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Vecchio 22-04-2011, 19.15.06   #1
Sole
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Predefinito La Passione di Cristo

La notte tra il giovedì ed il venerdì Gesù era solo con Dio e pregava, pregava tanto intensamente che il suo corpo sanguinava. Aveva paura, Gesù il nostro Maestro aveva paura e chiede al Padre di allontare questo calice da lui "ma che sia fatta la Tua Volontà e non la mia".

Oggi ascoltavo una trasmissione in cui il Papa è intervenuto a rispondere a delle domande di persone comuni (devo dire un gesto molto bello e delle belle risposte). In studio a commentare c'era anche un padre e due laici (che hanno colpito molto più la mia commozione che il prete stesso). Alla domanda perchè Gesù avesse paura il prete risponde che era terrorizzato dalla morte come qualunque uomo. Tanto terrorizzato da dal dolore che avrebbe chiesto al padre di allontare da lui il calice.
Aspettavo che concludesse con qualcosa di più degno ma la sua interpretazine era quella: Gesù aveva solo paura di morire.

Ad ogni frustata che ha ricevuto si è fatto carico di milioni di "noi" passati e futuri. Senza tempo e senza spazio si è accollato i peccati non solo della gente del suo tempo ma di tutti i figli di ogni epoca sotto e sopra di lui. E' disceso negli inferi ha preso per mano Eva e ha cancellato ad ogni spina conficcata nella sua fronte i debiti dell'umanità. Ha consentito così a tutti noi, passati e futuri in un solo tempo, di poter fare cose più grandi di Lui.
Una simile sofferenza è inimagginabile.
__________________
Se non sarò me stesso chi lo sarà per me? E se non ora, quando?
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Vecchio 22-04-2011, 23.29.40   #2
luke
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Originalmente inviato da Sole Visualizza messaggio
La notte tra il giovedì ed il venerdì Gesù era solo con Dio e pregava, pregava tanto intensamente che il suo corpo sanguinava. Aveva paura, Gesù il nostro Maestro aveva paura e chiede al Padre di allontare questo calice da lui "ma che sia fatta la Tua Volontà e non la mia".

Oggi ascoltavo una trasmissione in cui il Papa è intervenuto a rispondere a delle domande di persone comuni (devo dire un gesto molto bello e delle belle risposte). In studio a commentare c'era anche un padre e due laici (che hanno colpito molto più la mia commozione che il prete stesso). Alla domanda perchè Gesù avesse paura il prete risponde che era terrorizzato dalla morte come qualunque uomo. Tanto terrorizzato da dal dolore che avrebbe chiesto al padre di allontare da lui il calice.
Aspettavo che concludesse con qualcosa di più degno ma la sua interpretazine era quella: Gesù aveva solo paura di morire.

Ad ogni frustata che ha ricevuto si è fatto carico di milioni di "noi" passati e futuri. Senza tempo e senza spazio si è accollato i peccati non solo della gente del suo tempo ma di tutti i figli di ogni epoca sotto e sopra di lui. E' disceso negli inferi ha preso per mano Eva e ha cancellato ad ogni spina conficcata nella sua fronte i debiti dell'umanità. Ha consentito così a tutti noi, passati e futuri in un solo tempo, di poter fare cose più grandi di Lui.
Una simile sofferenza è inimagginabile.
In forum c'è un 3d dove si dice che Gesù è l'unico che ha fatto pubblicamente l'Opera, mentre altri l'hanno compiuta per così dire in privato, faraoni, alchimisti ecc.

Nel suo caso quindi non si tratterebbe del "semplice" (per modo di dire) compimento dell'Opera , ma del fatto che per Lui si debba aggiungere anche tutto il discorso del tuo ulitmo paragrafo, accollamento dei peccati, sangue versato per la nuova alleanza ecc
Sono concetti che non credo di aver compreso appieno, ancora non mi rendo conto della portata dl gesto forse, nel senso che ci sono stati molti Santi e martiri che si sono immolati per gli altri, si sono sacrificati, enl suo caso è qualcosa però che va al di là del "contingente" ma supera le ere del tempo è più universale, a più livelli di esistenza.
luke non è connesso  
Vecchio 23-04-2011, 14.18.10   #3
stella
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Originalmente inviato da luke Visualizza messaggio
In forum c'è un 3d dove si dice che Gesù è l'unico che ha fatto pubblicamente l'Opera, mentre altri l'hanno compiuta per così dire in privato, faraoni, alchimisti ecc.

Nel suo caso quindi non si tratterebbe del "semplice" (per modo di dire) compimento dell'Opera , ma del fatto che per Lui si debba aggiungere anche tutto il discorso del tuo ulitmo paragrafo, accollamento dei peccati, sangue versato per la nuova alleanza ecc
Sono concetti che non credo di aver compreso appieno, ancora non mi rendo conto della portata dl gesto forse, nel senso che ci sono stati molti Santi e martiri che si sono immolati per gli altri, si sono sacrificati, enl suo caso è qualcosa però che va al di là del "contingente" ma supera le ere del tempo è più universale, a più livelli di esistenza.
Io vedo la passione morte e resurrezione di Gesù come una spada che taglia in due la storia: prima di Cristo e dopo Cristo...
Lui per primo ha portato la legge dell'amore in contrapposizione a quella del taglione, e con questo amore ha potuto superare la prova del dolore e della morte, la paura, il senso dell'abbandono di Dio, l'accollamento dei peccati dell'umanità.
A questo proposito vorrei dire il mio pensiero personale.
Prima di Cristo all'umanità era sbarrata la porta del Paradiso, se proprio i grandi sacerdoti che dovevano essere i custodi della parola di Dio e della legge, la interpretavano alla lettera trascurando l'amore per il prossimo, non c'era alcuna speranza...
Ma Dio aveva già visto e previsto tutto questo, per questo solo Lui poteva porvi rimedio nascendo come uomo e percorrendo la sua via fino in fondo, ben sapendo che lo aspettava un amaro calice a cui in quanto uomo avrebbe potuto sfuggire, per paura, (come ha fatto Pietro rinnegandolo tre volte), ma tenendo sempre presente la Volontà di Dio ha affrontato tutto quanto, offrendosi in sacrificio come dice nelle parole dell'Ultima Cena, per portare a compimento l'Opera, così ha riaperto le porte del Paradiso, avendo pagato con la sua vita i peccati dell'umanità ed essendone uscito vittorioso.
Chi segue questi passaggi contenuti nella sequenza della sua Passione e morte, compie un autentico cammino di purificazione spirituale: l'oro, al quale si vuole arrivare trasformando il piombo (uomo comune), corrisponde al sole che viene rapportato a Cristo Risorto.
Gli altri Santi e Martiri cristiani seguono la via che Lui ha segnato, portando a compimento la loro Opera personale, mentre è Gesù che ha aperto questa via che attraverso la passione morte e resurrezione trasforma l'uomo vecchio in uomo nuovo a un livello più alto spiritualmente, incorruttibile e immortale.
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स्तेल्ल
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