Discussione: Paura
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Vecchio 18-09-2007, 12.31.48   #8
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Citazione:

Siamo proprio sicuri che sia possibile far emergere tutte le ombre?
Io credo che far emergere tutte le ombre sia riconoscere un po' la verità di tutte le cose, la cosiddetta illuminazione.
E' un po' il riconoscere la dualità dell'universo, e unire gli opposti nell'Uno poichè penso che ogni aspetto ombra sia la mancanza di visione e di integrazione nel complesso degli aspetti luce di noi e dell'universo.
La mancanza di visione nel complesso è il continuare a prendere dei punti di vista, cioè vedendo e identificandoci solo in una parte del complemento della dualità.
Proviamo ad analizzare per esempio una ipotetica identificazione di un aspetto della dualità nella personalità umana: l'identificazione "Superiorità".
Ci sono molte persone che hanno questa identificazione nei propri pensieri inconsci ma faranno di tutto per non ammetterlo per paura. In effetti questa identificazione farà di tutto pur di difendere se stessa da eventuali attacchi esterni. Lo farà asserrendo che tutti coloro che attaccano sono "Inferiori" a sè, asserendo che questi hanno molto da imparare prima di diventare come sè.
La dualità in sè è "Superiorità" <=> "Inferiorità".
Qui la mancanza di visione nel complesso come dicevo prima è il non vedere le cose come stanno. La paura qui gioca un ruolo fondamentale. Se tu hai paura di vedere il tuo pensiero inconscio "Superiorità" di conseguenza ti comporterai come "Superiore" agli altri cioè adotterai quegli atteggiamenti del tipo "So tutto io, tu non sai nulla e prima che tu sappia quello che so io dovrai sgobbare molto".
Questa paura fa nascere l'atteggiamento che è la personalità che ti caratterizza di cui tu non ne sei conscio e che agisce a tua insaputa.
Diventare consci di questa personalità, cioè vedere come stanno nel complesso le cose, significa integrare "Superiorità" con "Inferiorità" poichè dentro di noi e fuori di noi ci sono entrambe in verità.
Così potresti scoprire che come limitavi la possibilità agli altri di esprimere e di condividere la loro verità, ritenendo la loro verità incompleta, in quanto tu che sei superiore ne sai sicuramente di più, allo stesso modo non davi la possibilità a te stesso (in questo caso la parte inferiore di te) di condividere qualcosa di te, cosicchè la personalità "superiore" tutto osserva negli altri ma nulla osserva e condivide di se stesso.
Non è un caso che la personalità superiore si senta sola anche se non lo vuole ammettere.

Citazione:
Aggiungerei anche se sia poi così vantaggioso ma adesso è troppo complicato....
Dipende, naturalmente...
E' vantaggioso scoprire quanto reprimiamo le nostre emozioni e sensazioni e quanto non le condividiamo con gli altri, oppure meglio tenersi le proprie sensazioni, emozioni solo per se?
dipende solo se noi lo facciamo consapevolmente o inconsapevolmente. Nel senso che possiamo essere consapevoli di fare il "superiore" e divertirci a vedere come gli altri "inferiori" re-agiscono alle nostre esternazioni, oppure possiamo non esserne consapevoli.
In questo ultimo caso a mio avviso non si ha controllo e non ci si diverte veramente ma ci si sente profondamente ed inconsciamente soli (inconsciamente poichè non si ammette la verità) e sconnessi sia dalla fonte che è l'anima connessa a Dio, sia dagli altri che sono parti di quello stesso Dio da cui si è sconnessi.

Unire "Superiorità" e "Inferiorità" è a mio avviso la chiave per abbattere ogni paura.

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