Discussione: La Sopraffusione
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Vecchio 06-08-2010, 22.27.58   #6
Ray
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Originalmente inviato da Kael Visualizza messaggio
Nell'analogia io la quiete la vedo come i movimenti che tendono al bilanciamento di determinate forze sbilanciati, un po' come il motociclista che pur piegando la moto in curva si controbilancia dall'altra parte dando l'effetto di essere sempre dritto, in "quiete". In Fuoco Sacro si diceva del resto che sono proprio le forze "sbilancianti" che sfregando creano la scintilla del fuoco...
uhm, quindi dici che toccherebbe andare di contiuno su e giù dal monastero ogni volta che il fuoco si spegne... almeno finchè si è imparato a tenerlo costante, ma allora perchè andarci?

Forse ci può stare.

Alora parliamo della cosa importante. Per arrivare a quello che chiami sopraffusione, cioè il mantenere fluida una sostanza che tende a cristallizzarsi grazie ad un fuoco tenue ma costante, occorre prima passare per la fusione.
Infatti dici che il fuoco tenue di per se non basterebbe, perchè il succo è che la sostanza resti fluida anche ad una temperatura a cui di solito è cristallizzata.

Il problema, la difficoltà se vogliamo, è la discesa della temperatura. Dobbiamo partire da una fusione e scendere di temperatura abbastanza lentamente che non cristallizzi, ma abbastanza velocemente che non si disperda.
C'è un momento particolare a mio avviso, e cioè il passaggio che dovrebbe solidificare e non lo fa... quella temperatura limite da superare (in discesa).

Che ci puoi dire? Tocca provare e riprovare e passare per mille cristallizzazioni quasi identiche a quella di partenza?
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