Discussione: Alchimia
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Vecchio 10-07-2006, 15.09.51   #52
Ray
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Predefinito mercurio volgare e mercurio filosofale

Prendo spunto da quanto uscito nel 3d "viaggiatore" su questo argomento perchè magari questo ci permette di ampliare un po' il discorso.

Come abbiamo già visto i termini utilizzati in alchimia sono poli-significanti. A livello di Principio il mercurio simboleggia l'anima nella tripartizione corpo-anima-spirito. A livello di elemento operante (ed operato) rappresenta un agente di un determinato processo. In entrambi i casi (e anche secondo altre possibili chiavi interpretative) il mercurio mostra una natura duale.

Gli alchimisti appunto parlano di mercurio volgare e di mercurio dei filosofi (ed altri termini analoghi). Se restiamo a livello di principio la questione ci riporta ad un'anima polarizzata la cui natura duale permette il tramite tra corpo e spirito. Potremmo anche dire che si tratta di un principio femminile tra due principi maschili, in grado quindi di ricevere da entrambe le direzioni...

A livello di elemento questa dualità ci porta a delle interessanti conseguenze. E' vero che volgare e filosofale sono completamente diversi ma è anche vero che sempre di mercurio si tratta.
Da una parte potremmo pensare al mercurio volgare come "proveniente" dal corpo (suo appannaggio forse è meglio ma se qualcuno ha un termine migliore...) e quello filosofale dallo spirito, dall'altra possiamo anche pensare che una delle trasmutazioni prevede proprio il passaggio da volgare a filosofale.

Qualcuno ne parla differenziadoli tra interno (il primo) ed esterno (il secondo) ma a mio modo di vedere questa demarcazione è fuorviante.

Se guardiamo la cosa dal punto di vista della trasmutazione, quindi un'opera piccola e parziale che cmq simboleggia la grande e totale (come in alto...) troviamo la chiave di questa trasmutazione dove troviamo quella di tutte le trasmutazioni... nel "rectificando" della famosa formuletta.

Qui c'è molto da dire... accennerei al fatto che "rettificare", oltre a portare l'idea di "mettere a posto", "mettere in fase", "sistemare", "pulire", "riportare alla giusta condizione", a livello di significato diretto porta con se il concetto di linea retta, di raddrizzare ciò che è curvo... ma anche di fornirgli un certo impulso...

Quindi il mercurio, nella rectificazione, si solve assotigliandosi e può "salire" dal "corpo" allo "spirito" e, una volta rectificato, può coagularsi "riscendendo" in forma filosofale...


PS: mah, forse ho fatto più confusione che chiarezza... vabbeh, magari se ne parla...
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