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Vecchio 18-04-2008, 18.07.39   #7
Kael
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Originalmente inviato da stella Visualizza messaggio
Rapportando questo nella vita non si può dire che non sappiamo quello che facciamo, perchè sappiamo qual'è la nostra intenzione... anche se passa una frazione di secondo tra la nostra azione e il rendercene conto... la volontà però era quella di lanciare la pallina sapendo già che questa in qualche punto doveva arrivare.
Se nell'attimo in cui accadono le cose non siamo coscienti, per noi ha agito la parte più spontanea di noi, la nostra vera essenza, questo può succedere anche quando qualcuno compie un gesto eroico, se fosse stato a ragionarci su forse non lo avrebbe fatto...
Per cui un omicida è responsabile, perchè la sua essenza corrisponde all'azione...
Non voglio mettermi a filosofeggiare, ho aperto apposta il thread in scienza, però dove la vedi tutta questa intenzione? Di norma non scegliamo i nostri pensieri, li subiamo e basta... se in un dato momento della giornata inizi a pensare a zio Pino sei veramente tu che l'hai scelto, o ti sei trovata a pensare a zio Pino senza saperne il perchè? I ricercatori a questo proposito dicono che zone "istintive" (ma non è proprio esatto perchè parlano di meccanismi che si formano col tempo, quindi artificiali) del cervello si mettono in moto e creano associazioni che a livello cosciente ci sfuggono, ad esempio passo davanti ad una rosticceria, sento il sapore di pollo e mi vengono in mente le grigliate che da bambino facevamo nel campeggio di zio Pino... tutti questi passaggi però viaggiano a livello inconscio e io mi trovo a pensare allo zio Pino senza saperne il perchè... E se si prova a contarli nell'arco di una giornata si vede che sono innumerevoli...

E sul fatto della responsabilità non sono nemmeno tanto d'accordo... E' verissimo che se fai un danno ne sei il responsabile, e devi saperne accettare tutte le conseguenze, ma non perchè eri cosciente di quello che hai fatto, ma piuttosto perchè hai permesso di essere incosciente. Bisogna insomma assumersi la responsabilità di aver permesso di essere irresponsabili... non so se si capisce quello che intendo... Credo che gli omicidi che in un certo momento della loro vita non si pentano di quello che hanno fatto sono veramente pochi... Per gli altri invece prima o poi iniziano dei rimorsi di coscienza, fosse anche solo quando sono in punto di morte, però è proprio dalla loro essenza che scaturisce questo pentimento... E se dunque l'essenza li fa pentire, non può essere quella che in passato li ha fatti agire...

Alla fin fine quasi tutti i meccanismi sono "difensivi", e la difesa nasce dalla paura. Si potrebbe allora dire che più si vince la paura, più ci si libera dei meccanismi...
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