Ho scavato nella tua pelle
trincee sottili come il tuo sguardo
dove lento s' acquieta il tempo
e sangue cede al sangue
esanimi respiri
vecchie parole
nuovo piacere
Pelle che appartiene a pelle
fiato che si fa fiato
paura che conosciamo
come vecchio orco d' infanzia
E quando un giorno cederò all' illusione
come navigatore d' altro tempo
spargimi nel tuo mare di pori
aspettando l' onda
che ci rubi la memoria