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Vecchio 16-05-2008, 19.48.31   #1
Uno
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Predefinito Ossessioni

Sono molto simili alle dipendenze per certi versi, chi le ha spesso non si accorge di averle.
Chi ha ossessioni gravi è un ossesso, ma sono molto frequenti casi di ossessioni brevi come durata o leggere come manifestazione da potersi nascondere almeno a chi non ci conosce bene.
Ci sono ossessioni più gravi, nel senso che possono creare disagi notevoli alla persona ossessionata e chi gli sta vicino e ossessioni più leggere che apparentemente non creano disagi.
Da dove nascono?
Domanda da un milione di dollari eh?
Però una base comune all'origine c'è: un disagio.
La mente inizia a lavorare su questa cosa, non l'accetta (se l'accettasse cercherebbe di risolverla) allora cerca di nascondere questo disagio, lo camuffa, lo ammanta, a volte cerca di compensarlo con altre cose che possano riscattare dalla sensazione di impotenza.

Ma il disagio sotto sotto rimane, e si radica sempre meglio.
Se c'è un disagio la proporzione è come le radici di un albero, una chioma molto grande (mostrare molto) è il risultato di un disagio grande che da linfa a questa chioma.

Sintomi riconoscibili spesso sono la ripetitività delle azioni o delle parole, in casi gravi l'ossessione toglie tutto quello che è al di fuori di se stessa, non per nulla con una P in più la parola diventa possessione.

etc etc...
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Vecchio 16-05-2008, 20.26.41   #2
Ray
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Da dove nascono?
Domanda da un milione di dollari eh?
Però una base comune all'origine c'è: un disagio.
La mente inizia a lavorare su questa cosa, non l'accetta (se l'accettasse cercherebbe di risolverla) allora cerca di nascondere questo disagio, lo camuffa, lo ammanta, a volte cerca di compensarlo con altre cose che possano riscattare dalla sensazione di impotenza.
Molto interessante questo tread. Nei casi clinici, quindi parliamo di ossessioni gravi, le manifestazione delle quali risultano debilitanti o peggio, si riscontra quasi sempre (dico quasi per non contraddire tutta una serie di posizioni "scientifiche", ma penso "sempre") che sotto alla sovrastruttura ossessiva si cela un nucleo fobico. Quindi non necessariamente fobie strutturate, ma anche "semplici" mancate gestioni della paura.
Tu parli genericamente di disagio e lo leghi alla sensazione di impotenza. Quindi ritieni che la struttura fobica sia anch'essa una sovrastruttura di risposta (e poi sopra l'ossessione eccetera)?
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Vecchio 16-05-2008, 20.45.36   #3
Uno
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Mah... ci può essere in alcuni casi una componente fobica, ma non la reputerei la principale e/o sempre presente causa.
Dipende poi come si imposta il ragionamento, metti che uno ha l'ossessione (parlo di ossessioni leggere che si possono esemplificare ma il discorso è uguale andando "su") per i soldi, puoi dire che ha paura di rimanere senza si, ma è sicuramente anche quello un disagio, come è un disagio trovarsi con altri che non hanno questo problema.
Essere ossessionati dalla grassezza o magrezza può essere paura di ammalarsi ma principalmente è un disagio.
Quindi se diciamo la paura di quello che si prova nel disagio ci sta pure... ma mi sembra un complicare.
Non so se ti torna.
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Vecchio 16-05-2008, 20.46.19   #4
Astral
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Ma non c'entra nulla col disturbo ossessivo/compulsivo vero?

Beh non so, ma queste ossessioni penso che allora le hanno tutti, ad esempio l'ossessione del denaro, non è brama?

Quali sono i sintomi delle ossessioni?

Se la base è un disagio, allora nessuno è immune dalle ossessioni.

Forse è una serie di disagi, incrociati che creano dei conflitti? Quindi qualcosa di più complesso?

L'argomento è molto interessante, ma ne so pochissimo.
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Vecchio 16-05-2008, 20.50.57   #5
Astral
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Mah... ci può essere in alcuni casi una componente fobica, ma non la reputerei la principale e/o sempre presente causa.
Dipende poi come si imposta il ragionamento, metti che uno ha l'ossessione (parlo di ossessioni leggere che si possono esemplificare ma il discorso è uguale andando "su") per i soldi, puoi dire che ha paura di rimanere senza si, ma è sicuramente anche quello un disagio, come è un disagio trovarsi con altri che non hanno questo problema.
Essere ossessionati dalla grassezza o magrezza può essere paura di ammalarsi ma principalmente è un disagio.
Quindi se diciamo la paura di quello che si prova nel disagio ci sta pure... ma mi sembra un complicare.
Non so se ti torna.
Hai postato ora?non avevo letto prima .

Ora è più chiaro, io credo di averla avuta: avevo quella per le malattie infettive. Avevo paura di prendermi qualcosa pure con tutte le precauzioni e non solo, ma dovevo bere con i bicchieri puliti, piatti puliti etc. etc.

Ho notato che alla base c'era anche una forma di controllo, ovvero volevo che ogni cosa che facevo era sicura e pulita al 100%.

Poi quando sta cosa mi stavo "possedendo" mi ero rotto e con un po' di analisi ho visto che c'erano delle fobie, e delle insoddisfazioni oltre che delle scelte errate di base.

In ogni caso anche qui ci sono soggetti più predisposti e altri meno.
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Vecchio 17-05-2008, 00.18.40   #6
Kael
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Però una base comune all'origine c'è: un disagio.
La mente inizia a lavorare su questa cosa, non l'accetta (se l'accettasse cercherebbe di risolverla) allora cerca di nascondere questo disagio, lo camuffa, lo ammanta, a volte cerca di compensarlo con altre cose che possano riscattare dalla sensazione di impotenza.
Sono d'accordo. Un disagio è una situazione per cui ci vengono a mancare cose necessarie a soddisfare determinati bisogni, pertanto credo sia importante innanzitutto discernere fra bisogni reali e non... Per esempio, se una persona dorme su un letto di chiodi, sfido io che il disagio sia reale per un bisogno fisiologico di riposare sul morbido... diverso invece il caso di una persona che si sente a disagio perchè magari troppo magra o grassa, in quel caso il disagio è dovuto dal fatto di non soddisfare i bisogni altrui che ci vorrebbero perfettissimi etc..

Nel secondo caso quindi basterebbe riconoscere che non sono bisogni reali nostri per far cadere tutto l'ambaradan, nel primo invece il discorso si complica.. La chiave comunque resta l'accettazione, se accetto che il mio letto è fatto di chiodi vedrò di sostituirlo quanto prima con un buon materasso, ma se non l'accetto continuerò a sostenere che il mio letto è ottimo e me lo terrò continuando però a passare le notti in bianco con mille lividi sulla schiena...
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Vecchio 17-05-2008, 08.08.42   #7
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Sono d'accordo. Un disagio è una situazione per cui ci vengono a mancare cose necessarie a soddisfare determinati bisogni, pertanto credo sia importante innanzitutto discernere fra bisogni reali e non... Per esempio, se una persona dorme su un letto di chiodi, sfido io che il disagio sia reale per un bisogno fisiologico di riposare sul morbido... diverso invece il caso di una persona che si sente a disagio perchè magari troppo magra o grassa, in quel caso il disagio è dovuto dal fatto di non soddisfare i bisogni altrui che ci vorrebbero perfettissimi etc..
Non posso essere daccordo con la tua affermazione, ma forse è una questione di termini perchè l'obesità ( ma anche il sovrappeso) è una patologia che ha anche conseguenze psicologiche, ma oltre il lato estetico, comporta anche altre predisposizioni. Non è gli altri che ci vogliono bene, siamo noi stessi che lo vogliamo per stare bene con se stessi.
Perchè si può essere belli, in peso forma e non accettati comunque dalla società quindi...

Un obeso per prassi oltre che dal dietologo dovrebbe andare anche dallo psicologo in molti casi.
Stessa cosa la troppa magrezza che può sembrare meno grave ma non lo è.

Non è come dormire in un letto di chiodi, ma sicuramente è limitante camminare con 20 kg ogni volta da trascinarti dietro, con le implicanze sulla spina dorsale.


Il problema che dici tu è, quando la differenza in Kg è talmente poca dal pesoforma da diventarne un ossessione ( tipo conosco ragazze bellissime che si credono sempre inadeguate), allora in questo caso mi trovo daccordo. Ci si fissa su un difetto insignificante, e si dimenticano molte parti belle di noi e qui sono daccordo con Kael che può essere qualche influenza di un amico, ragazzo/a o genitore che ci vuole diversi.

Per migliorare il proprio corpo non c'è niente di male. Alla fine se si ridipingono le pareti di casa, di fanno le rifiniture di una stanza, si mettono le tende, non vedo cosa possa esserci di male, nel migliorare il proprio corpo ( strumento mortificato nei secoli dalle religioni non dimentichiamo).

L'unica cosa da ricordare è che si è persone belle e dignitose di vivere pure con tanti kg in più, in meno, e i difetti che si ha.

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Vecchio 17-05-2008, 10.04.28   #8
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L'ossessione si può manifestare in tante forme, ma principalmente si associa a particolari rituali da eseguire in un determinato modo, o a idee fisse.
Di base potrebbe esserci una paura, ma anche no, potrebbe verificarsi un'ossessione anche in condizioni di troppo stress o a causa di uno shock o un evento che ha causato qualche trauma.
Il sentirsi obbligati a ripetere lo stesso rituale dà l'illusione di sentirsi sicuri e di avere la situazione sotto controllo.
L'ossessione di essere troppo grassi o troppo magri invece la assocerei a una cosa diversa.
Se una persona ha un problema di sottopeso o di sovrappeso se ha un buon rapporto con se stessa non dovrebbe esserne ossessionata, invece capita che lo sia chi non ha di questi problemi, e ricorre alla dieta o alla palestra forse per esorcizzare qualcosa di diverso che non riesce a superare nel suo rapporto con le altre persone.
Magari seguendo la sua ossessione tiene la mente occupata così non può pensare ad altro, così evita di scoprire la vera causa del suo comportamento ossessivo, potrebbe essere un cattivo rapporto in famiglia, oppure provenire da una famiglia dove qualcuno aveva un disturbo ossessivo, così inconsciamente lo rivive, o cerca di identificarsi in qualcuno che non essendo se stesso non raggiungerà mai nonostante i suoi sforzi...
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Vecchio 17-05-2008, 11.01.59   #9
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Ma non c'entra nulla col disturbo ossessivo/compulsivo vero?
Si che c'entra, la compulsione è quando l'ossessione ti costringe a fare qualcosa (detta molto in sintesi)

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Hai postato ora?non avevo letto prima .
Abbiamo postato più o meno insieme

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Sono d'accordo. Un disagio è una situazione per cui ci vengono a mancare cose necessarie a soddisfare determinati bisogni, pertanto credo sia importante innanzitutto discernere fra bisogni reali e non... Per esempio, se una persona dorme su un letto di chiodi, sfido io che il disagio sia reale per un bisogno fisiologico di riposare sul morbido... diverso invece il caso di una persona che si sente a disagio perchè magari troppo magra o grassa, in quel caso il disagio è dovuto dal fatto di non soddisfare i bisogni altrui che ci vorrebbero perfettissimi etc..
Il tuo esempio mi permette di aggiungere altro, l'ossessione spesso è anche che ora ho un bel letto morbido, ma continuo a ricordare di quando ero costretto a dormire sul letto di chiodi, quindi magari (esempio) ho una serie di manie legate al letto, magari apparentemente slegate dallo stesso, per esempio vado a letto sempre senza bere per para di perdere l'acqua, anche se ho sete (esempio bislacco, del resto anche il letto di chiodi lo è )

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L'ossessione di essere troppo grassi o troppo magri invece la assocerei a una cosa diversa.
Se una persona ha un problema di sottopeso o di sovrappeso se ha un buon rapporto con se stessa non dovrebbe esserne ossessionata, invece capita che lo sia chi non ha di questi problemi, e ricorre alla dieta o alla palestra forse per esorcizzare qualcosa di diverso che non riesce a superare nel suo rapporto con le altre persone.
Siamo d'accordo che non tutti quelli un pò grassi o un pò magri siano ossessionati dal corpo e la trovo anche una cosa giusta, l'importante è star bene. Ma nel momento in cui uno prima di mangiare calcola le calorie invece che ascoltare se il suo corpo ha voglia di quell'alimento (il corpo eh... non la mente sia chiaro) ha un'ossessione per quanto valutabile piccola.
Questo non significa che non si possa seguire una dieta o andare in palestra senza essere ossessionati, ci si può accorgere che seguire un regime alimentare corretto, anche se mentale perchè il quel momento non sappiamo più ascoltare il corpo, o andare in palestra ci da salute o ci fa stare bene anche se prima non avevamo un disagio.
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Vecchio 17-05-2008, 11.31.39   #10
RedWitch
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Il tuo esempio mi permette di aggiungere altro, l'ossessione spesso è anche che ora ho un bel letto morbido, ma continuo a ricordare di quando ero costretto a dormire sul letto di chiodi, quindi magari (esempio) ho una serie di manie legate al letto, magari apparentemente slegate dallo stesso, per esempio vado a letto sempre senza bere per para di perdere l'acqua, anche se ho sete (esempio bislacco, del resto anche il letto di chiodi lo è )
Una domanda.. ma nel caso in cui siamo ossessionati dal ricordo del letto di chiodi, all'ossessione è anche associata la brama? Vivere nel ricordo del letto di chiodi perchè in qualche modo "mi piaceva"?
Un esempio.. quando soffrivo regolarmente di atttacchi di panico, non potevo fare a meno di portare con me in borsa una bottiglietta d'acqua e delle caramelle con lo zucchero.
Adesso, quando mi capita di avere delle avvisaglie di ansia, la prima cosa che mi verrebbe da fare è riprendere l'acqua da mettere in borsa. Cerco di staccarmene subito perchè altrimenti so come finisce (), ma mi rendo conto che la mia mente corre subito a quei gesti (ripetitivi sì ) che facevo prima. Quasi come a ripetere un disco all'infinito..

Un'altra cosa, non so se non riesco bene a vedere la differenza tra mania, ossessione , compulsione, possessione
ma in qualche modo sono la scala di una stessa cosa? Se sono costretto dall'ossessione a fare qualcosa e diventa compulsione, non sono posseduto da quella cosa?
E la mania è semplicemente meno "grave" dell'ossessione?
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Vecchio 17-05-2008, 14.38.20   #11
griselda
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Mi sa che ne ho qualcuna
Se è quello che intendo io l'ossesione praticamente scatta automaticamente, e diviene un pensiero ricorrente. Tanto che quei pensieri poi si associano alla paura, spetta forse è il contrario io ho paura di qualcosa, e ho come i radar sempre accessi, appena il radar da un segnale che ha rilevato un possibile indizio ecco che parte l'ossessione. L'ossessione prende a quel punto il comando e fa fare sempre le stese cose tanto che poi alla fine ci si rende conto che non era così, ma la si vive come uno scampato pericolo.
E' un po' come quando si è ossessionati dagli insetti credo, io da bambina presi uno spavento e per molto tempo li vedevo anche dove non c'erano. Ma allo stesso modo la mia paura li chiamava, e se ce ne era uno nel raggio di un kilometro state pur certi che io lo vedevo.
E come un serpente che si morde la coda, la paura fa si che tutto faccia riferimento a ciò che temiamo, sembra quasi che facendo ciò non facciamo altro che vedere quello che vogliamo vedere anche dove non c'è . come se volessimo avere ragione a tutti i costi, come se questa cosa facesse parte di noi, incollata dentro come se ci facesse soffrire ma anche godere. E' una cosa terribile, mi viene quasi da dire che ci si compiace di questa cosa, anche se è inconscia è come un voler rimanere attaccati a questa cosa, volere che rimanga tale perchè ci scarica nel sangue qualcosa di cui abbiamo bisogno.
E' un po' confuso, ma mi piacerebbe capire come staccarmi dalle mie ossessioni che sicuramente mi farebbero diventare un poco più normale.
Tra l'altro quando ho letto questo thread non volevo rispondere perchè già certo vorrei essere perfetta e tenermi le mie ossessioni, ma mi fanno vivere male e vivono male le persone che mi stanno accanto, che non capiscono, giustamente, ma penso che sia ora che ne prenda atto e che faccia qualcosa.
Grazie Uno
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Vecchio 17-05-2008, 16.29.20   #12
cassandra
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L'ossessione se non ho distorto tutto eh, è qualcosa che ripeto e mi trascino dietro dal passato senza neanche rendermene conto,fino a che non ne prendo coscienza ed inizio ad osservarla..
L'ossessione per l'ordine per dirne una,il voler vedere sempre le cose in un certo modo/posto e soffrire se c'è caos..come a non voler perdere il domino su noi stessi, conservando determinate cose inalterate, sia all'interno che all'esterno.
Mi chiedo se l'ossessione nasce anche dalla paura dell'ignoto e quindi inconsciamente si tende a mancare di elasticità per tenere ferme e sotto controllo le cose..cristallizzandosi e basta..
Stabilito che queste nascono da mancanze che creano disagio,ad esempio una persona ha dei complessi per la linea,se non sa bene da cosa dipendono,non riesce ad accettarli e comprenderli, inizia involontariamente ad avere delle ossessioni,comportamenti forzati e stabiliti meccanicamente, con i quali ha l'illusione di riempire,anche se non con ciò che realmente manca..per cui invece di risolvere,da sempre più spazio al complesso,anche perchè per come la vedo,si preclude la possibilità di sperimentare,essendo ossessionato da dinamiche più o meno stabilite..
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Vecchio 17-05-2008, 18.21.58   #13
jezebelius
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Allora sta ossessione mi pare che l'abbiamo tutti che più chi meno. Il fatto di non vederla e quindi la circostanza che agisca, sempre, in maniera per noi inconsapevole dovrebbe pure farci riflettere su quanto siamo meccanici.
A sto punto, non so se correttamente, si potrebbe vedere l'ossessione - e mi pare che qualcuno gia ne abbia accennato in questo senso - come quel meccanismo che " riempie " qualcosa. Una specie di ponte che costruisco nella mente per colmare un vuoto, per collegare due sponde.
Non so, penso alla circostanza del " benessere del corpo" prendendolo come dato ossessivo però. Il fatto di volere essere sempre in forma, da questo sentirmi bene in mezzo alla gente, casomai con un bel fisico etc, secondo me esprime si un disagio e per questo dovrò fare in modo di colmare una mancanza che ho ( la fiducia in me stesso allora potrebbe essere, per questo per averne ho bisogno di "passare" per il corpo mostrandolo in forma e soprattutto sentirlo in forma ). Da qui il ponte tra ciò che non ho e quello che vorrei essere.
Non so se mi son spiegato.
Certo allora, poi in riferimento alla intensità dell'ossessione mi posso trovare sia sotto, quindi mania, e sia sopra, quindi possessione.
A questo punto però stavo pensando, può essere considerata ossessione anche un " non fare " come ad esempio il non fumare e quindi il tenersi lontano il più possibile da chi fuma o chi tiene un certo tipo di comportamento riconducibile a quello? Anche in questo senso si può dire " disagio" ?
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“Non deve essere l’alba di luce che deve iniziare ad avvisare la tua anima di tali doveri giornalieri e dell’ora in cui gli incensi devono bruciare sui fornelli; è la tua voce, solo lei che deve chiamare l’alba di luce e farla brillare sulla tua opera, alfine che tu possa dall’alto di questo Oriente, riversarla sulle nazioni addormentate nella loro inattività e sradicarle dalle tenebre in cui versano.”
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Vecchio 17-05-2008, 19.05.31   #14
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Vorrei capire la differenza tra ossessione e mania. Così a naso non credo che ci siano un sotto o un sopra di livelli ma che siano l'una conseguenza dell'altra.
Vedo l'ossessione come un corpo generale del disagio che si manifesta poi in mania, la mania diventa quindi il fare frenetico e meccanico e incontrollato del padrone che è l'ossessione.
L'etimo di ossessione è interessante, deriva da ob sidere che vorrebbe dire star seduto in maniera isolata*, assediare, e quest'ultimo fa capire meglio anche l'assonanza con posseduto\ossesso... .
Mania invece è uno stato di agitazione che gli antichi associavano alla pazzia, si manifesta fisicamente.... oppure è la manifestazione dell'ossessione?


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Se è giusto il ragionamento sopra associarei ossessione a possessione e mania a compulsione.
Ossessione è l'essere posseduti da qualcosa e la mania è la sua manifestazione costretta/compulsa. Il tutto è la manifestazione del disagio da ricercare ma non credo che la ossessione che lo manifesta sia sempre indicativa del disagio, nel senso che se ho la mania del'ordine non è detto che sia necesariamente riferibile ad una ricerca di ordine mentale... altrimenti non esisterebbero sfumature, che dite?


EDIT: * ho espresso male il concetto, star seduto presso qualcuno che ti isola. Come se chi ti possiede ti assorbe completamente.
__________________
Se non sarò me stesso chi lo sarà per me? E se non ora, quando?

Ultima modifica di Sole : 17-05-2008 alle ore 19.12.29. Motivo: specifica
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Vecchio 17-05-2008, 19.46.30   #15
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Non posso essere daccordo con la tua affermazione, ma forse è una questione di termini perchè l'obesità ( ma anche il sovrappeso) è una patologia che ha anche conseguenze psicologiche, ma oltre il lato estetico, comporta anche altre predisposizioni. Non è gli altri che ci vogliono bene, siamo noi stessi che lo vogliamo per stare bene con se stessi.
Perchè si può essere belli, in peso forma e non accettati comunque dalla società quindi...

Un obeso per prassi oltre che dal dietologo dovrebbe andare anche dallo psicologo in molti casi.
Stessa cosa la troppa magrezza che può sembrare meno grave ma non lo è.

Non è come dormire in un letto di chiodi, ma sicuramente è limitante camminare con 20 kg ogni volta da trascinarti dietro, con le implicanze sulla spina dorsale.


Il problema che dici tu è, quando la differenza in Kg è talmente poca dal pesoforma da diventarne un ossessione ( tipo conosco ragazze bellissime che si credono sempre inadeguate), allora in questo caso mi trovo daccordo. Ci si fissa su un difetto insignificante, e si dimenticano molte parti belle di noi e qui sono daccordo con Kael che può essere qualche influenza di un amico, ragazzo/a o genitore che ci vuole diversi.

Per migliorare il proprio corpo non c'è niente di male. Alla fine se si ridipingono le pareti di casa, di fanno le rifiniture di una stanza, si mettono le tende, non vedo cosa possa esserci di male, nel migliorare il proprio corpo ( strumento mortificato nei secoli dalle religioni non dimentichiamo).

L'unica cosa da ricordare è che si è persone belle e dignitose di vivere pure con tanti kg in più, in meno, e i difetti che si ha.

Si, intendevo quelli per cui la grassezza o magrezza non costituisce una vera invalidità a livello fisico... Se sfoci nell'obesità il discorso è sicuramente diverso, come hai ben esposto tu.
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Vecchio 17-05-2008, 20.13.46   #16
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Una domanda.. ma nel caso in cui siamo ossessionati dal ricordo del letto di chiodi, all'ossessione è anche associata la brama? Vivere nel ricordo del letto di chiodi perchè in qualche modo "mi piaceva"?
Provo a risponderti io... Ci sono tantissime persone che da piccole sono state più o meno grasse, poi crescendo per quanto magre sono diventate continuano a sentirsi a disagio, a non vedersi mai abbastanza in "forma", a credere di avere sempre qualche kg da calare... Da qui l'ossessione per le cure dimagranti, la palestra, le pomate, farmarci vari, etc..

Quel "mi piaceva" diventa quindi forse più un "ne ho bisogno", non posso farne a meno... e la realzione con la p-ossessione credo sia proprio questa: l'ossessione mi possiede, sono posseduto da un'ossessione. La mente non può farne a meno, chi è ossessionato dai serpenti li cercherà senza dubbio anche dove razionalmente è praticamente impossibile trovarli..
Se la brama quindi è il voler possedere, l'ossessione è l'essere posseduti.
Una volta che la mente è posseduta da una data idea (ad esempio l'essere grasso) e ne è ossessionata, può cambiare tutto, puoi perfino rendertene conto che ormai non sei più grasso, ma solo per brevi sprazzi... poi appena la mente riprende il controllo il disagio torna fuori...
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Vecchio 17-05-2008, 22.26.11   #17
Ray
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Mah... ci può essere in alcuni casi una componente fobica, ma non la reputerei la principale e/o sempre presente causa.
Dipende poi come si imposta il ragionamento, metti che uno ha l'ossessione (parlo di ossessioni leggere che si possono esemplificare ma il discorso è uguale andando "su") per i soldi, puoi dire che ha paura di rimanere senza si, ma è sicuramente anche quello un disagio, come è un disagio trovarsi con altri che non hanno questo problema.
Essere ossessionati dalla grassezza o magrezza può essere paura di ammalarsi ma principalmente è un disagio.
Quindi se diciamo la paura di quello che si prova nel disagio ci sta pure... ma mi sembra un complicare.
Non so se ti torna.
Ci ho pensato un po' su (e intanto la discussione è andata avanti, per me ingarbugliandosi) e mi torna fino ad un certo punto.

Io la componenete fobica ce la vedo sempre, anche se effettivamete non saprei dire quali siano i rapporti causa-effetto. Il disagio di fondo lo vedo comunque, ma questo disagio può produrre paura e poi ossessioni relative (che poi possono produrre altre paure) oppure come dici tu possono produrre ossessioni direttamente. Credo però che la componente fobica accompagni sempre in qualche modo, che sia causa o concausa profonda o che sia effetto magari secondario in certi casi.

In linea di massima qualsiasi manifestazione ossessiva, dal comportamento ossessivo ritualizzato alla semplice idea fissa, riconduce ad un bisogno di controllo che viaggia sempre assieme alla paura di perderlo. Essendo questo controllo uno spostamento verso altro (ciò che cerco di controllare) di quello che è il reale problema, anche la paura che percepisco è spostata da altro, quindi la ritengo comunque presente nel nucleo della questione/problema, anche se non so dire con quale gerarchia. Poi forse sono io che associo al termine disagio anche una componente fobica (parte di esso ma sempre presente), mentre magari tu la vedi diversamente.
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Vecchio 17-05-2008, 22.59.05   #18
Sole
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Però a far venir la fobia è il disagio da qui la predominanza di questo rispetto alla paura.
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Se non sarò me stesso chi lo sarà per me? E se non ora, quando?
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Vecchio 17-05-2008, 23.08.40   #19
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Originalmente inviato da Sole Visualizza messaggio
Però a far venir la fobia è il disagio da qui la predominanza di questo rispetto alla paura.
L'ipotesi che sto facendo è che la paura sia parte integrante di un disagio, qualunque esso sia... o meglio una delle ipotesi.

In ogni caso, possono sussistere paure che generano disagi... quindi la predominanza che rilevi non c'è sempre.
Ray non è connesso  
 


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