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Vecchio 27-04-2008, 14.14.17   #2
jezebelius
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Come nell'altra discussione che hai lincato, riportando quello che Ray ha posto come introduzione, l'analisi della curiosità della pettegola e quella dello scienziato, si possono fare degli esempi.
Un certo tipo di curiosità, allora, è limitativa nel senso che limita o anche, per verso differente, approfitta di un desiderio di conoscenza.
Se mi mettessi a leggere libri su libri, tanto per ( cercare di )
possedere le informazioni contenutevi all'interno, ridurrei, secondo me, il mio essere curioso ad un solo ambito ossia quello mentale. Forse potrebbe pure servirmi, per farmi bello con qualcuno all'interno di una discussione o tanto per " citare " qualcun'altro ma, in sostanza, potrebbe ridursi solo a quello, vale a dire una sterile, ma pur sempre buona per carità, valutazione di ciò che ho letto.
Al contrario, se invece avessi " fame" di conoscenza, citare questo o quell'altro " tanto per " mi interesserebbe ben poco a vantaggio del " contenuto " di quello o quegli scritti.
Mi rendo conto che forse non sono molto chiaro nel cercare di spiegare questa cosa. Aggiungo però, rispondendo alla domanda, che, come si diceva nella discussione sulla curiosità, potrebbe trattarsi di indirizzo diverso.
Se dovessi dare una mia percezione - tornando all'esempio che ho messo giu - la prima limita ed è limitante, mentre la seconda espande e " si " espande.
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Dr. Marc Haven
“Non deve essere l’alba di luce che deve iniziare ad avvisare la tua anima di tali doveri giornalieri e dell’ora in cui gli incensi devono bruciare sui fornelli; è la tua voce, solo lei che deve chiamare l’alba di luce e farla brillare sulla tua opera, alfine che tu possa dall’alto di questo Oriente, riversarla sulle nazioni addormentate nella loro inattività e sradicarle dalle tenebre in cui versano.”
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