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Vecchio 17-12-2010, 16.14.08   #1
dafne
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Predefinito visite mediche non private

Oggi avevo una visita psichiatrica per analizzare il mio stato d'ansia. Questa era la motivazione data dal mio medico di base e l''ho imparata a memoria.

Sono arrivata nel posto dove dovevo andare mezz'ora prima, era la prima volta, e ho atteso, ho aspettato.
Ho aspettato la mia mezz'ora di anticipo e anche una mezz'ora successiva, per scoprire che la dott.ssa con cui dovevo parlare era quella che aveva fatto beatamente avanti e indietro dal suo ufficio, senza pazienti perchè la porta era aperta,e che aveva fatto aspettafre anche la coppia che era già seduta da quando era arrivata.
Un paziente in transito informandosi su chi cercavo mi aveva detto che questa signora ha la mezz'ora di ritardo biologico, poco male se stesse lavorando, dico io, ma è anche uscita per poi rientrare in quell'ora di attesa...vabbeh
Mi fà entrare, inizio a raccontarle dei motivi per cui sono lì e...suona il telefono....e fà terapia telefonica con la sorella di una paziente...riprendiamo e...risuona il telefono...stavolta un suo collega...riprendo il filo e...entra un gatto...il cornutaccio come l'ha chiamato e poi dopo un pò un altro gattone...bellissimi eh, saltavano sulla finestra che dava su un tetto per venire a mangiare ma...che pizza...ogni volta il discorso si fermava.

Al terzo gatto cerco di metterci un pò di enfasi e di trascinare il discorso sul punto che più mi premeva...e bussa una collega col fax del tale da mandare a tizio
Alla fine quando mi pare di averle dato un minimo di elementi per dirmi qualcosa lei mi fà "ma secondo lei, lei è ansiosa?"
secondo me? Ma non era sua la valutazione sul problema?
Glisso con un logico "un pò", che non è nè si nè no e le dico che nei momenti di maggior pressione si ma non lo sono sempre (che non vuol dire nulla...ma bon)

Allora lei mi fissa, e io la fisso, che altro ti devo dire? Ma mi rifiuto di inventarmi altre parole e resto li muta, anche se mi devo forzare un pò, anche se dopo un minuto cedo e ripeto la solfa poi mi zittisco ancora. Non so se l'ha fatto apposta per vedere come reagivo, mi pareva che mi guardasse come se aspettasse qualcosa.

Alla fine mi dice che non sono in uno stato ansioso patologico, che non ho bisogno di medicine, nè sono depressa e che non ho nemeno bisogno di una terapia psichiatrica ma di rivolgermi a un buon psicoterapeuta.

Ho dovuto chiederle se non scriveva nulla, se non mi restava nulla se mi avessero chiesto qualcosa ma era già di nuovo a guardare il quarto gatto...non posso fare a meno di chiedermi se sarebbe stata così superficiale anche se l'incontro fosse stato in privato a pagamento
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