosa io faccia, se mi distraggo il corpo si tende in maniera esponenziale. So che dietro ci sta anche l'ip che lavora e cerco di non darle importanza. Ma è tutto meccanico, automatizzato tanto che va da se, se per un attimo mi distraggo.

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Originalmente inviato da Ray Visualizza messaggio
Poi c'è la questione centrale del non avere paura dell'ansia, sulla quale c'è tantissimo da dire (messa giù così non vuol dire quasi nulla) ma che almeno in parte è connessa col non aspettarsi risultati e non temere di averne quando non si riesce o non si riesce del tutto ad operare bene. Si deve concedersi il tempo necessario a modificare meccanismi forti e antichi, quindi avere pazienza e cercare di valorizzare i momenti "buoni" senza demonizzare quelli in cui, nonostante gli sforzi, l'ansia c'è comunque.

Bon ripeto, ci sono altre mille cose da dire... un po' alla volta.
Direi che nell'ultima parte parli di lasciarsi andare o sbaglio e di accettare tutto ciò che viene, l'ansia deriva dalla paura e l'ansia l'alimenta è un circolo vizioso.
Ci vedo acnhe la paura di aver perso il controllo che poi controllo di che, che non ne ho su nulla?
Spunta da cose banali come aver dimenticato una cosa banale, di aver fatto qualcosa dimenticamedomi di qualcosa di cui dovevo tenere conto, quindi anche dall'autogiudizio giusto?
Lo so, lo capisco che per ovviare al problema bisogna lavorare su tante cose ma per iniziare seguirò i tuoi consigli: TA e concentrazione, perchè se mi metto davanti un infinità di cose me la vedo spuntare all'orizzonte grazie Ray.
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