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Ermopoli
L'antica città della conoscenza |
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23-05-2011, 21.05.34
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#1
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Cittadino/a Emerito/a
Data registrazione: 24-09-2007
Messaggi: 3,630
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Passionalità
Mi capita di riflettere da un pò su questa emozione.
La passione è una forza che spinge, e forte, verso un qualcosa.
Oggigiorno si abusa sul senso della passione fisica ma ogni persona che abbia un hobby o un animale particolarmente caro sà che ci si "dedica con passione" ad esso/a.
La passione quindi è qualcosa di parecchio positivo, pensavo, tuttavia ha anche lei dei risvolti negativi o forse sono io che confondo certe dinamiche come "esagerata passione".
Troppa passione ad esempio rende gli animi propensi alla brama, infiammabili,toglie discernimento, fà diventare imprudenti...questo pensavo, prima di scoprire di averne paura (della passionalità).
Quindi ho pensato di mettere uno stop e provare a vedere assieme a voi che cosa sia questa passione, come si manifesta e, magari, capire come e quando viene percepita come pericolosa e se lo è davvero.
Che dite? Proviamo?
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23-05-2011, 21.45.14
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#2
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Cittadino/a Emerito/a
Data registrazione: 01-08-2006
Residenza: Roma
Messaggi: 3,424
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Si la passione come hobby, sembra quasi che sia dedizione e amore.
La passione in termine evangelico invece è qualcosa da cui ci si deve addirittura liberare. Le passioni sono viste come qualcosa che schiavizza l'uomo e non lo lascia scegliere, evolvere, volare via.
Poi c'è la passione di Cristo e questo è un altro significato ancora.
Infine c'è il frutto della passione, questo possiamo mangiarcelo pure senza approfondire ulteriormente
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23-05-2011, 22.23.44
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#3
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Cittadino/a Emerito/a
Data registrazione: 29-03-2010
Messaggi: 3,267
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Ho cercato in etimo, passione deriva dal latino pat, patire, soffrire. Emozione forte che fa soffrire oppure gioire come una sofferenza al pensiero di doversene distaccare.
Più forte è la passione più forte è la spinta verso l'oggetto che la origina fino allo spasimo se esasperata.
Soffrire nel giorire nel senso che non si può stare a lungo lontani dall'oggetto della passione e la sua soddisfazione dura il tempo che si è a contatto con esso. La sua lontananza procura dolore.
Parlando di hobby è qualcosa che si ripete nel tempo a lungo senza stancarci mai, anzi è doloroso il momento in cui ci si deve separare dall'oggetto, sia esso un hobby o un amore.
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"Mi manca già la tua presenza, ma fai parte di me e per questo non sei mai andata via"
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23-05-2011, 22.41.03
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#4
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Cittadino/a Emerito/a
Data registrazione: 24-09-2007
Messaggi: 3,630
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Condivido.
Mi stavo chiedendo se all'interno di noi stessi la passionalità può essere quella spinta a vivere, a osare.
Una persona passionale è qualcuno capace di forte emozioni, credo, o perlomeno che le vive intensamente.
Non sò perchè ma continuo a visualizare un tubo molto aperto, molto poco strozzato...anche se questa passionalità spesso sfocia in un vivere goduriosamente tutto.
E' qui, sospetto, che m'incasino, perchè quando la passione si è riversata su un oggetto, è già stata trasformata, è già fuori di noi. Quindi quello che diventa dolore o brama o goduriosità sfrenata è qualcos'altro.
Acc...non riesco a spiegarmi...
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26-05-2011, 21.39.23
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#5
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Cittadino/a Emerito/a
Data registrazione: 24-09-2007
Messaggi: 3,630
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Citazione:
Originalmente inviato da Astral
La passione in termine evangelico invece è qualcosa da cui ci si deve addirittura liberare. Le passioni sono viste come qualcosa che schiavizza l'uomo e non lo lascia scegliere, evolvere, volare via.
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Questo punto mi ha portato a fare un ricerchina
Trovo scritto nel compendio questa cosa interessante.
"Le passioni in se stesse non sono nè buone nè cattive. Non ricevono qualificazione morale se non nella misura in cui dipendono effettivamente dalla ragione e dalla volontà. Le passioni sono dette volontarie "o perchè sono comandate dalla volontà, oppure perchè la volontà non vi resiste. E' proprio della perfezione del bene morale o umano che le passioni sono regolate dalla ragione."
E.."La vollontà retta ordina al bene e alla beatitudine i moti sensibili che essa assume; la volontà cattiva cede alle passioni disordinate e le inasprisce. Le emozioni e i sentimenti possono essere assunti nelle virtù o pervertiti nei vizi."
Ecco questi passi rendono un pò meglio di cosa intendevo parlare. Non è la passione intesa come desiderio che trascina verso qualcosa o qualcuno (e qui ci mangiamo felicemente il frutto ) ma del sentimento, del moto vitale che muove.
Poi a seconda di dove viene direzionato e dove viene bloccato assume tutti quei significati di virtù o vizio citati sopra.
La cosa che mi fà pensare è il motivo per cui si possa sviluppare timore ad esprimere questa forza, a lasciarla fluire, a usarla senza farsi travolgere. Non è un discorso morale c'è molto di più sotto.
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27-05-2011, 09.20.30
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#6
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Bannato/a
Data registrazione: 28-04-2009
Messaggi: 1,834
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Citazione:
Originalmente inviato da dafne
La cosa che mi fà pensare è il motivo per cui si possa sviluppare timore ad esprimere questa forza, a lasciarla fluire, a usarla senza farsi travolgere. Non è un discorso morale c'è molto di più sotto.
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Forse il problema è quel 'non farsi travolgere', è una corrente altissima da sopportare senza messa a terra. Cioè ho l'impressione che nel momento in cui sfoghiamo la passione verso la persona o l'hobby questa si riversa fuori e ci lascia 'liberi', ci svuota. Viceversa se non viene incanalata in qualche modo, rimane dentro e fa danni. Oppure chissà ci rende più forti, devo ancora capirlo bene
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