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Vecchio 07-03-2007, 20.25.03   #51
Ray
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Su questo arcano mi piacerebbe fare una precisazione. Come molti sanno esiste un'interpretazione alchemica dei Tarocchi. Ciò deriva direttamente dal fatto che tutte le Scienze Tradizionali sono collegabili tra loro, essendo alla fin fine diversi modi di dire la stessa cosa.
Oswal Wirth, nel suo forse eccessivamente noto testo sui Tarocchi fornisce degli spunti per interpretarli in chiave alchemica. Tuttavia, come fa notare credo correttamente Albert Poisson (molto meno noto) su questo specifico arcano l'interpretazione che da rischia di risultare viziata da un'incomprensione di fondo.
Egli collega giustamente i tre personaggi presenti (uomo-cane, diavolo e sfinge) ai tre principi alchemici (sale, zolfo e mercurio) tuttavia nello specificare fa corrispondere la sfinge allo zolfo e il diavolo al sale (con conseguente uomo-cane al mercurio)... suppongo basandosi sul fatto che il sale corrisponderebbe alla materia e quindi la parte più "diabolica" della manifestazione (dico suppongo perchè non ricordo bene i motivi, non ho cercato dato che non è questo il punto ma sono certo che da questa corrispondenza).

Orbene a mio modo di vedere questo è un momento, seppur raro, in cui il Wirth prende un abbaglio. La sfinge è ferma ed è in equilibrio, mentre il diavolo scende e l'uomo-cane sale. Essendo il sale la risultante in equilibrio della mescolanza tra zolfo e mercurio, esso va dunque visto nella sfinge. Ne segue l'uomo-cane che sale è il mercurio e il diavolo che scende in questo caso è lo zolfo.
Come abbiamo visto nel tread alchimia il sale rappresenta si la condizione di partenza, ma rappresenta anche tutti gli stadi intermedi dell'Opera, nei quali zolfo e mercurio assumono via via equilibri diversi, sempre più affini alla Pietra.
Sappiamo anche che, "energeticamente" è il mercurio quello che sale e infatti qui abbiamo l'uomo-cane ovvero le forze "animali" che salgono per venire "spiritualizzate".

Da questo punto di vista la ruota tutta,o meglio un giro della stessa, rappresenta quell'insieme di salita-discesa sul quale gli alchimisti spesso tacquero, almeno quelli occidentali, dato che invece dall'alchimia cinese arguiamo che questo giro di ruota viene descritto come "grande circolazione".

Mi fermo qui, magari specificheremo meglio se è il caso, eventualmente si potrebbe discutere sulle interpretazioni alchemiche degli altri arcani...
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Vecchio 08-03-2007, 00.03.52   #52
Shanti
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La Ruota di Fortuna, con il numero X chiude la prima serie decimale degli Arcani maggiori. La forma circolare e la manovella indicano la fine di un ciclo e l’attesa della forza che metterà in moto quello successivo. Più di qualunque altro Arcano la Ruota di Fortuna è orientata verso la chiusura con il passato e l’attesa del futuro. Per questo nel corso di una lettura sarà da vedere quale posto occuperà questa carta, per poter vedere se si tratta di un aspetto della vita che sta giungendo a conclusione o se è già l’inizio di una nuova epoca. Se per esempio si decide di analizzare questo Arcano come un fallimento si scopre che esso non rappresenta la fine di tutto ma un cambiamento di rotta.

A prima vista questo Arcano può dare un’idea di inerzia, di quiete che però viene contraddetta dal movimento delle onde di colore azzurro. Il messaggio potrebbe essere che la realtà è in continuo mutamento come le onde del mare, anche se apparentemente ferma. Tutto è condannato a svanire e un unico elemento può aspirare all’eternità: il centro della ruota, il punto in cui si incastra la manovella collocata al centro esatto del rettangolo formato dalla carta. Tutto ruota intorno a questo simbolo. Mentre gli elementi esterni (i tre animali) che influiscono sulla ruota arrivano all’inerzia con le loro manovre, il centro è il punto di partenza per il cambiamento.

Si può osservare che la ruota è doppia: un cerchio rosso e uno giallo che rappresentano la doppia natura animale e mentale dell’uomo. La mente umana sarà sempre autrice e testimone di tutte le sue azioni, eppure una volta uniti nella divinità, essi saranno la stessa cosa. L’obiettivo dell’uomo, come suggerisce la Ruota di Fortuna, è raggiungere tale unità tramite il dualismo.

Osservando i tre animali si nota che uno tende a scendere, l’altro a salire e il terzo a rimanere immobile. L’animale di colore rosa carne, vestito solo nella parte inferiore del corpo, scendo verso l’incarnazione. Nel colore di questo elemento, e nel fatto che le sue parti sessuali siano coperte, si vede un simbolo orientato verso la materia.

L’animale giallo è vestito dalla cintola in su, con una fascia intorno alle orecchie che sembra nasconderle o evidenziarle. Vi si può vedere l’intelletto che aspira ad ascendere, con la sua tendenza a ruotare attorno a se stesso e difficoltà di ascoltare.

L’animale azzurro, con l’aria da sfinge e il manto rosso che ricorda un cuore, ha una spada lunga esattamente come quella del Mago. Raffigura la via emozionale che si presenta sia come un enigma sia come la via verso la saggezza.
Inoltre questo animale ha due macchie violacee, colore che simboleggia la sapienza.

Il cuore viene visto quindi come un elemento che può unire o immobilizzare le altre istanze, la vita spirituale e quella animale. A volte è un enigma emozionale, un problema affettivo non risolto che blocca l’azione vitale del consultante.

Le cinque punte della corona della sfinge ricordano la quintessenza dell’essere.

Il suolo azzurro e mobile sembra richiamare gli animali alla profondità: calandoci nel più profondo di noi stessi, nell’accettazione del nostro inconscio, possiamo incontrare il nostro Dio interiore e riemergere come essere illuminati. In questo senso il centro della ruota rappresenta al tempo stesso un punto d’arresto, il nucleo del problema e del possibile movimento e il richiamo a risvegliarsi di fronte al tesoro interiore.
Ancora una volta l’animale azzurro rappresentando il cuore, sembra essere colui attraverso il quale può arrivare la coscienza. Sulla fronte ha un ovale color indaco che somiglia al chakra del terzo occhio, ajna, la lucidità mentale. Questa lucidità ha il potere di unire lo sforzo materiale discendente con lo sforzo intellettuale ascendente.

Le zampe degli animali, agganciate alla ruota, sembrano trattenerla e impedirne il movimento, ma si potrebbe anche pensare che tutti e tre la sorreggano per impedirle di affondare. L’attività materiale, emozionale e intellettuale sostiene il ciclo vitale. Quest’ultimo per generare un nuovo ciclo ha bisogno di una quarta energia, rappresentata da la Forza (Arcano XI) che aziona la manovella: l’energia sessuale creatrice.
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Mi fermo qui, magari specificheremo meglio se è il caso, eventualmente si potrebbe discutere sulle interpretazioni alchemiche degli altri arcani...
In effetti le interpretazioni alchemiche mancano e sono interessanti alla luce di quella che hai scritto sopra.
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Vecchio 15-04-2007, 12.07.29   #53
RedWitch
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-La Forza-

Arcano Maggiore, contrassegnato dal n° XI, ci indica, che non ha senso soffocare la forza animale che è in noi, ma che bisogna lavorare per riuscire ad incanalarla e ad utilizzarne il grosso potenziale; la materia grezza, non va distrutta, ma trasformata, per poter essere utilizzata, e divenire quindi uno strumento di evoluzione.
Sono l'intelletto e la conoscenza che dominano sugli istinti. I piedi ben piantati per terra, ci indicano che è importante affermare la propria volontà, che deve quindi essere ben costruita, in grado di controllare gli eventi che apparentemente capitano per "caso", ci ricorda, che con la determinazione, si puo' superare qualunque ostacolo ci si pari davanti. Questo Arcano in accezione positiva, ci dice quindi che è necessario lottare metodicamente con tutte le energie che si hanno a disposizione, contro gli ostacoli che inevitabilmente arriveranno.
Altri significati in accezione positiva: resistenza alla fatica, controllo su di sè, energia, difficoltà superate , generosità, capacità di discernimento, accettazione di tutti gli aspetti di sè senza repressione, capacità di trasformazione di essi.
In accezione negativa: eccessi di violenza, rapporti possessivi, rabbia, abuso di fiducia o di potere, scarsa conoscenza di sè.
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Vecchio 17-04-2007, 21.51.48   #54
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La Forza con il numero XI è la prima carta della seconda serie decimale, la carta che apre la strada alle energie inconsce. E’ l’unica in cui il nome appare a sinistra del cartiglio, mentre a destra sono allineati venti trattini: il numero XX corrisponde al Giudizio, che conclude questo ciclo decimale. Come nel primo ciclo anche qui vediamo che la prima e la decima carta sono connesse: la Forza è in potenza tutto quello che il Giudizio realizza.
Il Mago, suo omologo nella prima serie, lavorava dalla cintola in su esercitando la propria intelligenza sul tavolo: la Forza lavora dalla cintola in giù, facendo sì che gli insegnamenti delle profondità entrino in comunicazione con le istanze spirituali del suo essere.
Sono diversi gli elementi che collegano il Mago alla Forza: il grande cappello a forma di otto o infinito è anche ricettivo ma si apre verso l’alto e sembra alato, ha un motivo che ricorda il piumaggio delle aquile presenti negli Arcani II, IIII e XXI: l’intelligenza della Forza è pronta a spiccare il volo verso il cosmo.

E’ visibile un piede con sei dita: sei sono anche le punte rosse del copricapo, i denti neri della bestia e anche come le dita della mano del Mago. Nel piede vi si può leggere il segno di una forza eccezionale che le consente di appoggiarsi solidamente alla terra. L’unghia dell’alluce e quella del pollice sono colorate di rosso: se l’unghia nel corpo umano simboleggia l’eternità, in quanto continua a crescere anche dopo la morte si può dire che l’eccezionale vitalità della Forza si manifesta nel colore rosso delle sue unghie.

La Forza è cosciente dalla testa ai piedi, possiamo dire che è un punto di unione tra l’alto e il basso, tra l’energia spirituale e l’energia istintiva. Intorno non si vede alcun paesaggio, si vede soltanto il suolo su cui essa appoggia, giallo e arato, quindi su di un terreno dove è stato portato a termine un lavoro di presa di coscienza.

L’azione della Forza si concentra nel rapporto con l’animale: nella sua criniera lntelligenza, gialla o dorata, si incarna nella parte di colore rosa carne. La mente si incarna nell’animalità, che a sua volta si rende disponibile alla comunicazione con la mente.
La Forza lavora con le mani nude, con le manifestazioni dell’inconscio e della propria sessualità: la testa della belva è all’altezza del pube.
Il movimento delle mani rispetto alle fauci dà il via a diverse interpretazioni: la mano che è posata sul muso non sembra trattenerlo ma neanche forzarlo. Gli otto puntini sul muso indicano che l’energia animale non può essere modificata, è perfetta così com’è. Ma dalla sua sintonia con la mente possono dipendere tanto la creatività e l’illuminazione, quanto i blocchi o le repressioni. La Forza ci insegna che nel rapporto con l’animalità vengono messe in gioco problematiche determinanti e questa parte di noi stessi non può essere trascurata. E’ anche la ragione per cui i sei denti della bestia si ripetono nelle sei punte rosse del cappello. La mente ascolta la voce dell’animale ed esso ascolta l’influenza mentale: questa è l’ideale della Forza, una dinamica in cui le mani danzano con il muso della bestia in una comunicazione a forma di otto, di infinito, in perfetto equilibrio.

Viceversa se si interpreta questo movimento come un conflitto vi si possono leggere le difficoltà: il rosso del pollice e della lingua diventa il sangue di un combattimento, l’energia sessuale viene repressa e allora a sua volta l’animalità mutila la psiche, e allora quel segno sul collo della donna si vedrà come segno di decapitazione. Inoltre i lacci del corsetto sembrano chiudere un cuore, risultato questo di una repressione.
Eppure questi elementi si possono interpretare anche positivamente: la trama sul petto è formata dall’incrocio di quattro tratti materiali, natura animale, con cinque tratti spirituali a simbolo dell’essere essenziale. Queste nove linee e il colore giallo rimandano al nono grado di questa serie decimale, il Sole, dove due gemelli (uno spirituale e uno animale) portano a termine insieme una nuova costruzione. La linea sul collo della donna allora avrebbe un altro significato.
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Vecchio 03-05-2007, 15.22.29   #55
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-L' Appeso o Impiccato-

L' Arcano è contrassegnato dal n° XII, e ci indica che il segreto per arrivare all'essenza delle cose è il loro capovolgimento. L'abbandono degli schemi mentali comuni e l'esperienza della solitudine potrebbero essere determinanti per una profonda conoscenza di sè e conseguente trasformazione. La sua trasformazione è lenta, ed interiore , e l'invito è quello di rileggere il proprio passato con una nuova comprensione delle cose. Indica che c'è un cambiamento in corso. L'inversione delle prospettive e dei valori, fanno sì che il consultante possa sperimentare una nuova visione delle cose meno rigida e conforme a schemi predefiniti. Suggerisce inoltre che tutto dovrebbe essere fatto senza aspettative di ricompense , in maniera del tutto disinteressata.
Significati in accezione positiva: accettazione, dedizione ad una causa , perdono ottenuto, mutamento radicale, periodo di riposo o rinuncia o attesa necessaria, progetto a cui lavorare. In accezione negativa: autocommiserazione, noia, illusioni, occasioni che si lasciano sfuggire , eccessiva fatica, ostacoli al cambiamento.
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Vecchio 04-05-2007, 12.23.28   #56
griselda
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Inizialmente avevo letto che il tarocco (la Via del Re) come detto sopra fosse di orgine egizia il libro di Thot fosse stato creato da Ermete Trimegisto quindi pensavo che successivamente vi fossero state scopiazzature varie da chi li aveva visti o sentiti descrivere, poi col tempo mi resi conto che altri ne avevano disegnati di loro ( anche chi non ne capisce niente) con significati personali mutando sopratutto i colori e qualche particolare facendo diventare soggettivo qualcosa che in origine dovrebbe essere oggettivo?
Alcuni appartenenti a Ordini diversi hanno creato dei loro Tarocchi Whirth, Rider Waite,Crowley ad esempio se questi tarocchi sono la via della conoscenza come possono differire così? Porei supporre che essendo due le vie la differenza potrebbe risiedere in questo ma poi lessi anche che propro dall'impiccato con un percorso a ritroso si accedeva alla via opposta a questo punto ho smesso di interessarmi ai Tarocchi, però siccome questa discussione è molto interessante mi è tornato alla mente tutto ciò.
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Vecchio 05-05-2007, 00.33.26   #57
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Inizialmente avevo letto che il tarocco (la Via del Re) come detto sopra fosse di orgine egizia il libro di Thot fosse stato creato da Ermete Trimegisto
Alla fine non è certa l’origine dei Tarocchi, molte persone ci hanno messo del loro, interpretando secondo la propria fantasia, compreso quello che aveva dichiarato provenissero dal libro di Toth, tra l’altro pubblicando una pessima copia dei Tarocchi di Marsiglia ed eliminando tantissimi dettagli (e aggiungendone anche). Per questo credo che alla fine, un po’ come è successo con l’Astrologia, più che una via della conoscenza siano diventati quasi solo un mezzo per predire il futuro.
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Porei supporre che essendo due le vie la differenza potrebbe risiedere in questo ma poi lessi anche che propro dall'impiccato con un percorso a ritroso si accedeva alla via opposta a questo punto ho smesso di interessarmi ai Tarocchi, però siccome questa discussione è molto interessante mi è tornato alla mente tutto ciò.
Qui non ho capito Gris: l’impiccato sarebbe l’Appeso? quali sarebbero le due vie?
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Vecchio 05-05-2007, 00.38.50   #58
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Predefinito L'Appeso

SOSTA, MEDITAZIONE, DONO DI SE STESSI

L’Appeso, Arcano XII, corrisponde al secondo grado nella seconda serie decimale, equivalente alla Papessa nella prima serie. Come la Papessa indica uno stato di accumulo, di sosta o di reclusione e come lei si è allontanato dal mondo degli umani, a cui resta unito solo dalla corda che lo lega a una traversa color carne.
A partire dall’Arcano XI tutti i numeri compiono una discesa verso la fonte, verso gli abissi dell’inconscio. L’Appeso obbedisce a questa attrazione e per la sua natura cumulativa (grado 2), esprime una sosta, appeso a testa in giù con i capelli che sembrano voler mettere le radici.

Se la Papessa sta covando, l’Appeso viene covato: entra in gestazione per far nascere il nuovo essere (riecco il simbolismo dell’uovo dell’Arcano II). Sospeso tra il Cielo e la Terra attende di nascere. Come l’Imperatore ha una gamba dritta e l’altra piegata, ma mentre quelle danno l’impressione che l’Imperatore sia pronto ad entrare in azione, nell’Appeso sono piegate in modo che sembra farlo restare meglio immobile. Allo stesso modo le mani sono incrociate dietro la schiena: non fa, non sceglie.

Ai due lati dell’Appeso vi sono dei rami tagliati, sacrificati. Occorre una sosta per la nascita materiale o spirituale che si prepara. Questa sosta può dipendere da una malattia o da una pausa di riflessione. Sul piano spirituale l’Appeso offre in sacrificio al lavoro interiore le inquietudini del proprio ego. In questo senso la sua caduta è un’ascesi.

Con il capovolgimento del corpo fisico si ha un capovolgimento anche dello sguardo e della prospettiva: la razionalità smette di governare il comportamento, e la mente diviene ricettiva (il giallo dei capelli) alla saggezza interiore profonda. Il punto di vista sulla vita cambia, ci si distacca da una visione illusoria del mondo ereditata dall’infanzia per entrare nella verità personale, essenziale.

La posizione dell’Appeso ricorda quella del feto a testa in giù e in una lettura i due alberi ai lati possono venire interpretati come due rami o linee genealogiche, materni e paterni, ai quali la situazione nevrotica e gli abusi ci tengono appesi, sacrificati e impotenti, nascondendo dietro la schiena (come l’Appeso nelle sue mani invisibili) segreti di cui ci vergognamo. Questa carta può esprimere a volte il senso di colpa, delitti immaginari che trovano il loro simbolo nelle dodici ferite sanguinanti degli alberi, e il castigo che ci si infligge da soli, oppure il sacrificio a cui ci si condanna..

L’Appeso può anche rievoca la figura del Cristo e i dodici rami tagliati sarebbero quindi i dodici apostoli, che a volte sono stati identificati come le devianze dell’ego intorno a Lui che rappresenta l’io universale e androgino. I segni dell’androginia sono molti: le tasche dell’Appeso sono a forma di mezza luna ma una è attiva e l’altra ricettiva, la corda che lo lega da una parte termina con un simbolo fallico, e dall’altra con una forma che ricorda il simbolo della femminilità. D’altronde il nodo della corda che stringe i talloni presenta un triangolo iscritto in un cerchio, per indicare che è collegato allo spirito, l’androginia spirituale. Lo è dalla testa ai piedi: tra le ciocche dei capelli si scoprono un simbolo solare rotondo e una piccola luna.

Sapendo che i Tarocchi sono impregnati delle tre grandi religioni monoteiste, si può anche vedere nei dieci bottoni dell’Appeso un riferimento alla tradizione cabalistica e alle dieci sephirot dell’Albero della Vita. Il primo bottone del colletto ha un punto, origine di ogni creazione. Nei quattro bottoni successivi si ha un’alternanza di un elemento ricettivo e uno attivo. Il sesto bottone, che corrisponderebbe alla sephira Tiferet, ha la forma di un sole a otto raggi. Poi di nuovo un elemento ricettivo e uno attivo seguiti da un nono bottone che presenta una luna e da un decimo in cui vi è un quadrato, simbolo della Terra.
L’Appeso diventa la discesa lungo la quale si scivola verso l’alto.
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Vecchio 05-05-2007, 10.21.20   #59
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Alla fine non è certa l’origine dei Tarocchi, molte persone ci hanno messo del loro, interpretando secondo la propria fantasia, compreso quello che aveva dichiarato provenissero dal libro di Toth, tra l’altro pubblicando una pessima copia dei Tarocchi di Marsiglia ed eliminando tantissimi dettagli (e aggiungendone anche). Per questo credo che alla fine, un po’ come è successo con l’Astrologia, più che una via della conoscenza siano diventati quasi solo un mezzo per predire il futuro.

Qui non ho capito Gris: l’impiccato sarebbe l’Appeso? quali sarebbero le due vie?
Si si l'appeso o impiccato come dal post di Red.
due vie la prima in senso orario la Via Solare mentre nell'altro senso la Via lunare.
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Vecchio 05-05-2007, 12.10.11   #60
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Alla fine non è certa l’origine dei Tarocchi, molte persone ci hanno messo del loro, interpretando secondo la propria fantasia, compreso quello che aveva dichiarato provenissero dal libro di Toth, tra l’altro pubblicando una pessima copia dei Tarocchi di Marsiglia ed eliminando tantissimi dettagli (e aggiungendone anche). Per questo credo che alla fine, un po’ come è successo con l’Astrologia, più che una via della conoscenza siano diventati quasi solo un mezzo per predire il futuro.
In effetti se prendi 10 mazzi di Tarocchi in nessuno i colori per esempio saranno proprio identici, eppure ogni autore presta molta attenzione ad essi..
Usandoli per predire il futuro, intendi che in questo modo si unificano i significati di ogni Arcano? Mi spiego, al di là dei colori o dei particolari, i significati "positivi" o "negativi" dovrebbero essere sempre gli stessi?
Sicuramente hanno perso molto del loro significato originario, anni fa, mi divertivo () a giocare con i Tarocchi, mentre da quando mi ci sono un po' riavvicinata, in ogni Arcano ho visto si possono trovare significati che possono aiutare la conoscenza di sè stessi.. e che il consultino tanto per fare proprio non mi interessa più.. credo che per mancanza di conoscenza molto spesso si giochi con qualcosa di molto più grande di noi..
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Vecchio 05-05-2007, 15.01.43   #61
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Usandoli per predire il futuro, intendi che in questo modo si unificano i significati di ogni Arcano? Mi spiego, al di là dei colori o dei particolari, i significati "positivi" o "negativi" dovrebbero essere sempre gli stessi?
Il punto è che cambiando i colori o anche i particolari il significato cambia: tanto per farti un esempio prendiamo il primo Arcano, quello senza numero, Le Mat. Proprio quell'autore che ha dichiarato che i Tarocchi provenissero dal libro di Toth ha attribuito a Le Mat il numero 0 chiamandolo Il Matto, e dandogli in questo modo una significato negativo.
Un altro esempio lampante è l'Arcano XIII, che sarà il prossimo che vedremo, e che nei Tarocchi di Marsiglia è l'unico senza nome. Lo stesso autore ha battezzato questo Arcano "La Morte" ed è così che l'interpretazione di questa carta è stata dalla tradizione profondamente condizionata. Immagina il terrore del consultante vedendo questa carta di prima acchito, che ci vede? Malattia, mutilazione o morte...
Anche altri Arcani sono stati modificati, ma da quel momento in poi per gli autori, prendendo le spiegazioni egizie come unica verità è stato un delirio crescente.
Nessuno sa la vera origine dei Tarocchi, e alla fine nemmeno quella della parola stessa è certa...

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credo che per mancanza di conoscenza molto spesso si giochi con qualcosa di molto più grande di noi..
Nel caso dei Tarocchi credo che il rischio sia di farsi condizionare da quello che magari erroneamente si crede di vedere, al punto di ottenere esattamente quello che si teme possa accadere.
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Vecchio 11-05-2007, 09.53.41   #62
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Per questo credo che alla fine, un po’ come è successo con l’Astrologia, più che una via della conoscenza siano diventati quasi solo un mezzo per predire il futuro.
Mi riferivo a questo Sha quando ti ho fatto la domanda sopra, nel senso, che proprio perchè i significati variano, per l'interpretazione "generale", i consulti per intenderci, si prendono dei significati più o meno convenzionali, per prendere l'esempio che hai scritto sulla Morte, se senti in giro (maghi o pseudotali) ti diranno che significa "cambiamento" e se chiedi "si ma che tipo di cambiamento?" ti diranno "ehhh dipende dall'ambito in cui il consultante chiede, e dagli abbinamenti delle carte vicine"...
Che alla fine non significa niente. Pero li continuano ad usare per predire il futuro.

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Nel caso dei Tarocchi credo che il rischio sia di farsi condizionare da quello che magari erroneamente si crede di vedere, al punto di ottenere esattamente quello che si teme possa accadere.
Questo credo proprio che accada sì...
Vi racconto una cosa... quando anni fa, facevo consultini, capitai su un sito (lasciamo perdere quale ).. non sapevo praticamente niente sui Tarocchi , se non appunto quei significati convenzionali che dicevo sopra... al di là del fatto che se apri un thread dicendo che offri consulti vieni assalito dalle richieste (sarebbe interessante capire perchè in linea di massima vorremmo conoscere il futuro, quando non viviamo nemmeno nel presente ), poi.. le domande vertevano per lo più sull'amore (sulla salute mi rifiutavo di farli).. bene.. per un meccanismo perverso della mia mente, non dicevo mai alle persone se usciva qualcosa di "negativo", anche se usciva la giravo in modo che non lo sembrasse tipo: "al momento non ci sono cambiamenti, magari rivediamo tra un po' di mesi ".. cose così..
Bene.. alla fine di questi consulti, ero stremata, come se avessi fatto una corsa da centometrista. Mi sono fatta l'idea di aver giocato con energie che non conosco mi stancavo davvero tantissimo come se trattenessi in me le cose negative che non dicevo (possibile che sia una mia costruzione mentale ma..) ... infatti alla fine, smisi del tutto, per anni non ne ho più voluto sapere di Tarocchi, finchè non abbiamo cominciato questo thread.. Ecco perchè dicevo che si dovrebbe stare attenti a come si usano... la mancanza di conoscenza puo' fare un sacco di danni con queste cose secondo me..
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Vecchio 11-05-2007, 10.53.32   #63
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Bene.. alla fine di questi consulti, ero stremata, come se avessi fatto una corsa da centometrista. Mi sono fatta l'idea di aver giocato con energie che non conosco mi stancavo davvero tantissimo come se trattenessi in me le cose negative che non dicevo (possibile che sia una mia costruzione mentale ma..) ... infatti alla fine, smisi del tutto, per anni non ne ho più voluto sapere di Tarocchi, finchè non abbiamo cominciato questo thread.. Ecco perchè dicevo che si dovrebbe stare attenti a come si usano... la mancanza di conoscenza puo' fare un sacco di danni con queste cose secondo me..
Questa cosa di "sentirsi male" con i Tarocchi l'ho già sentita da un amico, disse che dipendeva dal tipo di Tarocchi. Magari è una taroccata
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Vecchio 11-05-2007, 21.42.02   #64
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Bene.. alla fine di questi consulti, ero stremata, come se avessi fatto una corsa da centometrista. Mi sono fatta l'idea di aver giocato con energie che non conosco mi stancavo davvero tantissimo come se trattenessi in me le cose negative che non dicevo (possibile che sia una mia costruzione mentale ma..) ... infatti alla fine, smisi del tutto, per anni non ne ho più voluto sapere di Tarocchi, finchè non abbiamo cominciato questo thread.. Ecco perchè dicevo che si dovrebbe stare attenti a come si usano... la mancanza di conoscenza puo' fare un sacco di danni con queste cose secondo me..
Chi lo sa, il fatto che stessi male poteva anche essere che da una parte ti sentivi responsabile per queste persone che si aspettavano da te qualcosa, anche solo il pensiero magari inconscio che per una tua frase avrebbero potuto prendere una decisione o cambiare qualcosa... Per il resto la penso come te
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Inizialmente avevo letto che il tarocco (la Via del Re) come detto sopra fosse di orgine egizia il libro di Thot fosse stato creato da Ermete Trimegisto quindi pensavo che successivamente vi fossero state scopiazzature varie da chi li aveva visti o sentiti descrivere, poi col tempo mi resi conto che altri ne avevano disegnati di loro ( anche chi non ne capisce niente) con significati personali mutando sopratutto i colori e qualche particolare facendo diventare soggettivo qualcosa che in origine dovrebbe essere oggettivo?
Purtroppo han perso molto della loro purezza iniziale è vero ma se vedi le lame come tavole di un libro muto ci ritrovi nella loro estrema sintesi il mutus liber come lo splendor solis, per citare i più famosi (non ne conosco altri ) Non puoi aver certezza dei libri muti in generale vanno "letti". Il fatto è che ci si può solo "meditare" sopra, quanto a comprenderli bisognerebbe riconoscersi dentro .
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Vecchio 12-05-2007, 19.03.53   #66
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- La Morte -

Arcano contrassegnato dal n° XIII e, come ci anticipava Sha l'unico in cui non compare il nome sulla carta. Rappresenta la Morte necessaria per passare dallo stato profano ad una nuova condizione di Sacralità, il passaggio Iniziatico, la prova trasformatrice. Rappresenta una trasformazione necessaria, abbandono di schemi e abitudini. E' l'Arcano della trasformazione profonda e del movimento, e questo potrebbe comportare sofferenza. Il crollo di tutte le illusioni, il dover chiudere situazioni passate o troncare quei legami che ormai non sono altro hce rami secchi di cui liberarsi.
Alcuni significati in accezione positiva: inizio di una nuova vita, trasformazionr radicale, utile lezione tratta da una sconfitta, rinnovamento, temporanea solitudine da affrontare.
In negativo: grande dolore, fallimento di un progetto, verità difficile da accettare, grossi ostacoli, violenza.
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Vecchio 12-05-2007, 21.37.45   #67
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Predefinito Arcano XIII

TRASFORMAZIONE PROFONDA, RIVOLUZIONE

La tradizione attribuisce, in modo superficiale ed erroneamente, a questo Arcano il significato, e a volte anche il nome, di “La Morte”. Il peso di questa inesattezza ha condizionato profondamente anche l’interpretazione dell’Arcano XIII.
La figura centrale è uno scheletro con una falce che, nella tradizione popolare, rappresenta la morte ma vi sono numerosi elementi che contribuiscono a scartare questa interpretazione un po’ semplicistica. In fondo l’Arcano XIII non ha nome.

Dopo il lavoro di svuotamento e approfondimento svolto dall’Appeso, questa carta invita a fare piazza pulita del passato, nell’ombra di quel terreno nero e ignoto da cui emerge, come dall’utero, la nostra umanità.
Inoltre se questa carta rappresentasse la fine probabilmente avrebbe il numero 22, non il XIII. Il fatto che sia collocata al centro dei Tarocchi ci spinge a considerarla come un lavoro di pulizia, una rivoluzione necessaria per il rinnovamento e la salita che condurranno gradualmente alla totale realizzazione de Il Mondo.
D’altronde questa carta numerata e senza nome risponde come un’eco a Le Mat che ha il nome ma non il numero, e la somiglianza nell’atteggiamento è evidente: lo scheletro dell’Arcano XIII sembra quasi quello de Le Mat visto ai raggi X. Si può dedurre che i due Arcani rappresentano due aspetti della stessa energia fondamentale, ma se Le Mat è innanzitutto un movimento, una liberazione, l’Arcano XIII rievoca un lungo lavoro di pulizia e purificazione.

Un altro segno ci fa prendere le distanze da un’interpretazione semplicistica: lo scheletro è di colore rosa carne, il colore per eccellenza della vita organica. Si tratta dello scheletro che abbiamo dentro di noi, l’essenza viva e la struttura di ogni movimento, non lo scheletro che ci lasciamo dietro quando ce ne andiamo da questa vita.

Un’osso bianco per terra suggerisce l’ossatura disseccata (l’origine del temine scheletro è una parola greca che significa “secco”), ma anche quell’osso morto si evolve come dimostrano i sette fori come se fosse un flauto, uno strumento che attende un soffio per produrre musica: quel soffio potrebbe essere divino.

Il personaggio dell’Arcano XIII con la sua falce vitale e spirituale (rossa e azzurra) sta lavorando sulla propria natura profonda. Impugna la falce per il manico giallo, colore dell’intelligenza: il lavoro è stato desiderato e ora viene portato a termine. Naturalmente questo lavoro può essere vissuto come un lutto, sarà un processo in cui affioreranno sovente l’ira e l’aggressività, sofferta o espressa. Ma questo lavoro può manifestarsi come uno scoppio, un’esplosione rapida e liberatoria. Ogni legame di dipendenza viene reciso così che è possibile riconquistare la libertà perduta, la stessa che ha come simbolo primordiale Le Mat.

Il suolo nero su cui lavora l’Arcano XIII ricorda la nigredo dell’alchimia, oppure il fango da cui spunta il loto della tradizione buddhista. È il colore dell’inconscio, della vacuità, del mistero profondo. Dal suolo spuntano due teste, non si capisce se sono state mozzate o se emergano dall’oscurità: in ogni caso lo scheletro si appoggia su di esse per avanzare. Potrebbero essere i concetti ereditati dai genitori in un primo tempo spodestati, in modo che possano apparire sottoforma di due archetipi purificati. Due esseri regali nascono qui dunque, così come crescono due generi di erbe: una di colore blu, il colore della ricezione spirituale, e una gialla, colore dell’intelligenza attiva e solare.

Sul suolo nero spiccano mani e piedi, alcuni sono ben formati altri no. Nel caso stessero crescendo si potrebbe dire che il nuovo essere sta già affiorando in superficie.

Il volto dello scheletro è un’ombra di profilo, come se il nero del suolo fosse risalito fino alla sua testa, come se la mente si fosse svuotata. L’occhio ricorda un drago che si morde la coda. La testa ha forma lunare, segno di ricettività, e nella parte posteriore del cranio si intravedono le quattro lettere ebraiche Yod, He, Vav, He, che compongono il nome divino. La somma di queste 4 lettere, nell’alfabeto ebraico, dà il numero 26, il numero della divinità, la cui metà esatta è il 13.
Questo essere porta dentro di sé la divinità ma non è totalmente divino, lavora sul piano dell’incarnazione.

Il bacino dello scheletro e la sua colonna vertebrale hanno gli stessi colori della falce: azzurro e rosso, come se costituissero la base della crescita che si sviluppa lungo la colonna, sotto forma di spiga di grano, fino al fiore rosso dai quattro petali che sorregge la testa. Un ginocchio e un gomito presentano un fiore rosso a tre petali: ginocchio e gomito sono la sede del carisma e della comunicazione con le folle. Nel corpo di colore rosa carne, una gamba e un braccio sono colorati di azzurro: si tratta di un essere attivo e comunicativo, incarnato e spirituale insieme, mortale e immortale.

La sua maschera è spaventosa, guardiamo con terrore il suo aspetto vedendo in questo personaggio uno zoppo che trancia a caso, senza rispetto alcuno per la bellezza della vita, ma la sua azione ci indica la via della trasformazione.
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Vecchio 18-05-2007, 17.37.21   #68
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- La Temperanza -

La Temperanza è contrassegnata dal n° XIIII. Rappresenta la diffusione del sapere, la metamorfosi interiore, la rigenerazione. l'equilibrio tra principio Solare -maschile- e Lunare - femminile-
L'acqua, travasata pazientemente, e con metodo, rappresenta il fluire della vita, che deve essere accettato, senza opposizioni.
E' la carta che ci indica alcuni valori, quali: moderazione (temperanza ), autodisciplina, frugalità.
In accezione positiva: tolleranza, comunicazione, equilibrio, fedeltà, evoluzione, trasformazione benefica.
In accezione negativa: frustrazione, incomunicabilità, avarizia o prodigalità eccessiva, capricci, impazienza, ostacoli di breve durata.
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Vecchio 19-05-2007, 22.51.06   #69
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Predefinito Temperanza

PROTEZIONE, CIRCOLAZIONE, GUARIGIONE

L’Arcano XIIII, Temperanza, rappresenta un angelo, e arriva dopo il lavoro in profondità svolto dall’Arcano senza nome, che, eliminando l’inutile, ha creato il vuoto necessario per ristabilire la circolazione interna. Intanto notiamo subito che Temperanza non è preceduto dall’articolo, si potrebbero applicare i due generi: il come per l'angelo, e la per temperanza.

Nella seconda serie decimale ha il 4, numero di stabilità. Questo angelo sta ancorato a terra senza spiccare il volo seppure le ali di colore azzurro glielo permetterebbero, ha superato la carnalità.
Ha le pupille gialle, illuminate di pura coscienza, che ricordano il verso di Rilke: “Ogni angelo è tremendo”. Uno sguardo sovrumano che potrebbere essere lo sguardo dell’unico angelo che abbia visto Dio, l’angelo Gabriele. Lo sguardo e la chioma di Temperanza sono pieni di luce divina, e il fiore rosso a cinque petali ci indica che contiene la quintessenza, e che i suoi pensieri si manifestano sotto forma di un profumo meraviglioso, al di là della parola

Ma è ancorato alla terra e due serpenti si allacciano ai suoi piedi: Temperanza ha preso su di se le energie telluriche e ha dominato la propria libido. I due serpenti potrebbero essere i due poli maschile e femminile, oppure i due nadir Ida e Pingala che si allacciano fin dalla base della colonna vertebrale per diventare uno solo, innalzandosi fino alle ali celesti dell’angelo. Questo simbolo ricorda sia il caduceo di Mercurio, sia Quetzalcòatl, il serpente piumato delle religioni precolombiane. L’angelo cresce sulla potenza della propria sessualità, la forza animalesca sublimata si ritrova nell’energia celeste e spirituale dei capelli gialli.

I quattro triangolini gialli su petto richiamano i quattro centri dell’uomo: intellettuale, emozionale, sessuale e corporale, ognuno con la sua legge. In cima vi appare un cerchio giallo, simbolo della perfezione, dove in un vuoto si incastra perfettamente all’nterno ogni triangolo. È la quintessenza, l’essere essenziale che dentro di noi entra in comunicazione con ciascuno dei quattro centri, e permette l’armonia dell’essere umano. Inoltre sul petto dell’angelo si distingue una mano, simbolo di fortuna e di pace: il suo cuore irradia carità.

Temperanza fa in modo che entrino in comunicazione fra di loro le energie, i fluidi, si potrebbe dire che attenua le passioni. Grazie alla sua azione, non esistono più energie che si contrappongono, non esistono più contrari ma elementi complementari: è il segreto dell’equilibrio. Temperanza indica il recupero della salute, l’equilibrio mentale ed emozionale, il controllo delle passioni non con la repressione, ma con la sublimazione.

Sotto il vestito si intravede la punta della scarpa, una delle poche macchie viola dei Tarocchi. Anche il piede dell’angelo è temperato: il rosso attivo e l’azzurro ricettivo si mescolano spartendosi il corpo di Temperanza. Quindi all’interno, sotto gli abiti, l’angelo è viola: ha realizzato l’unione in positivo e negativo, di attivo e passivo.
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Vecchio 12-06-2007, 22.37.00   #70
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- Il Diavolo -

E' l'Arcano contrassegnato dal n° XV; è il simbolo massimo della materia, rappresenta l'attaccamento alla materia che imprigiona l'uomo. Arcano del vincolo, delle catene soffocanti, che possono essere spezzate soltanto con un atto di volontà ferma, che dovrà agire sugli istinti. Rappresenta fascino, magnetismo, liberazione da legami indesiderati, occasione da afferrare , ricchezza , necessità di accettare il destino. In accezione negativa: arroganza, pigrizia, superficialità, inconcludenza, carenze energetiche, abuso di potere.
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Vecchio 12-06-2007, 23.34.05   #71
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Predefinito Il Diavolo - Simbologia

FORZE DELL’INCONSCIO, PASSIONE, CREATIVITA’

Il Diavolo con il grado 5 della seconda serie decimale degli Arcani maggiori, corrisponde al Papa nella prima serie. Questa carta rappresenta anche un ponte, un transito, ma se il Papa indicava una via verso le vette spirituali, il Diavolo appare come un tentatore che indica la via verso la profondità dell’essere. Questa carta si appoggia su una macchia nera che abbiamo già visto alla base dell’Arcano XIII. Il personaggio del Diavolo sorregge una torcia e ha due ali da pipistrello, elementi che indicano che abita nell’oscurità, nel buio profondo dell’inconscio. Sembra rappresentare l’opposto del Papa, la luce che si immerge nella materia.

I personaggi della carta sono un miscuglio di umano e animale, alludendo alle nostre potenze primarie, ai nostri ricordi preistorici sepolti nel profondo del nostro sistema nervoso. Questa caratteristica, grazie ai diversi segni che adornano i personaggi, ci ricorda che per arrivare l’illuminazione non si deve rinnegare il lato animalesco ma accettarlo, onorarlo e guidarlo verso la luce.

Il Diavolo, essendo stato un angelo, manifesta con la propria torcia il profondo desiderio di risalire di nuovo dalla caverna al cosmo. Allo stesso modo l’anima umana che affonda nel corpo sente il desiderio di ascendere fino alle origini, alla divinità creatrice. Porta un copricapo con la tesa rossa che suggerisce l’attività del desiderio, mentre la massa arancione rimanda all’intelligenza intuitiva e ricettiva, che si prolunga sulla fronte come un terzo occhio. È strabico, guarda fisso un punto sul naso, mentre l’espressione è ambigua: suggerisce sia una profonda meditazione, sia un’espressione infantile. Come se volesse ricordarci che se superassimo il terrore popolare che ci ispira, riusciremmo a vedere che è soltanto una creazione ingenua, un essere comico. Si potrebbe anche dire che con quel gesto di tirare fuori le due lingue, quella sul volto e quella scura sul ventre, il Diavolo voglia indicare che è totalmente privo di ipocrisia.

Il personaggio del Diavolo ha molti occhi, sul viso, sul ventre e sulle ginocchia, per guardare in faccia le proprie paure. Ha quattro facce: una sul volto, maschera che copre l’intelletto, quindi si aggiunge lo sguardo attonito dei due seni, le cui basi a forma di mezzaluna indicano un carattere emozionale. La faccia sul ventre, con la lingua di fuori, indica l’ampia estensione dei suoi desideri sessuali e creativi. Lo sguardo delle ginocchia suggerisce una carnalità accettata, impregnata di spirito, che non disdegna la vita materiale. Il suo sesso è una terza lingua penzolante. Ma il corpo di colore azzurro indica che è un’entità spirituale pur avendo l’aspetto luciferino.
Nella mano tiene una torcia con il manico verde, colore dell’eternità, su cui splende una fiamma rossa che nasce da un cerchio. La torcia arde con una grande attività recando il marchio della perfezione.

I tre personaggi hanno le corna (o rami) che potrebbero dare come significato aggiunto a questo Arcano quello della passione amorosa e creatrice, rimandando a certe leggende medievali in cui si racconta come certi animali rimangono impigliati con le corna nel bosco della passione. È anche la carta della tentazione, un richiamo alla ricerca del tesoro occulto, dell’immortalità. Ma può anche in negativo , rappresentare un falso contratto, l’infantilismo, la degenerazione della sessualità, gli inganni, l’ingordigia e tutti le condizioni autodistruttive.

Il Diavolo sta in piedi sopra una specie di pedana alla quale due diavoletti sono legati con una corda arancione che passa attraverso l’anello azzurro al centro. Il diavoletto di sinistra potrebbe essere un uomo e quello di destra un uomo, anche se nessuna caratteristica sessuale viene rilevata. La donna ha un piccolo segno sul petto, tre punti disposti a triangolo, come a indicare che è sacra. Tutti e due hanno i piedi che come radici affondano nel suolo nero. I piedi della donna hanno cinque dita, mentre quelli dell’uomo soltanto quattro. È in questa carta che si rivela la valenza attiva del femminile e quella passiva del maschile, con entrambe le energie che si incontrano al centro dando vita al diavolo ermafrodita, che ha il pene e due seni. Il piede e la mano destra hanno cinque dita, la mano e il piede sinistri ne hanno quattro.

Nella mentalità popolare il Diavolo rammenta il denaro, tenta gli esseri umani con un contratto invitante, una ricchezza facile e veloce. Gli si associa anche l’annuncio di una grande passione, di una tentazione, di un’avventura amorosa. Questi significati tradizionali appartengono alla stessa realtà spirituale: una parte di noi ci tenta con possibilità ignote, così come Cristo è stato tentato dal suo diavolo interiore.

Sopra il suolo nero troviamo un terreno azzurro rigato. All’interno della parte nera le stesse linee regolari, come prova del lavoro spirituale, hanno formato l’azione (il trapezio rosso) che conduce alla perfezione del cerchio azzurro in cui passa la corda che unisce i due diavoletti. Tutta l’attività inconscia e istintiva diventa conscia (giallo chiaro) e spirituale (azzurro). Il Diavolo con la sua presenza indica che la radice di questa attività è di ordine sessuale. L’estremità rossa del suo pene è simbolo di vita, come lo è il doppio nastro che gli sorregge i seni e circonda la vita. Con questi tocchi di rosso sembra indicare che la libidine è soprattutto una fiamma vitale, come quella della sua torcia, che infiamma il mondo. In questo senso il Diavolo è l’altra faccia di Dio.
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Vecchio 18-06-2007, 09.02.36   #72
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- La Torre -

Arcano Maggiore n° XVI, la Torre indica come messaggio principale, che è giusto che l'uomo cerchi di costruire ed elevarsi ma senza l'arroganza e la presunzione della sua sete di potere. Inutile attaccarsi con le unghie e con i denti alle false certezze della materia o alla rigidità delle proprie strutture mentali. La Torre rappresenta la necessità del male come aspetto complementare del bene, è il cambiamento necessario, doloroso ma indispensabile per l'evoluzione interiore.
L'arcano consiglia di non sfidare il destino, se il consultante forte delle proprie false certezze continua a dormire e a rifiutarsi di muoversi , cadrà in maniera dolorosa, dovrà fare fronte ad un conflitto doloroso e necessario, un cambiamento improvviso e drastico. Sarà necessario accettare il cambiamento, distruggendo così il fittizio equilibrio che credeva di avere. Lo scontro con la realtà, metterà in moto una purificazione e un rinnovamento inaspettati. In positivo puo' rappresentare: presa di coscienza, chiarificazione, rottura di schemi, o di un equilibrio stagnante, mutamenti improvvisi . Al negativo minacce, abusi, crollo fisico, orgoglio eccessivo, diffidenza.
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Vecchio 18-06-2007, 23.35.54   #73
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APERTURA, EMERGERE DI QUANTO STA RINCHIUSO

Prima del restauro dei Tarocchi di Marsiglia nella Torre si vedeva un riferimento alla Torre di Babele, e le interpretazioni più comuni parlavano di catastrofi, divorzi, terremoti, rovina, castigo dell’orgoglio.
Leggendo nella bibbia il passaggio in cui si parla della Torre di Babele ci si rende conto che il suo significato non è catastrofico, più che un castigo la distruzione della Torre è la soluzione di un problema: il diluvio è terminato da poco, il pianeta abbondantemente irrigato è divenuto fertile. Pochi esseri umani sono sopravvissuti e invece di disperdersi per coltivare i campi si riuniscono per costruire una torre che innalzandosi verso il cielo arrivi fino a Dio.
In un primo tempo questa costruzione intende essere un atto d’amore, il desiderio di conoscere Dio: Costui sapendo che è un progetto irrealizzabile non colpisce la torre con un fulmine, non fa cascare da essa nessuno dei suoi abitanti, ma crea soltanto la diversità delle lingue per separarli. Da un certo punto di vista è una benedizione più che un castigo: gli uomini ripartono alla conquista della terra e tornano a lavorarla.

Nelle varie versioni dei Tarocchi, la torre non aveva porta, il restauro ha permesso di trovare non solo la porta della torre ma anche i tre gradini iniziatici che conducono ad essa. Nelle antiche incisioni alchemiche e in alcuni documenti massonici è visibile questa torre con i gradini e una porta per accedervi, a volte in numero di tre, a volte di sette. L’iniziato deve accettare prima la nuova conoscenza, simbolo della creazione divina, poi deve saperla conservare e quindi lasciarla andare. È il momento in cui la porta verde, simbolo dell’eternità, adornata da una luna che simboleggia la ricettività totale, si apre e rivela l’interno della torre. A volte è stata paragonata all’athanor alchemico, il forno in cui la materia prima si trasforma in pietra filosofale.

La Torre , in francese La Maison Dieu, non è “la casa di Dio” ma “la Casa Dio”. i Tarocchi ci indicano chiaramente, con i mattoni color rosa carne, che questa torre è il nostro corpo e che racchiude la divinità. Il battente socchiuso lascia intravedere una luce gialla: il corpo è colmo della luce della Coscienza. I personaggi non stanno cadendo, anzi. Hanno i capelli gialli, simbolo della illuminazione, e con la mano sfiorano le piante verdi che crescono nel terreno. Sono a testa in giù, come l’Appeso dell’Arcano XII, perché guardano il mondo in modo nuovo. L’intelletto, la mente, guarda in faccia la natura. Uno dei personaggi tiene i piedi rivolti verso il cielo: i suoi passi lo conducono allo spirito.

I due diavoletti dell’Arcano XV si sono umanizzati e hanno compiuto l’ascesi. Le macchie gialle per terra si possono interpretare come offerte al tempio, pepite d’oro. I personaggi sono riemersi dalla caverna dell’inconscio per rendere omaggio alla terra con le loro offerte e aiutare la natura. Portano nel mondo la Coscienza, ne impregnano il terreno, grazie alla loro azione il paesaggio si tinge di tre colori: azzurro, arancione e verde scuro.

Dalla sommità della Torre fuoriesce o penetra al suo interno un’entità sfolgorante che è unita alla corona merlettata: non vi è distruzione ma trasformazione del potere materiale nella folgorazione spirituale. L’androgino diabolico dell’Arcano XV si è trasformato in una fiamma che si è innalzata seguendo tutta la colonna vertebrale e ha aperto il centro nervoso delle coronarie per spiccare il volo verso il cosmo. Questa entità presenta tutti i colori della terra (giallo, verde, rosso, azzurro, rosa carne), è un’assunzione. Vi si distingue una forma fetale che simboleggia il germe della nuova coscienza, l’apporto della razza umana all’espansione dell’universo. Si annuncia la creazione di un nuovo essere che si realizzerà nella Stella (Arcano XVII). Il terreno ricco di colori si unisce ai personaggi che escono dalla Torre, così come la fiammata si unisce alla corona.

La Torre con il numero XVI suggerisce l’unione come fa nella prima serie decimale l’Innamorato con il numero VI. Nella Torre suggerisce l’unione dell’anima con Dio: alleanza che produce gocce variopinte come concentrazioni di energia. Nei testi sacri indiani si dice che la conoscenza è come il latte, sbattendola dà origine a goccioline di grasso che galleggiano in superficie. Allo stesso modo, nella Torre queste gocce rosse, gialle, azzurre e verdi che aleggiano nell’aria esprimono la danza dell’allegria cosmica, come per dirci che le stelle ci sono alleate e aspettano il nostro risveglio per apportarci la loro energia.

Il messaggio principale dell’Arcano XVI potrebbe essere: smettiamo di cercare Dio in Cielo e troviamolo sulla Terra.
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Vecchio 06-07-2007, 11.22.45   #74
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- Le Stelle -

Arcano maggiore n. XVII, indica in genere nuove e buone prospettive per il futuro, dopo un periodo di buio, una fase statica, o difficoltosa, avviene una rinascita, nuove energie e una possibile realizzazione dopo numerosi sforzi compiuti, oppure una nuova prospettiva a cui guardare.
Indica un'intelligenza intuitiva lucida, allegria, fiducia in sè stessi. Le azioni affrontate, con calma, armonia, serenità, che porteranno un rinnovamento graduale ma costante.
Alcuni significati al positivo: ottimismo, sincerità, altruismo, momento proprizio, pericoli e ostacoli superati o in superamento, rinnovamento, attitudini artistiche al massimo della creatività, riconoscimenti per sforzi compiuti.
Al negativo 'Arcano puo' significare un momento difficile , statico che dovrà essere superato con uno sforzo, aridità, dubbi, menzogne.
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Vecchio 06-07-2007, 13.52.15   #75
turaz
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mi sembra la mia carta odierna ))))

ciauzz
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