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Vecchio 14-12-2005, 00.12.20   #1
Shanti
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Predefinito Tradizione Tolteca - Carlos Castaneda

Parto da lontano con un po' di cenni storici sui Toltechi e di biografia di Carlos Castaneda

I Toltechi erano una civiltà precolombiana arrivata in Messico dal Nord attorno al 200 a.c. e mescolatasi in parte con le popolazioni già esistenti e in parte con i Maya. Discendevano da una leggendaria civiltà dai templi del serpente e del giaguaro, erano stati grandi guerrieri e sapienti stregoni, influenzando anche gli Aztechi e i Maya. Prima si stabilirono nella città stato di Teotihuacan , poi verso il 1000 d.C., fondarono Tula (l’attuale Città del Messico) con tre piramidi. Infine migrarono verso lo Yucatan insediandosi nella città Maya chiamata Chichenltza. Erano esperti di metallurgia, astronomia e magia e avevano una cultura raffinata.
Purtroppo i Conquistadores distrussero completamente la loro civiltà facendo sparire la loro lingua, i costumi e l’intera conoscenza


I Toltechi erano quindi un popolo ormai scomparso dal Messico il cui sistema magico viene descritto da Carlos Castaneda in una serie di libri divenuti famosi in tutto il mondo, documenti eccezionali sull’esoterismo antico.
Di origini peruviane Castaneda era un etnologo e antropologo. La sua avventura iniziò nel ‘68 quando si recò nel deserto per studiare il peyote, una pianta allucinogena… Qui gli venne indicato, come esperto conoscitore di piante, un vecchio indio yaqui chiamato Don Juan Matus. Quello che sembrava un innocuo vecchietto si rivelò un brujo, uno stregone o sciamano… insomma Don Juan era un Nagual, uno degli ultimi iniziati dell’antichissima conoscenza magica tolteca…
I due uomini erano molto diversi ma Don Juan vide in quello studente qualcosa nella sua aura che lo convinse a sceglierlo come suo apprendista. Infatti durante il suo addestramento, durato 13 anni, Don Juan si accorse che la configurazione energetica di Castaneda, molto diversa dalla sua, poteva voler dire una sola cosa: la fine del suo lignaggio…
Questo fatto divenne per Castaneda un pesante fardello, ma Don Juan gli spiegò che la sua scelta era stata fatta al di là del livello umano, non da esseri o entità, ma dalle "forze impersonali dell’universo"…
Alla fine Castaneda accettò quello che Don Juan definì il suo destino, lasciando a lui la responsabilità di decidere che cosa fare con tutto quello che gli aveva insegnato… Questo intendeva Don Juan con la famosa frase “chiudere la porta quando te ne vai…”
Nel lungo diario, durato 37 anni, Castaneda descrive puntualmente tutto quello che avviene fra lui e Don Juan. I suoi libri andrebbero letti in ordine (cosa che io non ho fatto ma fa lo stesso )e formano una delle opere più originali al mondo, lo studio della magia di una civiltà perduta sperimentata da un uomo moderno, la testimonianza di un intero sistema sciamanico…

Vi metto qui nell’ordine i titoli dei suoi 13 libri:

1971 - Una Realtà separata
1972 - Viaggio a Ixtlan
1974 - L’Isola del Tonal
1977 - Il secondo anello del Potere
1981 - Il Dono dell’Aquila
1984 - Il Fuoco dal Profondo
1987 - Il Potere del Silenzio
1993 - L’Arte del Sognare
1997 - Tensegrità
1997 - Il lato attivo dell’Infinito
1998 - La Ruota del Tempo

E allego anche una delle sue rarissime fotografie, che la moglie mostrò solo dopo la morte avvenuta nell'aprile 1998... Sulla sua morte (di cui sembra che si sia venuto a conoscenza dopo più di due mesi), causata da un tumore al fegato, si disse di tutto e di più ma i suoi discepli la presentano comunque come una "partenza" in piena consapevolezza

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