Visualizza messaggio singolo
Vecchio 08-09-2010, 17.00.33   #156
Sole
Conosce ogni vicolo
 
Data registrazione: 31-08-2005
Messaggi: 5,653
Predefinito

Citazione:
Originalmente inviato da filoumenanike Visualizza messaggio
Tra Determinismo e Libero Arbitrio ci sono correnti di pensiero molteplici, alcuni arrivano perfino ad ipotizzare che possano coesistere entrambe le posizioni.
Infatti, è quello che con innumerevoli esempi un pò qua e un pò là si è cercato di evidenziare un pò tutti. Quel che purtroppo non è abbastanza evidente in tutta/e questa/e discussioni è che nessuno ha messo in dubbio che tutto è nell'unica mente ma piuttosto è stata data una visione molto più ampia di come può esistere. Dico questo per confermare quel che dici e che non è sbaglilato secondo me, dire che coesistono diversi livelli di realtà così come tra determinismo e libertà. Esiste il determinismo e all'interno di esso la libertà. Consiglio di vedere il terzo Matrix per questo, ma prima anche gli altri altrimenti non si capisce.
Quote:


Per quanto dici dei Veda, della Bibbia ed altrro sono d'accordo con te nel dire che sono soggetti ad interpretazione ma a questo punto tutto è vago...impreciso e dunque se li chiamo libercoli non sbaglio poi tanto! Nedssuna interpretazione che mi venga proposta potrà mai darmi la sicurezza che sia quella giustqa!
Il vedanta a cui affida la visione Telemaco è una decodificazione dei Veda fatta da un maestro di cui non mi ricordo nemmeno sforzandomi il nome. Di per se è già un'interpretazione. Quando si dice che il problema è di interpretazione si pensa che si stia sottolineando il passaggio sanscrito italiano... se fosse solo quello il problema sarebbe davvero un niente, non ci sarebbe nessuna difficoltà se non la buona volontà di trovare un buon autore/traduttore indiano che dal bengalese lo trasforma in inglese e il gioco sarebbe fatto. Il problema ha radici molto, molto più profonde e anche se siamo fuori tema abbondantemente visto che la questione affiora spesso meglio specificare.
L'interpretazione non è delle parole ma dei concetti. L'importanza fondamentale e basilare che risiede nell'etimologia delle parole e nel loro significato originale porta con se gli stessi concetti che in una parola sono sintetizzati e pensiamo che il Sanscrito è la lingua sacra per eccellenza... figuriamoci se possiamo prescindere dal significato profondo di una virgola. Ma se viene a mancare la cura e l'attenzione per questo fondamento il concetto stesso ne risente. Tu che conosci il latino lo sai bene meglio di me questo. Così come noi abbiamo perso la nostra etimologia, lo hanno fatto anche gli autori indiani per cui già una grossa parte è sommaria. Se parte sommaria da casa cosa arriva dopo che è stata tradotta? Ancora più sommarietà. Ma non è solo questo, dicevo questo è il meno. Quando si traduce certi testi sacri non si traduce solo la parola ma anche il concetto, se chi lo traduce non ha Compreso profondamente e pienamente il concetto tradurrà per il suo livello di comprensione concetti così profondi.. e poi c'è la questione più importante di tutte, che è verissimo che dai Veda tutti proveniamo ma il suo pensiero si è diffuso in maniera "opposta" tra oriente ed occidente. Per cui un'interpretazione orientale porta a confondere una mente occidentale che parte da presupposti diversi.

Mi fermo qui sperando di essere riuscita ad esprimere il concetto di traduzione del pensiero e non delle parole.
Scusate il lungo OT
Sole non è connesso