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Ermopoli
L'antica città della conoscenza |
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25-04-2007, 00.06.50
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#1
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Cittadino/a Emerito/a
Data registrazione: 06-08-2005
Messaggi: 3,153
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Rendersi conto
Si, lo so che può non sembrare inerente alla sezione, però...
"Rendersi conto" sanno tutti cosa significa, cioè diventare coscienti di qualcosa che prima si ignorava...
Mi sono reso conto... ho reso (ridato indietro) a me stesso il conto...
Un pagamento se vogliamo...
Investo qualcosa di mio... questo qualcosa di mio impara, conosce, scopre... poi restituisco a me stesso il conto... il risultato è un aumento di coscienza... un rendersi conto appunto, un prendere coscienza di qualcosa di nuovo...
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25-04-2007, 04.57.25
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#2
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E' praticamente nato/a qui
Data registrazione: 10-08-2005
Messaggi: 7,218
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Citazione:
Originalmente inviato da Kael
Si, lo so che può non sembrare inerente alla sezione, però...
"Rendersi conto" sanno tutti cosa significa, cioè diventare coscienti di qualcosa che prima si ignorava...
Mi sono reso conto... ho reso (ridato indietro) a me stesso il conto...
Un pagamento se vogliamo...
Investo qualcosa di mio... questo qualcosa di mio impara, conosce, scopre... poi restituisco a me stesso il conto... il risultato è un aumento di coscienza... un rendersi conto appunto, un prendere coscienza di qualcosa di nuovo...
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Secondo me di qualcosa di vecchio. Nel senso che c'era già ma, appunto, non mi rendevo conto.
Adesso che mi rendo conto è come se ricordassi...
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25-04-2007, 21.06.52
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#3
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E' praticamente nato/a qui
Data registrazione: 07-01-2006
Messaggi: 8,030
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Rendersi conto, mi rendo conto, divento il conto se prima facevo debiti ora attingo da me stesso e posso addirittura accumulare interessi e in caso di pagamenti pago di tasca mia.
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25-04-2007, 21.52.40
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#4
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Partecipa agli eventi
Data registrazione: 18-03-2007
Messaggi: 1,164
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Riprendere consapevolezza anche...
"Ma renditi conto di ciò che dici!"
Secondo me vuol dire pensa, riprendi logica, rimetti attenzione su quello che stai dicendo.. Ribilancia la bilancia ( )
Però sembra collegato sempre ad un ri-qualcosa....
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26-04-2007, 01.04.05
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#5
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Cittadino/a Emerito/a
Data registrazione: 24-01-2006
Messaggi: 2,100
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Se dico "...non mi rendevo conto" mi riferisco a un aver attinto a vecchia memoria oppure al fatto che mi sono svegliato da un torpore/sogno ed ora vedo cose che prima non vedevo.
Se mi dicono "...ma ti rendi conto" è come a voler stimolare una mia capacità al ricordo o al destarmi da uno stato di assenza di pensiero su quell'argomento... come a mettere un'accento quell'argomento.
Allo stesso modo quando dico "... mi rendo conto" è un modo di dire... come quando faccio una analisi di quel qualcosa... e pago in prima persona il risultato... ovvero il conto.
Ad esempio: Mi rendo conto che con il mio modo di fare ho creato imbarazzo... (un esempio ma neanche tanto...hahahaha). Mi rendo conto che ora sono stanco... mi rendo conto che posso correre più forte... il "mi rendo conto che..." implica una presa di coscienza che prima non c'era... ma non per questo una reale presa di coscienza... potrebbe essere appunto un'alibi al non fare... un proseguire un sogno... infatti è un modo di dire che può essere usato come scusante o come affermazione sincera...
Nel caso di scusante: serve per gestire il proprio status quo (I.P.)... ovvero per rafforzare l'idea alla persona a cui ci si rivolge che siamo in "piena coscienza"...
Nel caso di affermazione sincera: per portare attenzione alla ricerca in coscienza... e lo si dice anche a noi stessi...
Forse ho incasinato...
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26-04-2007, 03.18.03
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#6
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Organizza eventi
Data registrazione: 27-02-2005
Messaggi: 1,865
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"Rendersi conto"...di cosa ?
Partendo dal " rendere"...beh potrebbe dirsi che si restituisce qualcosa che si è preso, qualcosa del quale, appunto prima, non ci si rendeva conto di aver sottratto.
Se sono arrabiato e me ne " rendo conto " non solo semplicemente, accorgendomene, lo restituisco ma " pago " a me stesso quel che avevo preso ossia, se vogliamo vederla da altro punto di vista, colmo una mancanza che prima non mi accorgevo di avere.
Ora se prima di " rendermi conto" ero in un posto, successivamente, per l'appunto dopo "aver reso " son sempre nello stesso posto o mi sono spostato?
Questo " rendermi conto " serve a qualcosa, ed ancora se c'è uno spostamento, serve rendersi conto subito o anche dopo un po?
__________________
Dr. Marc Haven
“Non deve essere l’alba di luce che deve iniziare ad avvisare la tua anima di tali doveri giornalieri e dell’ora in cui gli incensi devono bruciare sui fornelli; è la tua voce, solo lei che deve chiamare l’alba di luce e farla brillare sulla tua opera, alfine che tu possa dall’alto di questo Oriente, riversarla sulle nazioni addormentate nella loro inattività e sradicarle dalle tenebre in cui versano.”
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26-04-2007, 06.20.37
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#7
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E' praticamente nato/a qui
Data registrazione: 10-08-2005
Messaggi: 7,218
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Tendenzialmente sono d'accordo un po' con tutti.
In effetti pare che rendersi conto sia connesso al "ricordo di se"...
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26-04-2007, 11.10.04
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#8
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Cittadino/a Emerito/a
Data registrazione: 20-12-2004
Messaggi: 3,537
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Trovo il "rendersi conto", strettamente collegato con il prendere coscienza.. prendere atto. Dove prima non arrivavo a vedere, ora ho visto.. e se prima non vedendo una determinata cosa, non potevo cambiarla, una volta che mi rendo conto, non posso più fare finta di niente.. e il conto va saldato..
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26-04-2007, 23.03.19
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#9
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E' praticamente nato/a qui
Data registrazione: 10-08-2005
Messaggi: 7,218
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Insomma, vi racconto questa. Dato che è il mio compleanno mi son preso un pomeriggio diverso dal solito e, un po' sonnecchiando, ca..eggiavo per la città. Automaticando e meccanicando mi son ritrovato giù in biblio dal sorcio e ci siam messi a parlare a vanvera.
Lui tutto legge e, fortunatamente, poco parla. Comunque si è messo ovviamente a commentare tutti i post di oggi e parlando di questo ha detto una cosa che mi ha, seppur minimamente, destato dal torpore.
Sostiene (come sempre) che a noi umani sfugge il nocciolo delle questioni perchè parliamo sbagliato (e per altri motivi tra cui la scarsa evoluzione, ma non vi annoio).
Infatti mi ha spiegato che loro, invece di dire "mi rendo conto" dicono "mi arrendo e conto". Mi ha anche detto che lo aveva già accennato ma che noi non ce ne siamo accorti, ma bon... chissene.
Sta cosa, nella sua stranezza, è interessante. A sentir lui la consapevolezza di cui vagheggiamo è si connessa col rendersi conto ma ci sfugge come è connessa. Sostiene che quel che ci sfugge è proprio l'arrendersi...
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27-04-2007, 16.34.35
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#10
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Utente Cancellato
Data registrazione: 05-01-2007
Residenza: Milano
Messaggi: 92
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Io lo sto scoprendo ora cosa significa arrendersi e, da quando ho capito che è l'unico modo per risparmiare tutte le energie che sprecavo nel combattere imponendo la mia volontà (apparente o cosciente, mettiamola così), sta diventando tutto una passeggiata.
Ho avuto bisogno di una malattia che mi ha fatto rischiare le penne per capirlo ma è stata una scoperta grandiosa.
Abbandonarsi, "seguire la corrente del fiume" (avevo letto molti scritti in cui si menzionava questa concetto ma non ne avevo mai capito a fondo il significato).. ti abbandoni al dolore invece di combatterlo e svanisce, ti abbandoni alla realtà che tanto cerchi di modificare e controllare e si modifica da sola senza più nessuno sforzo.
Il sig. Sorcio ha proprio ragione...
Ultima modifica di MoonCat : 27-04-2007 alle ore 16.45.42.
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