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Vecchio 18-03-2010, 13.38.47   #1
nikelise
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Predefinito Apologia e condanna della follia e della moderazione

La follia intesa come perdita di controllo da parte dell'io del proprio Se' oppure per farla piu' semplice come perdita di controllo e basta e' sempre da biasimare?
O in quel momento di follia c'e' del Vero , c'e' un momento di verita' inaccessibile all'io razionale ?

La moderazione virtu' che sta assieme alla pazienza alla temperanza che consente la vita sociale , consente una quieta vita individuale e consente di provare rispetto per l'altro quando non ha i nostri tempi e nasce dal controllo dell'io sull'essere e' sempre ed in ogni circostanza da ricercare ?

C'e' un tempo per la follia ed un tempo per la moderazione ma la follia per definizione non la si puo' contenere , limitare quindi come fare?

Proviamo a ragionarci su per difendere l'una e l'altra segnandone pero' anche i limiti in relazione l'una all'altra.....sempre se e' possibile farlo .

Ultima modifica di nikelise : 18-03-2010 alle ore 13.44.43.
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Vecchio 18-03-2010, 13.46.14   #2
Ray
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Ma dove starebbe questo controllo dell'io sul Se? Anche il fatto poi che dici "proprio" riferendoti all'io sul Se non lo vedo tanto... semmai l'opposto sarebbe più sensato, ma lo stesso non torna.
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Vecchio 18-03-2010, 14.11.04   #3
nikelise
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Ma dove starebbe questo controllo dell'io sul Se? Anche il fatto poi che dici "proprio" riferendoti all'io sul Se non lo vedo tanto... semmai l'opposto sarebbe più sensato, ma lo stesso non torna.
La repressione ad esempio e' un controllo dell'io sul Se .
Mentre la follia e' la perdita di controllo dell'io sul Se in accezione negativa .
Altri in accezione positiva non la considerano una perdita di controllo ma un guadagno nell'acquisire l'energia che proviene dal Se .
Ma io l'avrei impostata come difesa della follia nella sua versione peggiore : quella condannata come perdita di controllo a favore del comportamento moderato.
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Vecchio 18-03-2010, 18.36.55   #4
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Bon, ma anche ammettendo che dalla perdita di controllo si guadagni qualcosa (poi però dobbiamo vedere se c'è davvero sto guadagno e in cosa consiste) il tutto dipende da quanto costa. Pedita totale o parziale? Poi si torna? Se si torna si torna come prima? Se no, con che danni? Ecc.
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Vecchio 18-03-2010, 19.28.42   #5
nikelise
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Bon, ma anche ammettendo che dalla perdita di controllo si guadagni qualcosa (poi però dobbiamo vedere se c'è davvero sto guadagno e in cosa consiste) il tutto dipende da quanto costa. Pedita totale o parziale? Poi si torna? Se si torna si torna come prima? Se no, con che danni? Ecc.
Si sono convinto che ci sia molto da guadagnare da quella che chiamo follia che poi ciascuno di noi puo' chiamare come vuole e che spesso invece viene tenuta a freno e non sfruttata .
Bisogna capire pero' di cosa si tratta per sfruttarla .
Un furore interiore , uno sconvolgimento dell'anima spinge sicuramente verso una verita' .
E' come avere a che fare col sogno , entrambi follia e sogno attingono a quelle ricchezze che stanno nell'inconscio a cui bisogna prestare attenzione .

A proposito della consapevolezza intensa descritta da Castaneda , di cui , dopo , non aveva piu' memoria , hai presente quando scrivi , anche qui nel forum , in uno stato di tale concentrazione o di furore nel quale ''vedi '' e scrivi cose che non pensavi di conoscere un minuto prima e che se non fai presto a fermare poi non sei piu' in grado di ricordare ?
Questo e' un esempio di follia creatrice che attinge a quel fondo di energia , contenuti , sensazioni , di cui normalmente nulla sappiamo .
Ma ciascuno di noi ha il suo lato di follia e di contenuti a cui attingere , e' che spesso li si sotovaluta se non li si disprezza in nome di una consuetudine di comportamento da tenere secondo morale corrente .
Bello sarebbe se ciascuno di noi riuscisse a descrivere le sue esperienze di follia creatrice per aiutare gli altri a riconoscerle e ad affidarvicisi con maggior sicurezza .

Quindi il guadagno a mio avviso non solo c'e' ma e' assolutamente rilevante ed importante .
Il punto e' che questa follia va contenuta , limitata , follia che per definizione e' incontrollabile e cosi' deve essere altrimenti non sarebbe follia .
Ma la moderazione , la temperanza allora a che serve sembra quasi un soffocamento di questo movimento dell'anima eppure e' un'indubbia virtu'.
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Vecchio 18-03-2010, 20.57.59   #6
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Il punto e' che questa follia va contenuta , limitata , follia che per definizione e' incontrollabile e cosi' deve essere altrimenti non sarebbe follia .
Ma la moderazione , la temperanza allora a che serve sembra quasi un soffocamento di questo movimento dell'anima eppure e' un'indubbia virtu'.
Premetto che non ne so molto, ma se la follia è incontrollabile va da sè che non può essere contenuta nè limitata, e quindi non può essere usata a nostro vantaggio.
Il genio creativo, quel furore di cui parli, e che si prova nei momenti in cui io chiamo di "grazia", lo distinguerei dalla follia. In quei momenti non si sente nè fame nè stanchezza e si moltiplicano le energie ed effettivamente da noi escono delle cose che non pensavamo nemmeno di possedere e soprattutto estrema lucidà mentale, come se si vedesse oltre quello che di solito vediamo.
Ma la follia secondo me è altro, è vivere in una dimensione diversa che altera la realtà, le sensazioni e l'ambiente circostante, in cui cadono i freni inibitori e si cambia completamente personalità, ci si sente liberi, e questa follia è incontrollabile e non si può tornare indietro con la propria volontà, ma solo con interventi esterni e spesso coatti.
In questa follia, sempre secondo me, non c'è verità, perchè si vive in uno stato alterato e quindi non vedo come ci si potrebbe trarre dei vantaggi.
Per quanto riguarda la tolleranza e la moderazione, queste virtù sottitendono un controllo della situazione, che si scontra con ciò che è incontrollabile.
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Vecchio 18-03-2010, 21.16.18   #7
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per me la follia è come un fiume in piena,passa di "tutto"
solo che oramai si sono rotti gli argini...
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Vecchio 18-03-2010, 21.31.48   #8
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hai presente quando scrivi , anche qui nel forum , in uno stato di tale concentrazione o di furore nel quale ''vedi '' e scrivi cose che non pensavi di conoscere un minuto prima e che se non fai presto a fermare poi non sei piu' in grado di ricordare ?
Ahhhhh, ma tu chiami follia l'ispirazione ... bastava dire.
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Vecchio 19-03-2010, 00.31.58   #9
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Il punto e' che questa follia va contenuta , limitata , follia che per definizione e' incontrollabile e cosi' deve essere altrimenti non sarebbe follia .
Ma la moderazione , la temperanza allora a che serve sembra quasi un soffocamento di questo movimento dell'anima eppure e' un'indubbia virtu'.
Già, è una virtù. Che probabilmente, tra le altre cose, rafforza l'io in modo da poter sopportare sempre meglio il flusso di cui parli. Forse c'è una sorta di rubinetto, forse pure regolabile (anche se non credo funzioni così) da cui dovremmo essere tanto bravi da far arrivare quel che possiamo sopportare (in effetti ad esempio qualcuno regge cose, o anche concetti, per i quali altri vanno in follia) e contemporaneamente rischiare qualcosa in modo da ampliare le possibilità di contenimento.
Comunque pare ci siano passaggi in cui il rischio di impazzire (nel senso di restare pazzi) è concreto e serio.
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Vecchio 19-03-2010, 10.44.07   #10
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Premetto che non ne so molto, ma se la follia è incontrollabile va da sè che non può essere contenuta nè limitata, e quindi non può essere usata a nostro vantaggio.
Il genio creativo, quel furore di cui parli, e che si prova nei momenti in cui io chiamo di "grazia", lo distinguerei dalla follia. In quei momenti non si sente nè fame nè stanchezza e si moltiplicano le energie ed effettivamente da noi escono delle cose che non pensavamo nemmeno di possedere e soprattutto estrema lucidà mentale, come se si vedesse oltre quello che di solito vediamo.
Ma la follia secondo me è altro, è vivere in una dimensione diversa che altera la realtà, le sensazioni e l'ambiente circostante, in cui cadono i freni inibitori e si cambia completamente personalità, ci si sente liberi, e questa follia è incontrollabile e non si può tornare indietro con la propria volontà, ma solo con interventi esterni e spesso coatti.
In questa follia, sempre secondo me, non c'è verità, perchè si vive in uno stato alterato e quindi non vedo come ci si potrebbe trarre dei vantaggi.
Per quanto riguarda la tolleranza e la moderazione, queste virtù sottitendono un controllo della situazione, che si scontra con ciò che è incontrollabile.
Stella non dobbiamo fermarci al nome ma comprendere il fenomeno da dove parte e dove porta .
C'e' identica natura tra l'ispirazione , la divinazione , la creazione artistica , l'immaginazione attiva che e' il nome con cui si manifestano tutti questi aspetti della psiche e la follia .
Sono tutte alterazioni della realta' .
Il punto e' che noi diamo alla realta' corrente un valore tale da escludere altre realta' di valore rilevantissimo per la nostra vita psichica .

Ad esempio la creativita' artistica di filo ( spero che la citazione non crei un nuovo inutile casino ) espressa nei suoi post poetici /narrativi altro non e' che manifestazione di immaginazione attiva cioe' espressione dell'inconscio cioe' alla fine e' una fuoriuscita dalla realta' allo stesso modo seppur con intensita' diversa della follia .
Se non ci soffermiamo sui nomi ma andiamo a fondo del fenomeno potremmo parlare di tutte queste manifestazioni di quelle piu' nobili ma anche di quelle che appaiono le peggiori manifestazioni dell'animo per vedere quale sia il nucleo di verita' a cui attingono e dove e come invece vadano arginate ammesso che sia possibile .
Non voglio scomodare il FEDRO di Platone per sostenere che sempre di follia si tratta ma se andiamo al di la' delle apparenze delle definizioni correnti arriviamo all'essenza del fenomeno .
La qual cosa solo ed esclusivamente perche' e' di grande importanza sapere cosa tenere di quei momenti di follia e cosa invece gettare in nome della moderazione o temperanza .
E come questi aspetti opposti follia e moderazione debbano interagire .
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Vecchio 19-03-2010, 11.24.20   #11
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Bello sarebbe se ciascuno di noi riuscisse a descrivere le sue esperienze di follia creatrice per aiutare gli altri a riconoscerle e ad affidarvicisi con maggior sicurezza .

.

E' una forza molto forte quella di cui parli, qualcosa che nasce da dentro, in cui immergersi come un fiume in piena. Io però la distinguerei dalla patologia, non credo ci sia nessuna libertà, ispirazione o contatto divino nella patologia , i malati psichiatrici infatti non imparano nulla dalla loro condizione alterata ci vivono dentro in una specie di isolamento. Se la patologia possa essere una conseguenza di questa forza creatrice mal gestita non saprei.

L'importante secondo me è sapere usare la propria follia continuando a rimanere inseriti in una condizione di normalità, cioè di salda capacità di rapportarsi con l'esterno e con gli altri.
Questa la mia idea... Ora per entrare nello specifico se vuoi immergerti un pò in questo fiume ti offrirei un soggiorno a casa mia di tre giorni...
Da questo punto di vista io (ma non solo io anche mia sorella e in piccola parte i miei genitori) siamo una manica di fulminati.
Forse non dovrei dirle ma siccome nel tuo post chiedi che qualcuno descriva le sue esperienze di follia creatrice, qualche sasso posso gettarlo:
io abbraccio gli alberi, di notte d'estate cammino a piedi nudi sull'erba in giardino, a volte mi ci sdraio soprattutto quando fa molto caldo e rimango a guardare le stelle e tutto quello che si muove intorno. Faccio il bagno in mare, sempre di notte quando non si vede nemmeno la distinzione tra cielo e acqua perchè è tutto nero, poi cammino sulla spiaggia. L'ultimo pallino che mi è venuto è quello di dipingermi interamente con dei colori a tempera da pelle e distendermi su un lenzuolo bianco. Ballo nuda in giro per la casa. Insomma ne faccio di cose non usuali e quando le faccio mi sento in comunione col tutto, mi sento viva, mi sento ispirata... Ma più di così non posso dire..

Erasmo da Rotterdam scrisse tutto un elogio sulla follia presentandola come una porta per raggiungere la sapienza io chiuderei con queste parole sue:

"Osservate con quanta previdenza la natura, madre del genere umano, ebbe cura di spargere ovunque un pizzico di follia. Infuse nell’uomo più passione che ragione perché fosse tutto meno triste, difficile, brutto, insipido, fastidioso. Se i mortali si guardassero da qualsiasi rapporto con la saggezza, la vecchiaia neppure ci sarebbe. Se solo fossero più fatui, allegri e dissennati godrebbero felici di un’eterna giovinezza. La vita umana non è altro che un gioco della follia."

Ultima modifica di Edera : 19-03-2010 alle ore 11.27.43.
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Vecchio 19-03-2010, 11.48.14   #12
nikelise
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E' una forza molto forte quella di cui parli, qualcosa che nasce da dentro, in cui immergersi come un fiume in piena. Io però la distinguerei dalla patologia, non credo ci sia nessuna libertà, ispirazione o contatto divino nella patologia , i malati psichiatrici infatti non imparano nulla dalla loro condizione alterata ci vivono dentro in una specie di isolamento. Se la patologia possa essere una conseguenza di questa forza creatrice mal gestita non saprei.

L'importante secondo me è sapere usare la propria follia continuando a rimanere inseriti in una condizione di normalità, cioè di salda capacità di rapportarsi con l'esterno e con gli altri.
Questa la mia idea... Ora per entrare nello specifico se vuoi immergerti un pò in questo fiume ti offrirei un soggiorno a casa mia di tre giorni...
Da questo punto di vista io (ma non solo io anche mia sorella e in piccola parte i miei genitori) siamo una manica di fulminati.
Forse non dovrei dirle ma siccome nel tuo post chiedi che qualcuno descriva le sue esperienze di follia creatrice, qualche sasso posso gettarlo:
io abbraccio gli alberi, di notte d'estate cammino a piedi nudi sull'erba in giardino, a volte mi ci sdraio soprattutto quando fa molto caldo e rimango a guardare le stelle e tutto quello che si muove intorno. Faccio il bagno in mare, sempre di notte quando non si vede nemmeno la distinzione tra cielo e acqua perchè è tutto nero, poi cammino sulla spiaggia. L'ultimo pallino che mi è venuto è quello di dipingermi interamente con dei colori a tempera da pelle e distendermi su un lenzuolo bianco. Ballo nuda in giro per la casa. Insomma ne faccio di cose non usuali e quando le faccio mi sento in comunione col tutto, mi sento viva, mi sento ispirata... Ma più di così non posso dire..

Erasmo da Rotterdam scrisse tutto un elogio sulla follia presentandola come una porta per raggiungere la sapienza io chiuderei con queste parole sue:

"Osservate con quanta previdenza la natura, madre del genere umano, ebbe cura di spargere ovunque un pizzico di follia. Infuse nell’uomo più passione che ragione perché fosse tutto meno triste, difficile, brutto, insipido, fastidioso. Se i mortali si guardassero da qualsiasi rapporto con la saggezza, la vecchiaia neppure ci sarebbe. Se solo fossero più fatui, allegri e dissennati godrebbero felici di un’eterna giovinezza. La vita umana non è altro che un gioco della follia."
Brava Edera bella immagine quella che hai dato ...potevi andatre oltre i puntini pero'
A parte gli scherzi sei COME una MENADE cara a DIONISO .
Questo Dio aveva per amiche/sacerdotesse delle donne sovvertitrici dell'ordine sociale ( v. le baccanti di Euripide ) prima che un'altra dottrina le reprimesse .
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Vecchio 19-03-2010, 11.59.52   #13
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Ad esempio la creativita' artistica di filo ( spero che la citazione non crei un nuovo inutile casino ) espressa nei suoi post poetici /narrativi altro non e' che manifestazione di immaginazione attiva cioe' espressione dell'inconscio cioe' alla fine e' una fuoriuscita dalla realta' allo stesso modo seppur con intensita' diversa della follia .
Nike bisogna sperare dopo che si è fatto tutto il necessario, tu qui non l'hai fatto a prescindere che la cosa crei o non crei problemi a Filo.
La regola è che si parla dei fatti e non delle persone, la cosa è possibile solo su loro richiesta esplicita o implicita.
Mi rendo conto che non riesci a (e non vuoi) comprendere questa cosa, per te è stato solo un inutile casino.
Purtroppo potrei farti capire cosa succede in questi casi solo se ti citassi in un modo che ti darebbe fastidio. Ci riuscirei se volessi, ma non voglio.
Se vuoi apri un 3d in comunità e discutiamo della cosa. Qua andiamo avanti con il discorso.
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Vecchio 19-03-2010, 12.10.05   #14
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Nike bisogna sperare dopo che si è fatto tutto il necessario, tu qui non l'hai fatto a prescindere che la cosa crei o non crei problemi a Filo.
La regola è che si parla dei fatti e non delle persone, la cosa è possibile solo su loro richiesta esplicita o implicita.
Mi rendo conto che non riesci a (e non vuoi) comprendere questa cosa, per te è stato solo un inutile casino.
Purtroppo potrei farti capire cosa succede in questi casi solo se ti citassi in un modo che ti darebbe fastidio. Ci riuscirei se volessi, ma non voglio.
Se vuoi apri un 3d in comunità e discutiamo della cosa. Qua andiamo avanti con il discorso.
Ok o non lo faccio e mi pare piu' semplice ma e' peccato e riduttivo del post oppure devo mandare una mail e chiedere l'autorizzazione prima di fare ?
Hai alternative , chiedo sul serio ?
RITIRO LA DOMANDA O LA FACCIO IN COMUNITA', VA BENE.
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Vecchio 19-03-2010, 12.41.24   #15
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Brava Edera bella immagine quella che hai dato ...potevi andatre oltre i puntini pero'
A parte gli scherzi sei COME una MENADE cara a DIONISO .
Questo Dio aveva per amiche/sacerdotesse delle donne sovvertitrici dell'ordine sociale ( v. le baccanti di Euripide ) prima che un'altra dottrina le reprimesse .
Sì...Le baccanti, credo che in ogni donna ci sia un 'pò di baccante', spesso repressa. Però non vorrei passasse un'idea orgiastica di Edera il rapporto di follia è tra me e l'universo, senza uso di sostanze
Lo preciso per chi passa per questo topic in generale perchè il mio post precedente potrebbe essere mal interpretato.
La moderazione serve appunto a stabilire degli argini, ad aprire il rubinetto e far passare solo ciò che si vuole far passare. E' un equilibrio delicato da mantenere, ma ne vale la pena attingere a questa fonte, io almeno non ci rinuncerei mai.
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Vecchio 19-03-2010, 12.56.28   #16
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Sì...Le baccanti, credo che in ogni donna ci sia un 'pò di baccante', spesso repressa. Però non vorrei passasse un'idea orgiastica di Edera il rapporto di follia è tra me e l'universo, senza uso di sostanze
Lo preciso per chi passa per questo topic in generale perchè il mio post precedente potrebbe essere mal interpretato.
La moderazione serve appunto a stabilire degli argini, ad aprire il rubinetto e far passare solo ciò che si vuole far passare. E' un equilibrio delicato da mantenere, ma ne vale la pena attingere a questa fonte, io almeno non ci rinuncerei mai.
Non c'e' pericolo mi pare che tu venga fraintesa .

Quello che vorrei scoprire se possibile con questo 3d e col vostro aiuto e' come si concilia l'incontenibilita' di una follia con la moderazione .
Io non credo che sia possibile contenerla , non e' come aprire e chiudere un rubinetto cosi' da dosare il travaso dall'inconscio o forse si
ma come tutto non a costo zero ,
nel senso che perdi sicuramente qualcosa ammesso che si possa ridurre il flusso come con un rubinetto .
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Vecchio 19-03-2010, 13.11.54   #17
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Stella non dobbiamo fermarci al nome ma comprendere il fenomeno da dove parte e dove porta .
C'e' identica natura tra l'ispirazione , la divinazione , la creazione artistica , l'immaginazione attiva che e' il nome con cui si manifestano tutti questi aspetti della psiche e la follia .
Sono tutte alterazioni della realta' .
Alterazioni della coscienza, non della realtà.

Che siano della stessa natura comunque non significa che siano uguali
---------------------

La questione è che la follia è solo un mezzo, non è il fine.
A cosa serve la follia nell'ambito del discorso che stiamo facendo?
Serve mandare in corto la ragione e quindi a bloccare alcuni suoi filtri, quelli meccanici inconsci.
Quindi è necessaria la follia? In assoluto no, potrebbe essere necessaria a chi non riesce a bloccare volontariamente l'automatismo, fosse anche solo per sperimentare come si può stare senza.
E' utile la follia? Se rimane l'unico mezzo per sperimentare certi stati no, non è utile anzi è dannosa. C'è pure il rischio di non saper tornare indietro se lo si fa da soli e non si è abbastanza radicati.

La follia però non blocca solo i filtri meccanici, blocca tutta la ragione (a valori progressivi in base all'ampiezza della follia) quindi oltre al doppio lavoro (per riportare indietro ciò che vediamo in quello squarcio nella ragione meccanica) è comunque limitata... soprattutto se ci andiamo da soli.

Metaforicamente la potremmo definire come un territorio oscuro
Possiamo osservarlo dall'orlo dell'oscurità. (limitati)
Possiamo entrarci con una cordicella (limitati)
Possiamo entrarci senza nulla (liberi)

Ma a quel punto o non usciamo più oppure qualcuno da fuori deve darci una voce, fare luce etc...
Ci sarebbe anche un'altra possibilità, ma è praticamente talmente remota che non la menziono neanche.

------------------------

Ovviamente non sto parlando della "follia" razionale, quella in cui ci si convince di essere estrosi, artistici perchè pare interessante, chi entra nella follia veramente si può scordare la vita sociale quanto meno per il periodo in cui vi soggiorna. Si può essere folli senza manifestarlo o non esserlo pur facendo follie. La seconda non è utile in un discorso di autoconoscenza, anzi rafforza i la meccanicità.
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Vecchio 19-03-2010, 15.21.08   #18
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Ovviamente non sto parlando della "follia" razionale, quella in cui ci si convince di essere estrosi, artistici perchè pare interessante, chi entra nella follia veramente si può scordare la vita sociale quanto meno per il periodo in cui vi soggiorna. Si può essere folli senza manifestarlo o non esserlo pur facendo follie. La seconda non è utile in un discorso di autoconoscenza, anzi rafforza i la meccanicità.
Stando a queste parole quella che vivo io o chi simile a me ha questi momenti 'estrosi' è follia razionale e non vera follia, visto che la vita sociale almeno nel mio caso viene sempre mantenuta.
In ogni caso immergermi in quel tipo di stato ha una capacità liberatoria, di sfiato, è l'unico mezzo che ho trovato per convivere più o meno con me stessa e col mio mondo interiore. Penso che vivendo questo tipo di follia razionale (in modi soggettivi a seconda di chi li vive) e lasciando un pò i freni inibitori o di censura in generale molte persone potrebbero alleviare un poco le loro nevrosi.

Non credo però di riuscire a comprendere bene le ultime frasi del tuo post, cosa intendi per 'fare follie senza essere folli'e in che modo ciò va a rafforzare gli automatismi?
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Vecchio 20-03-2010, 00.15.46   #19
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Ci sarebbe anche un'altra possibilità, ma è praticamente talmente remota che non la menziono neanche.
Il Filo di Arianna?
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Vecchio 20-03-2010, 00.53.33   #20
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Il Filo di Arianna?
Penso che questo sia entrare con la cordicella.
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Vecchio 20-03-2010, 11.11.00   #21
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Alterazioni della coscienza, non della realtà.

Che siano della stessa natura comunque non significa che siano uguali
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La questione è che la follia è solo un mezzo, non è il fine.
A cosa serve la follia nell'ambito del discorso che stiamo facendo?
Serve mandare in corto la ragione e quindi a bloccare alcuni suoi filtri, quelli meccanici inconsci.
Quindi è necessaria la follia? In assoluto no, potrebbe essere necessaria a chi non riesce a bloccare volontariamente l'automatismo, fosse anche solo per sperimentare come si può stare senza.
E' utile la follia? Se rimane l'unico mezzo per sperimentare certi stati no, non è utile anzi è dannosa. C'è pure il rischio di non saper tornare indietro se lo si fa da soli e non si è abbastanza radicati.

La follia però non blocca solo i filtri meccanici, blocca tutta la ragione (a valori progressivi in base all'ampiezza della follia) quindi oltre al doppio lavoro (per riportare indietro ciò che vediamo in quello squarcio nella ragione meccanica) è comunque limitata... soprattutto se ci andiamo da soli.

Metaforicamente la potremmo definire come un territorio oscuro
Possiamo osservarlo dall'orlo dell'oscurità. (limitati)
Possiamo entrarci con una cordicella (limitati)
Possiamo entrarci senza nulla (liberi)

Ma a quel punto o non usciamo più oppure qualcuno da fuori deve darci una voce, fare luce etc...
Ci sarebbe anche un'altra possibilità, ma è praticamente talmente remota che non la menziono neanche.

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Ovviamente non sto parlando della "follia" razionale, quella in cui ci si convince di essere estrosi, artistici perchè pare interessante, chi entra nella follia veramente si può scordare la vita sociale quanto meno per il periodo in cui vi soggiorna. Si può essere folli senza manifestarlo o non esserlo pur facendo follie. La seconda non è utile in un discorso di autoconoscenza, anzi rafforza i la meccanicità.

Mi pare che tu abbia preso una parte per il tutto.
Forse e' colpa del termine che ho usato : la follia , termine forte che aveva il fine di dare il senso di irrefrenabilita' ed incontenibilita' al fenomeno .
Anche se all'inizio del post il tuo riferimento all'ispirazione , alla creativita' artistica v. poesia musica o all'immaginazione attiva mi fanno pensare che avevi capito che non parlavo degli stati patologici o delle alterazioni della coscienza indotte .

Se parliamo del mare ma io ho in mente l'immagine prevalente di una condizione di brezza estiva mattutina di 15 nodi mentre tu hai l'immagine prevalente del mare in burrasca e' evidente che pur parlando di mare parliamo di cose diverse .
Poco male se si ammette che il mare possa prevedere entrambe le situazioni e molte altre ancora ma se si crea la regola partendo da una sola immagine prevalente nella psiche ,
si prende una parte per il tutto e si crea una regola per l'intero fenomeno altrettanto parziale e poco adatta per non dire errata con riferimento a fenomeni di diverso tipo che poi sono quelli da cui , con immagine altrettanto parziale , sono partito nell'aprire il 3d .

D'altra parte era a mio avviso anche importante parlando di alterazione della coscienza o come intendevo io di percezione alterata della realta' riportare fenomeni diversissimi ,
quelli piu' lievi e non patologici e quelli piu' gravi
alla matrice comune loro propria che e' proprio un momento di follia vuoi perche' manca il filtro della ragione vuoi perche' si attinge a contenuti che non hanno nulla a che fare con la ragione sicche' il filtro della ragione e' meglio che non intervenga o intervenga tardi per evitare di far perdere intensita' e luce a quello che si e' trovato in quell'ambito.
Fenomeni ai quali non credo si possa applicare la regola tranciante che hai descritto nel post cui mi riferisco .
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Vecchio 20-03-2010, 11.27.40   #22
'ayn soph
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certamente il tutto va ricondotto, dato che siamo in Esoterismo ai due lati (se vogliamo) o caratteri, l'uno è l'uomo materico che appunto scambia l'agire dello spirito per un disturbo, l'altro è l'uomo spiritualizzato.
Se io stessi parlando con un uomo non realizzato o materico (che sta ancora sciogliendo i nodi della sua esistenza materiale quindi sta all'inferno, esotericamente parlando, è risorto ma sta all'inferno o subconscio) e gli esponessi una cosa del genere non ci capiremmo mai, dato che lui sarebbe ancora immerso in quello stato per superarlo e non avrebbe energie per altro. E forse in questo thread si rischia di fare una cosa del genere.

Ciò detto, rimane un mio parare.
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Vecchio 20-03-2010, 11.32.33   #23
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Erasmo da Rotterdam scrisse tutto un elogio sulla follia presentandola come una porta per raggiungere la sapienza io chiuderei con queste parole sue:

"Osservate con quanta previdenza la natura, madre del genere umano, ebbe cura di spargere ovunque un pizzico di follia. Infuse nell’uomo più passione che ragione perché fosse tutto meno triste, difficile, brutto, insipido, fastidioso. Se i mortali si guardassero da qualsiasi rapporto con la saggezza, la vecchiaia neppure ci sarebbe. Se solo fossero più fatui, allegri e dissennati godrebbero felici di un’eterna giovinezza. La vita umana non è altro che un gioco della follia."
Anche io riesco a vedere la follia come la possibilità di esplorare quella parte dell'io che resta sempre in ombra, soffocata dal perbenismo, dalle regole sociali, necessarie ma a volte pesanti, la "follia" ci permette di sorridere della vanità, della pomposità, delle prediche inutili...è insomma la capacità di staccarsi al di sopra del quotidiano, di far vivere la parte più libera e emotiva che ci dovrebbe essere in ciascuno.
Il fatto di mettere per iscritto delle emozioni può dipendere sempre dallo spazio che riesco a dare ai sentimenti, certo non sono cose che dico o affermo nel quotidiano nè le faccio leggere ad altri, come dice Nike potrebbero essere frutto della espressione dell'inconscio!

Ultima modifica di filoumenanike : 20-03-2010 alle ore 11.35.20.
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Vecchio 20-03-2010, 11.42.18   #24
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Originalmente inviato da filoumenanike Visualizza messaggio
Il fatto di scrivere delle povere cose emozionali può dipendere sempre dallo spazio che riesco a dare ai sentimenti, certo non sono cose che dico o affermo nel quotidiano nè le faccio leggere ad altri, come dice Nike potrebbero essere frutto della espressione dell'inconscio!
Chiedo scusa a Filo per la citazione non autorizzata ma nel contempo la ringrazio per aver colto quello che ho detto per quello che nella sostanza era e voleva essere .

In effetti l'immaginazione attiva junghiana tra i molti modi di manifestarsi prevede quello artistico/ poetico (piu' che narrativo) come modo di espressione di immagini dell'inconscio .
Espressione artistica che nasce da un bisogno intimo e che ha anche una funzione terapeutica di riequilibrio della psiche .
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Vecchio 20-03-2010, 11.56.37   #25
griselda
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Tutti sembrate sicuri di cosa sia la follia mentre io mi domando cosa sia.
Mi domando se la follia possa essere quel momento in cui decidi di fare qualcosa che non sarebbe proprio lecito fare, contrario ai principi del comune pensare.
Oppure se follia si può definire lo stato psicologico che ti impedisce di vedere la realtà in cui sei inserito e dovresti vivere come pacifica ed invece la riempi di mostri e paure rendendola folle
Oppure può essere follia il non fermarsi mettendo da parte la ragione e lasciandosi trasportare dalle emozioni fino al punto di non ritorno
Cos'è follia se non guardare dentro il baratro e caderci dentro a capofitto?
Mi da l'idea di quei cartoni in cui il personaggio cade in un vuoto senza fondo in una spirale senza fine
__________________
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Ultima modifica di griselda : 20-03-2010 alle ore 11.59.27.
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