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Vecchio 10-10-2007, 16.39.05   #36
griselda
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Io vedo l'accidia come una forma di resa incondizionata... ci si arresi a cosa? Quando ad esempio devo fare una cosa che ho già fatto tante volte e non è andata come dicevo io ( aspettative) ecco che mi sussurra all'orecchio:" ma chi te lo fa fare?" e zac se l'ascolto mi ha fregata. L'accida è subdola e nasconde molto altro, dietro alla pigrizia c'è sofferenza vissuta e non compresa.
Quando faccio per fare senza avere un ritorno e non ho aspettative ne del risultato ne dell'approvazione ma faccio e basta le tolgo tutte le possibili scuse che adduce per tenermi al palo.
La sua virù è quella di aiutarmi a non essere impulsiva, magari che so è stata proprio quella causa scatenante mi domando. Per non sbattere sempre la testa ci si imigrisce e ci si ferma al mentale, ad un rimuginare continuo che diventa estenuante succhia le forze e porta alla accidia.
Essa è figlia di verità precostituite di convinzioni false che non fanno muovere.
Quando mi aspetto che qualcuno sia felice di quello che ho fatto per molti anni e questo non avviene ecco che queste aspettative senza ritorno possono farmi dire ma che lo faccio a fare? tanto....
La virtù a cui porta l'accidia se lavori sodo è la costanza, la pazienza, la perseveranza che nascono dal fare senza nessuna aspettativa.
Ci vuole una gran forza ma credo che ne guadagnerò in forza di volontà.
Se non si capiva parlavo a me stessa.
Poi si può poltrire con la mente invece che con il corpo smettendo di lavorare nel paese delle banane.
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