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Ermopoli
L'antica città della conoscenza |
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27-03-2007, 14.16.13
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#1
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In attesa Cittadinanza
Data registrazione: 12-03-2007
Messaggi: 132
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Spinte esterne
Citazione:
Originalmente inviato da Kael
Ad esempio, per dare il meglio di me nella corsa, potrei fare in modo che un pitbull mi corra dietro... il pitbull in questo caso è uno stimolo esterno che mi "spinge" a correre al massimo delle mie possibilità...
Ma posso raggiungere questo mio massimo (e in quanto "mio", appunto, il pitbull non c'entra..) nella corsa anche se faccio in modo di spingermi da solo, senza bisogno dello stimolo esterno... ottengo lo stesso e senza mettere a repentaglio la mia vita... Tutto sta nel saper usare qualcosa di interno (volontà..) o di avere invece bisogno di spinte esterne...
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Ho citato questa frase di Kael appartenente alla discussione "Sport Estremi", perchè mi sembrava interessante questo punto: e cioè su come le spinte esterne ci portino a raggiungere il massimo delle nostre possibiltà.
Molte volte si sentono storie di persone che in condizioni estreme compiono azioni straordinarie o che comunque in condizioni normali non sarebberò in grado di rifare.
Tornando all'esempio del pitbull, una persona inseguita da quest'ultimo, per la paura di lasciarci le penne e la conseguente adrenalina che questo comporta, darà il massimo di se e potrà correre per chilometri e chilometri senza neanche sentire la fatica. Come se la paura si trasformasse in forza per andare avanti, per non smettere di correre.
Altrettanto quando due pugili si scazzottano a vicenda non sentono nè dolore nè fatica, e quando finisce tutto si "ricordano" del corpo e cominciano a sentire il dolore dei vari colpi presi, ma in quei momenti la paura e probabilmente anche la rabbia diventa forza per poter combattere. Magari questo esempio non centra tanto ma in qualche modo penso ci sia un'analogia.
Un altro esempio potrebbe essere dato dai soldati in guerra che riescono a compiere azioni impensabili e a sopravvivere in condizioni estreme.
Quindi l'uomo, riesce a dare il massimo di se e quindi anche trasformando la paura e l'adrenalina in forza, quando viene messo alle strette e cioè se ci sono delle spinte esterne. Però viene da pensare che chi compie quelle azioni è sempre la stessa persona, e quindi potrebbe rifarle in qualsiasi momento, anche senza aver bisogno di essere rincorso da un pitbull o cose del genere. Però dovrebbe riuscire a ricreare dentro di se quelle emozioni che lo hanno spinto a compiere tale azione, e non penso sia molto facile..
Non so se eiste già una dicussione simile, non sono ancora riuscito a leggere tutto...
Se sì chiedo perdono.. Sta ermopoli è enorme..
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27-03-2007, 15.09.35
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#2
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Cittadino/a Emerito/a
Data registrazione: 20-12-2004
Messaggi: 3,537
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Citazione:
Originalmente inviato da Lion
Quindi l'uomo, riesce a dare il massimo di se e quindi anche trasformando la paura e l'adrenalina in forza, quando viene messo alle strette e cioè se ci sono delle spinte esterne. Però viene da pensare che chi compie quelle azioni è sempre la stessa persona, e quindi potrebbe rifarle in qualsiasi momento, anche senza aver bisogno di essere rincorso da un pitbull o cose del genere. Però dovrebbe riuscire a ricreare dentro di se quelle emozioni che lo hanno spinto a compiere tale azione, e non penso sia molto facile..
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Sono d'accordo Lion, è proprio dalla trasformazione che possiamo disporre di energia da utilizzare diversamente.
Per esempio, se mi arrabbio con qualcuno, invece che buttare fuori la rabbia contro una determinata persona, decido di usarla diversamente, che so, pulire il pavimento, ecco che in quel momento, trasformo la rabbia in forza per fare qualcosa d'altro.
Seguendo questo esempio, se riesco ad evitare di gettare energia che mi viene da spinte esterne (se mi arrabbio con qualcuno è una reazione a qualcosa che mi viene detto in genere, quindi dall'esterno) potrò sempre usarla, trasformarla, in qualcosa che mi serve.
Poniamo pero' che io mi accorga di qualcosa di me che non mi piace, mi arrabbio con me stesso, se invece che passare il tempo a piangermi addosso o a dirmi quanto sono incapace utilizzo quella spinta interna per muovermi, per fare qualcosa per cambiare ciò che di me non va bene, ecco che in quel momento sto utilizzando una spinta interna, e trasformo la "rabbia" nei miei confronti in benzina per cambiare..
Poi, il crearsi delle spinte interne, credo che sia possibile, bisogna imparare a farlo, generarsi degli attriti interni (shock coscienti) credo sia la via.. poi pero' bisogna usarli, non farsi sopraffare.. e qui torniamo all'attenzione.. se dormo, non sono in grado nè di crearmi degli attriti, tantomeno di usarli..
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27-03-2007, 15.40.33
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#3
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In attesa Cittadinanza
Data registrazione: 12-03-2007
Messaggi: 132
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Come hai detto tu Redwitch, credo anch'io che la via.. sia quella di riuscire a crearsi dei shock coscienti per poi poter utilizzare quell'energia nel miglior modo possibile. Anche magari all'inizio, visto che non è tanto facile.., posso cominciare a utilizzare quell'energia che mi viene da spinte esterne ( ad esempio se mi arrabbio con qualcuno..) e in seguito, magari comprendendo bene come utilizzare quell'energia, si può riuscire a crearsela da soli.
Ma se ad esempio mi arrabbio perchè una persona per dire mi ha raccontato una bugia, e provo dell'affetto verso questa persona, l'energia che nasce dentro per il sentirmi preso in giro la posso utilizzare sia per, come dici tu pulire il pavimento, o anche per cercare di fargli capire che doveva dire la verità, però probabilmente sarebbe un voler cambiare gli altri e non pensare per se stessi. Quindi forse è meglio pulire casa...
Si ritora un pò al concetto di amore incondizionato..
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27-03-2007, 18.26.20
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#4
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Gli/le piace l'aria
Data registrazione: 08-07-2006
Messaggi: 26
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Grazie alla paura e all’adrenalina riusciamo incredibilmente a tirare fuori forze a noi sconosciute, verissimo.
In qualche modo proprio perché causate da qualcosa di meno comprensibile e controllabile (come può essere l’istinto di sopravvivenza), forse proprio per questo sono così impetuose e donano grandi risultati. Però questo tipo di stimoli esterni sono in qualche modo “negativi” per noi, per il nostro fisico e per la psiche, una specie di tortura per il corpo e per la mente. Quindi, giustamente, dovremmo riuscire ad attivare gli stimoli interni, quelli più benefici, per poter sfruttare al meglio le nostre potenzialità.
Ma secondo voi un’autostimolazione potrebbe farci ottenere gli stessi risultati?
L'istinto di sopravvivenza ha una tale potenza....
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