Discussione: Le parole semplici...
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Vecchio 14-05-2008, 22.31.16   #3
RedWitch
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Originalmente inviato da Ray
Invece "facile" (lat. facilis) è l'aggettivo verbale di facere, che vuol dire fare. Ha valore passivo.. quindi vuol dire "che si fa (da se)" (interessante per il discorso di fare e venire fatti).
Il suo opposto è qui molto chiaro: la negazione dis unita a facilis ha composto difficilis... difficile, "che non si fa (da se)"
Dunque , ricapitolando: semplice/complice e facile/difficile
l'ho già scritto tempo fa su un altro post, ma è proprio vero che spesso si scambia il senso di una parola con un 'altra pensando a semplice, a me è sempre venuto naturale pensare che il suo opposto fosse difficile, non avrei mai pensato a complice, ed è stata una scopertona .
E più le parole sono comuni e di uso quotidiano meno ci si fa caso, spesso le si usa con un senso distorto.. è un vero peccato (proprio nel senso di mancanza..)

Quindi si potrebbe dire che che quando una cosa per me è facile è perchè addirittura si fa da sè, (il famoso essere fatti di cui parliamo sempre, anzichè fare..) e quindi, per fare, occorre che una cosa sia difficile, che non si faccia da sè.
E in effetti una cosa si pensa sia facile quando non si incontra alcun tipo di difficoltà nell'esecuzione, e diventa tanto naturale, quanto automatico...

Citazione:
Originalmente inviato da Ray
..................................................
Come dicevo prima, ci sono parole che per essere comprese, a mio avviso, necessitano di riflessione meditativa o quasi.
Sempre è un composto... la radice è quella di cui parlavamo prima. "sem", che vuol dire "una (sola) volta". Questa radice veicola il senso di "uno", "singolo" e se qualcuno ricorda quel che dicevamo nel tread sui numeri può immaignarsi come questa radice veicoli qualcosa di molto intuitivo... si potrebbe dire archetipico.
Il suffisso "per", che compone il termine latino semper, è un suffisso moltiplicativo. Quindi il senso intuitivo veicolato è la moltiplicazione indefinita di "una volta"... un altro modo di esprimere potrebbe essere "una volta per tutte".
Si potrebbe quindi dire , se rapportiamo la radice "sem" al senso di "uno", che ogni parola che lo contiene si avvicina alla fonte? E' per questo che ci sono parole che per essere spiegate hanno bisogno di tante definizioni, non siamo capaci di cogliere il senso perchè è archetipico?
Se fosse così, più le parole si "spogliano", si avvicinano all'origine e al loro vero senso più è difficile riuscire a dare loro un significato razionale, senza ricorrere a molte definizioni, ed ecco che i concetti di "io", "chi" , "se" "oppure", diventano difficili..

Grazie per questo thread Ray, è molto interessante

Ultima modifica di RedWitch : 14-05-2008 alle ore 22.45.15. Motivo: corretto semplice al posto di facile avevo incasinato i termini...
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