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Vecchio 10-09-2006, 13.26.22   #1
Era
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Predefinito Il mestiere più vecchio del mondo



Apro questa discussione non tanto per parlare
di prostituzione….ma per capirne le dinamiche…
Ci sono infiniti modi di prostituirsi…da quello
che tutti colleghiamo al marciapiede….
all’ arruffianarsi il capo ufficio per ottenere favori…
all’ indossare abbigliamento adatto alla discoteca
per fare un esame (l’ ho sentito dire più volte…
gli universitari di Ermopoli possono confermare o meno
giusto per chiarire) e confondere un prof bacchettone…
che poi magari è bigotto di giorno…e frequentatore di
signorine la notte…

Sta roba mi nasce dai discorsi scemi che ho sentito
qualche giorno fa dal parrucchiere…essi una grande
miniera di ispirazione….
Ebbene le signore…si lamentavano dello sconcio di
tutte queste ragazze sulle vie.…hanno detto qualsiasi cosa
sulle ragazze….su quanto puzzassero le nere….sui
protettori (oggi quasi esclusivamente schiavisti…si
altra bella discusione)…al problema di uscire in certe
zone della città… al fatto che non pagano tasse……
e mille robette così….nulla o quasi...dei "clienti"
tra tanto vociare..ho detto la mia
“signore care….se l’ offerta è così ampia….non è
che c’è una richiesta altrettanto ampia?” (regola da supermercato)
azz è sceso il silenzio!!! Però l’ attenzione era mia (ioioioio)
che non ho detto altro….
Non sono “prostitute” anche le mogli che fingono di non
sapere?


Oddio se dovete menare fatelo Uno per volta

p.s il ciabattino non esiste quasi più....
nemmeno l' affila coltelli...
la mondina...la lavandaia e lo spazzacamino...
non sappiamo nemmeno più che erano mestieri
importanti in altri tempi....
questo invece..il più antico del mondo è sempre e
più che mai attuale...
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e la saggezza
di distinguere tra le une e le altre
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Vecchio 11-11-2006, 00.54.30   #2
Ray
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Originalmente inviato da Era

p.s il ciabattino non esiste quasi più....
nemmeno l' affila coltelli...
la mondina...la lavandaia e lo spazzacamino...
non sappiamo nemmeno più che erano mestieri
importanti in altri tempi....
questo invece..il più antico del mondo è sempre e
più che mai attuale...
Interessante sto fatto che questo tread è passato senza risposte, nonostante le visite. Secondo me il motivo di ciò va ricercato proprio nel meccanismo che esponi. Tutti disgustati da un meccanismo che attrae.

I mestieri che citi oggi non esistono più... già, la logica del profitto ha ucciso la possibilità di dedicarsi interamente ad un mestiere e farne un'arte, un modo di vivere.
Ancora nel medioevo, quindi non tanto tempo fa alla fin fine, arte e mestiere eran sinonimi, perchè un mestiere abbracciava tutto l'essere e non solo il corpo per otto ore cinque giorni su sette.
Adesso il concetto è quasi incomprensibile... un fabbro non era un tizio che per sbarcare il lunario faceva il fabbro... era uno che era diventato un fabbro, che era un fabbro... la "fabbritudine" abbracciava tutta la sua vita. In qualche modo e con le debite proporzioni, c'era una Via del Fabbro (e una per tutti i mestieri), grazie al mestietre si sviluppava l'essere... un metodo in una via spirituale.
Oggi i mestieri non esistono più e, secondo me, quello più vecchio del mondo non fa differenza.

Quando esistevano i Mestieri aveva un senso dire che il lavoro nobilita, dato che fare un mestiere significava essere... fare un lavoro con tutti se stessi agiva su se stessi a tutti i livelli e quindi il mestiere era suscettibile di produrre individui sviluppati.
Il "mestiere più veccho del mondo" non faceva differenza, anzi... sarebbe interessante confrontare il disprezzo delle clienti della parrucchiera per le "puttane" di oggi con il profondo rispetto e timor reverenziale che le Matrone avevano per le Sacerdotesse del Tempio di Venere... o, forse sarebbe solo desolante.
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Vecchio 11-11-2006, 13.58.03   #3
Kael
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Originalmente inviato da Ray
Oggi i mestieri non esistono più e, secondo me, quello più vecchio del mondo non fa differenza.
Sono d'accordo, oggi per otto ore al giorno si lavora con il corpo, raramente con la mente, quasi mai con il cuore. Il Lavoro, il Mestiere, da una possibilità di evoluzione per l'uomo (faticherai con il sudore della fronte...) è scaduto in un automatismo che quasi tutti affrontano controvoglia.
In un certo senso era una necessità in passato, dato che il fabbro scazzato non campava. Oggi sono tutti scazzati e i Mestieri sono morti.

Si perde però nella notte dei tempi quando "dalla Via" si è scaduti a "dalla via!"...

Che sia però la prostituta, l'arruffianarsi il prof agli esami o che altro, è sempre un dare per avere qualcosa in cambio, che sia implicito o esplicito. Il punto è che (e qui rimando a E' giusto pagare per una Via?) è illusione, e niente avrò realmente se non pagato nella stessa moneta.
Se pago con favori sessuali un diploma, non sarà un Vero diploma... Avrò un pezzo di carta, Vuoto dentro, e io sarò lo stesso di prima, senza conoscenza. Ma sembra che ci si accontenti di questo perchè al giorno d'oggi si scambia fare l'amore con la forma invece che con la sostanza... Come con le prostitute...
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Ultima modifica di Kael : 11-11-2006 alle ore 14.31.24.
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Vecchio 11-11-2006, 16.00.19   #4
jezebelius
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Originalmente inviato da Kael
Sono d'accordo, oggi per otto ore al giorno si lavora con il corpo, raramente con la mente, quasi mai con il cuore. Il Lavoro, il Mestiere, da una possibilità di evoluzione per l'uomo (faticherai con il sudore della fronte...) è scaduto in un automatismo che quasi tutti affrontano controvoglia.
In un certo senso era una necessità in passato, dato che il fabbro scazzato non campava. Oggi sono tutti scazzati e i Mestieri sono morti.

Si perde però nella notte dei tempi quando "dalla Via" si è scaduti a "dalla via!"...

Che sia però la prostituta, l'arruffianarsi il prof agli esami o che altro, è sempre un dare per avere qualcosa in cambio, che sia implicito o esplicito. Il punto è che (e qui rimando a E' giusto pagare per una Via?) è illusione, e niente avrò realmente se non pagato nella stessa moneta.
Se pago con favori sessuali un diploma, non sarà un Vero diploma... Avrò un pezzo di carta, Vuoto dentro, e io sarò lo stesso di prima, senza conoscenza. Ma sembra che ci si accontenti di questo perchè al giorno d'oggi si scambia fare l'amore con la forma invece che con la sostanza... Come con le prostitute...
l punto forse è che, come dici Kael, ci si accontenta della forma anche se vuota poichè l'importante è apparire.
Questa inclinazione può portare vantaggi, e allora la si potrebbe percorrere, al contrario può non dare risultati ; secondo me questa possibilità rappresenta una minima parte.
Sostanzialmente un " dare per avere " che si muove su tutti i fronti possibili varia in intensità; questa veste l'azione in se. Nello specifico più sara importante quello al quale voglio arrivare è più " intensa " sarà l'azione, quale mezzo che mi condurrà all'obiettivo.
Nel discorso va anche inserito a mio modo di vedere, la sociale percezione della riprovevolezza di quel mestiere o di quella azione che forse può anche essere comisurata all'intensità di cui sopra. Probabilmente è una conseguenzialità additare, maggiormente, la prostituta ed in maniera minore la ragazza che "si da " per l'esame.
Insomma è ovvio che la sostanza sia la stessa ma è altrettanto conseguenziale che alla evoluzione sociale corrisponda un'accettazione di un modo di fare più che di un altro, poichè più consono al tempo che si vive ed alle azioni che generalmente accettate giustificano, in un certo senso, quel comportamento.
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Dr. Marc Haven
“Non deve essere l’alba di luce che deve iniziare ad avvisare la tua anima di tali doveri giornalieri e dell’ora in cui gli incensi devono bruciare sui fornelli; è la tua voce, solo lei che deve chiamare l’alba di luce e farla brillare sulla tua opera, alfine che tu possa dall’alto di questo Oriente, riversarla sulle nazioni addormentate nella loro inattività e sradicarle dalle tenebre in cui versano.”
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Vecchio 28-11-2006, 00.52.26   #5
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Secondo me siamo tutti prostituti (o almeno parlo per me )
che cosa intendiamo con prostituire? dare una propria parte in cambio di un altra? scambio? lo facciamo tutti..anche col nostro corpo e nessuno si cura solo per se stesso per guardarsi allo specchio,
e si da il proprio aspetto fisico quando si cerca una compagna/o e questo funziona come vetrina da supermercato nelle scelte, ma conviene a tutti e se due persone si piacciono si scambiano altro, e non soldi. ma questo è normale, eppure si è sempre dato il proprio corpo, ma in cambio di un altro.
e se questo appare normale, perchè lo scambio di un corpo per soldi non è normale? secondo me perchè il sesso piace a tutti e si ha troppo pudore e siamo nel 2006... la società ha imposto dei comportamenti e li ha definiti normali, altri invece anormali.
riguardo alle signore che parlavano dal parrucchiere, è sempre la solita cosa, quando non si può fare altro, si va sempre a parlare male degli altri, è più semplice che parlare bene di se stessi.
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Vecchio 28-11-2006, 01.31.25   #6
Era
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si...è più facile parlare male che bene....

il discorso iniziale voleva sottolineare l' ipocrisia....
il pararsi il cu....lo.....il non voler vedere la verita....
la prostituzione così come le chiacchiere dal parrucchiere...volevano essere lo spunto.....

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Vecchio 28-11-2006, 10.54.19   #7
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Tra chi vende e chi compra chi "sta meglio"? (e non intendo solo nella strada)

Questo accade anche dentro noi ogni istante della nostra vita.... c'è il diavoletto che cerca di comprare... e l'angioletto che cerca di non vendere.....
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Vecchio 28-11-2006, 11.38.40   #8
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Predefinito Sarà per questo che detesto andare dal parrucchiere?

Tutto è visto in superficie niente mai approfondito quando si parla di qualcosa che non ci ha toccato da vicino. Tutti chiusi dentro al proprio orticello…
Così anche la prostituzione…dietro, non fa nulla se, ci sono donne che non hanno più una vita propria, un amor proprio a cui hanno dovuto rinunciare per poter sopravvivere….
Magari dal parrucchiere non sanno neppure se il loro marito è solito frequentarle…questo argomento è molto delicato, la prostituzione come scelta…c’è anche questa opzione dietro la quale ci deve comunque essere qualcosa a cui si è rinunciato a favore del denaro…disillusione….perdita di valori…dolori… e chissà quant’altro vi è dietro a queste “scelte” quando lo sono perché poi credo non si scelga mai di fare questa “professione”…come a tutto c’è sempre dietro qualcosa che muove i fili…
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Vecchio 28-11-2006, 15.46.12   #9
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Tra chi vende e chi compra chi "sta meglio"? (e non intendo solo nella strada)

Questo accade anche dentro noi ogni istante della nostra vita.... c'è il diavoletto che cerca di comprare... e l'angioletto che cerca di non vendere.....

Sinceramente mi sembra che stia meglio chi " compra ".
Se si parte dal presupposto che questo avviene dentro di noi in ogni momento, suppongo che non sia evitabile trovare questa dinamica trasferita anche all'esterno, in quanto proiezione dell'individuale mondo interiore.
Se chi compra è definito "diavoletto ", sia interiormente e dunque esteriormente, nel senso che vuole far suo un pezzo ovvero una caratteristica o anche per il semplice gusto di possedere, vale a dire controllarlo, d'altro canto chi " cerca " di non vendere - quindi questo presuppone che non riesce sempre a tenere saldo ciò che tenta di non dare - cioè l'angioletto, si muove per non rilasciare cio che a lui appartiene.
In altre parole, forse, questa dinamica può anche essere intesa come una specie di attrito tra le parti che viene a formarsi, anche nella strada e non solo all'interno di ognuno.
Il "venire in possesso " di qualcosa che si caratterizza come un di più, rispetto a ciò che posseggo credo che possa farsi rientrare nell'ambito dell'egoismo....no?
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Ultima modifica di jezebelius : 28-11-2006 alle ore 15.48.34.
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Vecchio 28-11-2006, 16.17.58   #10
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Tra chi vende e chi compra chi "sta meglio"? (e non intendo solo nella strada)

Questo accade anche dentro noi ogni istante della nostra vita.... c'è il diavoletto che cerca di comprare... e l'angioletto che cerca di non vendere.....
Mah all’apparenza potrebbe sembrare che chi compra stia meglio, ma a ben guardare appaga quel vuoto che ha dentro che appena si concretizza è già pronto per il prossimo acquisto.
Chi vende lo fa comunque per lo stesso motivo vende per avere qualcosa in cambio quindi è un tipo di acquisto al contrario.
Chi muove tutto ciò? L’ego.
Noi abbiamo già tutto ma l’ego ci illude di qualche mancanza che tra il vendere e il comprare l’unico che ne guadagna è lui.
Tra l’angelo e il diavolo più si riesce a mantenere la distanza e più stiamo meglio noi.
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Vecchio 28-11-2006, 17.30.13   #11
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No.... ci sono delle leggi che sono al di sopra di noi, in questo caso la legge è quella che in economia è divenuta legge di mercato, offerta-richiesta, che nell'economia appunto determina il valore economico... in altri ambiti sono altri i valori.
E tra offerta e richiesta è il valore importante.... anche se tanti si inseriscono in perenni meccanismi di offerta e/o richiesta dimenticandolo

Quindi la mia domanda sul chi trae appagamento cercava di tirare fuori il tipo di appagamento che si può avere, perchè è vero che abbiamo già tutto, però dobbiamo divenirne coscienti e questo può avvenire solo, non stando lontani dai due, ma scegliendo a quali richieste del primo e quale rifiuto del secondo è bene per noi (per il punto dove siamo, per chi siamo etc etc) rispondere.

Stavolta non sono sicuro che si capisca cosa intendo... provo pure un paio di esempi

la prostituzione (per esempio ma possiamo spostarlo in tutto) è sempre esistita perchè c'è chi costretta (o costretto) o per desiderio di far soldi si vende e anche perchè c'è chi per svariati motivi compra, fin qui lo ha detto Era..... tolto il discorso sfruttamento che è ignobile, per il resto è il valore che si da da entrambe le parte a quel sesso che è il fulcro della faccenda... (e anche nello sfruttamento il valore diventa la sopravvivenza)
Se per me essere coerente ha un valore immenso, non lo posso vendere al capo ufficio, se per lui comprare la mia coerenza ha un valore grandissimo cercherà in ogni modo di farlo.... in questo caso più che in altri è evidente che la bilancia non la muoviamo da soli, anche se possiamo rendere pesante il nostro piatto a seconda del valore in gioco, in base alle risorse che abbiamo.
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Vecchio 28-11-2006, 18.07.18   #12
RedWitch
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Se per me essere coerente ha un valore immenso, non lo posso vendere al capo ufficio, se per lui comprare la mia coerenza ha un valore grandissimo cercherà in ogni modo di farlo.... in questo caso più che in altri è evidente che la bilancia non la muoviamo da soli, anche se possiamo rendere pesante il nostro piatto a seconda del valore in gioco, in base alle risorse che abbiamo.
Vediamo se ho capito qualcosa.. Nel caso della coerenza, ci sarà da una parte la grande importanza che le attribuisco, e quindi la volontà a non venderla, ma nello stesso tempo, verrò tentata dal fatto che il capo ufficio vuole comprarla a caro prezzo.. quindi ci sono degli "agenti esterni", che ci tenteranno, e dipenderà da noi, decidere se vendere.. e a quanto vendere..
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Vecchio 28-11-2006, 18.14.06   #13
Grey Owl
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Come l'acqua riempie gli spazi vuoti... cosi' e' la voglia egoica di conoscere... anche nell'errore... nel giusto e nello sbagliato secondo i canoni della societa' a cui paghiamo pegno... Il lato egoico ed egoistico di ognuno di noi ci porta a ricercare e sperimentare aldila' della ragione e dall'etica... se non fisicamente almeno intellettualmente... emotivamente...

Riprendendo l'esempio delle prostitute... hanno mercato perche' ci sono persone che ricercano queste situazioni... questi accadimenti... che cercano... che pagano... senza sensi di colpa postumi... questo modo di "fare" e' insito nell'uomo... perche' eternamente insoddisfatto e curioso... perche' dietro l'angolo cerca un qualcosa che non sa' ancora bene cosa... nel caso del sesso a pagamento vi e' una sorta di prova... di esame... pagano perche' dopo aver assaggiato il peccato poi se lo scordano... senza implicazioni profonde...
In superficie la prostituta e' l'estensione della mano dell'uomo... ma in profondita' e' una ricerca piu' profonda... la madre... il momento estatico fatto di millisecondi... non a caso la prostituta si fa' pagare prima della prestazione... perche' dopo la pressione interiore e' svanita... l'uomo si "sveglia" dalla pulsione sessuale potente... da tempo soffocata... rimessa la bestia nella stalla... si ritorna nei binari della societa'... il meccanismo e' evidente... sfogo e ricerca di chissa' che cosa...

AGGIUNGO: per alcune donne il sesso non e' peccato... anzi e' una forma di potere... di controllo... sanno come gestire la propria sessualita'... ne fanno uno "strumento" di potere... per contro vi sono uomini che della propria sessualita' ne fanno oggetto di peccato... in queste dinamiche uomo/donna tutto puo' accadere... il denominatore comune e' il buio... il non palesare le proprie inclianzioni... il celato... questo e' il vero problema... il non essere "padroni" delle proprie pulsioni...

PS: leggasi donna come uomo e viceversa...hehehe


... forse sono andato OT?... boh?

Ultima modifica di Grey Owl : 28-11-2006 alle ore 18.24.53.
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