Discussione: Provare
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Vecchio 08-01-2007, 11.49.28   #2
RedWitch
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Ammetto che non ho capito granchè del discorso..

Ho sempre visto il "provare", in maniera differente.. come dire "ci provo"... tento di fare una cosa, che non so come mi riuscirà.. ma la faccio lo stesso. Effettivamente, è un mettere me alla prova con riserva (io ci provo se poi non mi riesce.. almeno ho fatto un tentativo..ho la coscienza a posto )

Citazione:
Originalmente inviato da Uno Visualizza messaggio
Chi? A chi? Come e perchè?

il provare che viene spesso usato oggi equivale a dimostrare.. si chiede ad altri di provarci... dimostrarci... la seconda "di mostrarci" può riuscire se vogliamo stare attenti (e ovviamente se chi ci deve dimostrare sa di cosa parla) ma la prima....
chi può fare una prova per un altro?
A livello giuridico si fa... l'investigatore trova le prove, cioè fa le prove di come possono essere andate le cose e poi le espone alla giuria che decide se accettarle o meno, c'è un giudice però.... e che deve emettere sentenza per una terza persona.
Se io chiedessi a qualcuno una prova, se mi accontentassi di una prova datami da qualcuno, per quanto illustre sia, sarei un credente... non è male, intanto credendo posso pormi il problema, la domanda ed iniziare un percorso, ma se mi fermo qui al credere (intendo nell'accezione moderna) rimarrò incompleto.

P.s. di provarci... una parola che in realtà significherebbe "mettere noi alla prova"
se dico prova-mi, è uguale a mettimi alla prova
Se ti metto alla prova, qualunque essa sia, sono io che ho bisogno della prova, della dimostrazione, per poterti credere.. e anche se tu mi dessi la prova, sarebbe qualcosa che non ho toccato con mano.. pero' ho visto, quindi posso credere.. senza aver sperimentato. Quindi, il non fermarsi, dovrebbe coincidere con lo sperimentare? Con il provare io stessa.. a me stessa?..
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