Discussione: Le parole semplici...
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Vecchio 13-05-2008, 23.30.03   #2
Ray
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Originalmente inviato da Ray Visualizza messaggio
Un esempio, che è una parola connessa a semplice per via della stessa radice "sem" è "sempre"...
Sempre è una parola che usiamo sempre e conosciamo da sempre e siamo sempre convinti di usare a proposito ma siamo proprio sicuri di sapere che significa? Avete mai provato, li per li, a dare una definizione? Mica facile...

Ebbene, la definizione migliore che mi viene è: "senza soluzione di continuità"

Come dicevo prima, ci sono parole che per essere comprese, a mio avviso, necessitano di riflessione meditativa o quasi.
Sempre è un composto... la radice è quella di cui parlavamo prima. "sem", che vuol dire "una (sola) volta". Questa radice veicola il senso di "uno", "singolo" e se qualcuno ricorda quel che dicevamo nel tread sui numeri può immaignarsi come questa radice veicoli qualcosa di molto intuitivo... si potrebbe dire archetipico.
Il suffisso "per", che compone il termine latino semper, è un suffisso moltiplicativo. Quindi il senso intuitivo veicolato è la moltiplicazione indefinita di "una volta"... un altro modo di esprimere potrebbe essere "una volta per tutte".

Questa continuità (continere = essere unito) veicolata dal termine sempre è legata direttamente all'esistenza e, solo in luogo a questa, al tempo... in quanto anch'esso è legato all'esistenza. La cosa può sembrare complicata, ma se pensiamo all'uso della locuzione "sempre che..." diventa più chiara: verrò sempre che tu lo vorrai ancora, ad esempio, mostra come sempre sia legato al sussistere delle condizioni per le quali qualcosa si verifichi... è quindi l'interruzione a sospendere, a far non esistere, la continuità a permettere, a far manifestare.

Vediamo alcune parole connesse: tempo e mai. Si potrebbe stupirsi scoprendo che "tempo" viene da una radice antichissima (tem) che vuol dire tagliare. La parola veicola direttamente il senso del dividere (molta mitologia può assumere un aspetto diverso se vista in quest'ottica), del delimitare. Dividere qualcosa che, altrimenti è continuo... è sempre.
Parola quasi analoga a tempo è il tem-pio, che è lo spazio delimitato (in cielo e in terra) dall sacerdote per le sue osservazioni.

Dire che il tempo è sempre non è quindi un controsenso e può essere oggetto di interessanti riflessioni.

Mai, che normalmente utilizziamo come opposto di sempre, è in realtà analogo a "mah" e viene da una radice dubitativa (vuoi mai che...)... dubbio che ha il potere di annullare la continuità, di interromperla, di ribaltare le cose e prendere il significato di "nessuna volta". Ma la sua radice è proprio "ma" che è anche, appunto, un "avversativa" (bravo ma basta ), quindi avversa, si oppone, ribalta...

Si potrebbe dire forse che tempo e sempre sono due veri opposti... mah...

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