Citazione:
Originalmente inviato da filoumenanike
Ho avuto la stessa sensazione, ho pensato a quante volte predico di abbandonare tutto, di fregarmene della società perchè costringe l'uomo a vivere incatenato...poi rimangono solo parole, mentre lui il grande passo l'ha fatto veramente, oppure è stato in qualche modo costretto da situazioni di disagio degenerato fino a non avere più il controllo.
Spesso tendiamo a trasferire nell'altro le proiezioni dei nostri desideri, perr questo l'erba del vicino è sempre più verde...e non consideriamo realmente la situazione oggettiva, si dovrebbe riuscire a parlare con qualche persona che vive sulla strada, come i cosiddetti madonnari che mi affascinano tantissimo, i loro dipinti fatti sull'asfalto mi commuovono,e di lì a poco verranno distrutti dalla pioggia, dai passi delle persone incuranti eppure si appassionano, vivono per quel momento non per l'eterno, nè per il prossimo domani...
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Mah io non la vedo cosi' , facile andarsene , fuggire e stare in estasi a suonare dalla mattina alla sera .
Oddio anche lui paga i suoi prezzi nel fare certe scelte ma e' un prezzo tuttosommato relativo visto che di quello che lascia non gliene importa nulla .
Molto piu' difficile restare e combattere come del resto facciamo tutti noi e non per mancanza di coraggio ma per vera scelta anche se a volte la stanchezza sembra prevalere.
A meno che non sitratti di quella famosa via del ''matto'' di cui s'e' gia' parlato ...ma dubito ,
io credo che per la maggior parte sia mancanza di coraggio , il coraggio di ritagliarsi il proprio umile posto adatto a noi nel mondo