Ermopoli
L'antica città della conoscenza
  
    
Torna indietro   Ermopoli > Forum > Giardino Filosofico > Filosofia

 
 
Strumenti discussione Cerca in questa discussione
Vecchio 11-03-2010, 00.22.52   #101
'ayn soph
Bannato/a
 
Data registrazione: 14-12-2006
Messaggi: 1,893
Predefinito

Quindi siamo da capo, o meglio alle origini forse, un qualcosa di "indefinibile" (forse una mente) con due sensi.









Edit: super_strada o auto_strada?
'ayn soph non è connesso  
Vecchio 11-03-2010, 00.27.23   #102
Uno
Amministratore
 
L'avatar di Uno
 
Data registrazione: 28-05-2004
Messaggi: 9,693
Predefinito

Citazione:
Originalmente inviato da atomico Visualizza messaggio
Ne consegue che la definizione che ho dato di coscienza deve essere modificata nel seguente modo: La coscienza è quel senso a se stante che fa parte delle percezioni.
In pratica non attribuisco alla coscienza nente di più che essere una particolare forma di percezione, disinteressandomi che sia prodotta dalla mente.
Non posso credere che tu sia veramente convinto di quello che hai scritto.
Ci stai prendendo in giro ammettilo .... io ammetterò di esserci cascato ed averti preso sul serio

-----------------------------------------------

Ayn è vero, ci sono individui che non possono, parzialmente o totalmente, con o senza l'uso di sostanze neurotossiche, accedere alla realtà della collettività. Rimangono confinati in una loro realtà che riconoscono come unica. Non è per nulla facile tentare di entrare in quella loro realtà, direi che è quasi impossibile.
Ovviamente anche io non mi riferisco a nessuno, sto vagliando e confermando la tua ipotesi.
Uno non è connesso  
Vecchio 11-03-2010, 00.54.27   #103
atomico
Alloggiato/a
 
Data registrazione: 04-03-2010
Messaggi: 66
Predefinito

Citazione:
Originalmente inviato da Kael Visualizza messaggio
Ciao atomico, ci provo ancora una volta, ripartendo dal tuo primo post (visto che al mio ultimo non hai risposto)

Vedi qui la contraddizione? Oltre a coscienza e percezioni tu stesso ammetti anche l'esistenza di nervi e sensi. Questi sono giocoforza esterni alla mente no? Di cosa vive un nervo, come si nutre? E soprattutto, è reale o no?
Se non lo è però non sono reali nemmeno le tue percezioni...
Bravo, hai evidenziato che nel mio primo post do una spiegazione di percezione che discorda con quella che ho assunto in seguito.
Quindi sembra che io sia stato incoerente, e qui rivaluto la corrispondente accusa fattami da Uno.
Solo che tu hai fatto quello che si deve fare in un dialogo costruttivo cioè argomentare, e quindi in questo caso nel mostrarmi la contraddizione.
Così mi dai modo di ribattere o di correggermi.

Ammetto che nel post iniziale la mia descrizione di percezione come qualcosa che si genera per via dei sensi, non è attinende con il resto del discorso.
Nel senso che solo una volta che si fa l'atto di fede di credere in una realtà esterna alla mente, si arriva alla conclusione che le percezioni sono prodotte dal cervello in risposta a impulsi nervosi.
E questo come ho detto non ci azzecca con resto del discorso, il quale si riferisce alla situazione nella quale siamo prima di fare un atto di fede nei confronti di una realtà esterna alla mente.

In definitiva nell'economia del mio discorso la percezione è quel che percepiamo in temrini di immagini, colori, odori, suoni, emozioni ... a prescindere da chi o cosa le produca.
Le percezioni vanno considerate come dato di fatto.


Citazione:
Originalmente inviato da Kael Visualizza messaggio
E' quel solo che ti frega, in questo modo dimostri l'esistenza di percezioni e coscienze, ma non smentisci il resto.
Io intendo che senza fare l'atto di fede di credere in una realtà oltre la mente, ciò che possiamo stabilire servendoci della logica e del rasoio di Ockham è che la realtà è SOLO percezione + coscienza.
Quel SOLO indica quindi che se dovessimo trarre delle conclusioni in base alle suddette premesse, non potremmo assolutamente fare riferimento a una qualsiasi altra forma di esistenza, se non quella tipica dell'essere una percezione.
atomico non è connesso  
Vecchio 11-03-2010, 01.01.51   #104
'ayn soph
Bannato/a
 
Data registrazione: 14-12-2006
Messaggi: 1,893
Predefinito

Citazione:
Originalmente inviato da atomico Visualizza messaggio
Io intendo che senza fare l'atto di fede di credere in una realtà oltre la mente, ciò che possiamo stabilire servendoci della logica e del rasoio di Ockham è che la realtà è SOLO percezione + coscienza.
Quel SOLO indica quindi che se dovessimo trarre delle conclusioni in base alle suddette premesse, non potremmo assolutamente fare riferimento a una qualsiasi altra forma di esistenza, se non quella tipica dell'essere una percezione.
Infatti tu stesso ti sei dato una risposta che in definitiva ti porterebbe a immaginarti come Oggetto e Soggetto al contempo. Senza scomodare gli -ismo, Panteismo ect si direbbe assimilabile all'Unità che in sostanza è il concetto di Uomo elevato alla n. 3+3+3+1=10.
E ancora non ci siamo mossi dal mondo umano.

Ultima modifica di 'ayn soph : 11-03-2010 alle ore 01.06.13.
'ayn soph non è connesso  
Vecchio 11-03-2010, 01.11.48   #105
Ray
E' praticamente nato/a qui
 
L'avatar di Ray
 
Data registrazione: 10-08-2005
Messaggi: 7,218
Predefinito

Citazione:
Originalmente inviato da atomico Visualizza messaggio
Ma visto che anche tu hai fatto pesare questa cosa delle definizioni, senza avere alcun impulso costruttivo ad argomentare, ti chiedo di dire perché e percome i termini coscienza e percezione da me utilizzati sarebbero scorretti per rappresentare i significati a cui mi sono riferito, e quali termini tu avresti usato, spiegando il perchè e il percome siano migliori.
Vorrei che tu mi spiegassi una cosa che proprio non capisco: perchè non dovresti essere tu a definire qualcosa che dici esistere, indipendentemente dal fatto che poi ulteriorimente sostieni essere la sola (o le sole) che esistono. (ok, poi dai delle definizioni, ma la domanda resta).

Se tu inizi un discorso sostenendo che tutto ciò che esiste sono pere e banane dovresti ben defiire sia pere che banane no? Altrimenti arrivo io che ti dico che a me invece risultano esistere anche i lamponi e non parliamo più.
Quando mi dici - e devo ripetere ciò che ho detto post fa - che solo coscienza e percezione esistono, esse devono racchiudere tutto ciò che io posso dire esistente oppure tu mi devi mostrare che ciò che io dico esistente invece non esiste.
Ad esempio io posso dire che esiste il pensiero e definirlo in un modo qualsiasi, come: la capacità che ho di produrre immagini che percepisco (penso una banana e riesco a "vederla" mentalmente). Due son le cose: o questo pensiero da me definito me lo infili in una delle due cose che per te esistono, quindi trattasi di percezione e/o di coscienza, oppure mi devi dire che quello che ho definito come pensiero non esiste.

Chiaramente se avessi le tu definizioni precise di percezione e coscienza potrei fare questa operazione da me, ossia prendere una cosa che credo esistere, definirla, e vedere se in base alla tua teoria caschi sotto una delle due categorie oppure non esista.
Ray non è connesso  
Vecchio 11-03-2010, 01.18.48   #106
Kael
Cittadino/a Emerito/a
 
L'avatar di Kael
 
Data registrazione: 06-08-2005
Messaggi: 3,153
Predefinito

Citazione:
Originalmente inviato da atomico Visualizza messaggio
In definitiva nell'economia del mio discorso la percezione è quel che percepiamo in temrini di immagini, colori, odori, suoni, emozioni ... a prescindere da chi o cosa le produca.
Le percezioni vanno considerate come dato di fatto.
Eh no, è fondamentale stabilire invece chi o cosa le produca. Te ne spiego anche il motivo: se le percezioni sono prodotte dall'esterno, ciò implica l'esistenza di una realtà oggettiva (cioè che esula da te). Se invece le percezioni se le autoproduce la tua coscienza, perdonami ma, proprio in quanto interne, tu ne sei già in possesso, non potrebbero comparire così all'improvviso. Se le hai già in coscienza tu SARESTI quelle percezioni, le controlleresti... (in soldoni non potresti scoprire o conoscere nulla di nuovo dal momento che fin dalla nascita lo avresti avuto dentro di te)

Citazione:
Io intendo che senza fare l'atto di fede di credere in una realtà oltre la mente, ciò che possiamo stabilire servendoci della logica e del rasoio di Ockham è che la realtà è SOLO percezione + coscienza.
Quel SOLO indica quindi che se dovessimo trarre delle conclusioni in base alle suddette premesse, non potremmo assolutamente fare riferimento a una qualsiasi altra forma di esistenza, se non quella tipica dell'essere una percezione.
Metti "la NOSTRA realtà è solo percezione + coscienza" e mi troverai assolutamente d'accordo, dove per "nostra" intendo la realtà percepita dalla coscienza in questione. Ma come ho cercato di mostrarti sopra, oltre ad una realtà soggettiva ne esiste anche una oggettiva, altrimenti non avrebbe nessun senso autoprodursi delle percezioni dal momento che le avremmo già in coscienza e saremmo assolutamente onnipotenti e potremmo controllare tutto. Non essendo così (non stabilisci tu quando arrivano i tsunami o i terremoti), queste percezioni devono per forza venire da "fuori"...

Pensaci e poi dimmi che ne pensi...

Ultima modifica di Kael : 11-03-2010 alle ore 01.22.03. Motivo: aggiunta
Kael non è connesso  
Vecchio 11-03-2010, 01.50.40   #107
webetina
Partecipa agli eventi
 
Data registrazione: 18-07-2009
Messaggi: 1,452
Predefinito

Ciao Atomico, capisco che si sta parlando dell'assunto di ockham, ma non mi è chiaro se se ne discute in modo accademico, oppure se tu stesso sei convinto che tale legge spieghi il tuo stesso esistere.E se fosse così mi verrebbe da pensare che allora si potrebbe evitare di assecondare la percezione della sete o della fame, poichè non ci sarebbe materia che possa deperire in mancanza di cibo materiale. Spero non sia stupida la domanda, se lo fosse accetto che sia ignorata.

Ultima modifica di webetina : 11-03-2010 alle ore 01.52.51.
webetina non è connesso  
Vecchio 11-03-2010, 10.34.31   #108
Uno
Amministratore
 
L'avatar di Uno
 
Data registrazione: 28-05-2004
Messaggi: 9,693
Predefinito

Citazione:
Originalmente inviato da Ray Visualizza messaggio

Chiaramente se avessi le tu definizioni precise di percezione e coscienza potrei fare questa operazione da me, ossia prendere una cosa che credo esistere, definirla, e vedere se in base alla tua teoria caschi sotto una delle due categorie oppure non esista.
Ma no, devi fidarti di quello che dice e se non ti fidi devi dire perchè tu non ti fidi, però a questa cosa si vorrebbe dare una parvenza filosofica.

O.t.
In merito all'altro 3d, hai detto che ha preso un'altra piega, nell'ultimo post non ero certo di aver capito cosa stavi dicendo e/o chiedendo, poi è morta lì. Se non era la piega che desideravi potevi rimetterlo in carreggiata
Fine O.t.
Uno non è connesso  
Vecchio 11-03-2010, 10.35.45   #109
Uno
Amministratore
 
L'avatar di Uno
 
Data registrazione: 28-05-2004
Messaggi: 9,693
Predefinito

Citazione:
Originalmente inviato da Kael Visualizza messaggio
Eh no, è fondamentale stabilire invece chi o cosa le produca. Te ne spiego anche il motivo: se le percezioni sono prodotte dall'esterno, ciò implica l'esistenza di una realtà oggettiva (cioè che esula da te). Se invece le percezioni se le autoproduce la tua coscienza, perdonami ma, proprio in quanto interne, tu ne sei già in possesso, non potrebbero comparire così all'improvviso. Se le hai già in coscienza tu SARESTI quelle percezioni, le controlleresti... (in soldoni non potresti scoprire o conoscere nulla di nuovo dal momento che fin dalla nascita lo avresti avuto dentro di te)
Se riesci a fargli capire quello che ho scritto in almeno 10 modi diversi... mi toccherà farti un regalo....
Uno non è connesso  
Vecchio 11-03-2010, 10.48.18   #110
filoumenanike
Organizza eventi
 
L'avatar di filoumenanike
 
Data registrazione: 05-12-2008
Messaggi: 1,712
Predefinito

Citazione:
Originalmente inviato da atomico Visualizza messaggio
In altre parole devi ipotizzare che esista davvero qualcosa all'esterno della tua mente, e che quindi c'è qualcosa che possa esistere in un modo a te sconosciuto (perchè noi sperimentiamo l'esistenza solo attraverso percezioni e coscienza).

Detto in soldoni, per chi conosce Kant, lui sostiene che le cose in se sono inconoscibili, in questa tesi che ho riportato e che condivido, viene affermato che le cose in se non solo potrebbero non esistere, ma che di fatto seguendo un approccio rigorosamente scientifico siamo tenuti proprio a considerare come inesistenti.
Perchè di fatto non abbiamo la più pallida idea di cosa possa voler dire esistere al di fuori dell'essere una percezione o una consapevolezza
Ho ripreso il post dall'inizio, proprio per capirci qualcosa,
se da una parte può considerarsi giusto che conosciamo il mondo attraverso i nostri sensi, le nostre percezioni fisiche e dunque anche mentali, non possiamo certo negare l'esistenza di quanto percepiamo, convalidata dalla stessa percezione di mille altri individui, percezione che diventa comune agli esseri pensanti tanto da diventare scienza.
In soldoni quando ho fame e percepisco un piatto di pasta, ne assorbo il profumo, la mangio fisicamente, l'azione che produco è un'esperienza non percettiva ma reale e così tutto quanto mi circonda, nel momento in cui entro in contatto fisico con l'esterno esso mi diventa reale.
Del resto la scienza si basa proprio sull'esame di queste realtà oggettive e che si dimostrano tali per un gran numero di individui sì da assurgere a concetti non più astrati ma concreti.

Ultima modifica di filoumenanike : 11-03-2010 alle ore 10.50.41.
filoumenanike non è connesso  
Vecchio 11-03-2010, 11.04.59   #111
'ayn soph
Bannato/a
 
Data registrazione: 14-12-2006
Messaggi: 1,893
Predefinito

Le pieghe come dice Uno ci sono e non è una, nel senso che faccio un esempio: l'individuo X può trovarsi in piani diversi di percezioni e pur avendo "mezzi" per "sondare" o se vogliamo approcciare la realtà (o quello che con questo termine si vuole indicare) non si trova in sintonia o peggio nega a priori ogni possibile contatto. A cosa potrebbe essere dovuto questo stato o risultante? Prima ipotesi, come dicevo in altro post, è che l'individuo non ha possibilità fisiche ovvero ha tutte le caratteristiche interne ma gli manca un collegamento verso l'esterno e qui saremmo in uno stato diciamo di "caduta adamitica" primo stadio. Seconda ipotesi, l'individuo avendo superato la fase prima descritta e trovandosi in altri "stadi" non riesce a valutarne gli oggetti o altri soggetti in quanto appena "arrivato" nel senso di essere arrivato ma non ancora acclimatato. Certamente la casistica non si ferma qui, ho fatto soltanto due esempi. Ma più in definitiva è lo stesso individuo a cercare di capire dove si trova e come.
'ayn soph non è connesso  
Vecchio 11-03-2010, 12.31.48   #112
atomico
Alloggiato/a
 
Data registrazione: 04-03-2010
Messaggi: 66
Predefinito

Citazione:
Originalmente inviato da Kael Visualizza messaggio
Eh no, è fondamentale stabilire invece chi o cosa le produca. Te ne spiego anche il motivo: se le percezioni sono prodotte dall'esterno, ciò implica l'esistenza di una realtà oggettiva (cioè che esula da te). Se invece le percezioni se le autoproduce la tua coscienza, perdonami ma, proprio in quanto interne, tu ne sei già in possesso, non potrebbero comparire così all'improvviso. Se le hai già in coscienza tu SARESTI quelle percezioni, le controlleresti... (in soldoni non potresti scoprire o conoscere nulla di nuovo dal momento che fin dalla nascita lo avresti avuto dentro di te)
Tu ipotizzi che le percezioni o sono prodotte dall'interno o sono prodotte dall'esterno.
Io ipotizzo invece che le percezioni o sono prodotte dall'interno, o sono prodotte dall'esterno, o sono sempre state, nel senso che nessuno le ha prodotte.
Io lascio aperte tutte queste possibilità, tu invece scarti la possibilità che le percezioni siano sempre state, ovvero che ci sia sempre stato un flusso di percezioni senza origine e senza fine, capaci di susseguirsi come dato di fatto.
Allora dovresti anche spiegarmi su quali bqasi arrivi ad escludere questa possibilità.
atomico non è connesso  
Vecchio 11-03-2010, 12.41.13   #113
atomico
Alloggiato/a
 
Data registrazione: 04-03-2010
Messaggi: 66
Predefinito

Citazione:
Originalmente inviato da webetina Visualizza messaggio
Ciao Atomico, capisco che si sta parlando dell'assunto di ockham, ma non mi è chiaro se se ne discute in modo accademico, oppure se tu stesso sei convinto che tale legge spieghi il tuo stesso esistere.
Non so se interpreto bene il tuo pensiero.
Diciamo che il rasoio di ockhan non è una legge fisica, nel senso che niente esclude che la speigazione corretta di un fenomeno sia quella più complicata, e non invece quella più semplice.
Tuttavia dietro il rasoio di ockham c'è una considerazione che io ritengo piuttosto valida e da prendere in considerazione.
Ovvero se per comprendere delle cose dobbiamo fare degli atti di fede, allora è più probabile commettere un errore maggiormente quell'atto di fede corrisponde a un salto nel buio.
E chiaramente ricorrere ad una spiegazione complicata e avvulsa dalla nostra esperienza risulta essere un salto nel buio maggiore che ricorrere ad una spiegazione più semplice e in linea con cose che hanno corrispondenza con la nostra esperienza.


Citazione:
Originalmente inviato da webetina Visualizza messaggio
E se fosse così mi verrebbe da pensare che allora si potrebbe evitare di assecondare la percezione della sete o della fame, poichè non ci sarebbe materia che possa deperire in mancanza di cibo materiale. Spero non sia stupida la domanda, se lo fosse accetto che sia ignorata.
Guarda, qui parliamo in senso ipotetico, nel senso che a scanso di equivoci intendo dissuardere chiunque ad attuare pratiche di suicidio.

Secondo il mio discorso credere all'esistenza della materia è un atto di fede, nel senso che la realtà stando ad un'analisi puramente scientifica può essere considerata solo fatta da percezioni.
Se tu evitassi di mangiare e bere, sperimenteressi percezioni di estrema sete e fame, e poi sperimenteresti la percezione della morte.
Dopo aver sprimentato la percezione della morte, potresti sperimentare altre percezioni, ma io non sono in grado di dire quali.
Se ad esempio fosse vera la dottrina cristiana, sperimenteresti le percezioni tipiche di chi è all'inferno (i suicidi mi pare che vadano all'inferno per la chiesa).
atomico non è connesso  
Vecchio 11-03-2010, 12.44.39   #114
Uno
Amministratore
 
L'avatar di Uno
 
Data registrazione: 28-05-2004
Messaggi: 9,693
Predefinito

Citazione:
Originalmente inviato da atomico Visualizza messaggio
[...]
Questo post è saltato per via dei filtri antilink, io non me ne sono accorto. Quindi ritengo giusto evidenziarlo
Uno non è connesso  
Vecchio 11-03-2010, 12.46.34   #115
atomico
Alloggiato/a
 
Data registrazione: 04-03-2010
Messaggi: 66
Predefinito

Citazione:
Originalmente inviato da filoumenanike Visualizza messaggio
Ho ripreso il post dall'inizio, proprio per capirci qualcosa,
se da una parte può considerarsi giusto che conosciamo il mondo attraverso i nostri sensi, le nostre percezioni fisiche e dunque anche mentali, non possiamo certo negare l'esistenza di quanto percepiamo, convalidata dalla stessa percezione di mille altri individui, percezione che diventa comune agli esseri pensanti tanto da diventare scienza.
In soldoni quando ho fame e percepisco un piatto di pasta, ne assorbo il profumo, la mangio fisicamente, l'azione che produco è un'esperienza non percettiva ma reale e così tutto quanto mi circonda, nel momento in cui entro in contatto fisico con l'esterno esso mi diventa reale.
Del resto la scienza si basa proprio sull'esame di queste realtà oggettive e che si dimostrano tali per un gran numero di individui sì da assurgere a concetti non più astrati ma concreti.
Alla domanda: "Di cosa è fatta la realtà?", la risposta più rigorosa che deve dare la scienza è che la realtà è fatta solo di percezioni (percezioni consapevoli).

Ma alla domanda: "Perchè percepiamo quel che percepiano e non una qualsiasi altra cosa?", siamo costretti a fare ipotesi supplementari, come quella assunta convenzionalmente dalla scienza che alle nostre percezioni corrisponda davvero un mondo esterno.
Non si tratta però dell'unica assunzione che può essere fatta, perchè se ne potrebbero fare altre, ma uscirei dal tema di questo thread.

Ultima modifica di atomico : 11-03-2010 alle ore 12.49.37.
atomico non è connesso  
Vecchio 11-03-2010, 13.13.32   #116
Kael
Cittadino/a Emerito/a
 
L'avatar di Kael
 
Data registrazione: 06-08-2005
Messaggi: 3,153
Predefinito

Citazione:
Originalmente inviato da atomico Visualizza messaggio
Tu ipotizzi che le percezioni o sono prodotte dall'interno o sono prodotte dall'esterno.
Io ipotizzo invece che le percezioni o sono prodotte dall'interno, o sono prodotte dall'esterno, o sono sempre state, nel senso che nessuno le ha prodotte.
Io lascio aperte tutte queste possibilità, tu invece scarti la possibilità che le percezioni siano sempre state, ovvero che ci sia sempre stato un flusso di percezioni senza origine e senza fine, capaci di susseguirsi come dato di fatto.
Allora dovresti anche spiegarmi su quali bqasi arrivi ad escludere questa possibilità.
L'avevo giusto spiegato sopra. Se le percezioni sono sempre state e le avessi fin dall'inizio dentro di te, se non avessero principio nè fine, tu le conosceresti da sempre, saresti quelle percezioni e non potresti imparare nulla di nuovo. Invece il fatto che vivendo impariamo, scopriamo, etc.. implica per forza che quelle percezioni ci arrivano da "fuori". Se non altro fuori dalla nostra coscienza, il chè dovrebbe comunque portarti a dire che le percezioni sono un mondo esterno rispetto alla nostra coscienza.
Kael non è connesso  
Vecchio 11-03-2010, 14.58.15   #117
atomico
Alloggiato/a
 
Data registrazione: 04-03-2010
Messaggi: 66
Predefinito

Citazione:
Originalmente inviato da Kael Visualizza messaggio
L'avevo giusto spiegato sopra. Se le percezioni sono sempre state e le avessi fin dall'inizio dentro di te, se non avessero principio nè fine, tu le conosceresti da sempre, saresti quelle percezioni e non potresti imparare nulla di nuovo. Invece il fatto che vivendo impariamo, scopriamo, etc.. implica per forza che quelle percezioni ci arrivano da "fuori". Se non altro fuori dalla nostra coscienza, il chè dovrebbe comunque portarti a dire che le percezioni sono un mondo esterno rispetto alla nostra coscienza.
Mi stai dicendo che ritieni impossibili fenomeni come, tanto per fare un esempio, quello in cui si perde la memoria?
Mi spiego meglio, quando uno perde la memoria, vive una vita in cui continua a sperimentare percezioni, ma non è "al corrente" delle percezioni che ebbe prima di perdere la memoria. Ma non per questo tali percezioni non sono esistite.

Quello della perdita della memoria è solo un esempio indicativo, e non pertinente al 100%, ma è giusto per farti capire il concetto.

Più precisamente noi possiamo immaginare un flusso continuo di percezioni, che è sempre esistito e sempre esisterà, e dove è possibile sperimentare delle percezioni che fanno credere "al colui che percepisce" di avere avuto un unizio in un certo momento, ma questo non significa che prima ancora non ci possano essere state altre percezioni.

Benchè siano concetti banali, non sono sicuro di riuscire a spiegarli bene, quindi mi auguro di essermi fatto capire.
atomico non è connesso  
Vecchio 11-03-2010, 15.44.27   #118
webetina
Partecipa agli eventi
 
Data registrazione: 18-07-2009
Messaggi: 1,452
Predefinito

Citazione:
Originalmente inviato da atomico Visualizza messaggio
Diciamo che il rasoio di ockhan non è una legge fisica, nel senso che niente esclude che la speigazione corretta di un fenomeno sia quella più complicata, e non invece quella più semplice.
Mah, pensarei che le percezioni sensoriali, anche solo i pensieri sono "movimenti" regolati comunque da leggi fisico-chimiche, anche se non spostano la materia visibilmente, in ogni caso è vero che mi è stato insegnato che le cose più probabili sono quelle più semplici, ma non è per questo che escluderei l'idea di ockhan.

Per la questione della sete e della la fame, sono sicura che tanto per quanto mi riguarda, non avrei assolutamente la volontà per resistere ,scusa , volontariamente, avendo davanti acqua e cibo, all'istinto di conservazione, non è così facile. E' un discorso terra terra non ho molti strumenti filosofici.
webetina non è connesso  
Vecchio 11-03-2010, 16.00.52   #119
atomico
Alloggiato/a
 
Data registrazione: 04-03-2010
Messaggi: 66
Predefinito

Citazione:
Originalmente inviato da webetina Visualizza messaggio
Mah, pensarei che le percezioni sensoriali, anche solo i pensieri sono "movimenti" regolati comunque da leggi fisico-chimiche, anche se non spostano la materia visibilmente, in ogni caso è vero che mi è stato insegnato che le cose più probabili sono quelle più semplici, ma non è per questo che escluderei l'idea di ockhan.

Per la questione della sete e della la fame, sono sicura che tanto per quanto mi riguarda, non avrei assolutamente la volontà per resistere ,scusa , volontariamente, avendo davanti acqua e cibo, all'istinto di conservazione, non è così facile. E' un discorso terra terra non ho molti strumenti filosofici.
LE cose che ci vengono insegnate hanno valore solo se le mettiamo in discussione, perchè la cosa più importante da imparare non sono le nozioni che hanno conseguito altre persone, ma imparare a pensare con la propria testa.

Quindi fregatene se non hai gli strumenti filosofici, perchè la filosofia è una vera perdita di tempo.
Ed è una perdita di tempo sia perchè non insegna granchè del funzionamento del mondo (per fortuna a quello di pensa la scienza), sia perchè non insegna granché a pensare con la propria testa.
Niente di più facile quando ti imbatti in un filosofo, di incontrare in realtà un pappagallo che ti ripete una serie innumerevoli di pensieri che ha dovuto studiare e capire, e che senza neppure rendersene conto non ha la più pallida idea di quello che significa pensare con la propria testa.

Il senso di tutto questo è che ti basta imparare a ragionare con la tua testa, non ti serve altro, e questo nessuno può insegnartelo ma lo puoi imparare avendo il coraggio e la fiducia in te necessaria a mettere in discussione tutto, a cominciare dalle tue più grandi certezze.
atomico non è connesso  
Vecchio 11-03-2010, 17.31.10   #120
nikelise
Organizza eventi
 
L'avatar di nikelise
 
Data registrazione: 29-09-2007
Messaggi: 2,329
Predefinito

Citazione:
Originalmente inviato da atomico Visualizza messaggio
Vi espongo in questa discussione ciò che afferma una scienziati ancora sconosciuto al grande pubblico.

In pratica se ci atteniamo a una procedimento scientifico altamente restrittivo e rigoroso, arriviamo a concludere che la realtà è costituita solo da coscienza e percezione.

In quest'ottica non esisterebbero le cose, intese come oggetti materiali.
Vediamo come si arriva a questa conclusione.

Per prima cosa bisogna interdere per coscienza la capacità di dare senso in se stesse alle percezione. In pratica la coscienza è ciò che ci acconpagna le nostre percezioni dandoci la consapevolezza di stare percependo qualcosa di esistente.

La coscienza così definita è confermata dalla nostra esperienza, e quindi fa tatti osserbabili e ripetibili, e si connota quindi come qualcosa di esistente e innegabile.

Le percezioni sono invece il contenuto delle cos edi cui siamo coscienti. Ad esempio il colore rosso e quello blu, sono due entità di cui possiamo essere coscienti, ma hanno un differente contenuto informativo, nel preciso senso che li identifichiamo come entità distinte tra loro.

Le percezioni nascono dalla mente (anche se questo assunto è superfluo agli scopi della presente discussione), in quanto ad esempio il colore rosso non viene ne dalle onde elettromagnetiche che impattano sul nostro occhio, ne nell'impulso nervoso che si produce a seguito di tale stimolazione e che giunge nella parte del cervello dedicata alla percezione visiva.
Il rosso è la risposta della mente a quel particolare impulso nervoso (l'impulso nervoso del colore rosso è identico a quello del colore blu, e a tutti gli altri impulsi nervosi dei sensi, quindi non è nell'impulso in se la proprietà di essere rosso).

Anche l'esistenza delle percezioni la possiamo ocnfermare in base alla nsotra esperienza, e quindi può essere ritenuta un fatto innegabile.

Ora applichiamo il rasoio di Accoma, il quale dice che la spiegazione di un fenomeno tende a essere corretta quando poggia sul minor numero possibile di assunti.

Se non facciamo altre assunzioni, arriviamo alla conclusione che esistono solo percezioni e coscienze, e non oggetti esterni alla nostra mente.
Infatti tutto ciò che sappiamo del mondo lo apprendiamo solo attraverso percezioni, e non non sappiamo neppure che senso potrebbe avere l'esistenza di un qualcosa che non sia percezione o coscienza.

N.B.
Procedendo in questa ottica non si è obbligati a ipotizzare che esista una mente che dirige tutto facendo in modo che i nostri singoli punti di osservazione siano compatibili tra loro, come se effettivamente esistensse un'unica realtà esterna a tutti noi.
Infatti anche l'esistenza di punti di vista differenti dal nostro richiede delle assunzioni non necessari (anche se utili per una più completa comprensione del tutto). Detto altrimenti, potremmo esisrtere solo noi, e nessun altro che osserva la realtà da altri punti di vista.
Ma poi sei sicuro che in questo modo si applichi correttamente il rasoio di occam cioe' che dire la realta' non esiste semplifichi cioe' eviti altri assunti a me pare che complichi e imponga altri 1000 assunti spiegare cosa accade fuori dal fenomeno empiricamente percepito?
Riporto la legge di Occam:
(LA) « Entia non sunt multiplicanda praeter necessitatem. »
(IT) « Non moltiplicare gli elementi più del necessario. »

oppure
(LA) « Pluralitas non est ponenda sine necessitate. »
(IT) « Non considerare la pluralità se non è necessario. »

oppure ancora
(LA) « Frustra fit per plura quod fieri potest per pauciora. »
(IT) « È inutile fare con più ciò che si può fare con meno
nikelise non è connesso  
Vecchio 11-03-2010, 18.06.20   #121
centomila
Ristruttura la casa
 
L'avatar di centomila
 
Data registrazione: 22-12-2007
Messaggi: 305
Predefinito

Non volevo giungere a tanto e cioè al macabro ......tuttavia......se così posso aiutare atomico a togliersi quel chiodo dalla mente.........

Se tu amico atomico, il più tardi possibile...diciamo a 200 anni morirai. Una volta morto pensi che tutto ciò che esiste scompaia o che ti sopravviva?

Penso che tu convenga con me che la realtà (per l'appunto oggettiva) rimarrà in essere.

Sei in accordo?
__________________
L'unico vero insuccesso nella lotta consiste nello smettere di combattere.
centomila non è connesso  
Vecchio 11-03-2010, 18.17.16   #122
atomico
Alloggiato/a
 
Data registrazione: 04-03-2010
Messaggi: 66
Predefinito

Citazione:
Originalmente inviato da centomila Visualizza messaggio
Non volevo giungere a tanto e cioè al macabro ......tuttavia......se così posso aiutare atomico a togliersi quel chiodo dalla mente.........

Se tu amico atomico, il più tardi possibile...diciamo a 200 anni morirai. Una volta morto pensi che tutto ciò che esiste scompaia o che ti sopravviva?

Penso che tu convenga con me che la realtà (per l'appunto oggettiva) rimarrà in essere.

Sei in accordo?
Forse non sono riuscito a spiegarmi.

Ma io sono convinto e persuaso che ci sia stato il terremoto ad Haiti, e che una volta morto l'universo continuerà ad esistere e si farà un baffo della mia scomparsa.

Ma allo stesso tempo le suddette convinzioni non possono essere dimostrate, ma costituiscono solo un mio atto di fede verso una realtà che sia esterna alla mia mente.
atomico non è connesso  
Vecchio 11-03-2010, 18.23.07   #123
atomico
Alloggiato/a
 
Data registrazione: 04-03-2010
Messaggi: 66
Predefinito

Citazione:
Originalmente inviato da nikelise Visualizza messaggio
Ma poi sei sicuro che in questo modo si applichi correttamente il rasoio di occam cioe' che dire la realta' non esiste semplifichi cioe' eviti altri assunti a me pare che complichi e imponga altri 1000 assunti spiegare cosa accade fuori dal fenomeno empiricamente percepito?
Certo che ne sono convinto.

Alla domanda: "Di che cosa è fatto l'universo?", la risposta che deve essere data per il rasoio di Ockham è: "da sole percezioni di cui siamo coscienti".
La risposta: "da percezione di cui siamo coscienti, più qualcosa di esterno che le genera", questa si che aggiungerebbe altri elementi non necessari e susciterebbe mille altre domande.
atomico non è connesso  
Vecchio 11-03-2010, 18.27.05   #124
'ayn soph
Bannato/a
 
Data registrazione: 14-12-2006
Messaggi: 1,893
Predefinito

Citazione:
Originalmente inviato da atomico Visualizza messaggio
Certo che ne sono convinto.

Alla domanda: "Di che cosa è fatto l'universo?", la risposta che deve essere data per il rasoio di Ockham è: "da sole percezioni di cui siamo coscienti".
La risposta: "da percezione di cui siamo coscienti, più qualcosa di esterno che le genera", questa si che aggiungerebbe altri elementi non necessari e susciterebbe mille altre domande.
Secondo me la domanda è posta male, andrebbe detto: "quello che io sento o percepisco in che rapporto si trova con il Tutto"? O meglio io sono al centro di tutto o ne sono una parte?
'ayn soph non è connesso  
Vecchio 11-03-2010, 18.27.29   #125
nikelise
Organizza eventi
 
L'avatar di nikelise
 
Data registrazione: 29-09-2007
Messaggi: 2,329
Predefinito

Citazione:
Originalmente inviato da atomico Visualizza messaggio
Certo che ne sono convinto.

Alla domanda: "Di che cosa è fatto l'universo?", la risposta che deve essere data per il rasoio di Ockham è: "da sole percezioni di cui siamo coscienti".
La risposta: "da percezione di cui siamo coscienti, più qualcosa di esterno che le genera", questa si che aggiungerebbe altri elementi non necessari e susciterebbe mille altre domande.
ma non devi poi assumerti anche il carico di dimostrare perche' ? e quindi non ti pare piu difficile dimostrare perche' :
da sole percezioni di cui siamo coscienti che non
PERCHE' LO VEDO?
nikelise non è connesso  
 


Strumenti discussione Cerca in questa discussione
Cerca in questa discussione:

Ricerca avanzata

Regole di scrittura
Tu non puoi inserire nuovi messaggi
Tu non puoi rispondere ai messaggi
Tu non puoi inviare files
Tu non puoi modificare i tuoi messaggi

Il codice vB è Attivato
Le faccine sono Attivato
Il codice [IMG] è Attivato
Il codice HTML è Disattivato
Vai al forum

Discussioni simili
Discussione Autore discussione Forum Risposte Ultimo messaggio
Coscienza quantistica ErmoBot Scienza 3 25-04-2009 16.44.22
Una buona Coscienza RedWitch Aforismi, Proverbi, Modi di dire 3 05-08-2008 10.53.17
Il calore del particolare nella percezione Uno Psicologia moderna e antica 40 09-02-2008 15.39.47
Coscienza sporca griselda Aforismi, Proverbi, Modi di dire 1 27-04-2007 17.36.42
La coscienza ama i climi temperate Grey Owl Parole Connesse ma non Troppo 7 03-11-2006 17.07.00


Tutti gli orari sono GMT +2. Adesso sono le 19.08.47.




Powered by vBulletin Copyright ©2000 - 2024, Jelsoft Enterprises Ltd.
Questo sito non è, nè può ritenersi assimilabile ad una testata giornalistica, viene aggiornato senza alcuna periodicità, esclusivamente sulla base della disponibilità del materiale. Pertanto, non è un prodotto editoriale sottoposto alla disciplina della l. n. 62 del 2001. Il materiale pubblicato è sotto la responsabilità dei rispettivi autori, tutti i diritti sono di Ermopoli.it che incoraggia la diffusione dei contenuti, purchè siano rispettati i seguenti principi: sia citata la fonte, non sia alterato il contenuto e non siano usati a scopo di lucro. P.iva 02268700271