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Vecchio 22-03-2008, 16.39.17   #4
Grey Owl
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Originalmente inviato da Uno Visualizza messaggio
Un detto africano recita qualcosa di simile a: "Per far crescere un bambino serve un villaggio intero".
Quando ero un ragazzino uscivo di casa a giocare con gli amici nelle campagne vicine, oppure nella piazzetta due vie più in là. All'ora di cena mia madre gridava dalla finestra ed io (dopo un pò) rientravo a casa. Le madri dei miei amici erano l'occhio di mia madre. Ci si conosceva tutti e tra le varie famiglie vi era un tacito accordo per controllare i ragazzi. In qualche modo le famglie erano una super-famiglia in cui ognuna serviva le altre. Una fetta di pane e marmellata per tutti gli amici, una solenne sgridata a tutti se esageravamo nei giochi, insomma la madre di un amico era la madre di noi tutti e noi tutti rispettavamo il suo ruolo. Negli anni '70-'80 qualcosa è cambiato in peggio, il paese è diventato città, i quartieri meno sicuri, la frenesia ed il lavoro ha fatto perdere quel senso di famiglia allargata nei condomini, nelle vie. Oggi non ci si conosce nemmeno nello stesso condominio, ci si guarda con diffidenza, pure nei parchi pubblici ognuno "si fà gli affari suoi". Se un bambino lancia sassi e lo si riprende accorre subito la madre con occhi sgranati e urlante "ma come si permette lei!". Quello che voglio dire è che oggi si teme il vicino come fosse il pedofilo, il ladro, il criminale, il pericolo. In passato il vicino era un aiuto, serviva alla comunità (al villaggio), ognuno faceva la sua parte e si era tutti più uniti e i bambini crescevano più uniti con un senso del gruppo che oggi non vedo più.
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