Citazione:
Originalmente inviato da Uno
Mettersi di fronte al muro bianco (e anche il resto, Koan etc) significa non poter girare a destra o a sinistra.... significa dover per forza osservare, costringersi ad osservare senza che ci sia nulla da osservare.
Non avendo nulla di esteriore da osservare, se anche ci rimangono i pensieri incessanti, basta protrarre abbastanza a lungo da arrivare ad un momento naturale di sospensione della mente e un piccolo Satori è possibile.
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Leggendoti ho avuto una specie di visione... Su quel muro bianco pian pianino cominciavano a formarsi e comparire delle piccole lettere, lentamente, poi altre sempre più veloce, trasformandosi il tutto in una specie di grande cruciverba "dinamico", un po' come le stringhe e i codici che "colano" sugli schermi di Matrix.
Ecco a quel punto che la razionalità può girare a destra e a sinistra fra tutte quelle parole, sterzare su una lettera e poi saltare su un'altra... comporre, scomporre, inventare, etc..
Hanno scelto benissimo il modo di rappresentare Matrix!
Un fluire incessante di nozioni e informazioni dove la razionalità ci può sguazzare alla grande e che sembra portare a chissà quale verità... invece in fin dei conti non porta a niente di concreto, resta illusione... Lettere che appaiono e scompaiono così come sono apparse...
E questa è la realtà per la maggiorparte delle persone...
Mi piace lo Zen... voglio provare col muro!