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Vecchio 25-11-2007, 14.26.11   #1
RedWitch
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Predefinito Cara pizza... quanto mi costi!

Qualche sera fa, mi è capitato di andare a mangiare una pizza con degli amici, che hanno proposto un locale in cui non ero mai stata. Locale nuovo, molto carino , sul mare, entrando più che in una pizzeria la sensazione era quella di essere in un ristorante di lusso, con i camerieri vestiti di tutto punto, luci soffuse ... ordiniamo, 4 pizze, 4 birre (tre medie e una piccola), 4 dolci, un caffè. Bella serata, pizza buona, arriviamo al momento del conto: 84 euro
Qualche anno fa, con un cifra così non dico che ci usciva una cena a base di pesce ma quasi. Ora, questo locale forse è un'eccezione, ma comunque anche nel resto delle pizzerie della mia città non è che si spenda poi tanto di meno...
La serata in pizzeria era un modo per stare insieme agli amici, senza troppe pretese che tutti potevamo permetterci (con 15mila lire si mangiava tranquillamente), adesso la media almeno qui è di 15 euro , per non parlare di posti in cui come è successo a me l'altra sera si toccano i 21 euro a persona. Sta diventando un lusso anche permettersi una semplice pizza, per non parlare del cinema...

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Vecchio 25-11-2007, 15.14.32   #2
Shanti
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Qualche anno fa, con un cifra così non dico che ci usciva una cena a base di pesce ma quasi. Ora, questo locale forse è un'eccezione, ma comunque anche nel resto delle pizzerie della mia città non è che si spenda poi tanto di meno...
Sono d'accordo con te, oramai anche andare a mangiare una pizza è diventato un lusso, ma d'altra parte capisco anche i ristoratori, la vita è dura anche per loro e se non facessero certi prezzi non rientrebbero mai più nei costi della gestione, figuriamoci a guadagnarci qualcosa. Anche solo per affittare un locale, proprio perchè è commerciale, solo per i muri ti sparano una cifra altissima, se lo prendi in gestione dipende dalla posizione ma arrivano a 3000 € al mese minimo, impossibile starci dentro calcolando che la media dei ristoratori ha il pienone solo al sabato sera e alla domenica. Se a questo ci aggiungiamo la fornitura, i camerieri, i cuochi, il resto del personale, la bolletta della luce... mi domando come facciano a restare ancora aperti. Insomma è dura per tutti
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Vecchio 25-11-2007, 15.49.30   #3
griselda
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Una volta andare a mangiare la pizza era un modo per i ragazzi per i giovani di cenare fuori con gli amici ci si poteva permettere solo questo o al limite il panino.
Oggi è diventato un lusso pure la pizza.
Si sono d'accordo con Sha che ormai anche i ristoratori sono entrati dentro al circolo delle spese. Però mi domando chi ha permesso che questo accadesse? Chi ha guadagnato con il cambio dalla lira all'euro, qualcuno di certo ha speculato. Perchè se prima con 15 milalire mangiavo pizza con una bibita ( e prendevi pure il dolce) oggi mi ci vogliono almeno 15 euro. Abbiamo pareggiato il numero ma non il portafoglio, perchè lo stipendio è rimato identico ad allora non è cambiata una virgola. Se prendevi 15 milalire oggi prendi 8 euro, non ne prendi 15. (Cifre ipotetiche)
Per tutto è così vai a fare la spesa avendo speso 100 euro e il carrello è vuoto fai benzina con gli stessi soldi di un tempo e la lancetta manco si muove.
Persone anziane a cui era stata assegnata una casa popolare oggi non ce la fa più perchè una volta pagato l'affitto non gli rimangono abbastanza soldi per mangiare ma ci rendiamo conto? E lassù giocano al governo giocano con la pelle dei meno fortunati.
Scusate se sono andata OT ma queste cose mi fanno davvero
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Vecchio 25-11-2007, 16.01.02   #4
jezebelius
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Beh...Red, la sensazione non è solo tua.
In effetti il rincaro si " vede " e si " sente " dappertutto.
Quindi la pizza non ne è esclusa.
La potremmo assumere come indicatore del livello di vita e del suo costo ma, probabilmente faremmo qualcosa di scontato visto che ormai è un modo di fare consolidato.
C'è da aggiungere poi che come dice Sha non è semplice tenere un ristornate o un'attività commerciale di questi tempi.
Però è vero che se da un lato la gestione di un locale richiede un dispendio di energie ed un prezzo, a volte, esorbitante non riesco a capire, dall'altro, come faccia chi, ad esempio, offre la " sua " pizza ad un prezzo normale. Cioè è questo che ad un prezzzo minore guadagna lo stesso o fa un opera di carità a chi va a pranzare o cenare da lui?
Non voglio fare di tutta un erba un fascio ma non voglio neanche non considerare che esiste anche chi in questa situazione di, come dire, allarmismo per i prezzi e generale lamentela per il costo delal vita, ci marcia.
Quindi - non voglio però dire che il caso di Red sia uno di questi ma anche che forse potrebbe esserlo - ci potrebbero essere prodotti che il ristoratore potrebbe " dare " ad un prezzo minore( in questo caso la pizza ), rispetto ad altri casomai che richiedono una più attenta preparazione.
Conosco gestori di attività commerciale che il " prezzo finale " lo decidono al momento, fermo restando che il prezzo è visibile. Va da se che un prodotto che prima costava 1 €, per esempio, la settimana successiva costerà 1.10€ pur rimanendo invariato il " suoi " prezzi di acquisto. Non credo che non si possa fare, a lungo termine, anche per il ristorante.
Poi se c'è il servizio ed una particolare atmosfera è forse pure logico aspettarsi dei prezzi cosi.
Ma siamo comunque, quasi al paradosso secondo me: una pizza come una grigliata di carne!
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“Non deve essere l’alba di luce che deve iniziare ad avvisare la tua anima di tali doveri giornalieri e dell’ora in cui gli incensi devono bruciare sui fornelli; è la tua voce, solo lei che deve chiamare l’alba di luce e farla brillare sulla tua opera, alfine che tu possa dall’alto di questo Oriente, riversarla sulle nazioni addormentate nella loro inattività e sradicarle dalle tenebre in cui versano.”
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Vecchio 25-11-2007, 16.29.56   #5
soren
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Tra l'altro la pizza e' una delle cose piu' economiche da fare!Secondo me cmq,i ristoratori sono tra i piu' grossi evasori fiscali...alla fine chi l'ha presa in c*** sono gli impiegati e gli operai che hanno lo stipendio sempre uguale,i commercianti bene o male si sono adattati
p.s.
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Vecchio 25-11-2007, 18.18.54   #6
Uno
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Credo che Red volesse parlare del costo della vita visto in una pizza e non dell'opposizione pompata appositamente tra dipendenti e imprenditori, però se volete, visto che avete espresso alcune convinzioni possiamo provare a fare i conti della serva
Premetto che non ho parenti, ne sono io un ristoratore, quindi non è mia intenzione difendere la categoria quanto invece cercar l'oggettività delle cose.
Sha ha già provato appena appena ad accennare ma sono sicuro che chi per situazioni personali e familiari ha sempre vissuto solo da una parte (dipendenti o imprenditori) non capisce a pieno i problemi delle due parti, non si rende conto che siamo tutti sulla stessa barca e che se il generico commerciante è costretto ad aumentare i prezzi comunque vende meno quindi alla fine comunque guadagna meno, alla fine le sue entrata come quelle del dipendente perdono valore.
Si è vero fare la pizza in se costa poco, come costano poco molte altre cose, ma costa poco se te la fai a casa Soren, se hai letto la discussione aperta dal Folle su come aprire un'attività (dove c'è scritto poco e nulla) ti accorgi che solo per aprire la pizzeria (o prenderne una aperta) devi sganciare una somma che grosso modo corrisponde alle entrate (entrate, non guadagni) di 3 anni di lavoro.
Quindi tre anni su per giù lavori gratis e poi inizi a guadagnare. Anche dopo i 3 anni non avrai tredicesima, ferie pagate e possibilità di stare a casa con il raffreddore pagato.
Se non hai una pizzeria di 2 metri quadrati (e non puoi averla se vuoi almeno viverci) devi avere dei dipendenti a cui dovrai dare le ferie pagate, tredicesima etc...
Dovrai sottostare a migliaia di leggine assurde che ti costeranno una certa cifra solo di commercialista e che altro... etc etc... (ne avrei per due mesi volendo)

il discorso della disparità dei prezzi, è vero c'è chi oggettivamente, forte di non so che (probabilmente un nome che si sono fatti, o una politica: oggi frego uno, domani un'altro) fa quello che vuole, ma la maggior parte dipendono dalla posizione (quindi i costi dei locali) dal tipo di servizio o che altro.
Aggiungo che sebbene la ristorazione sia qualcosa che un pò va sempre... nei momenti di crisi è una delle prima cose che non lavora... se faccio fatica ad arrivare a fine mese non vado fuori a mangiare... e le spese vanno avanti.

Insisto, per concludere, non puntiamo il dito su quelli che gira gira stanno come noi (anche se in maniera diversa) sia che siano dalla parte dei dipendenti che degli imprendiitori o liberi professionisti, io sono figlio di dipendente e ora sono libero professionista, conosco entrambi i fronti, mi sarebbe facile dire che anche riempire moduli dietro una scrivania costa poco quindi non vedo perchè un dipendente pubblico debba avere aumenti di stipendio... ma non lo faccio per diversi motivi, primo perchè so come si vive anche in quel modo, secondo perchè se un dipendente non ha un potere di acquisto decente non si servirà dei miei servizi... io ho tutto l'interesse che stia bene anche il dipendente, come il dipendente ha tutti gli interessi perchè stia bene io che non sarò costretto ad aumentare i costi delle prestazioni.
"Prendiamocela" con chi da sopra ci guarda mentre alcuni di noi si scannano...

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Vecchio 25-11-2007, 18.27.18   #7
Grey Owl
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Faccio un'esperimento sociale-economico-commerciale-ecc-ecc... (scherzo)

Ho sotto mano un listino di una pizzeria d'asporto del mio paese.
Leggo... margherita 4euro, quattro stagioni 6euro, frutti di mare 7euro.
Poi se compro una lattina di coca-col(bip) 3euro...
Per un totale che va dai 7euro ai 10euro per pizza d'asporto.
Ovvero dai 13.500 lire a 19.300 lire (le buon vecchie lire) per una pizza e bibita d'asporto... ricordo che con 6.000 lire ci si tava dentro alla spesa.

Mettiamo che i 21euro spesi in quattro possano essere suddivisi in questo modo:
coperto 2euro
pizza 8euro
birra media 4euro
dolce 5euro
caffè 2euro
totale: 21euro

Il coperto di 3.800 lire per posate,tovagliolo, piatto e il locale riscaldato e la vista sul mare ecc... vabbeh ci può stare...
Una pizza circa 15.500 lire è esagerato se si pensa alle quantità ed al materiale utilizzato... ma ci stà il pizzaiolo ed il forno a legna che hanno una spesa...
La birra media 7.500 lire è ingiustificata ma si sà che in pizzeria quello che alza il prezzo è il bere, da sempre è stato così...
Il dolce 9.500 lire è pure questo esagerato... manco fosse fatto da uno chef o un mastro cioccolataio...
Il caffè al bar costa 0,85 cent mentre in genere al ristorante o in pizzeria schizza a prezzi straodinari... questo non me lo spiego.

Totale 40.500 lire ops... volevo dire 21 euro... maròòòòò

Si fanno quadrare i conti in un modo o nell'altro anche perchè l'alternativa è chiudere bottega...

PS: Ho postato assieme a Uno... il concetto però non cambia... tutto è raddoppiato per tutti

Ultima modifica di Grey Owl : 25-11-2007 alle ore 18.32.48. Motivo: Ho postato assieme a Uno...
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Vecchio 25-11-2007, 18.45.41   #8
griselda
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Io sono d'accordo con Uno perchè ho vissuto entrambe le situazioni e so che anche l'esercente può trovarsi nella condizione che se non fa il nero muore di fame non ci sta dentro,( per fare un esempio eh) non è una bella situazione per nessuno. Ed è altressì vero che cercano di metterci l'uno contro l'altro proprio per dividere ed imperare distogliendo lo sguardo da chi crea realmente tutto questo.
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Ultima modifica di griselda : 25-11-2007 alle ore 18.50.26. Motivo: corretto errore ortografico
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Vecchio 25-11-2007, 18.52.57   #9
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Si,con quelli di sopra me la "prendo" sicuramente,ho avuto parenti "imprenditori" che lavoravano anche di notte,tanto da dire che alla fine non hanno lavorato 30 anni ma 60,pero' mi si conceda (anzi mi consenta eheh)che a fine mese il dipendente le tasse le paga *sempre*,l'imprenditore,se vuole puo' anche non farlo...
just this
oggi sono polemico
e qualunquista
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Vecchio 25-11-2007, 19.16.59   #10
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Ebbeh Soren di certo non ti nego la possibilità di pensarla così, ma posso assicurarti che nella piccola e media realtà le cose non stanno così, il nero è già calcolato e voluto dall'alto, quando è ancora possibile, spesso non lo è.
Le grosse imprese vanno a lavorare all'estero, chiedono i fondi in italia e poi rivendono qui in Italia facendo quello che vogliono tanto piazzano una squadra tra commercialitsti e legali e non pagheranno mai.
Se sei un piccolo, che tu faccia o non faccia nero tra le aliquote, gli studi di settore e quale altra diavoleria alla fine devi sperare di lavorare tutto l'anno visto che ciò non è assicurato.
Conosco chi portando le cartelle di un ricovero ospedaliero di tre mesi ha avuto come risposta che comunque deve pagare il minimo degli studi di settore
Conosco chi quest'anno ha chiesto dei prestiti in banca per pagare le tasse
Conosco chi non fa ferie da una vita

Potrei anche dirti che c'è chi lavora (per esempio) alle ferrovie e nei lunghi tempi in cui sta a casa fa lavori in nero, completamente in nero, tipo imbianchino o che altro. Fanno doppio danno, perchè oltre al nero, tolgono lavoro a chi fa solo questo... però capisco che se con lo stipendio non ce la fanno devono inventarsi qualcosa

Poi, ripeto, sei (siete, sono tutti i dipendenti) libero di pensare che siamo tutti delinquenti che stanno facendo bella vita a spese di chi lavora in fabbrica o in qualche ufficio, non ne farò un dramma e continuerò a stabilire il costo delle mie prestazioni come meglio posso fare... per sopravvivere e per pagare le tasse

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Vecchio 25-11-2007, 19.25.33   #11
jezebelius
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Vabbè Soren, il discorso si può anche allargare alle tasse ma qui in definitiva si va a finire sempre ad una considerazione ossia che c'è chi è più furbo ed altri lo sono meno.
Sicuramente, poi come dici, non si può prescindere dal ruolo attivo che ognuno riveste, e qui ci sta pure che l'imprenditore quando "gli va " per certi versi non paga le tasse mentre il dipendente paga sempre e comunque.
Quello che ho notato però, mettendo la questione da altro punto, è che anche chi è dipendente, quando può, cerca di fregare e ci sono imprenditori che " comunque" pagano le tasse.
Insomma si potrebbe dire che la divisione, alla fine, è solo concettuale e di per se non porta a nulla, secondo me.
Il discorso, continuandolo su questa falsariga, però tende ad altro pur non sminuendo quello che volevi dire.

Per la pizza...se è vero che si cerca di rimanere " nei margini" di sopravvivenza è anche vero, e non credo che oggettivamente lo si possa negare, che nella catena distributiva ci sono state, o ci sono tutt'ora, categorie che hanno speculato, e quindi speculano, su questo andamento contribuendo a far vacillare, ulteriormente, le gia precarie condizioni di vita.
Alla fine si potrebbe fare un'analisi che secondo me è stata indagata poco ossia: chi è che specula?
Credo che non si faccia per varie ragioni e mi piacerebbe individuarle, almeno per curiosità ed altrettanto per identificare un punto di partenza.
Si, perchè da un po di tempo a questa parte, nella informazoine in genere, tutti si lamentano dei prezzi ma nessuno, soprattutto chi è deputato a questo, si è preso la briga di " indagare" chi specula e trae vantaggio da una condizione insostenibile. Cioè chi formalmente e sostanzialmente ci guadagna.
Insomma mi pare, partendo dallo Stato e dai suoi Organi, che tutti, in un certo senso, se ne lavino le mani.
Si...ok è aumentato il prodotto X, ma cosa ne ha determinato questo rincaro? Chi è che si arricchisce?
Domande alle quali non mi pare, fino ad oggi, di aver sentito una risposta soddisfacente.
Si è visto però che il " produttore" in quanto tale ed il consumatore, in quanto tale, potrebbero non entrare quali causa di rialzi generalizzati. Quindi, chi è nel" mezzo" e soprattutto, una volta individuato, lo vogliamo punire o no?
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Ultima modifica di jezebelius : 25-11-2007 alle ore 19.28.48.
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Vecchio 25-11-2007, 19.28.17   #12
Shanti
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Originalmente inviato da Soren
Tra l'altro la pizza e' una delle cose piu' economiche da fare!Secondo me cmq,i ristoratori sono tra i piu' grossi evasori fiscali...
Di certo non possono evadere sulla ricevuta fiscale, se vogliono farti pagare 21 euro una pizza e una bibita minimo ti presentano il conto e ti compilano la ricevuta sulla quale poi viene defalcata la tassa, in che altro modo potrebbero evadere? Difficile che qualcuno esca da un ristorante senza la ricevuta.
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Originalmente inviato da jezebelius
Però è vero che se da un lato la gestione di un locale richiede un dispendio di energie ed un prezzo, a volte, esorbitante non riesco a capire, dall'altro, come faccia chi, ad esempio, offre la " sua " pizza ad un prezzo normale. Cioè è questo che ad un prezzzo minore guadagna lo stesso o fa un opera di carità a chi va a pranzare o cenare da lui?
Se ho un locale i cui muri sono miei, la licenza è mia ecc. posso permettermi di tenere il prezzo basso per esempio, oppure posso lavorare sulla quantità e se curo anche la qualità alla fine sarò premiato con l’aumentato afflusso dei clienti.
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Originalmente inviato da Grey Owl
Il caffè al bar costa 0,85 cent mentre in genere al ristorante o in pizzeria schizza a prezzi straodinari... questo non me lo spiego.
Naturalmente ci marciano, ma ci sono certi bar che per esempio ti fanno pagare il caffè 1 euro solo perché lo bevi seduto al tavolino
Citazione:
PS: Ho postato assieme a Uno... il concetto però non cambia... tutto è raddoppiato per tutti
Esatto è raddoppiato tutto, un euro di oggi sono 1000 lire di qualche anno fa, in pratica spendere 21 euro in pizzeria è come averne spesi 21.000 in lire, e sono d’accordo sul fatto che l’unica cosa che non è raddoppiata è la busta paga di un dipendente purtroppo. Dice bene Uno, bisogna prendersela con chi ci guarda da sopra.
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Vecchio 25-11-2007, 19.42.45   #13
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Jez dal mio punto di vista (condivisibile o meno) è facile rispondere alla tua domanda
Alla fine si potrebbe fare un'analisi che secondo me è stata indagata poco ossia: chi è che specula?
Credo che non si faccia per varie ragioni e mi piacerebbe individuarle, almeno per curiosità ed altrettanto per identificare un punto di partenza.

Sono le grandi e organizzate società, che però poi fanno capo ad ancora più grandi realtà economiche.
Sono quelli che per esempio comprano la verdura dal contadino per una miseria, la ricaricano all'inverosimile e poi la danno al negoziante che più di tanto non può aumentare il prezzo. Quindi la gente se la prende con il contadino e il negoziante che in alcuni casi sono quasi alla fame e non vede la realtà.

Inorridisco sempre quando sento parlare di controllo dei prezzi, sarebbe un altro modo per far sparire i piccoli e non toccare i grandi che sono in mezzo nella catena invisibili... inoltre diciamocela tutta, come la gente compra la borsa dal marocchino perchè vuole quella borsa di tal marca ma non può, allo stesso modo va a mangiare nel ristorante ladro perchè magari è IN... cavolo c'è libertà in tal senso, ancora (forse per poco, ma sfruttiamola finchè c'è), se un ristornate è ladro e la gente non ci va da solo tale ristorante deve decidere di cambiare, però se in quel ristorante ci va qualche fighetto e "tu" normale persona pur di esserci sei disposto a pagare non puoi lamentarti.
lasciamo che il ristorante fighetto sia disponibile per chi non sapendo come dimostrare che lui può non vede l'ora che gli facciano pagare una pizza 300 euro e diamo da lavorare all'onesto pizzaiolo che tira avanti la famiglia
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Vecchio 25-11-2007, 20.24.13   #14
gibbi
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Uno , leggerti è sempre bello(scusa non mi viene nulla di più appropriato ora) , ma la ferma lucida pacatezza con cui analizzi le questioni politico-sociali......fondare un partitino giusto giusto no????
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Vecchio 25-11-2007, 21.00.46   #15
TaYu
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Sono le grandi e organizzate società, che però poi fanno capo ad ancora più grandi realtà economiche.
Forse non e' una notizia che si sente alle 20:00 al Tg, ma la produzione di grano e anche le scorte "tattiche" dei paesi detti "Ricchi" si sono ridotte come mai dal dopo guerra.
Non per problemi pratici di produzione, ma per puri interessi delle Multinazionali (Monsanto in testa a tutte).
Questo serve per speculare sui prezzi delle materie prime ed avere una presa economica sugli stati (tutti senza differenze... in questo caso si tratta di Democrazia )
Ricordo da piccolo.... veniva venduto un sogno.... Sfamare tutti gli abitanti del mondo entro il 2000.... Bhe eccoci qua
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Vecchio 25-11-2007, 22.19.17   #16
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Sono le grandi e organizzate società, che però poi fanno capo ad ancora più grandi realtà economiche che comprano la verdura dal contadino per una miseria, la ricaricano all'inverosimile e poi la danno al negoziante che più di tanto non può aumentare il prezzo. Quindi la gente se la prende con il contadino e il negoziante che in alcuni casi sono quasi alla fame e non vede la realtà.

Inorridisco sempre quando sento parlare di controllo dei prezzi, sarebbe un altro modo per far sparire i piccoli e non toccare i grandi che sono in mezzo nella catena invisibili...

inoltre diciamocela tutta, come la gente compra la borsa dal marocchino perchè vuole quella borsa di tal marca ma non può, allo stesso modo va a mangiare nel ristorante ladro perchè magari è IN... cavolo c'è libertà in tal senso, ancora (forse per poco, ma sfruttiamola finchè c'è), se un ristornate è ladro e la gente non ci va da solo tale ristorante deve decidere di cambiare, però se in quel ristorante ci va qualche fighetto e "tu" normale persona pur di esserci sei disposto a pagare non puoi lamentarti.
lasciamo che il ristorante fighetto sia disponibile per chi non sapendo come dimostrare che lui può non vede l'ora che gli facciano pagare una pizza 300 euro e diamo da lavorare all'onesto pizzaiolo che tira avanti la famiglia
Ok.
Posto che il punto di vista che esprimi è condivisibile in toto, sicuramente per entrambe le parti, ossia azione delle grandi società o anche multinazionali come anche dice TaYu, da un lato e libertà del consumatore all'interno della quale ci si può mettere la sua scelta a farsi spennare o no dall'altro, quello che mi chiedo, e mi son chiesto, è: come mai il " controllo " viene esercitato ancora ad un basso regime?
Forse perchè, non è da escludere, esiste una "regia" in tutto questo e lo Stato, per certi versi pure attraverso le sue dinamiche interne, è attore/co-protagonista di questa telenovela sud americana, sia nei contenuti che per i risultati, dei quali non si può dire che saranno a lieto fine.
Non ho difficoltà, pertanto, ad immaginare uno scenario ancor di più negativo rispetto a quello che oggi ci troviamo a affrontare anche assumendo ciò che TaYu ha detto sulla questione del grano.
Se pensiamo al fatto che la maggior parte dei territori coltivati ( se non erro del Brasile ) con una data produzione destinata a soddisfare le esigenze della popolazione, ad oggi, per soddisfare ulteriori esigenze, però in contraposizione a quelle, del mercato dei biocarburanti, e quindi necessità" automobilistiche" non vedo lontano il collasso dell'intero sistema.
A cominciare dalla - o per finire alla - pizza!!
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Uno:il mio intervento era marcatamente polemico(e' un mio 'difetto'),so bene che dipende dall'individuo,i furbi si trovano sia tra gli imprenditori,sia tra i dipendenti..non nessun astio verso chi avvia attivita' imprenditoriali,anzi ha il mio rispetto per il rischio che si prende,solo che..come tu hai visto gente che chiede prestiti in banca per pagare le tasse,troppe volte ho visto scontrini e fatture non fatte,e li scattava la mia pignoleria di chiedere lo scontrino.
Perche' come ben sai la furbizia e' il male italiano..perche' se sei furbo,sei "mejo"...
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Vecchio 25-11-2007, 22.40.33   #18
RedWitch
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Oh meno male che era solo una pizza, se no chissà che usciva fuori ...
In effetti l'intento iniziale del thread non era quello di mettere dipendenti contro liberi professionisti, anche perchè, conosco un po' entrambe le realtà , mio padre ha lavorato una vita come artigiano e poi come venditore in proprio, ed io fino ad ora ho sempre lavorato come dipendente, così anche se non direttamente ho vissuto un po' entrambe le situazioni, e ho potuto vedere che non è più semplice portare avanti un'attività (e parlo di tempi in cui ancora non si era massacrati fiscalmente come oggi).. quello che avevo in mente era di parlare di come il caro vita si stia riflettendo su tutto, anche su cose che fino a poco tempo fa era "normale" fare, come andare a mangiarsi una pizza, o andare al cinema. Anche se forse parlarne non cambia le cose, l'impoverimento generale sta diventando ben visibile , e appunto non è il ristoratore che si arricchisce o il dipendente statale e non...
Per il discorso "ristorante IN", può capitare di finirci come è successo a me e tutto sommato ho visto una realtà che non mi è solita .. o se se ne hanno le possibilità si puo' frequentare abitualmente quei posti e continuare a pagare uno sproposito prodotti che si possono trovare un po' a meno.. questo non toglie pero' che tutto, dal genere di prima necessità al genere voluttuario è aumentato a dismisura, sotto i nostri occhi...
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Vecchio 26-11-2007, 01.40.54   #19
Uno
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Uno:il mio intervento era marcatamente polemico(e' un mio 'difetto'),so bene che dipende dall'individuo,i furbi si trovano sia tra gli imprenditori,sia tra i dipendenti..non nessun astio verso chi avvia attivita' imprenditoriali,anzi ha il mio rispetto per il rischio che si prende,solo che..come tu hai visto gente che chiede prestiti in banca per pagare le tasse,troppe volte ho visto scontrini e fatture non fatte,e li scattava la mia pignoleria di chiedere lo scontrino.
Perche' come ben sai la furbizia e' il male italiano..perche' se sei furbo,sei "mejo"...
I furbi sono tra chi possiede molto, dipendenti o imprenditori, gli altri sopravvivono (se riescono, basta guardare i negozi vuoti, almeno da me), questo so bene.

Comunque nessuna polemica, finchè si parla e si scambia un'opinione non c'è nulla di male, anzi magari si vede quello che prima non si vedeva.

---------------------------------------------------------
TaYu... per adesso ci stiamo "salvando" perchè in Europa non è passato tanto il modificato geneticamente, ma stanno spingendo di brutto, con gli scopi che dici tu, dobbiamo protestare (e farlo sapere) tutti in ogni occasione possibile, fregarli sul tempo.
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Vecchio 27-11-2007, 23.28.17   #20
Era
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Sono le grandi e organizzate società, che però poi fanno capo ad ancora più grandi realtà economiche.
Sono quelli che per esempio comprano la verdura dal contadino per una miseria, la ricaricano all'inverosimile e poi la danno al negoziante che più di tanto non può aumentare il prezzo. Quindi la gente se la prende con il contadino e il negoziante che in alcuni casi sono quasi alla fame e non vede la realtà.
come Red porto un' esperienza personale....parlo di equo
solidale....nel mio antro stregonesco ci vedo bene questa
cosa...e mi piace anche....
equosolidale vuol dire che il poduttore (di solito delle parti
povere del mondo) non viene sfruttato da grossisti...
intermediari...ingordi e arraffoni....che si pigliano te..caffè...
spezie e cose simili lasciando in pagamento a chi si fa
il mazzo...la classica miseria....
ebbene...so che posso avere questi prodotti....so che su
questi ci guadagno meno e a me sta bene così...il guaio
è che lo sanno anche i miei fornitori (chissà se a loro
sta bene? )...morale della favola?
per avere zucchero...caffè...e 4 misere bustine di te verde..
che sono comunque in catalogo...ho penato le pene degli
inferi ...rimorale della favola? mi sono rivolta a chi mi
fornisce prodotti equosolidali senza tante storie....

inorridisco con Uno sui controlli dei prezzi e ancora di più
per questo finto...ipocrita...sostegno a chi ha serie difficoltà
di vivere.....
__________________
Dio mi conceda
la serenità di accettare
le cose che non posso cambiare
il coraggio di cambiare
quelle che posso cambiare
e la saggezza
di distinguere tra le une e le altre
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Vecchio 28-11-2007, 16.05.37   #21
dafne
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pizza..il conto non è l'unica cosa a rimanere sullo stomaco..il pomodoro per esempio? che di pomodoro ha ben poco..la pasta della pizza che quasi tutti oramai comprano pronta? non lievitata bene e quella specie di mozzarella che è "pasta di formaggio" fa inorridire solo il nome...ma a una pizza chi resiste?
Ho bazzicato nelle file di un gruppo di produttori di salumi (veri norcini doc) di riso di vino di formaggi, allevatori di anitre e maiali,ecc ecc con annessi ristoratori fedeli all'idea che le materie prima debbano essere sane e rintracciabili...alcuni di loro cercavano solo un altro mezzo per vendere per altri la ricerca del sano è una vera missione. Quello che sto imparando è che, sigh sigh, il buono e sano costa di più. Inutile che ci giriamo attorno, l'olio prodotto da chi conosco con la rintracciabilità delle olive in etichetta ecc costa molto più del Mon...bip che uso di solito, senza contare che devo andare in azienda o da un ristoratore amico suo che lo tenga. Farsi la torta o il pane in casa se facciamo tre conti costa di tempo materiale e elettricità. Non c'è paragone? No,vero, ma oramai ci si è abituati al più economico, al più veloce e io mi accorgo che per quanto razionalmente mi renda conto di quanto male faccio mi è difficile uscire da questa spirale. A questo punto della storia mi dico che prima di guardare al resto del mondo e a quanto alcuni speculano su tanti altri devo io per prima nella mia vita di tutti i giorni cambiare atteggiamento. Se cambio io potrò anche convincere, anzi no, far comprendere a qualcun'altro quanto sia importante fare questo cambiamento no?
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Vecchio 28-11-2007, 18.43.17   #22
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Io ho sempre più l'impressione che dall'alto stiano manovrando per impoverire il più possibile la popolazione e per arricchire un'altra parte. Eliminare il ceto medio significa controllo totale. Lo si vede ovunque: le rate, i mutui, il cibo.
Fare la spesa è una cosa imbarazzante. E poi ci fanno pure inchieste ai tg, che prese in giro!

Questi sono argomenti su cui dovremmo parlare spesso, dovremmo protestare usando questo mezzo.
Quale governo non teme la rivoluzione delle nuove generazioni? Ma non parlo di una rivoluzione come accade di nuovo in quesi giorni in piazza a Parigi, no.. non trovo quello il modo, ma come ha accennato Uno la Rivoluzione si fa in casa propria. Cambiando se stessi, evitando di sentire il bisogno ed insegnando ai figli a non aver bisogno. Non è solo il ristorante fighetto, è la maglia firmata, è la scarpa è la macchina, è il motorino è la borsetta. Sono i bisogni di sentirsi adeguati rispetto al malessere che inducono quotidianamente dall'alto della povertà.
Anche le inchieste al tg se ci pensate, ci fanno arrabbiare, ci fanno sentire truffati ma poi ci portano a desiderare, ad aumentare i bisogni. Quindi anche quelle son ben manipolate.
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Vecchio 28-11-2007, 19.39.25   #23
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Io ho sempre più l'impressione che dall'alto stiano manovrando per impoverire il più possibile la popolazione e per arricchire un'altra parte. Eliminare il ceto medio significa controllo totale. Lo si vede ovunque: le rate, i mutui, il cibo.
Fare la spesa è una cosa imbarazzante. E poi ci fanno pure inchieste ai tg, che prese in giro!
Io credo che ci siano già quasi riusciti Sole.. quello che una volta era il ceto medio, non esiste praticamente più. Oggi ho visto uno dei servizi di cui parli tu e mi sono venuti i brividi.. persone con un reddito netto di 1000 euro che devono andare a mangiare alla Caritas perchè non ce la fanno ad arrivare a fine mese. C'è un tg che propone dei servizi in cui parlano le persone che sono a fare la spesa... non ce la fanno. E' vero non si tratta del superfluo, si tratta del necessario .
I bisogni indotti possono anche esserci, ma se a conti fatti non si arriva a fine mese tra affitto/mutuo, bollette e spesa, c'è davvero qualcosa che non va alla base..
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Vecchio 28-11-2007, 21.49.53   #24
Sole
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Infatti quello che incide moltissimo è l'affitto e il mutuo. E lì siamo intorno a 1000 euro per tutti. Uno stipendio si aggira intorno a quella cifra.. quindi la famiglia si smembra perchè si deve lavorare in due, e i figli? O si comincia ad andare a vivere in campagna o non so...
Comunque son convinta che l'educazione dei giovani è importante per cambiare le cose. La famiglia ha potere solo che fan di tutto per non farglielo sapere, se comincia a non comprare più..
Quello che mi spiace del boigottaggio è che dentro le aziende ci lavorano persone con famiglia. Ma nei cambiamenti c'è sofferenza per tutti.
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