Discussione: I "passaggi"
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Vecchio 16-08-2007, 23.05.28   #1
Ray
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Predefinito I "passaggi"

Chi cerca di "stare sveglio", di "ricordarsi di se", di "non dormire", insomma chi cerca di tenere alto ed aumentare il proprio livello di consapevolezza, va ovviamente incontro ad una serie di difficoltà.

Forse sta cosa stava meglo in esperienze, o direttamente in esoterismo, ma l'ho messo qui perchè mi piacerebbe esplorare i risvolti psicologici di quanto adesso provo a comunicare.

Dicevo dello "stare svegli". Molte discipline, pur chiamando la cosa in modi svariati, propongono una serie di metodi o esercizi per aumentare consapevolmente, tramite sforzo costante e prolungato, la propria "presenza" o il livello di consapevolezza. E' una cosa per la quale il quotidiano offre infinite possibilità, dato che sono infiniti i momenti in cui "dormiamo". E allora via col "ricordarsi di se" mentre di fa il tragitto in ascensore, si cammina per strada, si guida e chi più ne ha più ne inventi.

Sono cosuccine che ritengo assai utili, non fosse altro per l'importantissima ragione che tentando ci si rende prestissimo conto di quanto sia difficile e quindi di quanto l'uomo dorma. Ce se ne rende conto in maniera obiettiva, dato che si può avere un'immediata controprova del risultato dei vari tentativi... e questo risultato è la "memoria", oltre che ad una certa sensazione, un certo gusto, dell'esperienza. Anche se si tratta di pochi minuti, ci si rende presto conto dell'enorme differenza tra il nostro stato "normale" e quello per il quale dobbiamo fare uno sforzo cosciente costante.

Inoltre, ottenuta un minimo di abitudine all'osservazione, queste cosuccine possono facilmente palesare la miriade di volte e "motivi" grazie ai quali solitamente torniamo beatamente a dormire... insomma le interruzioni che subiamo nei nostri tentativi.

Ma veniamo ai passaggi. Ho notato che le varie diverse situazioni in cui si tenta di fare questa cosa non sono ugualmente difficili, ma che ci sono condizioni in cui più facilmente e/o più duramente scattano quei meccanismi che ci ripiombano nel sonno. Il che è anche ovvio se parliamo di macro-situazioni... conferenza noiosa più dura di panorama meraviglioso (che poi...), ma è meno ovvio se parliamo di microsituazioni. Io ho identificato i "passaggi" tra i più difficili.

E per passaggi intendo tutto ciò che è un passaggio effettivamente o che la nostra mente percepisce e definisce come passaggio. Per fare due esempi: passare attraverso una soglia (tipo da una stanza all'altra) e alzarsi da una poltrona.

Provare per credere. Se vi sforzate di stare più svegli che potete nei "prossimi tre minuti" e vi alzate dalla poltrona poi ricordando vi accorgerete che c'è stato almeno un attimo in cui vi siete addormentati... e cioè nel "passaggio" da seduti ad in piedi, anche se siete riusciti a "stare svegli" prima e dopo.
La controprova... se invece riuscite a beccarlo, beh ve ne accorgete... si rischia di scoprire che alzarsi in piedi assomiglia da vicinissimo alle montagne russe...

Vabbeh, post di apertura lunghissimo... anche se ci son vari tread che parlano del "ricordo di se" in modo più o meno diretto", dato che è da un po' che non saltava fuori la cosa ho pensato di riprenderla... possiamo anche parlare di questo oltre che dei passaggi...

Ultima modifica di Ray : 16-08-2007 alle ore 23.08.45. Motivo: mostruosortografia
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