Discussione: Zen
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Vecchio 07-01-2008, 17.40.28   #7
dafne
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Lo Zen, oltre che una moda degli ultimi anni , è una dottrina,una filosofia di vita, una scuola, ho trovato in giro che zen è la traduzione nipponica di Chan un termine che venne utilizzato per rendere la parola sanscrita Dhyana che nell'insegnamento del Budda indicava i graduali stati di coscienza caratterizzati da profonda comprensione che scaturiscono dall'esercizio del Samadhi, la concentrazione meditativa. Solo su questa frase si dovrebbe parlare a lungo
Ho letto poi una cosa curiosa che stride un pò con l'idea che si ha dello zen (siediti e guarda il muro appunto) lo Zen predilige l'atto puro, l'azione diretta, e il concetto che colpisce maggiormente è il concetto di vuoto,per gli occidentali esso rappresenta la morte, mancanza, privazione, mentre per lo zen è qualcosa di estremamente dinamico,condizione per ogni cosa, contenitore del tutto e generatore di ogni cosa. Lo Zen ha ispirato la poesia, la cerimonia del the,l'arte di disporre i fiori (ikebana),l'arte della calligrafia,la pittura il teatro, l'arte culinaria ed è alla base delle arti marziali (aikido, karate, judo...), l'arte della spada (kendo) e il tiro con l'arco. L'obiettivo dello Zen è di raggiungere il Satori,l'illuminazione che porta a un più alto livello di coscienza. Satori e vuoto sono due concetti complementari che si sostengono e proprio grazie alla concezione Zen del vuoto è possibile comprendere la differenza tra Nirvana e il Satori, se la prima infatti si presenta come rinuncia al mondo e distacco da questo il Satori si propone una partecipazione attiva e consapevole al mondo appunto.
Lo Zen predilige l'attività alla speculazione intellettuale e si distingue dalle altre scuole buddiste per aver reso centrale la pratica del Satori, tra le varie pratiche si distingue lo zazen, la meditazione seduti per portare la mente in un vuoto produttivo, e il Kin-hin che significa meditare camminando (forte questa, l'ho scoperta oggi)
Se ho letto bene ci sono due filoni principali, due scuole principali, Soto e Rinzai,per la prima la ricerca del satori è incentrata unicamente sulla pratica,equvale all'abbandono del normale concepire le azioni umane secondo scopi da conseguire,senza prefiggersi alcuno scopo appunto e si affida solo alla postura con l'atteggiamento unificato di mente corpo e spirito,viene chiamato "risveglio silenzioso". Lo Rinzai invece è definito "lo zen della contemplazione della parola" perchè allo za-zen e al kin-hin aggiunge il koan, problemi irrisolvibili razionalmente che il Maestro pone al discepolo per condurlo al Satori attraverso un opprimente senso del dubbio,il koan è una sorta di paradosso logico che trascende la coscienza e il senso comune creando uno stato di vuoto mentale adatto alla meditazione.
Cerco qualcos'altro e poi lo posto
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