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Vecchio 28-03-2012, 09.55.50   #4
Edera
Bannato/a
 
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Anch'io sono per l'autodeterminazione, mi sembra sacrosanto che un popolo possa avere la possibilità di scegliere da chi farsi governare, la Cina poi mi sembra davvero indifendibile.
Volevo capire se il modo in cui l'articolo dipinge il Tibet è pertinente o solo propaganda (visto che l'autore è palesamente schierato, ateo ecc...)
Ero convinta che il buddismo fosse una religione non-violenta invece a quanto pare è stato il fondamento di una teocrazia che ha schiacciato i diritti della povera gente, altro che buddismo=bontà e sterotipi vari...
L'articolo dice che l'ultimo Dalai Lama è diverso da quelli di prima solo perchè il contatto con l'Occidente gli ha fatto maturare idee un pochino più tolleranti, se la prende inoltre con una sua dichiarazione in cui avrebbe detto "Non ci sono buone ragioni per ribellarsi contro quelli che hanno ricchezza e fortuna. Meglio sviluppare un’attitudine positiva”. L'autore afferma che è un invito a rassegnarsi alla povertà di 3/4 del mondo.
Qui avrei qualcosa da ridere nel senso che ci vedo più un invito a lavorare su di sè per raggiungere le condizioni di vita che si vorrebbero, piuttosto che prendersela esternamente con qualcuno (sarebbe tempo perso...) Ma forse questo chi ha scritto l'articolo non riesce a coglierlo.
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