Discussione: Opera al nero.
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Vecchio 09-01-2011, 14.31.34   #216
Sole
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Originalmente inviato da nikelise Visualizza messaggio

Si tratta del nostro nero , della nostra ombra , la cosa piu' evidente che abbiamo sotto gli occhi , la nostra migliore benzina e che invece ci hanno costretto a coprire come fosse escremento inutile , come cosa di cui vergognarci o come un qualcosa di ineliminabile perche' nostro fin dall'origine .
Si tratta a mio parere di cambiare completamente atteggiamento .
Non so se ho reso quanto avevo in animo di dire .

L'hai reso benissimo e in gran parte lo condivido.
Però verso il "come" agisce la religione ho un atteggiamento più moderato del tuo, o forse, avendolo vissuto dall'interno, anche se non è cosa necessaria, più comprensivo.
Anche se non sembra, quando la religione chiede di essere buoni, onesti, non mentire, non peccare ecc ecc al di là di come l'ipocrisia umana poi agisce, sta insegnando ad osservarsi e ad essere puntati verso uno scopo. Ad esempio per non mentire (che è difficilissimo a diversi livelli) è necessario sapere cosa si vuole, come si vuole, conoscere le proprie dinamiche, non temere gli altri e tantissime altre cose.
Se non si è capaci di farlo da soli, ci vuole concentrazione ed attenzione costante, ne parliamo spesso in forum, allora interviene una disciplina, una tecnica che insegna a fare. Con il fare, poi il fare bene, poi diventare esperti nel fare si arriva, non tutti ma qualcuno si, alla comprensione, è solo una disciplina, una via diversa che lavora sulla maggior parte della gente.
Insomma la religione è come una scuola, una disciplina di applicazione pratica per poi comprendere. L'uomo però in genere vuole sapere perchè dovrebbe fare le cose, la usa come scusa e non fa mai. Per questo è rischiesto un atto di fede che ha anch'essa i suoi livelli.
Possiamo anche dire che la religione agisce come stimolo esterno. Un uomo invece che decide di conoscere il proprio nero, non usando la religione ma cercando su un'altra via, una via diversa, agisce autostimolandosi, ma accade solo dopo aver un capito cosa sia sto nero, prima serve comunque uno stimolo esterno, che sia un maestro o che sia un libro, uno studio ecc ecc.
In fin dei conti la battaglia con il Demonio dei Santi e i nostri Daimoni si equivalgono su diversi livelli.

Il nero, son d'accordo quando lo chiami benzina, è qualcosa che stimola, è un enorme stimolo, ma bisogna pur essere in grado di arrivarci, e credo che la paura sia il dosatore, in un certo senso, per non bruciarsi del fuoco che quella benziana accende.
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