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Ermopoli
L'antica città della conoscenza |
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19-08-2010, 11.25.29
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#1
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Partecipa agli eventi
Data registrazione: 15-05-2007
Messaggi: 764
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Apprendere è anche eliminare
Posto qua perchè è una notizia presa dal Corriere della Sera di ieri , un interessante articolo di Sandro Modeo , che per l'argomento trattato mi pare stare bene in città.
"Il senso comune associa all'apprendimento solo l'idea dell'accumulare dati. Invece significa anche eliminare , soprattutto nelle prime fasi della vita . La "nascita del mondo" nel cervello del neonato e del bimbo è un'incessante scrematura di stimoli , sensoriali e simbolici. L'acquisizione del linguaggio , nei primi mesi , avviene non per un assorbimento semantico diretto ed immediato, ma al contrario per una restrizione suono-senso , setacciata su intonazione e ritmo delle parole dei genitori ( specie della mamma) in un mare sonoro immenso e indifferenziato .E anche il delinearsi della coscienza e dell'identità , è una selezione graduale in una tempesta neuronale di circa due milioni di sinapsi al minuto.La scultura del vivente avviene per via del levare :quello che resta è il frutto di quello che si perde."
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19-08-2010, 12.26.40
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#2
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E' praticamente nato/a qui
Data registrazione: 10-08-2005
Messaggi: 7,218
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Forse stava meglio in scienza o in psico... il discorso sul fatto che apprendiamo per filtri è interessante e va approfondito... d'altra parte la costruzione parte da una materia prima senza forma e si procede togliendo fino a dare una forma. La scultura è l'esempio più evidente, ma anche le tradizioni dicono che il "cosmos" fu tratto dal "caos" quindi riorganizzando, prendendo quello che serve, scartando il superfluo.
Più che togliere apprendere direi che assomiglia a scegliere.
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20-08-2010, 02.05.45
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#3
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Organizza eventi
Data registrazione: 27-02-2005
Messaggi: 1,865
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Citazione:
Originalmente inviato da Ray
Più che togliere apprendere direi che assomiglia a scegliere.
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Cioè, dici che in un certo qual modo si sceglie cosa apprendere e cosa no, cosa lasciare e cosa è superfluo, per via di una sorta di " automatismo ", basato su quelle caratteristiche genetiche che ci strutturano, che ci organizzano?
In base a queste caratteristiche e alla predominanza di alcune su altre potrò strutturare un tipo di personalità piùttosto che un'altra?
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Dr. Marc Haven
“Non deve essere l’alba di luce che deve iniziare ad avvisare la tua anima di tali doveri giornalieri e dell’ora in cui gli incensi devono bruciare sui fornelli; è la tua voce, solo lei che deve chiamare l’alba di luce e farla brillare sulla tua opera, alfine che tu possa dall’alto di questo Oriente, riversarla sulle nazioni addormentate nella loro inattività e sradicarle dalle tenebre in cui versano.”
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20-08-2010, 10.10.06
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#4
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Organizza eventi
Data registrazione: 09-04-2006
Messaggi: 2,233
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Io penso che apprendere sia prendere ciò che più serve alla propria organizzazione, ma non per scelta tra più cose a disposizione (un bimbo è difficile che abbia il discernimento per scegliere in maniera appropriata eliminando il resto) ma basandosi sul ricordo di una certa esperienza per lui positiva tenderà a ripeterla e perfezionarla, eliminando invece quelle per lui negative.
Se un giorno toccando una cosa calda si scotta, partendo da questa esperienza eliminerà tutto ciò che scotta, in questo modo ha appreso una cosa importante per lui.
La faccenda dell'eliminare riguarderebbe proprio ciò che non gli è utile o dannoso, basandosi sempre sulla propria esperienza che man mano cresce con lui.
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स्तेल्ल
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20-08-2010, 11.23.34
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#5
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Partecipa agli eventi
Data registrazione: 15-05-2007
Messaggi: 764
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Citazione:
Originalmente inviato da Ray
Forse stava meglio in scienza o in psico... il discorso sul fatto che apprendiamo per filtri è interessante e va approfondito... d'altra parte la costruzione parte da una materia prima senza forma e si procede togliendo fino a dare una forma. La scultura è l'esempio più evidente, ma anche le tradizioni dicono che il "cosmos" fu tratto dal "caos" quindi riorganizzando, prendendo quello che serve, scartando il superfluo.
Più che togliere apprendere direi che assomiglia a scegliere.
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Hai ragione sulla sezione ...spesso mi trovo in difficoltà ad individuare quella corretta , spero provveda poi Uno al rientro dalla vacanze .
Anch'io alla lettura dell'articolo mi sono trovata a pensare più adeguato il termine scelta , ma poi mi sono detta che alla fine la scelta è il risultato di eliminazioni . Forse quest'ultimo è un termine più generico che comprende anche l'atto automatico , mentre la scelta presuppone, almeno per me , una consapevolezza.
A meno che non si voglia dare un senso specifico anche al termine apprendimento .
Interessante il fatto del filtro......ritengo che ognuno di noi abbia dei filtri naturali, automatici mentre altri tipi di filtri vanno acquisiti o quantomeno bisogna imparare a filtrare.
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