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Ermopoli
L'antica città della conoscenza |
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02-06-2009, 19.10.02
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#1
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Organizza eventi
Data registrazione: 05-12-2008
Messaggi: 1,712
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Lei
Emozionata lei sedette in una morbida poltroncina di fronte a quell'uomo che come uno sconosciuto la osservava sorridendo timidamente e la dolce e dorata atmosfera del locale la portò indietro nel tempo, erano giovani, liceali, senza un soldo, ma si guardavano e si vedevano belli.
Lei nei suoi occhi come in una sfera di cristallo leggeva il loro futuro, gli sorrideva e il mondo le sorrideva, si trovavano nei ruderi di una città sepolta, di epoca romana, le pietre spiccavano nel cielo azzurro, il verde dei prati era intenso, non c'erano dubbi nè ostacoli, nè pensieri negativi, la vita si apriva come un palcoscenico dove recitare la propria parte già scritta in un copione, l'amore li avrebbe guidati, la vita non li avrebbe vinti.
Il tempo era passato e senza accorgersene lei aveva fatto scelte che ora le pesavano come macigni, aveva abbandonato il lavoro, sperava di avere dei figli ma, secondo lui non era mai il momento opportuno, doveva ancora trovare una posizione di prestigio, il lavoro lo prendeva a tal punto che la sera parlava solo di problemi a lei sconosciuti e così cominciò ad avvertire la solitudine di giornate spese a stirare, lavare piatti, riordinare e aspettare...che lui tornasse, le portasse un fiore, un regalino e lui tornava a mani vuote, anzi con le mani piene di carte, di pratiche da completare e seppur stanco, orgoglioso dei successi, non si accorgeva di lei, di quanto ogni giorno fosse diversa.
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02-06-2009, 22.44.23
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#2
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Cittadino/a Emerito/a
Data registrazione: 24-01-2006
Messaggi: 2,100
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Che triste racconto, eppure accade che nelle coppie avvenga quel lento dimenticarsi.
Il lavoro come alibi per non vedere cosa è diventato il rapporto di coppia, la moglie che spera in un domani migliore, questa immagine di lei che aspetta.
Mi pare che nel racconto lei si rammarica di scelte fatte che giudica sbagliate come l'aver abbandonato il lavoro, con la speranza di diventare madre.
In questo racconto emerge che le molte cose non dette nel tempo, sono diventate veleno che intossicano la relazione.
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02-06-2009, 23.46.23
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#3
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Organizza eventi
Data registrazione: 05-12-2008
Messaggi: 1,712
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Citazione:
Originalmente inviato da Grey Owl
Che triste racconto, eppure accade che nelle coppie avvenga quel lento dimenticarsi.
Il lavoro come alibi per non vedere cosa è diventato il rapporto di coppia, la moglie che spera in un domani migliore, questa immagine di lei che aspetta.
Mi pare che nel racconto lei si rammarica di scelte fatte che giudica sbagliate come l'aver abbandonato il lavoro, con la speranza di diventare madre.
In questo racconto emerge che le molte cose non dette nel tempo, sono diventate veleno che intossicano la relazione.
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Sì Grey, il brano fa parte di un mio racconto un pò più lungo e rispecchia situazioni difficili di vita di coppia, dove alla base di tutto c'è sempre la mancanza di dialogo, l'incapacità a parlare e sopratutto ad ascoltare chi ci sta vicino.
La vita a due deve essere una crescita contemporanea, altrimenti si perde il contatto, ci si allontana senza accorgersene, poi quando vorremmo porre rimedio è troppo tardi.
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