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Vecchio 27-12-2007, 01.53.10   #1
Uno
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Predefinito Natale è morto?

Basterebbe il titolo... lo so che potrebbe sembrare un discorso tipo non esistono più le stagioni etc etc...
Però seppur io non posso sapere come hanno vissuto il Natale i bambini di adesso... ho la sensazione che non sia già come quello di una 15ina di anni fa (e più ancora andando indietro ancora)
Quest'anno complice anche la miseria (si non ci manca da mangiare, però rispetto al tenore di vita solito, c'è miseria) ho avuto la sensazione che sia stato tutto ancor più spento e morto.
Ok il senso Sacro e/o religioso si è perso da tempo, probabilmente prima che tutti noi nascessimo... ma almeno la festa della famiglia, anche con un pizzico di consumismo sano, sarebbe stato già bene.
Però se le famiglie sono quello che sono.....
Parlo in base a ciò che ho sentito, poi se sono capitate tutte a me le confidenze non so..

Comunque la sensazione di poca festa è stata fin sulle illuminazioni e decorazioni, ricordo che una volta davano allegria, aria di festa... ora sono smorte...
Sarà la mia sensazione... eppure quei filmetti natalizi in cui si parla dello Spirito Natalizio che si perde fino a non far funzionare più la slitta del Babbo non sono così fantasiosi (slitta a parte )
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Vecchio 27-12-2007, 02.13.07   #2
Grey Owl
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Nella mia città i commercianti del centro storico hanno optato per addobbi di carta al posto delle lucine e questo ha reso il centro storico più buio e triste rispetto agli anni passati. Oltre a questo pare che questo Natale sia volato vià in fretta come una proforma, come un atto dovuto, come una pratica da evadere in fretta. Nel mio caso forse ha inciso l'influenza e il mal di gola che è girato in casa e che ha contribuito a ridurre quel senso di festa che il Natale porta con sè. Però durante i giri per acquistare i regali ho notato fretta e distacco da parte delle persone che incontravo. Il telegiornale ha mandato la notizia più volte che la tredicesima di quest'anno sarebbe stata più magra e che il 2008 si aprirà con aumenti di acqua,luce,gas e alimentari. Insomma tutto aumenta e le paga rimane la stessa. Penso abbia contribuito anche lo sciopero di tre giorni degli autotrasportatori. Gli italiani hanno vissuto quel blocco come una crisi del sistema Italia. Pareva l'austerity di tanti anni fà in cui si correva ai negozi per acquistare generi alimentari e benzina nell'evenienza che il perido continuasse a lungo. In quei giorni gli scaffali di verdura fresca e latte erano vuoti, i distributori di benzina chiusi. Questo stato di cose ha reso il Natale meno sentito, come dire in sottotono.
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Vecchio 27-12-2007, 02.48.05   #3
Aria
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Per me il natale è morto qndo ho smesso di credere nella favola della famiglia felice che si riunisce a tavola, da qndo prima di andare a letto non ho più sentito qlla sana inquietudine della bambina che aspetta con ansia che sia giorno per scartare il suo regalo. Sono tante piccole cose che fanno il natale (qllo con la n minuscola), le vetrine addobbate di rosso e dorato, i regali sotto l'albero, le luci in strada, il pensiero che oggi un tuo piccolo desiderio materiale si realizzerà.
Crescendo qste cose vengono meno, le vetrine non le guardi qsi più perchè mentre sei in auto hai mille pensieri in testa, le luci per strada sono sempre meno perchè i comuni devono risparmiare sempre sulle cose che danno gioia, i regali diventano un gioco di matematica dove vince chi riesce a far quadrare i conti, e già l'idea di tutte qste cose ti fa desiderare che il periodo natalizio non arrivi mai.
Lo ammetto, il natale mi mette una tristezza assurda...
__________________
L'aspetto delle cose varia secondo le nostre emozioni, e così noi vediamo magia e bellezza in loro... ma in realtà, magia e bellezza sono in noi.
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Vecchio 27-12-2007, 12.23.01   #4
RedWitch
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Però durante i giri per acquistare i regali ho notato fretta e distacco da parte delle persone che incontravo
A me quest'anno ha colpito parecchio questa cosa che ha detto Grey... negli ultimi anni, ho notato che le persone sono sempre meno coinvolte in quell'atmosfera particolare che si creava durante l'attesa del Natale e che aveva il suo culmine il giorno della Vigilia.. anche se durante tutto l'anno ci si ignorava (nelle città è così, al massimo ci si scambia il buongiorno o buonasera coi vicini di casa), durante le Feste, c'era un'aria diversa... anche solo lo scambio degli auguri aveva un senso.
Quest'anno in giro ho visto solo persone perse nei problemi, economici prima di tutto, e quell'atmosfera non l'ho sentita nemmeno il giorno della Vigilia.
Sicuramente la miseria che dice Uno si sente in tutte le cose, anche le luci che di solito animano le strade erano meno festose, le vetrine dei negozi, esponevano le offerte in modo che si potesse comprare il "pensierino" a meno di 10 euro, insomma tutto meno... ai tg si sentiva soltanto il conto per quanto si sarebbe speso nelle varie città per il cenone...
Di quando ero bambina, ricordo l'attesa, il pranzo del 25 dicembre era un'occasione per stare insieme, per festeggiare, per sentire un calore differente dal resto dell'anno. Oggi tutto è ridotto ai conti in tasca, e nessuno ha molta voglia di festeggiare. Che peccato.
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Vecchio 27-12-2007, 12.29.51   #5
Astral
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C'è veramente aria di tristezza: il consumismo ha spazzato il senso religioso del natale già anni fa, e ora la crisi economica sta spazzando via anche il consumismo.

Si è rimasto il mangiar molto, ma non vedo l'ora che finisce sto periodo, per fare una bella dieta disintossicante.

Ciò che dovremmo ritrovare, in questo periodo non facile per il nostro paese, è la Fede in Dio, la Speranza che le cose migliorino, la Volontà per migliorarle attivamente, e la fratellanza che si dovrà espandere non solo tra le nostre famiglie, ma tra tutti, perchè i problemi dell'altro sono anche i miei in un certo senso.

Scusare se oggi sembro un prete, ma cercando di cogliere oltre il velo esteriore delle feste, l'insegnamento che ci vedo io è questo: troppo individualismo, e troppo il perseguire gli interessi personali, che può essere giusto per alcuni aspetti, ma è sbagliato per quanto riguarda la vita sociale che tutti abbiamo.

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Vecchio 27-12-2007, 12.44.55   #6
Sole
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Se ad un bambino non si raccontano più le favole non saprà mai che sapore magico ha la fantasia e l'attesa della fine della storia.
Le difficoltà economiche sono davvero relative, mia madre mi raccontava che per loro il giorno di Natale c'era un mandarino sotto il cuscino ed era gran festa! Non è la possibilità di mangiare tanto a pranzo o di fare il regalone è la mancanza della voglia di stare bene in un giorno in cui ci si dovrebbe incontrare. Manca il significato del Natale che non viene più tramandato.
E' vero che l'atmosfera fuori per le strade è quella che aiuta la magia.. ma la magia è dentro noi e se fuori non c'è non è colpa di tutto il resto ma anche noi che non cerchiamo di trovare il senso del Natale. Riconosco che è difficile davvero riuscire a prendere al volo quel poco che rimane e trattenerlo per farlo crescere in noi, però guardarsi intorno e cercarlo fuori un pò lo uccide ancora. Il Natale non sta morendo.. non voglio crederlo, perchè sarebbe come dire che l'uomo ha perso la speranza. Il Natale resta un momento prezioso da imparare o reimparare a vivere con la semplicità di un bambino che si meraviglia e sorprende ( a pquesto proposito volevo aprire un tread sul tornare bambini).
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Se non sarò me stesso chi lo sarà per me? E se non ora, quando?

Ultima modifica di Sole : 27-12-2007 alle ore 12.45.41. Motivo: non ho letto Astral mentre postavo
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Vecchio 27-12-2007, 13.13.27   #7
Kael
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Il Natale sta veramente morendo... Me ne sono reso conto il 24 dicembre alle 18, quando stavo tornando a casa e mancavano ormai solo 6 ore all'Evento. Ho dato la colpa a me stesso inizialmente, al mio cinismo, all'aver perso quello spirito puro che da bambino mi faceva vivere il Natale in tutt'altro modo. Ricordo la trepidante attesa, ricordo il salutarsi in tutto il mese di dicembre non con i soliti buongiorno o buonasera, ma con Buon Natale o Auguri, ricordo la magia della notte della vigilia, il calore della tavola imbandita e della famiglia...
Per me il Natale è una festa importantissima, e davvero mi spiace non riuscire più a viverla come un tempo. Ma siccome una goccia d'acqua nell'oceano non è isolata, ma è collegata a tutte le altre gocce d'acqua intorno a lei, ho capito che il Natale sta morendo davvero in senso ogettivo, per tutti, e non è solo una mia personale sensazione.

Il Natale vive dentro di noi, e se noi tutti ci dimentichiamo cosa sia il suo spirito natalizio, lui davvero muore. Siamo noi che alimentiamo lo Spirito del Natale, i bambini in primis, e se pure loro ormai non ci fanno più caso (anche per colpa dell'ambiente in cui vivono) e passano la vigilia davanti ai videogames invece che riuniti a tavola con la famiglia, non può far altro che spegnersi lentamente..

Comunque ho detto che sta morendo, non che è morto.
C'è una bella differenza. Se sta morendo significa che ancora un pochino di vita ce l'ha, poca ma ce l'ha. Quando sarà davvero morto, definitivamente, non ci sarà più niente da fare. Quindi spero che quelle poche persone che ancora credono veramente al Natale bastino da sole ad alimentarlo e a non farlo morire... a tenerlo in vita per chi in futuro ancora vorrà crederci.
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Vecchio 27-12-2007, 13.54.00   #8
griselda
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Si la gente è cambiata, andando a fare compere gli ultimi giorni non ho ricevuto neppure un augurio dalle varie cassiere, se non in risosta al mio. All'augurio alzavano gli occhi come sorprese e sorridendo mi ringraziavano quasi di questo augurio. Come se fossero perse in tutt'altro.

Poi ho cercato di guardare anche in me però.

Il Natale per me fino a qualche anno fa è sempre stato qualcosa che aspettavo con trepidazione.
Nella mia famiglia di origine è sempre stato un'evento importante. Sia come evento spirituale che consumistico. Il Natale significava abbandonare tutti problemi, abbandonare quella vita di tutti i giorni ed abbracciarne una nuova piena di gioia e felicità.
Si mangiavano cibi mai visti in tutto il resto dell'anno, si ricevavano regali che si erano desiderati per tutto l'anno e che mai si pensava di riuscire ad avere.
Il Natale era il frutto del sacrificio fatto durante tutto l'anno. Anche la Messa era diversa e fuori dalla chiesa ci si abbracciava e ci si facevano gli auguri con tutti.
Nasceva dentro al cuore quella sensazione di Bontà che se anche finito il Natale spariva lasciava dietro di se un retrogusto dolce che faceva si che si ricercasse di nuovo la Magia del Natale.
Le porte di casa erano aperte ad accogliere chiunque suonasse alla porta ed una sedia pronta ad accogliere chiunque passasse a dare gli auguri.
Gli zampognari raccoglievano i soldi girando di cortile in cortile suonando quelle musiche che si ascoltavano solo in quei giorni e anche il più povero affacciandosi alla finestra cercava tra i pochi averi la monetina da donare come ringraziamento.
Almeno a Natale eravamo più buoni! Non c'era tutto quello che c'è ora eppure era la festa più bella dell'anno. Non c'erano tutte le luci che ci sono ora ma una piccola luce ci si accendeva nel cuore, anche se per poco tempo.

La mattina di Natale guardando il regalo che nostro figlio ha trovato sotto l'albero ho pensato che noi se avessimo avuto un gioco così avremmo creduto di sognare.
Per carità anche lui era incredulo davanti al suo desiderio realizzato. E come sempre la sera del 24 non riusciva da dormire per l'emozione anche se non aveva la certezza di cosa avrebbe trovato il mattino.
Ma c'è un qualcosa di tencologico, non so spiegarlo meglio ma mi pare che, il Natale sia diventato qualcosa di tencologicamente freddo.

Tutti vogliono tutto subito si è dimenticato il sacrificio anche se stanno facendo di tutto per ricordarcelo, solo che se prima era normale oggi si è scordato che per ottenere qualcosa bisogna sacrificare qualcos'altro.

Comunque il mio Natale è stato bello, tra giochi di magia di mio figlio, al film da ridere, al pranzo insieme preparato il giorno prima tra risse divertenti tra me e mio marito che si cimenta in cucina. Le sue tartine erano più belle esteticamente delle mie e quando le abbiamo mangiate però le mie erano più buone delle sue e siamo scoppiati a ridere.
Pochi regali ma utili.
Unica pecca la mia testardaggine siccome nessuno dei miei ha voluto andare alla Messa di mezzanotte mi sono adeguata e mi è rimasto un retrogusto amaro.
Vabbeh sarà per il prossimo anno se nessuno verrà andrò da sola.
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Vecchio 27-12-2007, 14.41.34   #9
Era
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Certo un Natale più povero mi vien da dire misero....in tutti i sensi...
Il senso sacro si è perduto è vero....si è perduto anche il senso di unione...nasce un Bambino....e non si tiene conto dei bambini....come dice Sole....
I bambini sono grandi o piccoli in funzione del bisogno degli adulri....non si sta più con loro...le fiabe sono state sostituite dai vari giochini elettronici (sempre troppo violenti) e dai cartoni animati....i nonni son sempre più giovani e non amano troppo questo ruolo....dei genitori manco a parlarne...presi dall' euforia dell' ultimo minuto...anche se di soldi ce ne sempre meno...i centri commerciali straripavano....e provate a prenotare da qualche parte...che sia ristorante o villeggiatura

p.s. vabbè la sera di natale mi son rivista "la vita è meravigliosa" dite che è una chimera? e sarà...ma io ci spero!!!!
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il coraggio di cambiare
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Vecchio 27-12-2007, 15.08.50   #10
dafne
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Questo Natale è stato particolare, solo la mia testardaggine non l'ha fatto diventare un giorno come tanti. Mi ci sono proprio messa d'impegno anche se, lo ammetto, nemmeno io lo sento più come qualche anno fà..mio padre e mio fratello sono venuti a pranzo due giorni prima e il mio ex marito verrà a prendere i bimbi sabato. Insomma, a seguire chi mi sta intorno sarebbe finita con due pacchetti e un pranzo stiracchiato..Invece io il Natale lo volevo davvero, peccato che in un certo senso ho ecceduto nell'opposto,all'ultimo minuto ho tirato fuori anche le vetrofanie e ne ho comprate altre, al pomeriggio della vigilia i bambini erano talmente tesi e ne stavano combinando talmente tante che ho finito per piangere di rabbia, allora abbiamo fatto i biscotti per Babbo Natale ma neanche quello ha rasserenato l'atmosfera, i piccoli erano in ansia chiedendosi se i loro desideri sarebbero stati esauditi e io in ansia sapendo che sarebbero stati delusi (d'altra parte sono riusciti a chiedere la play1 2 e 3 nonchè il DOS e i giochi varti...decisamente non gli ho insegnato il senso del regalo..) anche se avevano tra libretti costruzioni e giochi da tavolo una piccola montagna di regali sotto l'albero, montagna con cui farò i conti per i prossimi due mesi ma al diavolo, mi son detta, Natale è Natale. La sera della vigilia alle tre di notte con i pacchetti fatti la casa in ordine e il bagno rilassante ho visto quello che avevo dimenticato nei giorni precedenti. La calma. La magia del Natale era anche quello, i ritmi che rallentavano, gli auguri fatti a chiunque, il tempo per cercare il regalo "giusto" e il tempo per gustare la compagnia dei propri cari.
Ci ha pensato Babbo Natale a farmelo capire sotto l'albero mi ha messo un bel febbroine da cavallo, mi ha steso a letto per tutto il pomeriggio e il giorno dopo ha steso anche il più piccolo. Siamo finiti sul divano con le coperte e il the caldo a pipparci Blizard la renna e Fantaghirò. Allora è stato Natale. E se penso al centro città illuminato in azzurro penso che si, la gente corre di più, gli sconti sotto Natale danno il senso del periodo in cui viviamo, nessuno ti fà più gli auguri e i regali sono un dovere più che un piacere ma, ma, il problema siamo noi. Io ho preparato tutto come un orologio, ed ero così presa a preparare il Natale, che NON HO VISSUTO il Natale, mi godo solo ora questa feste e il mio nanetto che col febbrone mi dice "sei più bella tu di Fantaghirò" mentre il più grande molla play, tv e s'immerge per quasi due ore nella costruzione di un trenino di legno dipingendosi il naso di rosso come Patch Adams.
Il Natale vive in noi, un pò retorica certo, ma è così, pensare di prepararsi alle feste una settimana prima è follia,io l'ho fatto, il Natale è riuscito, ma mi resta l'amaro in bocca perchè so, sento, che non l'hanno vissuto come volevo, col cuore invece che con la mente.
vabbè,un pò confuso come scritto, sono ancora un pò febbricitante portate pazienza buon proseguimento a tutti.
un abbraccio (anche dai pargoli che mi vedono scrivere)
dafne non è connesso  
Vecchio 27-12-2007, 15.26.40   #11
stella
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Anch'io penso che lo spirito del Natale stia morendo... e non centrano tanto la miseria e le difficoltà economiche varie, perchè prima di tutto Natale dovrebbe essere una festa d'amore e l'amore non si compra in negozio...
Una volta il Natale si viveva in famiglia allargata, presenti nonni zii, parenti ecc. ed era già una festa, un incontro tra generazioni, e lo scambio di doni non era basato sul consumismo, ma di solito erano doni fatti con le proprie mani, tipo una sciarpa fatta ai ferri, oppure un vestitino nuovo per la bambola cucito dalla mamma, oppure giochi meccanici o in legno fatti nei ritagli di tempo da un padre che si ingegna un po' con queste cose....
Ora la famiglia è più ristretta e tutti sono troppo presi a pensare ad altre cose.
Poi di cose fatte a mano non se ne parla più, i centri commerciali straripano di cose per ogni tasca, ma non è più la stessa cosa di un dono preparato su misura per noi...
Ma le luci in città, almeno in quella dove abito io, sono magiche...
Il pomeriggio della Vigilia passeggiando per il centro ho vissuto dei momenti veramente belli che mi hanno riportato indietro nella magia del Natale...
Un gruppo molto numeroso di artisti di strada, tutti con abito scuro e con cappello in testa, ognuno con uno strumento musicale diverso in mano, si sono improvvisati in un'esibizione di canti natalizi in chiave tradizionale e anche attuale, cambiando anche un po' le parole, e nel cappello messo per terra in centro della piazza cadevano le monetine degli spettatori, e ad ogni monetina tutti i suonatori si inchinavano contemporaneamente all'unisono togliendosi il cappello, scatenando così una specie di gara specie tra i bambini che a turno si facevano avanti per mettere la moneta nel cappello, mentre anche il pubblico faceva da eco cantando le canzoni natalizie improvvisando un coro, intanto riflettori messi nei punti strategici spargevano all'intorno immagini di stelle luminose e di fiocchi di neve che cade... così, sulle note di "Tu scendi dalle stelle - Stille nacht - Jingle bells ecc." mi è venuto un groppo alla gola perchè vedendo intorno a me finalmente occhi che brillavano e sorrisi sinceri, ho pensato che la magia del Natale c'è sempre, basta risvegliarla.
Nelle Chiese le campane per la messa di mezzanotte hanno iniziato a suonare venti minuti prima, per permettere alla gente di uscire di casa e avviarsi alla Chiesa....
finita la Messa, festa sul sagrato di ogni Chiesa tra fette di panettone e pandoro, vin brulè e tanti abbracci e strette di mano...
Il Natale è tutto questo e molto di più, per me è soprattutto riflettere sul bambino che c'è sempre dentro di noi che guarda il mondo con occhi nuovi e che aspetta solo di nascere...

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Vecchio 27-12-2007, 15.39.06   #12
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Originalmente inviato da RedWitch Visualizza messaggio
ai tg si sentiva soltanto il conto per quanto si sarebbe speso nelle varie città per il cenone...
Vorrei chiarire il mio discorso sulla miseria, la frase citata di Red mi aiuta un pò.
Non ho detto che Natale per esser tale debba essere pieno di chissà quali ricchezze... anzi... era meglio quando il panettone si mangiava solo a Natale per esempio....
Quello che volevo dire che tutti (proprio tutti tutti no, ma insomma) erano distratti da questo martellare che ci mancherà la terra sotto i piedi etc etc...
Quello che volevo dire che non serve un regalo da 2000 euro, però se la maggior parte della gente ha passato giorni e giorni per cercare il regalo da 10 euro, per cercare di fare bella figura lo stesso.... apparenze insomma... ma che distolgono.
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Vecchio 28-12-2007, 01.00.16   #13
Shanti
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Originalmente inviato da Sole
E' vero che l'atmosfera fuori per le strade è quella che aiuta la magia.. ma la magia è dentro noi e se fuori non c'è non è colpa di tutto il resto ma anche noi che non cerchiamo di trovare il senso del Natale.
Sono d'accordo con te Sole, la magia è dentro di noi… Ricordo solo fino a un paio di anni fa le notti di Natale passate a preparare i pacchetti da mettere sotto l’albero per i ragazzi, quest’anno il massimo che sono riuscita a fare è stato accompagnare mio figlio per 4 centri commerciali diversi, rischiando lo svenimento, per comprare il gioco che gli interessava. E’ stata una gioia già solo vedere sparire le sue lacrime quando lo ha trovato finalmente, l’ultimo sullo scaffale: grazie Babbo Natale per aver avuto pietà di me, era l’unica cosa che voleva e pazienza se l’albero è rimasto desolatamente vuoto in un angolo, tanto sono finiti i tempi in cui si alzavano all’alba per vedere che cosa c’era sotto, seminando carta e fiocchi per tutta la casa, strappando le scatole perché impazienti di aprirle. Erano con me, è questo che conta, e poteva succedere solo perché era Natale… anche se senza luci, addobbi e regali.
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Vecchio 28-12-2007, 10.51.30   #14
Astral
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si potrebbe riassumere che i due motivi secondo me, sono spirituale e materiale.

Materiale perchè almeno ai tempi di mia madre c'era meno benessere, e vedere un regalo o un dolce, sembrava chissà quale miracolo, oggi è tutto scontato pure il giocattolino sotto l'albero e stupire un bambino è sempre più difficile.

Spirituale perchè c'è tanta ipocrisia sopratutto nel mondo cattolico: le chiese praticamente vuote, e a Natale tutti si ricordano di andare a messa, diventa una sfilata per chi ha il vestito più bello, ma poi se gli chiedono che festeggi ti rispondono.

La nascita di Gesu

e poi?

e poi niente...

Cioè non ha senso, è come essere invitati ad una festa e mangiare non conoscendo neanche chi si festeggia e sopratutto il motivo.

Infatti ad esempio per chi non è credente, quale festeggiamento offre il natale, quello di avere dei giorni di riposo durante il mese di dicembre?

Secondo me è questo il punto: si festeggia perchè lo fanno tutti, perchè è usanza, punto.

E qui divento radicale: o si dovrebbe festeggiare veramente, oppure se è qualcosa che non credo, perchè fare pranzi di natale enormi? perchè comprare i regali, perchè fare l'albero, il presepe?

Dove sta scritto?

Se invece festeggio, quale è il reale motivo del festeggiamento?


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Vecchio 28-12-2007, 11.04.59   #15
Sole
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Sono d'accordo con te Sole, la magia è dentro di noi… Ricordo solo fino a un paio di anni fa le notti di Natale passate a preparare i pacchetti da mettere sotto l’albero per i ragazzi, quest’anno il massimo che sono riuscita a fare è stato accompagnare mio figlio per 4 centri commerciali diversi, rischiando lo svenimento, per comprare il gioco che gli interessava. E’ stata una gioia già solo vedere sparire le sue lacrime quando lo ha trovato finalmente, l’ultimo sullo scaffale: grazie Babbo Natale per aver avuto pietà di me, era l’unica cosa che voleva e pazienza se l’albero è rimasto desolatamente vuoto in un angolo, tanto sono finiti i tempi in cui si alzavano all’alba per vedere che cosa c’era sotto, seminando carta e fiocchi per tutta la casa, strappando le scatole perché impazienti di aprirle. Erano con me, è questo che conta, e poteva succedere solo perché era Natale… anche se senza luci, addobbi e regali.
Che bello Sha...
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