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Ermopoli
L'antica città della conoscenza |
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22-12-2007, 18.26.50
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#26
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Cittadino/a Emerito/a
Data registrazione: 01-08-2006
Residenza: Roma
Messaggi: 3,424
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Citazione:
Originalmente inviato da falco
si e' vero tante persone credo,si trovano o si sono trovate in situazioni simili...
pero' e' anche vero che dobbiamo cercare di essere responsabili e consapevoli delle nostre azioni...
Ti sei creato la situazione con le tue mani,
sei sceso a compromessi con te stesso ogni volta che hai dato e non volevi dare in realta'...
quindi secondo me ovvio ,arrivi a un pieno ...
E' ora di fare un po' di pulizia intorno a te..
perderai cose o persone che ti fanno comodo ,ma vivrai meglio...
gli altri rispecchiano quello che hai fatto vedere di te...
come si dice in un altro 3d, qual'e' il rapporto cuore mente?
Perche' penso ci debba essere un giusto equilibrio tra dare e avere..
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Grazie Falco, comunque il discorso l'ho fatto in generale, per quanto mi riguarda ci sono stati episodi del genere ( come a tutti) ma ora come ora, fortunatamente ho anche gente interessata soltanto all'amicizia, anche se quando vedo che qualcuno si approfitta di un'altro mi viene sempre da dire " guarda questo", anche se dovrei farmi gli affari miei.
Inoltre vorrei sottolineare anche che in alcuni contesti ( ad esempio il lavoro) non puoi scegliere di non dare, o di dare meno del dovuto ed in quei casi è maggiormente difficile mettere i puntini sulla I.
Un' altro esempio all'inizio del topic è poi, l'approfittarsi anche quando hai già esplicitamente detto e fatto chiaramente di no. In questo caso hai già espresso la tua volontà.
In tutti gli altri casi poi concordo con Cassandra e Ray, siamo noi che per paura del giudizio altrui, o perchè abbiamo un concetto distorto del dire di no, cediamo debolmente.
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22-12-2007, 19.16.27
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#27
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Partecipa agli eventi
Data registrazione: 18-03-2007
Messaggi: 1,164
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Citazione:
Originalmente inviato da Faltea
Se la nonna mi piazza in casa tutti i suoi amici perché non sa dire di no a loro, non critico lei, men che meno la giudico. Agisco di conseguenza:
Posso provare a dirle che la cosa mi infastidisce,
posso rintanarmi in una stanza da sola e lasciarla fare,
posso uscire di casa,
posso accettare.
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Citazione:
Originalmente inviato da Uno
Con la prima rischi di subire, con la seconda e la terza subisci, invece l'ultima non pone neanche il problema di partenza.
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Se subisci si, se è una tua scelta consapevole come fai a subirla?
Non puoi subire una tua decisione...
sei proprio ganzo in veste da babbo
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22-12-2007, 19.57.32
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#28
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Partecipa agli eventi
Data registrazione: 18-03-2007
Messaggi: 1,164
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Citazione:
Originalmente inviato da Astral
Scusami Faltea, ma non sono per niente daccordo.
Rispondo con l'ultima frase:
Hai ragione, l'importante è non subire, e non farci arrecare danno. Ciò non toglie che il loro comportamento è comunque da correggere, e se permetti da condannare ( il comportamento non la persona).
Seconda cosa: Ma gli insegnamenti spirituali sono sempre per chi subisce? Chi scrocca invece non deve mai apprende nessuna lezione spirituale? Ho letto due topic in cui si parla di lezioni spirituali per chi subisce ( e ci può stare) e nessuno per chi si approfitta ( qui però mi sorgono delle domande scusate la polemica). )
Vabbè che la società e le religioni ci dicono sempre che non dobbiamo giudicare, che dobbiamo essere buoni e tutto quanto, però qui rischiamo di lasciare al caso le nostre responsabilità e i nostri diritti.
E' ovvio, che una suocera che fa cosi, si avverte con la gentilezza e la diplomazia, e ovviamente si cerca di far comprendere la situazione.
Ti cito un detto: " non c'è peggior sordo di chi non voglia sentire".
Allora davanti a qualcuno che ingenuamente ( oppure furbamente) si permette di essere gentile e generoso con qualcosa che è anche ( ma sopratutto) degli altri, io mi permetto di intevenire eccome...
Certo forse ho utilizzato giudizio e critica che sono termini forti, magari avrei dovuto scrivere valutare e prendere i dovuti provvedimenti.
Si tratta comunque di atteggiamente che cerchiamo di giustificare nell'altro come compensazione ad un torto.
Cerchiamo di comprendere che il prossimo va amato come noi stessi ( e non più di noi stessi).
Sai su cosa mi hai fatto riflettere? Se tutti parlano di percorso spirituale, di trame e disegni divini, come alibi per giustificare il comportamente non corretto degli altri, non mi stupisce che in politica c'è gente che fa i propri comodi e viene fuori che dobbiamo assecondarli...
perchè noi non siamo nessuno per giudicare .
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No, no quelli vanno giudicati... sono li in bella mostra appositamente perché noi ci "distraiamo" a giudicarli, a farci rodere il fegato nel farlo... a farci del male volutamente e consapevolmente... o forse inconsapevolmente? Mah
Quanto bile sprecato
Non è un discorso spirituale il mio, è solo logica.. non avendo una panoramica sufficientemente larga che comprenda tutti i se e tutti i ma del vissuto di chi ho di fronte come faccio a giudicare? Chi mi dice che non sarei come lei/lui se avessi fatto/passato quello che ha vissuto lei? o lui... in senso generale...
Però concordo con te nel dire che vanno corretti questi comportamenti, non solo con le parole, non basta dire all'amica che ti viene a trovare sempre poco prima che tu ceni che è fuori luogo che usi questi mezzi per auto-invitarsi a cena, bisogna metterla alla porta e stop
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22-12-2007, 20.19.21
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#29
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Amministratore
Data registrazione: 28-05-2004
Messaggi: 9,695
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Citazione:
Originalmente inviato da Faltea
Se subisci si, se è una tua scelta consapevole come fai a subirla?
Non puoi subire una tua decisione...
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La tua scelta è comunque derivata dal fatto che la nonna senza porsi il problema di ciò che a te va o no va, ti piazza in casa tutti i suoi amici no?
Diverso se prima ne parlate, la nonna: "Falty io vorrei invitare i miei amici" e tu le rispondi: "ma si nonna, andrò fuori o sto in camera"
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23-12-2007, 01.26.49
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#30
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Conosce ogni vicolo
Data registrazione: 31-08-2005
Messaggi: 5,653
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Sono molto d'accordo con Ray sul raccontarsela.
Se c'è qualcuno che ci sfrutta, e noi lo subiamo, in qualche modo ne ricaviamo qualcosa indietro che nutre un nostro meccanismo interiore ed inconsapevole (se è consapevole non ci stiamo facendo sfruttare ma stiamo sfruttando). Io estremizzerei dicendo checerte situazioni le cerchiamo con il lanternino. Fiutiamo l'odore e le avviciniamo... anche se alla mente razionale appare evidente che siamo avvicinati.
Forse il bisogno di dover intervenire vedendo la situazione dall'esterno potrebbe nascere dal fatto che in genere la subiamo dall'interno e quindi l'ingiustizia che si ritiene di vivere la si fa valere difendendo chi secondo noi è più debole.. In realtà, secondo me (realtà e secondo me non stanno bene insieme... ), bisognerebbe osservare se stessi e lasciare il corso degli eventi a chi li esperisce, se non ci viene chiesto nulla, quello potrebbe essere il "no" per cambiare il corso degli eventi.
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Se non sarò me stesso chi lo sarà per me? E se non ora, quando?
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23-12-2007, 11.23.37
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#31
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Cittadino/a Emerito/a
Data registrazione: 01-08-2006
Residenza: Roma
Messaggi: 3,424
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Citazione:
Originalmente inviato da Sole
Sono molto d'accordo con Ray sul raccontarsela.
Se c'è qualcuno che ci sfrutta, e noi lo subiamo, in qualche modo ne ricaviamo qualcosa indietro che nutre un nostro meccanismo interiore ed inconsapevole (se è consapevole non ci stiamo facendo sfruttare ma stiamo sfruttando). Io estremizzerei dicendo checerte situazioni le cerchiamo con il lanternino. Fiutiamo l'odore e le avviciniamo... anche se alla mente razionale appare evidente che siamo avvicinati.
Forse il bisogno di dover intervenire vedendo la situazione dall'esterno potrebbe nascere dal fatto che in genere la subiamo dall'interno e quindi l'ingiustizia che si ritiene di vivere la si fa valere difendendo chi secondo noi è più debole.. In realtà, secondo me (realtà e secondo me non stanno bene insieme... ), bisognerebbe osservare se stessi e lasciare il corso degli eventi a chi li esperisce, se non ci viene chiesto nulla, quello potrebbe essere il "no" per cambiare il corso degli eventi.
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C'è anche chi lo subisce, perchè non può libersane, non è che vuole subire.
Per il fatto di intervenire davanti ad un'ingiustizia, secondo me va valutata la situazione, senza aspettare necessariamente che qualcuno chieda il nostro aiuto. Chissà magari è una persona che lo vorrebbe e non può chiedertelo, e quando si tratta di poter almeno togliere il prosciutto agli occhi a qualche amico, non la vedo cosi negativa come cosa. Poi ovviamente va rispettato il suo libero arbitrio.
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23-12-2007, 11.58.37
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#32
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Conosce ogni vicolo
Data registrazione: 31-08-2005
Messaggi: 5,653
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Citazione:
Originalmente inviato da Astral
C'è anche chi lo subisce, perchè non può libersane, non è che vuole subire.
Per il fatto di intervenire davanti ad un'ingiustizia, secondo me va valutata la situazione, senza aspettare necessariamente che qualcuno chieda il nostro aiuto. Chissà magari è una persona che lo vorrebbe e non può chiedertelo, e quando si tratta di poter almeno togliere il prosciutto agli occhi a qualche amico, non la vedo cosi negativa come cosa. Poi ovviamente va rispettato il suo libero arbitrio.
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A volte però noi vediamo cose filtrate dalla nostra esperienza, e quel che è prosciutto per noi per un altro potrebbe essere esser coscienti..
Uno può pensare che un suo amico subisca ingiustizie, un altro invece che si offre e che accetta, oppure che non è possibile decidere che l'altro non può o non vuole, non è possibile perchè appunto dipende con quale IO stai interagendo con l'ingiustizia altrui.
Aiutare qualcuno non è portarlo sulla nostra visione delle cose, per quanto giuste ci appaiono, per quanto sacrosante e scontate ci sembrano, sono sempre riferite alla nostra personale esperienze diversa da quella altrui. Questo è anche uno dei motivi per aspettare che ci venga chiesto aiuto... Saper aspettare che ci venga chiesto è rispettare il libero arbitrio (quel che abbiamo acquisito almeno).
Estremizzando, se una donna subisce violenze in case e non fa nulla per cambiare bisogna proprio sapere accettare che la prima a doversi muovere è lei. Chiaro che è necessario saper stare attenti e capire se ci sta chiedendo aiuto per vie traverse ma intervenire, se lo si fa, deve esser fatto per l'altro non per noi che non possiamo sopportare di vedere ingiustizie che noi riteniamo tali.
Sono d'accordo con quanto detto sopra sulla generosità che è il sapere rispettare.
Difficile trattenere lo sfogo.
Se ti offri a combattere per un altro (detto in senso lato) è un modo di scaricare il fastidio che provi che invece potrebbe essere un'ottima occasione di osservazione e rafforzamento dei nervi. E qui torniamo a quanto detto da Red all'inizio.
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Se non sarò me stesso chi lo sarà per me? E se non ora, quando?
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23-12-2007, 12.41.24
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#33
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Cittadino/a Emerito/a
Data registrazione: 01-08-2006
Residenza: Roma
Messaggi: 3,424
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Sole ti ringrazio!
non avevo pensato alla prospettiva egoistica di chi combatte le ingiustizie altrui per se stesso, e non per l'altro.
Occorre soltanto comprendere quando aiutare, quando lasciare libero arbitrio, senza scadere nell'omissione.
comunque questo è altro argomento, e non voglio uscire fuori dal tema che è appunto: oppurtunisti, scrocconi e company .
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