Discussione: I "passaggi"
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Vecchio 26-11-2009, 00.20.09   #22
Sole
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"O radiosa, questa esperienza può albeggiare tra due respiri. Dopo che il respiro è entrato e appena prima che esca - la grazia"
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Citazione:
Originalmente inviato da Ray Visualizza messaggio

Ci sono vari passaggi effettivi secondo me, di cui uno è quello famoso nelle discipline orientali... tra un respiro e l'altro.
Inspirando si fa un movimento, espirando se ne fa un altro e nel mezzo si cambia posizione o movimento e quel cambiamento non si riesce a percepire è vero.

Quello che ho notato è che mentre viviamo compiamo una serie di azioni miste tra pensate, spontanee e meccaniche. Allora capita che ricordandosi di se ci si rende conto che pensare di prendere la penna corrisponde ad averla già in mano. E' quasi inevitabile, dico quasi perchè non so se sia impossibile o meno. Se si cerca di pensare e fare, è come rimanere in un'immobile apnea. Provate a pensare di prendere il mestolo e restare concentrati nel mentre lo pensate e lo prendete, non riuscireste a muovermi. O decidete di non farlo o lo avete già fatto, in ogni caso il passaggio, come diceva Red poco più su, è oblio. Ma come potrebbe non esserlo se è un'apnea? Un'apnea è una sospensione che sia a pieno o a vuoto.

Quel che credo è che per compiere qualunque tipo di passaggio occorra una grossa energia. Si parla di passare da uno stato ad un altro in un minimo periodo di tempo.
Personalmente faccio enorme fatica a passare da un stato ad un altro, parlando proprio della vita quotidiana come la banale azione di vestirmi per andare in un posto, il passaggio da dove sono a dove devo andare. Si so che può sembrare stupido eppure per analogia è un passaggio in cui bisogna mettere energia. Noi pigri () tendiamo a risparmiare energia e i passaggi ce ne fanno investire, le resistenza sprecare.
Da questo l'idea che per alzarsi dalla sedia occorre un buon quantitativo energetico e il corpo, l'essere tutto credo, si salvaguarda "apneizzando" il passaggio. Quando facciamo grandissimi sforzi fisici infatti, sbagliando moltissimo ma viene spontaneo..., siamo in apnea, per fare un esempio di come questa cosa a livello fisico accada spesso.

Così la mente si sospende nel pensiero e a noi pare che senza pensiero non ci sia memoria, ma così no sarà.

Ma in fondo credo che se potessimo vivere il qui ed ora di quel passaggio, qualunque sia, rischieremmo di restare fermi non potendo investire abbastanza energie coscientemente è un'ipotesi, e all'immobilità il sistema sceglie il bug per poter procedere.

Che ne dite?
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Se non sarò me stesso chi lo sarà per me? E se non ora, quando?
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