Discussione: L'autostoppista
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Vecchio 04-09-2010, 17.50.57   #66
diamantea
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Vorrei porre l'accento su un dato che caratterizza il tipo estroverso in generale che è il nocciolo del problema: il conformismo.
Il tipo estroverso si conforma all'oggetto fino quasi ad imitarlo. Il soggetto vedrà questo conformarsi come perfetto adattamento. Il chè è l'autentico pericolo dell'estroverso in quanto egli conformandosi all'oggetto se quest'ultimo è sano avrà una vita sana, viceversa se non è sano rovinerà con tutto se stesso senza accorgersene.
L'estroverso può farsi fagocitare dall'oggetto se diventa prioritario al punto da oggettivare anche gli instinti primordiali che poi spingono verso l'introversione.
I sintomi fisici che compaiono sempre più evidenti derivano dall'inconscio che tenta di richiamare l'attenzione sui propri bisogni.
Maggiore la coscienza reprime l'inconscio maggiore sarà la spinta di funzioni arcaiche e primordiali che quando verranno fuori avranno una forza distruttiva.
E' importante sottolineare che gli istinti primordiali sono sono i più arcaici, infantili e pericolosi che fanno sfociare nelle nevrosi e nelle devianze.
Sono i bisogni primordiali che mantengono sempre una piccola quantità di energia che la coscienza non riesce a sottrarre relegandoli nell'inconscio e che rappresentano comunque una forza non contrastabile del tutto.
I pericoli di una estremizzazione della coscienza estroversa sono l'isteria, suggestionabilità, influenzabilità e menzogna isterica, la forte tendenza a fantasticare.

Qui mi viene in mente la fiammiferaia...
La bambina non sente più il freddo, la fame, la sofferenza, si conforma alle fantasie date dalla fiammella fino a perdere se stessa e morire.

La tendenza alla perfezione è qui fisiologica in quanto specialmente nella funzione sentimento il pensiero non deve disturbare il sentimento per cui il pensiero verrà rimosso mentre il conformarsi dovrà diventare quanto più perfetto all'oggetto per non far interferire il pensiero soggettivo con i suoi bisogni opposti.
Occorre dare l'impressione che l'oggetto è perfetto tanto da conformarvisi totalmente fino al punto di perdere la propria identità.
Il pensiero diventa elemento di disturbo inquanto con il raziocinio richiama ai difetti della situazione che non sta realmente realizzanso i bisogni soggettivi.

Mi fermo per ora. Il discorso è molto complesso.
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"Mi manca già la tua presenza, ma fai parte di me e per questo non sei mai andata via"
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