Blueberry
Il film è uscito nelle sale nel 2004 per la regia di Jan Kounen ed è liberamente tratto dall'omonimo fumetto di Jean Giraud e Jean-Michel Charlier. Ambientato nell'antico West di pistoleri e saloon parla dello sceriffo Mike Blueberry (Vincent Cassel),che si trova su una terra di confine tra bianchi ed indiani in Texas. Dopo una disavventura accadutagli da giovane e che gli segnerà il futuro psicologicamente ed emotivamente, l'ancora inesperto e spaventato Blueberry scappa nel deserto dove viene trovato in fin di vita da uno sciamano e dal suo allievo Runi che diventerà il suo fratello di sangue.
Il vecchio sciamano che lo salva gli dirà (non cito testualmente): quando deciderai di conoscere te stesso dovrai guardare le tue paure negli occhi e andare in battaglia.
inizia così la sua amicizia con gli indiani che lo porterà a scoprire i segreti più profondi della loro iniziazioni. Scoprirà il Potere del Peyote e la profondità e vastità del cosmo umano.
Un giorno arriva in città il cattivo che vuole conquistare il segreto degli indiani e toccherà a Mike combatterlo, ma in una maniera non del tutto convenzionale.
Sarà attraverso questa battaglia che lui riscoprirà la capacità di lasciarsi andare all'amore e inizierà una nuova vita fatta di coraggio dopo aver conosciuto l'essenza della sua paura ricapitolando l'evento che lo aveva impressionato e segnato.
Nel film ci sono molti riferimenti alla memoria.
Il film dalla critica non è stato molto amato per via degli effetti speciali che hanno giudicato inadeguati allo stile western, non hanno trovato il filone di congiunzione e hanno criticato la struttura portante reputandola inesistente preferendo un approccio più classico alla cultura indiana.
Personalmente lo trovo un film da seguire ma anche da rapportare a ciò che Castaneda ha appuntato nei suoi diari di questa cultura
Buona visione a chi vorrà.
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