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Vecchio 06-05-2008, 17.34.08   #21
jezebelius
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Originalmente inviato da Uno Visualizza messaggio
Colgo l'occasione di questa nuova discussione simile ad altre per evidenziare alcuni aspetti psicologici (visto che siamo in psicologia).
Se osserviamo bene cosa spinge molti ad affidare cuore (lasciando la la mente dentro un cassetto) e soldi a certi personaggi?

Il bisogno di sacro? No, il bisogno di miracoloso e ancora di più il bisogno di sentirsi eletti, al di sopra degli altri. Stringi, stringi solo questo rimane.

Solo questo ho dentro se mi affido a chi mi promette salute a prescindere, non mi dice mangia bene, fai un certo di movimento, evita di odiare tutti tutto il giorno producendo nel tuo organismo tossine etc etc.... mi dice metti una mano li, guarda un video (il mio, quello che costa un sacco), il sacro e lo spirito sono solo scuse per cercare di mettere a posto la coscienza.
Ora non è il caso di analizzare a fondo che questi consigli/ordini dati da questi personaggi sono in apparenza simili ad alcuni rituali ma non ne hanno la stessa forza perchè non sono supportati da una Tradizione... comunque basta osservare attentamente.

Mi spingo oltre, anche coloro, e possiamo metterci anche noi, che cercano più seriamente, che non si fermano alle apparenze, che... etc etc... devono stare molto attenti a non farsi fregare dalla voglia di essere qualcosa di "più" degli altri, il fatto di utilizzare anche la testa oltre al cuore e per nulla il portafoglio non mette al riparo dai pericoli dell.... si ego, qui ci sta bene.
Alzi la mano chi seguendo (o credendo, in questo caso è uguale) di seguire un percorso serio non si sia sentito almeno una volta fortunato o diverso dalla massa. Se è vero che seguendo certe cose si è diversi in un certo senso, si hanno priorità diverse, è altrettanto vero che si è comunque uguali agli altri.
Se prendo due pellicole con lo stesso film non posso dire che siano diverse solo perchè di una prendo uno dei primi fotogrammi e dell'altra prendo quelli a metà via. Tra l'altro se non ho visto tutto il film non posso neanche sapere quale dei due è all'inizio e quale a metà via.....

Se quelli che ho descritto sopra sono i bisogni primari che si cercano di soddisfare con percorsi meno (ma anche più) seri, nono sono gli unici, ci sono altri bisogni secondari e/o da questi derivati, ne avete individuati alcuni?
E' utile prenderne coscienza

Devo dire che spesso mi son sentito al di sopra di altri.
Altre volte oltre a " vedermi " in quel " al di sopra " ne conseguiva una inevitabile contentezza figlia, insomma, sia di guardare le cose da altro punto di vista - se vogliamo dire così - e sia perchè quella contentezza era qualcosa a cui, loro, non potevano arrivare.
Pur cercando di tenerlo a bada, di tenere imbrigliata una forza che, mi rendo conto, può sempre fare danni perchè non ti mette al riparo soprattutto da te stesso, in questo periodo, come sempre, tento di essere più attento.
Molte volte mi chiedo se non mi sto comportando come quello che ghettizza - mi sa che si può dire così - gli altri, semplicemente perchè vedo qualcos'altro e loro no!
E' dura anche questa e fa parte, forse, di un lavoro ancora da portare a termine.
Da qui, come chi si affida a queste " cure ", posso dire che il comportamento è simile anche se forse cambia la manifestazione.
Infatti il sentirsi " parte " di un che di più grande - che sia bisogno di identificazione ? - al di la della definizione di un gruppo, forse rientrante in una categoria più estesa a livello astratto, quella degli " eletti ", è parte, assieme ad altri di questi meccanismi.
Cercando di guardare più a fondo, non so fin dove però, oltre a questo ci vedo un bisogno di elevarsi dalla massa, per mettersi su un gradino più alto. Bisogno che tra l'altro si manifesta ( si vuole manifestare ) in ogni modo e ad ogni livello, dall'assumere una posizione nella società fino ad arrivare alle " cose " profonde.
Ancora, il sorridere - di compiacimento per me - a volte quando Tizio non " arriva" a capire un fatto o un significato o una metafora o che altro, semplicemente perchè non possiede gli strumenti per farlo. Pure questo derivato dal bisogno, credo, di sentirsi al di sopra.
L'essere identificato poi come chi " sa " determinate cose è ancora un bisogno che tiene legati e ciò può, ulteriormente, essere un limite che nulla ha a che vedere con l'umiltà. Talvolta, tutto questo, è anche ( ancora ) duro da ammettere.
Per il momento vedo questo.
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Dr. Marc Haven
“Non deve essere l’alba di luce che deve iniziare ad avvisare la tua anima di tali doveri giornalieri e dell’ora in cui gli incensi devono bruciare sui fornelli; è la tua voce, solo lei che deve chiamare l’alba di luce e farla brillare sulla tua opera, alfine che tu possa dall’alto di questo Oriente, riversarla sulle nazioni addormentate nella loro inattività e sradicarle dalle tenebre in cui versano.”
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