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Vecchio 06-09-2010, 19.24.15   #126
webetina
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Potrei già avere capito da tempo che è inutile lottare contro ciò che ci accade, e il desiderare di capire cosa mi accade e da dove parte, non per forza deve coinvolgere la necessità di sapere chi dentro di me lo vuol sapere.
Cito perchè mancava la parola in neretto.


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Ti sono più simpatico ora ?
No, ma hai peggiorato le cose.
Sei sicuro di avere letto e di avermi risposto in base a ciò che ho scritto? Se si, si vede che non c'è passaggio. Quello che hai sintetizzato lo avevo compreso anche prima. Pazienza, ci ho provato.

Ultima modifica di webetina : 06-09-2010 alle ore 19.29.02.
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Vecchio 06-09-2010, 20.17.09   #127
Uno
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Nel momento in cui scegli di morire, fai una scelta.
Anche se sei in piena coscienza la tua scelta nasce da un motivo che è dato da una somma di fattori di cui tu ( e sarebbe da definire questo "tu") non hai nessun controllo.
Non so come fai a dire di essere "libero" di "fare" seppur consapevole.
Se sei consapevole al massimo hai il privilegio di notare come la tua scelta è da te indipendente.
Dici?
Prova in piena consapevolezza a decidere di morire e poi ne riparliamo.

Nel tuo barcamenare la mente nelle infinite volte di cause ed effetti hai perso un pezzo per strada: la possibilità di un reset, di una tabula rasa etc... cosa che non deve essere necessariamente totale, può benissimo essere limitata a quei parametri di una determinata scelta...
Prova a rifletterci e vedrai che ci sono alternative, tra l'altro accessibili, anche se non volontariamente e in maniera continuata, a tutti.

Sia chiaro, se leggi o hai letto quello che ho scritto in questi anni, non nego che per la massa, per la maggior parte del tempo le cose non stiano come sostieni, non l'abbiamo inventato noi è roba vecchia... ma tu, come altri ti sei fermato a determinate corrente integraliste di moda... correnti che tra l'altro non sono millenarie.

--------------------------

Per favore, devo chiederti, ancora, di essere meno "analizzante" dei pensieri altrui, o meno supponente (che supponi). Non puoi sapere se Filo abbia mai pensato nella sua vita a certe tematiche. In ogni caso se lo sai o hai la convinzione di saperlo, se lei non ti chiede, espressamente o implicitamente, di essere analizzata, sarebbe, quanto meno, cortese che lo evitassi.
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Vecchio 06-09-2010, 20.24.39   #128
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Per quanto riguarda Hitler avevo compreso benissimo quello che intendevi solo che non regge, razionalmente!
Seppure l'individuo sia stato forgiato in una certa maniera la risposta che può dare dipende solo da lui, se tu avessi ragione non dovrebbero esistere neppure le prigioni, i processi...abbiamo trovato il colpevole di tutto: DIO!

Trovo abbastanza normale la tua reazione, se non hai mai riflettutto sulla libertrà delle tue scelte.
Ma le tue conclusioni aberranti non sono l'unica interpretazione possibile.
Tu non puoi comprendere cosa ha in mente Dio, come un bambino di 3 anni trova crudeli i genitori quando attuano disposizioni che lui trova ingiuste , ma che invece sono per il suo bene.
Se non comprendi come è fatto l'uomo vuoi comprendere il piano divino ?
Se non hai compreso fino a qui quello che ho già espresso è inutile che io ti faccia altri esempi o che cerchi di spiegarti ulteriormente il mio punto di vista.
Specie se ti limiti a fare delle semplici affermazioni arbitrarie senza un reale contradditorio.
Sappi comunque che ci sono religioni millenarie che pur venerando la figura di Dio affondano le loro radici in concetti simili a quelli da me esposti.
Guarda Telemaco è proprio inutile parlare con me!
Se le mie conclusioni ti appaiono aberranti non mi permetto di dire come mi appaiono le tue, so solo che mi sembrano idee esaltate e prive di ogni fondamento razionale.
Non ho mai parlato di quale possa essere il disegno di Dio, sei tu che gli hai attribuito un piano, dei programmi, una vita per gli uomini già determinata e stabilita in alto loco!
Da parte mia posso dire che non comprendo come è fatto l'uomo ma certo non credo neppure che tu lo abbia pienamente compreso!
Ho fatto studi sulle religioni e non ricordo di aver mai incontrato una teoria così come tu la esponi, ti ringrazio per l'informazione e per aver illuminato per un attimo questa mia povera mente, comunque sappi che concetti simili non sono uguali!
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Vecchio 06-09-2010, 21.29.19   #129
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Guarda Telemaco è proprio inutile parlare con me!
Se le mie conclusioni ti appaiono aberranti non mi permetto di dire come mi appaiono le tue, so solo che mi sembrano idee esaltate e prive di ogni fondamento razionale.
Non ho mai parlato di quale possa essere il disegno di Dio, sei tu che gli hai attribuito un piano, dei programmi, una vita per gli uomini già determinata e stabilita in alto loco!
Da parte mia posso dire che non comprendo come è fatto l'uomo ma certo non credo neppure che tu lo abbia pienamente compreso!
Ho fatto studi sulle religioni e non ricordo di aver mai incontrato una teoria così come tu la esponi, ti ringrazio per l'informazione e per aver illuminato per un attimo questa mia povera mente, comunque sappi che concetti simili non sono uguali!
Ho definito aberranti definizioni come : Dio è il vero colpevole delle sofferenze che potrei infliggere e poi si spiegherebbe anche il motivo delle bestemmie!
Un modo pessimista di interpretare la questione.

Le mie non sono idee prive di fondamento razionale visto che le ho ben argomentate con ragionamenti logici.
Sono le tue affermazioni che non spiegano niente se non a rimarcare quello che credi o non credi sia possibile.

Una delle fonti religiose più antiche sono i Veda da cui hanno preso spunto diverse religioni posteriori, lì puoi trovare concetti che parlano di ciò che ho argomentato a modo mio.
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Vecchio 06-09-2010, 22.05.02   #130
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Una delle fonti religiose più antiche sono i Veda da cui hanno preso spunto diverse religioni posteriori, lì puoi trovare concetti che parlano di ciò che ho argomentato a modo mio.
Se non ricordo male i Veda sono legati a Krisna e tutta la religione vedica ha il suo fulcro sulla legge universale del Karma e la legge del Karma non significa che non abbiamo influenza sul destino e dunque possiamo agire come vogliamo anzi la legge del Karma sostiene che un essere umano è responsabile per ogni sua azione e da quanto facciamo nella nostra vita dipenderà il futuro delle prossime vite, dunque noi siamo gli architetti del nostro futuro e non possiamo incolpare nessun altro...men che mai Dio!
Ognuno di noi in conclusione si è creato la vita che vive e con le sue azioni, in regime di libero arbitrio, determina lo stile di vita delle sue prossime vite!

Ultima modifica di filoumenanike : 06-09-2010 alle ore 22.10.51.
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Vecchio 06-09-2010, 22.05.12   #131
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Dici?
Prova in piena consapevolezza a decidere di morire e poi ne riparliamo.

Nel tuo barcamenare la mente nelle infinite volte di cause ed effetti hai perso un pezzo per strada: la possibilità di un reset, di una tabula rasa etc... cosa che non deve essere necessariamente totale, può benissimo essere limitata a quei parametri di una determinata scelta...
Prova a rifletterci e vedrai che ci sono alternative, tra l'altro accessibili, anche se non volontariamente e in maniera continuata, a tutti.

Sia chiaro, se leggi o hai letto quello che ho scritto in questi anni, non nego che per la massa, per la maggior parte del tempo le cose non stiano come sostieni, non l'abbiamo inventato noi è roba vecchia... ma tu, come altri ti sei fermato a determinate corrente integraliste di moda... correnti che tra l'altro non sono millenarie.

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Per favore, devo chiederti, ancora, di essere meno "analizzante" dei pensieri altrui, o meno supponente (che supponi). Non puoi sapere se Filo abbia mai pensato nella sua vita a certe tematiche. In ogni caso se lo sai o hai la convinzione di saperlo, se lei non ti chiede, espressamente o implicitamente, di essere analizzata, sarebbe, quanto meno, cortese che lo evitassi.
Caro UNO spiegamelo tu come si può creare un reset o trovare delle alternative perchè io non ne vedo.
Ma mi devi spiegare come ci arrivi arbitrariamente e non condizionato a quel reset...

Riguardo a decidere di morire in piena consapevolezza, non potrei mai farlo se non ne fossi condizionato.
Se potessi farlo non sarebbe comunque per libero arbitrio, ma sono sicuro che tu saprai spiegarmi come ...o lanci solo il sasso ?

Non so a quale moda ti riferisci visto che non frequento nessun movimento e non mi aggiorno secondo i canoni pubblicitari.
Scelgo di leggere quello che mi capita tra le mani e che mi piace e come tutti sono condizionato da tutto.

Qui se c'è un supponente sei tu e non mi piace il tuo modo di moralizzare.
E' già la seconda volta che dici e non dici.
Sbaglio o anche tu supponi e mi analizzi quando dici che seguo la moda, che mi sono fermato a correnti integraliste e che le fonti a cui alludo non sono millenarie ?

Allora spiegati bene cosa non è millenario e cosa lo è.
E visto che oltre alla mia misera esperienza di vita ciò che ho imparato è stato leggendo, ti sarei grato di sapere dove prendi tu i tuoi spunti (te l'ho già chiesto una volta).
Magari hai qualche fonte segreta, o conosci un autore non alla moda, non integralista che potrebbe illuminarmi e che possa mostrarmi se anche tu sei vittima di qualche moda o se è solo frutto del tuo pensiero quello che dici.
Vuoi tenere per te la tua saggezza ?

E risparmiati di farmi la morale ogni volta che apro bocca.
Non ho bisogno di creare tensioni, ma non sopporto l'ipocrisia.
Io sarò supponente e indisponente ma sono schietto e se ho qualcosa da dire non mi nascondo dietro a falso perbenismo.
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Vecchio 06-09-2010, 22.19.18   #132
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Se non ricordo male i Veda sono gli antichi libri di Hare Krisna e tutta la religione vedica ha il suo fulcro sulla legge universale del Karma e la legge del Karma non significa che non abbiamo influenza sul destino e dunque possiamo agire come vogliamo anzi la legge del Karma sostiene che un essere umano è responsabile per ogni sua azione e da quanto facciamo nella nostra vita dipenderà il futuro delle prossime vite, dunque noi siamo gli architetti del nostro futuro e non possiamo incolpare nessun altro...men che mai Dio!
Ognuno di noi in conclusione si è creato la vita che vive e con le sue azioni, in regime di libero arbitrio, determina lo stile di vita delle sue prossime vite!
Il karma è l'aspetto più folcloristico...
e comunque non esclude un'unica coscienza.
Il karma assoggetta colui che si considera separato dal Sè.
Nei Veda trovi spesso concetti contradditori e bisogna saperli interpretare.
Io mi limito a prendere spunto su ciò che comprendo e per cui posso poi elaborare razionalmente.
Non sono un religioso e non pratico alcuna religione, ciò che elaboro è quindi condizionato da tutte le religioni con cui sono venuto superficialmente in contatto.
Non ho pretese di conoscenze approfondite, ma cerco di comprendre con la mia testa (limitata).
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Vecchio 06-09-2010, 22.33.48   #133
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Il karma è l'aspetto più folcloristico...
e comunque non esclude un'unica coscienza.
Il karma assoggetta colui che si considera separato dal Sè.
Nei Veda trovi spesso concetti contradditori e bisogna saperli interpretare.
Io mi limito a prendere spunto su ciò che comprendo e per cui posso poi elaborare razionalmente.
Se i Veda sono poco attendibili perchè hai citato tra tante religione proprio questa? Per ora la contraddizione più importante che ho rilevato sta nelle tue parole...parli di una tua interpretazione, di tue azioni atte a prendere posizioni intellettuali, al potere che comunque hai di elaborare qualche teoria....non la cogli anche tu, questa bella contraddizione?
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Vecchio 06-09-2010, 23.41.24   #134
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Se i Veda sono poco attendibili perchè hai citato tra tante religione proprio questa? Per ora la contraddizione più importante che ho rilevato sta nelle tue parole...parli di una tua interpretazione, di tue azioni atte a prendere posizioni intellettuali, al potere che comunque hai di elaborare qualche teoria....non la cogli anche tu, questa bella contraddizione?
NO non la colgo.
La parola interpretazioni ha sfumature diverse a seconda del contesto.

Non ho detto che i Veda sono poco attendibili.
Gli ho citati in risposta ai post precedenti e perchè sono tra le fonti religiose più antiche.

Chiunque citi fonti così antiche, che non sia in grado i tradurre dall'originale, non può che fare interpretazioni soggettive (sia di traduzione che di comprensione in seno al periodo storico)
Questo vale per tutti.
Quindi quando comunichiamo tra noi non possiamo che esporre i nostri ragionamenti su ciò che ci è noto e apportare ognuno il prorpio punto di vista parziale.
C'è chi lo espone chiaramente con criteri logici, chi lo espone seguendo dogmi e chi fa solo affermazioni del tipo io credo, non è possibile, ecc.

Argomentare è faticoso perchè porta via tempo e perchè induce a pensare.
Alcuni preferiscono esprimere solo giudizi sul pensiero altrui perchè è più facile....

Di qui arriviamo al titlo di questo thread: pensare è così difficile che la maggior parte degli uomini emette giudizi....

Ultima modifica di Telemaco : 06-09-2010 alle ore 23.46.16.
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Vecchio 07-09-2010, 00.24.57   #135
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NO non la colgo.
La parola interpretazioni ha sfumature diverse a seconda del contesto.

Non ho detto che i Veda sono poco attendibili.
Gli ho citati in risposta ai post precedenti e perchè sono tra le fonti religiose più antiche.

...il prorpio punto di vista parziale.
C'è chi lo espone chiaramente con criteri logici, chi lo espone seguendo dogmi e chi fa solo affermazioni del tipo io credo, non è possibile, ecc.

Argomentare è faticoso perchè porta via tempo e perchè induce a pensare.
Alcuni preferiscono esprimere solo giudizi sul pensiero altrui perchè è più facile....
Peccato che tu non riesca a cogliere le sfumature, se, come dici, tutto è preordinato nel grande disegno di Dio non ti dovresti affaticare ad interpretare le scritture, ti sembreranno giuste a seconda dei tuoi condizionamenti pertanto non è detto in alcun modo che quello che pensi sia il Vero...potrebbe essere tutto un derivato delle tue alchimie mentali/psichiche...perchè discuterne? è già tutto scritto...i miei errori e i tuoi! che divertimento pensare che qualsiasi cosa facciamo non dipende da noi, in questo preciso momento, dipende tutto da come ho vissuto, da quello che ho recepito, insomma dal piano infinito di dio!
Tornando ai Veda dici "Nei Veda trovi spesso concetti contradditori e bisogna saperli interpretare.
Io mi limito a prendere spunto su ciò che comprendo e per cui posso poi elaborare razionalmente." Dal momento che li definisci pieni di contraddizioni li declassi ad un libercolo privo di credibilità pertanto avrei preferito che mi citassi fonti magari più vicine a noi ma che avessero la stessa radice del tuo pensiero!
Inoltre nel momento in cui elabori un'interpretazione stai operando una scelta, condizionata e imprecisa dunque, alla fine di che cosa parliamo, che cosa è il pensiero se deve essere solo il frutto di tanti imprinting diversi l'uno dall'altro? a che vale il tuo esporre con criteri logici, immagino che ti riferissi a te stesso, quando la tua logica è solo un derivato, un prodotto falsificato da tante intersecazioni emozionali, nate distorte nella faticosa formazione del sè?
Per quanto riguarda la tua ultima espressione è inevitabile non esprimere giudizi sul tuo pensiero, positivi o negativi che siano, tu per primo inserisci una teoria, ce la proponi e se la pensiamo in modo diverso da te...deduco che siamo stupidi!

Ultima modifica di filoumenanike : 07-09-2010 alle ore 00.35.32.
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Vecchio 07-09-2010, 01.03.23   #136
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Telemaco sono affari miei da dove deriva ciò che dico, può starti bene o no, questo è il tuo unico diritto sulle mie parole. Se anche me lo domanderai 2000 volte te lo dirò solo se lo reputerò utile.
Discutiamo sulla luna e non sul dito!

Riguardo ai comportamenti indagatori ed analizzatori, non ci sono persone interessate, non ne rilevo. Se sbaglio e qualcuno fosse interessato/a ad essere analizzato/a e pungolato/a da te, potete usare questo spazio senza problemi.

Se c'è il consenso di entrambe le parti non ho nessun problema. Se il tutto invece è solo una prova di forza da parte di qualcuno, come creatore ed organizzatore di questo posto ho prima dei doveri e poi anche qualche diritto.
Spero di non doverlo ripetere più, non mi diverte fare la "forza dell'ordine". Se hai piacere di discutere in tranquillità non ci sono problemi. Se no non ci interessa.

------------------------

Veniamo al dunque, al primo reset non ci arrivi con la volontà. Succede o se preferisci accade, semplicemente come un palloncino gonfiato scoppia se continui a gonfiarlo. Nella realtà a volte è un palloncino che scoppia, a volte un brocca che straborda, un fiume che esonda etc...

Da quel primo reset (ripeto, anche non totale, ma comunque sufficiente a lasciare spazio per una scelta senza causa) la tua vita può cambiare o continuare (quasi) come prima. In ogni caso si è messa in moto quella farfalla che dall'altra parte del pianeta è un uragano.
Se afferri (cioè per lo più osservazione, altrimenti a che servirebbe? per fare l'auto-voyeur?) il momento, l'attimo.. del reset, pur non essendo completamente libero, essendo un reset parziale, hai tra i tuoi dati la chiave. All'inizio ti servirà poco perchè non sai usarla e perchè non sai ricreare il momento, devi attendere altri momenti favorevoli, poi potrai sempre più crearteli e sfruttarli.

Il primo reset è qualcosa che periodicamente capita a tutti ogni tanto, a volte più spesso a volte meno, dipende da diverse variabili. Se non lo cogli continuerai ad essere sempre al primo, pure se te ne capitano 200 al giorno. Se lo cogli è la prima vera ed unica scelta della tua vita tesa a diventare libero. Puoi scegliere di innescare il sistema che poi ti condurrà a successi passi.

All'ultimo reset ci arrivi con la morte, devi morire come uomo meccanico per diventare un uomo libero, ma avrai sentito anche queste cose no?
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Vecchio 07-09-2010, 02.09.36   #137
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Veniamo al dunque, al primo reset non ci arrivi con la volontà. Succede o se preferisci accade, semplicemente come un palloncino gonfiato scoppia se continui a gonfiarlo. Nella realtà a volte è un palloncino che scoppia, a volte un brocca che straborda, un fiume che esonda etc...

Da quel primo reset (ripeto, anche non totale, ma comunque sufficiente a lasciare spazio per una scelta senza causa) la tua vita può cambiare o continuare (quasi) come prima. In ogni caso si è messa in moto quella farfalla che dall'altra parte del pianeta è un uragano.
Se afferri (cioè per lo più osservazione, altrimenti a che servirebbe? per fare l'auto-voyeur?) il momento, l'attimo.. del reset, pur non essendo completamente libero, essendo un reset parziale, hai tra i tuoi dati la chiave. All'inizio ti servirà poco perchè non sai usarla e perchè non sai ricreare il momento, devi attendere altri momenti favorevoli, poi potrai sempre più crearteli e sfruttarli.

Il primo reset è qualcosa che periodicamente capita a tutti ogni tanto, a volte più spesso a volte meno, dipende da diverse variabili. Se non lo cogli continuerai ad essere sempre al primo, pure se te ne capitano 200 al giorno. Se lo cogli è la prima vera ed unica scelta della tua vita tesa a diventare libero. Puoi scegliere di innescare il sistema che poi ti condurrà a successi passi.

All'ultimo reset ci arrivi con la morte, devi morire come uomo meccanico per diventare un uomo libero, ma avrai sentito anche queste cose no?
Quindi si può dire che soltanto con l'auto-osservazione è possibile cogliere l'attimo, il momento in cui il reset fa la sua comparsa.
Comparsa che può definirsi una " prima " libertà dell'uomo. Cioè questo è in grado di decidere non in modo condizionato da una causa!?

Questo reset si può definire come " sospensione " anche?
__________________
Dr. Marc Haven
“Non deve essere l’alba di luce che deve iniziare ad avvisare la tua anima di tali doveri giornalieri e dell’ora in cui gli incensi devono bruciare sui fornelli; è la tua voce, solo lei che deve chiamare l’alba di luce e farla brillare sulla tua opera, alfine che tu possa dall’alto di questo Oriente, riversarla sulle nazioni addormentate nella loro inattività e sradicarle dalle tenebre in cui versano.”
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Vecchio 07-09-2010, 22.40.27   #138
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Tornando ai Veda dici "Nei Veda trovi spesso concetti contradditori e bisogna saperli interpretare.
Io mi limito a prendere spunto su ciò che comprendo e per cui posso poi elaborare razionalmente." Dal momento che li definisci pieni di contraddizioni li declassi ad un libercolo privo di credibilità pertanto avrei preferito che mi citassi fonti magari più vicine a noi ma che avessero la stessa radice del tuo pensiero!
Inoltre nel momento in cui elabori un'interpretazione stai operando una scelta, condizionata e imprecisa dunque, alla fine di che cosa parliamo, che cosa è il pensiero se deve essere solo il frutto di tanti imprinting diversi l'uno dall'altro? a che vale il tuo esporre con criteri logici, immagino che ti riferissi a te stesso, quando la tua logica è solo un derivato, un prodotto falsificato da tante intersecazioni emozionali, nate distorte nella faticosa formazione del sè?
Per quanto riguarda la tua ultima espressione è inevitabile non esprimere giudizi sul tuo pensiero, positivi o negativi che siano, tu per primo inserisci una teoria, ce la proponi e se la pensiamo in modo diverso da te...deduco che siamo stupidi!
E perché non dovrei affaticarmi a interpretare se seguo un copione e non posso decidere di non farlo ?
Se entri nel contesto della mia ipotesi io non posso fare diversamente cambiando per esempio il mio atteggiamento a comando come se fossi nella “tua” ipotesi in cui tu “saresti” invece libera di farlo.
Eppoi chi ti dice che il copione non preveda che io viva determinate esperienze perché utili alla mia evoluzione ?
Perché discutiamo allora ? perché le cause ed effetto che ci procedono non possono che portarci a discuterne.

Io ho portato esempi logici che definiscono il meccanismo ma tu continui a criticare senza apportare nulla di nuovo e senza spiegare come il tuo punto di vista sia possibile.
Anche se è il punto di vista comunemente più accettato non basta per affermare che sia corretto.

Anch’io vorrei poter pensare di essere libero di scegliere, ma non è questione di ciò che ci piace o meno, ma di ciò che si riesce a comprendere e io non vedo come sia possibile essere liberi nel vero senso della parola e non “relativamente” come molti si accontentano di affermare.

Tornando a quanto ho detto sui Veda stai facendo una gran confusione.
Non esistono testi religiosi e filosofici al mondo che non contengano contraddizioni, siano i Veda, La Bibbia o i Vangeli.
Secondo la tua visione sarebbero tutti libercoli.
Io invece dico che per svariate ragioni non è possibile trarre da essi il significato originario nella sua interezza, quindi l’idea che ce ne facciamo, salvo dare per buono ciò che altri ci insegnano, è quella di interpretarli consapevoli dei molti limiti.
La mia come la tua è un’interpretazione.
Io però mi affido anche alla logica per cercare di comprendere certe enunciazioni partendo da osservazioni concrete.
Tu a cosa ti affidi ?

Quindi se io e te parliamo nell’ambito della mia ipotesi in cui tutto accade puoi trovarne un senso nel piano divino di un destino governato da un’intelligenza superiore, che certamente non agisce a caso e ne sa più di noi (ricordi l’esempio del bambino di 3 anni ?).
Accettalo e godine l’esperienza.

Se siamo invece nell’ambito della tua ipotesi di libero arbitrio, parliamo perché noi l’abbiamo scelto liberamente e tu magari sai spiegare meglio di me perché lo stai facendo.

Riguardo l’essere stupidi , pensa quello che vuoi, io cito Forrest Gump: stupido è chi lo stupido fa …

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Telemaco sono affari miei da dove deriva ciò che dico, può starti bene o no, questo è il tuo unico diritto sulle mie parole. Se anche me lo domanderai 2000 volte te lo dirò solo se lo reputerò utile.
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Riguardo ai comportamenti indagatori ed analizzatori, non ci sono persone interessate, non ne rilevo. Se sbaglio e qualcuno fosse interessato/a ad essere analizzato/a e pungolato/a da te, potete usare questo spazio senza problemi.

Se c'è il consenso di entrambe le parti non ho nessun problema. Se il tutto invece è solo una prova di forza da parte di qualcuno, come creatore ed organizzatore di questo posto ho prima dei doveri e poi anche qualche diritto.
Spero di non doverlo ripetere più, non mi diverte fare la "forza dell'ordine". Se hai piacere di discutere in tranquillità non ci sono problemi. Se no non ci interessa.

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Veniamo al dunque, al primo reset non ci arrivi con la volontà. Succede o se preferisci accade, semplicemente come un palloncino gonfiato scoppia se continui a gonfiarlo. Nella realtà a volte è un palloncino che scoppia, a volte un brocca che straborda, un fiume che esonda etc...

Da quel primo reset (ripeto, anche non totale, ma comunque sufficiente a lasciare spazio per una scelta senza causa) la tua vita può cambiare o continuare (quasi) come prima. In ogni caso si è messa in moto quella farfalla che dall'altra parte del pianeta è un uragano.
Se afferri (cioè per lo più osservazione, altrimenti a che servirebbe? per fare l'auto-voyeur?) il momento, l'attimo.. del reset, pur non essendo completamente libero, essendo un reset parziale, hai tra i tuoi dati la chiave. All'inizio ti servirà poco perchè non sai usarla e perchè non sai ricreare il momento, devi attendere altri momenti favorevoli, poi potrai sempre più crearteli e sfruttarli.

Il primo reset è qualcosa che periodicamente capita a tutti ogni tanto, a volte più spesso a volte meno, dipende da diverse variabili. Se non lo cogli continuerai ad essere sempre al primo, pure se te ne capitano 200 al giorno. Se lo cogli è la prima vera ed unica scelta della tua vita tesa a diventare libero. Puoi scegliere di innescare il sistema che poi ti condurrà a successi passi.

All'ultimo reset ci arrivi con la morte, devi morire come uomo meccanico per diventare un uomo libero, ma avrai sentito anche queste cose no?
Immaginavo la tua reazione.
Sei libero di fare ciò che pensi (si fa per dire.. ) io però comincio a pensare che questa mancanza di trasparenza possa nascondere gli stessi autori che conosciamo tutti e magari qualche aderenza a qualche movimento.
Le motivazioni a restare nel mistero ci starebbero tutte.

Mi piacerebbe però che almeno motivassi le tue affermazioni “dico ma non dico”, spiegando cosa non è millenario, perché e in base a quali fonti, e cosa invece è molto più antico e affidabile secondo te.

Non darmi dell’indagatore o analizzatore, perché analizzare fa parte del cercare di comprendere e ognuno ha il suo metodo in funzione delle proprie peculiarità.
Qui non c’è nessuno che fa prove di forza, almeno per quanto mi riguarda, se percepisci questo è una tua proiezione.
Qui si confrontano le idee e ogni domanda è lecita per arrivare a comprendere non solo un pensiero e la sua logica, ma anche le fonti e le fondamenta.
Se nessuno se la prendesse in modo personale la tranquillità di discussione che aneli sarebbe assicurata da sola.

Detto questo io non ho ancora compreso cosa intendi per reset.
Non hai fatto un esempio pratico come io ho fatto con la mela e non hai definito il concetto di reset.
Devo quindi andare per interpretazione.
Se il reset è un evento che azzera in qualche modo alcuni nostri condizionamenti è lecito pensare che cambierebbe il nostro modo di agire.

Ma se il primo reset arriva dall’esterno per cause a me indipendenti , le conseguenze non sono dettate dal mio libero arbitrio ma da un destino o dal caso e quindi non sarei responsabile del mio cambiamento di rotta.

Se il reset fosse poi parziale cancellerebbe parte dei miei condizionamenti ma sarei comunque il risultato dei condizionamenti restanti.
Ogni mio voler ricreare il momento come dici tu, da cosa dipenderebbe se non dalle cause che mi precedono ?
Scegliere di innescare il sistema, cogliere il reset…..possono manifestarsi a prescindere da ciò che siamo e da come siamo fatti nostro malgrado?
Perchè alcuni ci riescono al primo colpo e altri dopo 200 se non per il loro essere condizionati in modo unico e diverso l'uno dall'altro ?
Da cosa dipende il riuscirci o meno a prescindere da .... ?

No Uno, non capisco come possa funzionare se non argomenti meglio.
Ma prosegui pure che la cosa è interessante.

Ultima modifica di Telemaco : 07-09-2010 alle ore 22.53.23.
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Vecchio 07-09-2010, 23.14.30   #140
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Immaginavo la tua reazione.
Sei libero di fare ciò che pensi (si fa per dire.. ) io però comincio a pensare che questa mancanza di trasparenza possa nascondere gli stessi autori che conosciamo tutti e magari qualche aderenza a qualche movimento.
Le motivazioni a restare nel mistero ci starebbero tutte.

Mi piacerebbe però che almeno motivassi le tue affermazioni “dico ma non dico”, spiegando cosa non è millenario, perché e in base a quali fonti, e cosa invece è molto più antico e affidabile secondo te.

Non darmi dell’indagatore o analizzatore, perché analizzare fa parte del cercare di comprendere e ognuno ha il suo metodo in funzione delle proprie peculiarità.
Qui non c’è nessuno che fa prove di forza, almeno per quanto mi riguarda, se percepisci questo è una tua proiezione.
Qui si confrontano le idee e ogni domanda è lecita per arrivare a comprendere non solo un pensiero e la sua logica, ma anche le fonti e le fondamenta.
Se nessuno se la prendesse in modo personale la tranquillità di discussione che aneli sarebbe assicurata da sola.

Detto questo io non ho ancora compreso cosa intendi per reset.
Non hai fatto un esempio pratico come io ho fatto con la mela e non hai definito il concetto di reset.
Devo quindi andare per interpretazione.
Se il reset è un evento che azzera in qualche modo alcuni nostri condizionamenti è lecito pensare che cambierebbe il nostro modo di agire.

Ma se il primo reset arriva dall’esterno per cause a me indipendenti , le conseguenze non sono dettate dal mio libero arbitrio ma da un destino o dal caso e quindi non sarei responsabile del mio cambiamento di rotta.

Se il reset fosse poi parziale cancellerebbe parte dei miei condizionamenti ma sarei comunque il risultato dei condizionamenti restanti.
Ogni mio voler ricreare il momento come dici tu, da cosa dipenderebbe se non dalle cause che mi precedono ?
Scegliere di innescare il sistema, cogliere il reset…..possono manifestarsi a prescindere da ciò che siamo e da come siamo fatti nostro malgrado?
Perchè alcuni ci riescono al primo colpo e altri dopo 200 se non per il loro essere condizionati in modo unico e diverso l'uno dall'altro ?
Da cosa dipende il riuscirci o meno a prescindere da .... ?

No Uno, non capisco come possa funzionare se non argomenti meglio.
Ma prosegui pure che la cosa è interessante.
Ecco se ti fossi limitato alle ultime 3 righe avresti fatto una bella figura , invece bisogna fare anche lo sforzo di non incazzarsi per farti capire qualcosa che evidentemente non hai vissuto o non ti sei accorto di aver vissuto .

Te ne verrebbe di piu' se riuscissi ad eliminare almeno provvisoriamente tutto quello che hai scritto prima delle ultime 3 righe che e' sempre la solita solfa .
Per tua fortuna Uno ha molta piu' pazienza e credo continuera' il discorso ,
credo .

Ultima modifica di nikelise : 07-09-2010 alle ore 23.17.44.
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Vecchio 07-09-2010, 23.37.32   #141
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Ecco se ti fossi limitato alle ultime 3 righe avresti fatto una bella figura , invece bisogna fare anche lo sforzo di non incazzarsi per farti capire qualcosa che evidentemente non hai vissuto o non ti sei accorto di aver vissuto .

Te ne verrebbe di piu' se riuscissi ad eliminare almeno provvisoriamente tutto quello che hai scritto prima delle ultime 3 righe che e' sempre la solita solfa .
Per tua fortuna Uno ha molta piu' pazienza e credo continuera' il discorso ,
credo .
Credo che UNO sappia difendersi bene anche da solo.
Ma non capisco il senso del tuo intervento visto che è solo per giudicare....
Ma siete tutti così permalosi su questo forum ?
Per me sei tu che avresti fatto più bella figura a non intervenire. E allora ?
Hai portato qualche contributo di pensiero col tuo intervento ?

E allora dillo che ....pensare è difficile e per questo la maggior parte degli uomini giudica....
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Vecchio 08-09-2010, 00.15.25   #142
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Ho avuto un po' di problemi col pc in questi giorni e il thread è andato avanti di parecchio, quindi riprendo direttamente da qui per non rompere la linea che ha preso.
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Se il reset fosse poi parziale cancellerebbe parte dei miei condizionamenti ma sarei comunque il risultato dei condizionamenti restanti.
Qui ti perdi un pezzo. Saresti il risultato dei condizionamenti restanti più le possibilità dello spazio che si è liberato. Scusa pensa un attimo ad un pc. Cosa significa un reset, anche parziale? Significa che liberi spazio e tu in quello spazio sei libero di installare quello che vuoi, di salvare nuovi file che prima non avevano spazio o ancora di lasciarlo al momento libero. Ad ogni modo, hai creato una "partizione" autonoma e indipendente, non più influenzabile dal resto del sistema. I condizionamenti rimasti (parlo sempre a livello di pc, quindi chiamiamoli programmi) continuano a influenzare solo la parte sulla quale sono installati, la nuova creata dopo il reset è come se non la vedessero, o meglio, vedono solo tanti indirizzi vuoti, per loro inesistenti.
Quindi quando lavori sulla parte "antica" (chiamiamola così) sei ancora condizionato, quando lavori sulla parte nuova sei libero. All'inizio il primo reset potrebbe portare anche 1 solo byte di spazio libero, una nullità... ma è proprio da questo singolo byte che poi, lavorando, si possono sommare giga e giga di spazio libero...

Riesci a intravedere le potenzialità di questo?
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Vecchio 08-09-2010, 00.44.28   #143
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Ho avuto un po' di problemi col pc in questi giorni e il thread è andato avanti di parecchio, quindi riprendo direttamente da qui per non rompere la linea che ha preso.

Qui ti perdi un pezzo. Saresti il risultato dei condizionamenti restanti più le possibilità dello spazio che si è liberato. Scusa pensa un attimo ad un pc. Cosa significa un reset, anche parziale? Significa che liberi spazio e tu in quello spazio sei libero di installare quello che vuoi, di salvare nuovi file che prima non avevano spazio o ancora di lasciarlo al momento libero. Ad ogni modo, hai creato una "partizione" autonoma e indipendente, non più influenzabile dal resto del sistema. I condizionamenti rimasti (parlo sempre a livello di pc, quindi chiamiamoli programmi) continuano a influenzare solo la parte sulla quale sono installati, la nuova creata dopo il reset è come se non la vedessero, o meglio, vedono solo tanti indirizzi vuoti, per loro inesistenti.
Quindi quando lavori sulla parte "antica" (chiamiamola così) sei ancora condizionato, quando lavori sulla parte nuova sei libero. All'inizio il primo reset potrebbe portare anche 1 solo byte di spazio libero, una nullità... ma è proprio da questo singolo byte che poi, lavorando, si possono sommare giga e giga di spazio libero...

Riesci a intravedere le potenzialità di questo?
Non capisco se nel tuo esempio, per te il pc è l'uomo o uno strumento dell'uomo.

Nel primo caso se resta dello spazio libero nella sua memoria, non vedo come quello spazio possa essere riempito dal pc stesso (l'uomo) se egli stesso elabora in funzione degli altri software installati.
La creazione anche di un solo byte sarebbe condizionata totalmente.

Nel secondo caso quando dici che nella parte liberata puoi installare quello che vuoi, sembra che intendi un agente esterno che agisce sul computer (lo strumento).
Ma questo agente usa il pc come strumento e il fatto di avere un pc con più memoria libera non è condizione sufficiente per considerarlo libero.

In entrambe le ipotesi è ovvio che qualcosa cambierebbe e si svilupperebbe in modo diverso, questo non è in discussione, ma non in funzione di un libero arbitrio, bensì di accadimenti indipendenti (causa ed effetto).
Nuovi condizionamenti lasciano il posto ai vecchi.
Ma i nuovi come posso crearli in libertà a prescindere da me o dal pc ?
Chi ha creato lo spazio e perchè ?

E' la partizione autonoma che non è chiara, autonoma da cosa ?
Un output necessita sempre di un imput.

Se esiste un'altra interpretazione, illustramela.
Grazie.
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Vecchio 08-09-2010, 00.53.39   #144
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In effetti nell'esempio di Kael al posto dello spazio bisognerebbe ipotizzare che con un reset parziale si verrebbe a creare un sistema operativo differente da quello già esistente. La nuova partizione creata dal reset dovrebbe avere al suo interno un sistema operativo autonomo in grado di analizzare il sistema operativo pre-esistente.

Uscendo dall'esempio del pc è come se con questo reset si creasse una nuova coscienza che funge da testimone il quale avesse autonomia rispetto la coscienza ordinaria.
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Vecchio 08-09-2010, 01.09.44   #145
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In effetti nell'esempio di Kael al posto dello spazio bisognerebbe ipotizzare che con un reset parziale si verrebbe a creare un sistema operativo differente da quello già esistente. La nuova partizione creata dal reset dovrebbe avere al suo interno un sistema operativo autonomo in grado di analizzare il sistema operativo pre-esistente.

Uscendo dall'esempio del pc è come se con questo reset si creasse una nuova coscienza che funge da testimone il quale avesse autonomia rispetto la coscienza ordinaria.
Questo esempio mi piace di più, ma non risolve il quesito di base.

Resta il fatto che se il reset non può verificarsi per libero arbitrio, le conseguenze del reset (la nuova coscienza) devono essere considerate il risultato del caso o del destino.

Nella sua coscienza ordinaria l'uomo cambierebbe il suo pensare/agire in funzione della nuova coscienza acquisita che però a sua volta sarebbe effetto di una causa indipendente dall'uomo.

Sempre che la coscienza "testimone" non si limiti ad osservare ma anche ad influenzare la coscienza ordinaria, ma in questo caso non si potrebbe definire solo testimone.

Anche l'espressione "si verrebbe a creare" lascia intendere un qualcosa di autonomo dall'uomo e fuori dal suo controllo.
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Vecchio 08-09-2010, 01.19.33   #146
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Giro l'ipotesi (a volte aiuta girare il quadro per capire la prospettiva dell'artista) e suppongo che il reset sia funzione del sistema operativo. Se quello che definiamo coscienza ordinaria non fosse altro che una routine inceppata?
Un sottoprogramma che ha smesso di funzionare online col sistema operativo e non sente più gli imput? Ammettiamo che il reset mettesse in condizione alla routine di ritornare online col sistema operativo. In questo caso non si tratterebbe di una partizione nuova ma di una presa di coscienza da parte della routine verso la coscienza generale del sistema operativo.

Infatti ho sempre supposto che lo stato di coscienza ordinario fosse "la normalità" mentre potrebbe benissimo essere che siamo separati dalla coscienza universale in quanto routine offline e dopo un reset rientriamo nell'unità della coscienza, insomma torneremmo online. Questo reset potrebbe essere parziale e forse richiederebbe più momenti di restart della subroutine per rimetterla online.

Ultima modifica di Grey Owl : 08-09-2010 alle ore 01.21.53.
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Vecchio 08-09-2010, 02.03.10   #147
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Giro l'ipotesi (a volte aiuta girare il quadro per capire la prospettiva dell'artista) e suppongo che il reset sia funzione del sistema operativo. Se quello che definiamo coscienza ordinaria non fosse altro che una routine inceppata?
Un sottoprogramma che ha smesso di funzionare online col sistema operativo e non sente più gli imput? Ammettiamo che il reset mettesse in condizione alla routine di ritornare online col sistema operativo. In questo caso non si tratterebbe di una partizione nuova ma di una presa di coscienza da parte della routine verso la coscienza generale del sistema operativo.

Infatti ho sempre supposto che lo stato di coscienza ordinario fosse "la normalità" mentre potrebbe benissimo essere che siamo separati dalla coscienza universale in quanto routine offline e dopo un reset rientriamo nell'unità della coscienza, insomma torneremmo online. Questo reset potrebbe essere parziale e forse richiederebbe più momenti di restart della subroutine per rimetterla online.
Il tuo discorso mi porta alle seguenti conclusioni:

La coscienza ordinaria sarebbe priva di libero arbitrio in quanto routine meccanica subordinata al sistema operativo centrale ovvero la coscienza che tutto pervade.

Il reset proviene infatti dal sistema operativo.
L'inceppamento della routine è comparabile al risveglio della coscienza da un sogno.
La coscienza ordinaria sarebbe il sogno.
Il sistema operativo la coscienza dell'UNO che regge il sogno.

E' in sintonia col mio thread sul sogno/realtà.
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Vecchio 08-09-2010, 06.57.35   #148
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L'inceppamento della routine è comparabile al risveglio della coscienza da un sogno.
La coscienza ordinaria sarebbe il sogno.
Il sistema operativo la coscienza dell'UNO che regge il sogno.

E' in sintonia col mio thread sul sogno/realtà.
Queste conclusioni non sono per nulla giustificate , non stanno in piedi .

Servono solo a portare il discorso dove vuoi tu forzando la logica , cosi' siamo punto e daccapo a parlare sempre delle stesse cose o di sogno o dell' assenza di libero arbitrio ed il 3d si blocca di nuovo :
comparabile non significa uguale, per cui il sogno non ha nulla a che fare con la realta' pur se routine , non e' la realta' .

Si tratta invece di quello stacco leggesi :reset , tra una realta' vissuta meccanicamente sulla base di istinti , abitudini , funzioni inferiori fisiologiche ecc
e una realta' vissuta coscientemente , sulla base di funzioni superiori , fantasia creativa .
In quel momento nasce una possibilita' di libero arbitro relativo al contesto in cui ti trovi .
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Vecchio 08-09-2010, 11.25.12   #149
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Si può spiegare più dettagliatamente sul reset, magari con qualche esempio calzante giusto per rendere meglio riconoscibile il momento che sarà capitato o capiterà ad ognuno di noi?
Io credo di aver avuto di questi momenti ma non sono sicura che siano proprio reset e comunque non sono in grado di riprodurre il momento anche cercando di ricreare quelle situazioni che l'hanno generato.
Probabilmente aspetto che venga dall'esterno in quanto sono più proiettata verso l'oggetto, e se così fosse mi sembra una limitazione che mi priva maggiormente della libertà di scegliere.
__________________
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Vecchio 08-09-2010, 11.45.51   #150
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Si può spiegare più dettagliatamente sul reset, magari con qualche esempio calzante giusto per rendere meglio riconoscibile il momento che sarà capitato o capiterà ad ognuno di noi?
Io credo di aver avuto di questi momenti ma non sono sicura che siano proprio reset e comunque non sono in grado di riprodurre il momento anche cercando di ricreare quelle situazioni che l'hanno generato.
Probabilmente aspetto che venga dall'esterno in quanto sono più proiettata verso l'oggetto, e se così fosse mi sembra una limitazione che mi priva maggiormente della libertà di scegliere.
Un reset e' legato ad una vicenda personale , reale e particolare ma che tocca cosi' profondamente il tuo quotidiano modificandolo, da costringerti a rivedere tutti o molti dei valori su cui fino a quel momento hai basato la tua vita .
Si vive quell'episodio specifico come simbolo di una trasformazione ben piu' profonda e su altro piano tale da coinvolgere il tuo piano spirituale non solo materiale .
Puo' esser un lutto molto sentito , una separazione , la rottura di una relazione , un licenziamento ecc.
Poi dipende dal tuo particolare stato , puo' bastare molto meno se quella saturazione del e nel quootidiano tu l'avevi gia' maturata da tempo .
Puo' bastare un incidente stradale che poteva essere molto grave o un'offesa da parte di un amico ecc.
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