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Ermopoli
L'antica città della conoscenza |
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20-02-2007, 19.17.14
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#1
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Cittadino/a Emerito/a
Data registrazione: 20-12-2004
Messaggi: 3,537
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Avarizia
La parola avaro, mi ha sempre rimandato al concetto di una persona avida di denaro, che non spende, a volte nemmeno per ciò che gli è necessario, la cosa importante è accumulare denaro... e ho sempre visto le persone che manifestano questa caratteristica, come molto "tirate", tese verso questo unico scopo.. accumulare quasi fosse essenziale mettere da parte.
Oggi credo che l'avarizia, sia rapportabile anche a qualcosa che va oltre il denaro. Il volere a tutti i costi conservare qualcosa per sè.. qualunque cosa anche concetti per esempio, voler avere smodatamente tutto per sè, e la sola idea di condividere ciò che si crede di avere fa rabbrividire...
L'avarizia allora puo' essere una forma di egoismo anche in questo senso?
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20-02-2007, 22.05.42
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#2
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Partecipa agli eventi
Data registrazione: 19-12-2004
Messaggi: 1,350
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L’avarizia come l’accumulo a me sembra una forma di ricerca del potere esterno, più posseggo e più valgo e alla fine si è posseduti. Di solito è legata al denaro, il fatto di spenderlo significa avere meno potere, forse per questo spendono malvolentieri quando invece sarebbe meglio farlo fluire. Ma si può essere avari di tutto, sentimenti compresi. Alla fine il discorso è sul dare e l’avere che dovrebbero essere equilibrati.
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21-02-2007, 09.08.21
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#3
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Conosce ogni vicolo
Data registrazione: 31-08-2005
Messaggi: 5,653
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Potrebbe esserci una paura dell'esterno, di interagire con esso.
Trattengo perchè mettere una parte di me, nel modo in cui vedo me stesso (ricco, sentimentale, colto ecc ecc), mette a rischio ciò che credo di essere. Se lo con-divido.. lo separo da me stesso e lo perdo.
Si potrebbe temere di "perdere" parti di se stessi che consideriamo nostre e peculari.
E' una sorta di alienazione anche questa...
In effetti non si perde nulla, c'è tutto da guadagnare invece. Se tratteniamo in questo modo non frutta, non si rinnova con lo scambio e ristagna dentro. Se invece ci interfacciamo con l'esterno, è come aprire le finestre e far cambiare aria e le particelle di ossigeno entrano e la respirazione, fonte di vita, ne gode.
Se fosse davvero così, che l'avarizia è la paura di perdere qualcosa, allora credo che si sia tutti un pò avari fintanto che nn si accetti di non possedere nulla, come accennava Shanti.. che si è posseduti.
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