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Vecchio 10-12-2008, 12.12.05   #1
stella
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Predefinito Prestare - perdere - donare

Si perde sempre, quando si presta; non si perde mai...quando si dona.

Questa riflessione la trovo molto vera.
Tra il prestare e il donare c'è da una parte il separarsi da qualcosa che consideri tuo e hai paura di perderlo quando lo presti a qualcuno, dall'altra la libertà di donare...
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Vecchio 10-12-2008, 17.09.37   #2
nikelise
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Si perde sempre, quando si presta; non si perde mai...quando si dona.

Questa riflessione la trovo molto vera.
Tra il prestare e il donare c'è da una parte il separarsi da qualcosa che consideri tuo e hai paura di perderlo quando lo presti a qualcuno, dall'altra la libertà di donare...
Vi e' mai capitato che un amico vi abbia chiesto dei soldi in prestito ?
Se si come vi siete comportati ?
O come vi comportereste ?
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Vecchio 10-12-2008, 23.24.14   #3
griselda
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Si perde sempre, quando si presta; non si perde mai...quando si dona.

Questa riflessione la trovo molto vera.
Tra il prestare e il donare c'è da una parte il separarsi da qualcosa che consideri tuo e hai paura di perderlo quando lo presti a qualcuno, dall'altra la libertà di donare...
Curioso... in questi giorni stavo ragionando su come dovermi comportare avendo prestato un oggetto e non avendolo ricevuto di ritorno per diverse settimane.

Osservandomi ho visto quanto questa cosa mi dava fastidio, il non mantenere il senso del prestito, che per me vuol dire mi dai quell'oggetto lo uso e poi te lo rendo.
Quindi per me era a tempo, doveva avere per forza un tempo, che però non avendolo stabilito precedentemente, non avrebbe dovuto preoccuparmi.

Invece mi preoccupava eccome, non tanto per l'oggetto ma per il principio che avevo imparato da bambina: "te lo presto pietro ma va che deve tornare indietro"
A posteriori poi c'era stato un altro avvenimento in cui pietro non è tornato se non dopo un anno, quando mi ero ricordata di averlo prestato sempre a quella persona, ma solo perchè ne avevo bisogno io.

A quel punto mi sono detta, devono avermi prestato qualcosa che non ho mai reso se mi succede questa cosa.

Alla fine di tutto questo ambaradan ho preso la palla in mano e ho chiesto se serviva ancora e se no se me lo potevano ridare.( cosa per me faticosissima)

Scusate la lungaggine, ma era per dimostrare che se si presta, si perde sempre, ma non l'oggetto ma il tempo a logorarsi a pensare. E se non reggiamo il tempo chiedere e meglio che logorarsi.
Molto meglio comunque regalare, in quel modo tutto si chiude in un atto semplice e finito.
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ORDINE RITMO ARMONIA
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Vecchio 10-12-2008, 23.38.56   #4
Ray
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Vi e' mai capitato che un amico vi abbia chiesto dei soldi in prestito ?
Se si come vi siete comportati ?
O come vi comportereste ?
Si.
Glieli ho dati.
Se posso glieli darei.

Tu?
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Vecchio 11-12-2008, 08.08.56   #5
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Si.
Glieli ho dati.
Se posso glieli darei.

Tu?
Dipende a cosa servono i soldi che ti vengono chiesti .
Se servono ad un'attivita' d'impresa , a temporeggiare in una situazione finanziaria molto difficile cioe' a coprire solo parte dei debiti contratti cui non potra' con tutta probabilita' far fronte ?
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Vecchio 11-12-2008, 10.42.51   #6
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Come dice il detto (in un certo senso) non presto mai, spontaneamente, quello che so non poter perdere, in tal caso non guardo più di tanto il livello di amicizia, altrimenti non avrei dovuto prestare libri, soldi (pochi, ma in età in cui erano tanti) e altro a conoscenti.
Alla fin fine il mio prestito è quasi un regalo... sta all'altro onorarlo non perchè glielo chiedo, ma perchè è giusto per se stesso, se non lo fa amen.

Diverso il discorso se qualcuno mi chiede qualcosa che non potrei regalargli, in quel caso posso prestarla lo stesso, ma esigo in qualsiasi maniera la restituzione.


Nike mi servono 50000 euro, siamo amici no? (sto scherzando )
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Vecchio 11-12-2008, 11.47.23   #7
nikelise
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Come dice il detto (in un certo senso) non presto mai, spontaneamente, quello che so non poter perdere, in tal caso non guardo più di tanto il livello di amicizia, altrimenti non avrei dovuto prestare libri, soldi (pochi, ma in età in cui erano tanti) e altro a conoscenti.
Alla fin fine il mio prestito è quasi un regalo... sta all'altro onorarlo non perchè glielo chiedo, ma perchè è giusto per se stesso, se non lo fa amen.

Diverso il discorso se qualcuno mi chiede qualcosa che non potrei regalargli, in quel caso posso prestarla lo stesso, ma esigo in qualsiasi maniera la restituzione.


Nike mi servono 50000 euro, siamo amici no? (sto scherzando )
Allora l'amico indebitato ti chiede 10000 euro cifra notevole ma che puoi perdere .
Sai pero' che i 10000 da te sudati vanno persi certamente perche' non risolvono la situazione dell'amico .
Lui come sempre avviene ti dice con questi cambia tutto perche' avra' piu' tempo per fare ecc. ma cosi' 9,5 su 10 non e' .
Tu che fai?
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Vecchio 11-12-2008, 12.08.52   #8
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Non risolvono forse completamente la situazione dell'amico, ma in ogni caso parlando del tuo esempio pagherà qualche debito che comunque si troverebbe più avanti.
Il discorso sudati è particolare, verosimilmente se li ho sudati sarà difficile (se non impossibile) che li abbia in più.
Voglio andare contro corrente ora, un San Francesco è nato ricco, non ha sudato ciò a cui ha rinunciato, anche lo stesso Gesù se ci pensiamo, o era ricco a dispetto di ciò che si dice comunemente (), o comunque quando ha iniziato a predicare prendeva e distribuiva ciò che gli arrivava, il suo sudore non era certo per trovare risorse.

Non sto tessendo un elogio alla tirchieria e all'egoismo, del resto a parole potrebbe essere facile dire che uno nato ricco possa facilmente donare, invece è ben più faticoso, non serve neanche fermarsi al concetto denaro per capirlo.
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Vecchio 11-12-2008, 12.51.57   #9
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Non risolvono forse completamente la situazione dell'amico, ma in ogni caso parlando del tuo esempio pagherà qualche debito che comunque si troverebbe più avanti.
Il discorso sudati è particolare, verosimilmente se li ho sudati sarà difficile (se non impossibile) che li abbia in più.
Voglio andare contro corrente ora, un San Francesco è nato ricco, non ha sudato ciò a cui ha rinunciato, anche lo stesso Gesù se ci pensiamo, o era ricco a dispetto di ciò che si dice comunemente (), o comunque quando ha iniziato a predicare prendeva e distribuiva ciò che gli arrivava, il suo sudore non era certo per trovare risorse.

Non sto tessendo un elogio alla tirchieria e all'egoismo, del resto a parole potrebbe essere facile dire che uno nato ricco possa facilmente donare, invece è ben più faticoso, non serve neanche fermarsi al concetto denaro per capirlo.
Volevo dire che se perdi 10000 non ti rovini quindi potresti anche darli . Credo pero' che tu debba anche dar valore a quanto hai fatto per guadagnarli :e' una sorta di rispetto verso te stesso .
Quando come a volte accade chi te li chiede non accetta la condizione in cui si trova e pensa di risolvere prendendo tempo ... tempo durante il quale la condizione solitamente si aggrava , cosa e' giusto fare?
Diverso e' il discorso della temporanea difficolta' di un amico operoso , qui l'aiuto e' reale e a mio avviso deve essere dato il prestito .
C'e' poi il caso dell'amico dalle 1000 qualita' ma dalle ''mani bucate '' che mai te li potra' restituire perche' lui al denaro non da' valore e pertanto si trova inevitabilmente in difficolta' .
I tuoi sudati 10000 e' giusto perderli ?
Ma allora qual'e' il giusto criterio di giudizio?
Ricordiamoci che la premessa e' che si tratta di un prestito non di una donazione anche solo larvata quale un finto prestito a persona che sai non te li potra' mai restituire .

Ultima modifica di nikelise : 11-12-2008 alle ore 12.54.01. Motivo: e
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Vecchio 11-12-2008, 13.21.36   #10
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Come dice il detto (in un certo senso) non presto mai, spontaneamente, quello che so non poter perdere, in tal caso non guardo più di tanto il livello di amicizia, altrimenti non avrei dovuto prestare libri, soldi (pochi, ma in età in cui erano tanti) e altro a conoscenti.
Alla fin fine il mio prestito è quasi un regalo... sta all'altro onorarlo non perchè glielo chiedo, ma perchè è giusto per se stesso, se non lo fa amen.
.....................................
Non avevo mai pensato a questo lato della cosa.. il saper di non poter perdere in un determinato momento una cosa, significa riuscire a dare il giusto valore alle cose che si possiedono?
A me è capitato di prestare in particolare un libro a cui tenevo tantissimo, l'avevo appena finito di leggere la persona che me lo ha chiesto lo ha visto e io gliel'ho dato, solo che il mio concetto di prestito era come diceva Gris "ok lo leggo e poi te lo riporto", mentre questa persona, non ci pensava minimamente a restituirlo nemmeno dopo mesi. Alla fine gliel'ho chiesto più volte (ci tenevo veramente evidentemente) e sono riuscita a farmelo riportare, solo che poi non ho praticamente più rivisto l' "amica"... un altro paio di volte mi è successa la stessa cosa (una volta mi sono fatta restituire la cosa, un'altra l'amica ha fatto prima a sparire piuttosto che io a chiedere). Il punto comunque credo che fosse in parte il fatto che io non sapessi dire di no, non volevo realmente prestare , ma davanti alla richiesta non ho saputo negare, e in parte, non ho dato il giusto valore alle cose che mi sono state chieste, perchè poi a posteriori mi sono accorta che ne pativo, mentre in genere, se presto qualcosa spontaneamente anche se non mi viene restituita non ne faccio un dramma, anzi è messo in conto, "quasi un regalo" mi piace come definizione

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Vi e' mai capitato che un amico vi abbia chiesto dei soldi in prestito ?
Se si come vi siete comportati ?
O come vi comportereste ?
A me non è mai successo direttamente Nike, anzi mi è successo da ragazzina ma erano cifre piccole, non molti soldi, se dovessi guardare al rapporto che ho con il denaro, se ne avessi in più e mi venissero chiesti da una persona in reale stato di bisogno (per quanto si dica che se qualcuno ha fame bisogna insegnargli a pescare non a dargli i pesci già pronti), se questi potessero in parte risolvergli un problema credo che glieli darei. Dovrei pero' essere sicura che quei soldi non servano alla mia famiglia o a me a breve termine, dovrebbero essere proprio "in più"

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.......

Non sto tessendo un elogio alla tirchieria e all'egoismo, del resto a parole potrebbe essere facile dire che uno nato ricco possa facilmente donare, invece è ben più faticoso, non serve neanche fermarsi al concetto denaro per capirlo.
Proveresti ad allargare un minimo il discorso? Mi ha sempre incuriosita sta cosa, ho avuto per molto tempo a che fare con una persona che fa ruotare la sua vita intorno al risparmio che puo' ottenere in qualsiasi frangente, e a quanto spende, senza esagerare direi che quello era (e penso sia ancora) lo scopo principale della sua vita, e combinazione questa persona non ha mai avuto problemi economici che potessero ai miei occhi giustificare un simile attaccamento al denaro.. A questo punto credo che sotto ci sia più di un'abitudine radicata vero? Per lei donare qualsiasi cosa, e/o staccarsi dal denaro era una vera e propria sofferenza, mi piacerebbe capire da dove proviene un tale attaccamento e difficoltà...

Grazie
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Vecchio 11-12-2008, 19.54.49   #11
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Volevo dire che se perdi 10000 non ti rovini quindi potresti anche darli . Credo pero' che tu debba anche dar valore a quanto hai fatto per guadagnarli :e' una sorta di rispetto verso te stesso .
Quando come a volte accade chi te li chiede non accetta la condizione in cui si trova e pensa di risolvere prendendo tempo ... tempo durante il quale la condizione solitamente si aggrava , cosa e' giusto fare?
Diverso e' il discorso della temporanea difficolta' di un amico operoso , qui l'aiuto e' reale e a mio avviso deve essere dato il prestito .
C'e' poi il caso dell'amico dalle 1000 qualita' ma dalle ''mani bucate '' che mai te li potra' restituire perche' lui al denaro non da' valore e pertanto si trova inevitabilmente in difficolta' .
I tuoi sudati 10000 e' giusto perderli ?
Ma allora qual'e' il giusto criterio di giudizio?
Ricordiamoci che la premessa e' che si tratta di un prestito non di una donazione anche solo larvata quale un finto prestito a persona che sai non te li potra' mai restituire .
Non ho capito, ma è un amico o no? Io faccio questa distinzione. Se un amico mi domanda aiuto e io posso darglielo, glielo do. Poi, a ben guardare le distinzioni che fai (che però implicano che si scavi sulle motivazioni dell'amico e che ci si metta a sindacare le sue valutazioni... non sto dicendo che non si deve fare, solo che lo implica), potrebbe darsi che dirgli di no sia un aiuto migliore in certi frangenti.
Come potrebbe darsi che darglieli, perderli e la conseguenza che lui si renda conto che aveva mal valutato sia l'aiuto migliore.
A sto punto direi che dipende.

In base a degli errori che ho fatto proprio su questi temi la valutazione che farei molto attentamente adesso è proprio quella che dice Uno, ovvero se posso perdere quei soldi e se sono disposto a perderli. Fatta sta valutazione direi che il resto son problemi dell'amico ed entrerei nel merito quel tanto che viene richiesto e/o ha senso fare.
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Vecchio 11-12-2008, 20.16.17   #12
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Io penso che una cosa o del denaro chiesto in prestito può trasformarsi in un dono se di quella cosa ci possiamo privare... certe volte ci si affeziona alle cose per cui valgono più del loro prezzo, contengono un pezzo di noi, come quando ho prestato dei libri che erano stati di mio padre e che ho esigito di ritorno.
Se poi una persona non si vuole privare di nulla anche se potrebbe, il problema è diverso...
Riguardo ai prestiti quando ho potuto ho sempre prestato, sia denaro che libri che altre cose che quasi mai mi sono stati restituiti...
Una volta ci sono stata molto male, malissimo, si trattava di una somma che nel momento che ho prestato non mi serviva, ma quando la rivolevo mi era vitale... la persona a cui ho fatto il prestito, che non era nemmeno un'amica ma una persona in difficoltà che ho incontrato nel mio cammino, si è volatilizzata e ha fatto perdere le sue tracce nonostante le promesse...
Poi ho pensato che forse quel denaro le è servito a superare quel momento critico e che sicuramente in cuor suo mi ha ringraziato, e questo mi consola...
Prestare in questo senso è perdere, se quella volta le avessi detto che immaginavo che non poteva restituire la somma e che lo considerasse un dono, non sarei stata così male dopo...
Il denaro sudato vale il doppio per chi lo dà, ma nello stesso tempo dovrebbe avere doppio valore anche per chi lo riceve, sapendo che non è piovuto dal cielo.
Poi naturalmente è un discorso individuale che riguarda la sensibilità di ciascuno.

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Vecchio 11-12-2008, 20.43.42   #13
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Non ho capito, ma è un amico o no? Io faccio questa distinzione. Se un amico mi domanda aiuto e io posso darglielo, glielo do. Poi, a ben guardare le distinzioni che fai (che però implicano che si scavi sulle motivazioni dell'amico e che ci si metta a sindacare le sue valutazioni... non sto dicendo che non si deve fare, solo che lo implica), potrebbe darsi che dirgli di no sia un aiuto migliore in certi frangenti.
Come potrebbe darsi che darglieli, perderli e la conseguenza che lui si renda conto che aveva mal valutato sia l'aiuto migliore.
A sto punto direi che dipende.

In base a degli errori che ho fatto proprio su questi temi la valutazione che farei molto attentamente adesso è proprio quella che dice Uno, ovvero se posso perdere quei soldi e se sono disposto a perderli. Fatta sta valutazione direi che il resto son problemi dell'amico ed entrerei nel merito quel tanto che viene richiesto e/o ha senso fare.
Un regalo e' un regalo un prestito e' un prestito .
Se regali non devi fare nessuna considerazione ma se fai un prestito , sia chi lo ha chiesto che chi lo da' deve considerare che che ci sia almeno la probabilita' non la semplice possibilita'( cioe' una bassissima probabilita') della restituzione .
Diversamente piu' corretamente bisogna dare al quesito iniziale la seguente risposta :
se un amico ti chiede denaro in prestito devi dire: no !Te lo regalo .
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Vecchio 11-12-2008, 21.18.00   #14
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Nike hai ragione, un prestito è un prestito, un regalo è un regalo, non ci piove.
Quello che stavo dicendo è che a meno che non si vada per notai, banche, cambiali o altro che ora non mi viene in mente, quando si presta qualcosa non è poi così minimo il rischio che non ci ritornino ciò che prestiamo, questo è il primario metro per decidere, il resto viene a posteriori.

Personalmente, una volta che ho deciso che quella cosa posso prestarla (ma il discorso non si ferma al denaro, può essere attenzione, manodopera etc..) direi che dipende dall'impegno/importo come mi regolo.
Ammettiamo che io sia in grado di prestare milioni, se qualcuno mi chiedesse 30000 euro e so che gli servirebbero solo per fare spese compulsive per due giorni non glieli presterei per due motivi, primo perchè comunque anche se non me li torna rimarrà in debito con me (stiamo parlando di prestito come dici tu, non regalo), secondo perchè se avessi tali disponibilità valuterei prestiti (ma anche regali in questo caso non cambierebbe il senso) ad hoc che servano realmente, amici o non amici... dare soldi a chi non li usa bene significa non darne ad altri che potrebbero usarli bene.
Ma se presto qualcosa che non mi pesa per nulla, se non ho poi queste possibilità di beneficenza, se è un amico... lascio a lui la possibilità di usare bene o no i soldi.
Del resto per quanto bravi siamo a vedere non riusciremo mai a sapere al 100% come verrà usato ciò che prestiamo, altrimenti saremmo banche, chiederemmo garanzie assurde e stroncanti.

Voglio chiarire che in questo momento sto parlando in maniera "ipotetica" (reale però) perchè economicamente non ho la possibilità di prestare e/o regalare... magari presto e/o regalo altro, ma soldi non ne ho in più.


Red ti rispondo poi
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Vecchio 11-12-2008, 22.33.35   #15
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Se servono ad un'attivita' d'impresa , a temporeggiare in una situazione finanziaria molto difficile cioe' a coprire solo parte dei debiti contratti cui non potra' con tutta probabilita' far fronte ?
Anche a me è capitato di prestarli, a volte mi sono stati restituiti a volte no, ma penso anch'io che un prestito è un prestito e un regalo è un regalo, e quindi c'è il rischio che l'amicizia finisca per quanto possa essere sembrata importante, se non c'è subito chiarezza. Sono situazioni delicate. Poi dipende da ognuno, dall'altra parte se io sapessi di non poterli restituire non li vorrei e non li accetterei mai da un amico, meno che mai glieli chiederei.
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Vecchio 12-12-2008, 13.57.58   #16
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Vi e' mai capitato che un amico vi abbia chiesto dei soldi in prestito ?
Se si come vi siete comportati ?
O come vi comportereste ?
Penso sia difficile definire chiaramente un modus operandi che vada bene per rispondere a queste domande, ci sono troppe variabili da considerare come si è visto nei post precedenti.
Personalmente sono dell'idea di Ray, se è un Amico non ci dovrebbe neppure essere il rischio che non venga ritornato ciò che gli hai prestato... Manco il pensiero.
Se è un amico un po' particolare con problemi di soldi etc, e so che questa persona non me li rende più (basta anche un buon sospetto un 9 su 10 come dici più su) rimane inguaiato per quanto mi riguarda.
Potrei anche prestarglieli considerando in cuor mio di regalarglieli, se me li ridà bene altrimenti pazienza.

....
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Vecchio 12-12-2008, 15.46.15   #17
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Penso sia difficile definire chiaramente un modus operandi che vada bene per rispondere a queste domande, ci sono troppe variabili da considerare come si è visto nei post precedenti.
Personalmente sono dell'idea di Ray, se è un Amico non ci dovrebbe neppure essere il rischio che non venga ritornato ciò che gli hai prestato... Manco il pensiero.


....
Questo credo non sia vero, il rischio c'è, eccome. Può forse non dipendere dalle sue intenzioni, ma anche questo non è detto. Una volta che si trova in una situazione diversa da quella che aveva previsto può prendere decisiooni qualsiasi. Inoltre, anche se è mio amico, non è detto che abbia il mio stesso modo di vedere le cose, potrebbe darsi che non senta così forte l'esigenza di restituire. Questo io posso saperlo oppure no eccetera... come dici tu ci sono tantissime variabili.
Infatti per questo io baserei la mia condotta quasi esclusivamente sulle cose che riguardano me e non lui. Posso perderli? Sono disposto a pererli? Poi magari qualche altra consideraziona la faccio... ma più nella direzione del dargllieli. Tipo se per me darglieli è un sacrificio ecco che faccio delle considerazioni sull'opportunità di farlo lo stesso. Certo non li darei per un capriccio, ma potrei considerare che servono più a lui che a me. In uqesto caso però valuterei per quel che posso (conosco) le caratteristiche diciamo comportamentali dell'amico.
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Vecchio 12-12-2008, 23.03.14   #18
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Si.
Glieli ho dati.
Se posso glieli darei.

Tu?
si glieli ho dati, poi quando ho capito che non avrebbe potuto ridarmeli, li ho dimenticati, ho pensato di averglieli donati. non ho perso la sua amicizia, ho perso dei soldi.
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Vecchio 13-12-2008, 00.09.33   #19
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si glieli ho dati, poi quando ho capito che non avrebbe potuto ridarmeli, li ho dimenticati, ho pensato di averglieli donati. non ho perso la sua amicizia, ho perso dei soldi.
Quindi e' tuttora in difficolta' se non ha possibilita' di restituirteli , non ha risolto il problema con i tuoi soldi
e non te ne chiede degli altri giusto?
E quando vi incontrate e' tutto come prima?
E tu sei pronta a dargliene altri nel limite del possibile se avesse difficolta' ulteriori?
Scusa per queste domande ma ragiono scrivendo per capire .

Ultima modifica di nikelise : 13-12-2008 alle ore 00.14.00.
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Vecchio 13-12-2008, 02.06.08   #20
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Quindi e' tuttora in difficolta' se non ha possibilita' di restituirteli , non ha risolto il problema con i tuoi soldi
e non te ne chiede degli altri giusto?
E quando vi incontrate e' tutto come prima?
E tu sei pronta a dargliene altri nel limite del possibile se avesse difficolta' ulteriori?
Scusa per queste domande ma ragiono scrivendo per capire .
Scusa se mi intrometto, ma non è detto che se non te li può ridare sia ancora in difficoltà. Mettiamo che io guadagno quel che mi serve per sbarcare il lunario e stop... in linea di massima non ho problemi, magari metto anche via qualche piccolezza ogni tanto. Mettiamo che mi capiti un guaio una tantum che si risolve con una certa cifra che non ho e che non sono in grado di racimolare se non in tantissimo tempo sommando quelle piccolezze (diciamo 10000 su uno stipendio di 1000 con normale affitto eccetera). Mettiamo che per te la cifra che mi serve rappresenti qualcosa che puoi perdere, anche se magari non ogni giorno. Te li chiedo e mi riprometto di fare sacrifici per moltiplicare quelle piccolezze più possibile e ridarteli in un certo tempo. Poi ci si rende conto che non riesco a moltiplicarle e che per ridarti queli soldi starò una vita. Mettiamo pure che riesco anche a darti un 30-50 euri al mese (su 10000)... sono come persi per te, ma i miei problemi li hai risolti.
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Vecchio 13-12-2008, 03.21.29   #21
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Quindi e' tuttora in difficolta' se non ha possibilita' di restituirteli , non ha risolto il problema con i tuoi soldi
e non te ne chiede degli altri giusto?
E quando vi incontrate e' tutto come prima?
posso dire che da tempo non è più in difficoltà, anche se non naviga nell'oro, non me ne ha chiesti di più e da allora non ne abbiamo più parlato, l'ultima volta mi disse che aspettava di vincere una causa...
non ci siamo detti più niente e quando ci incontriamo è tutto come prima, stasera leggendo il tema della discussione mi è tornato in mente l'episodio, l'unico che mi sia capitato in tanti anni
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Vecchio 13-12-2008, 08.25.17   #22
nikelise
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Scusa se mi intrometto, ma non è detto che se non te li può ridare sia ancora in difficoltà. Mettiamo che io guadagno quel che mi serve per sbarcare il lunario e stop... in linea di massima non ho problemi, magari metto anche via qualche piccolezza ogni tanto. Mettiamo che mi capiti un guaio una tantum che si risolve con una certa cifra che non ho e che non sono in grado di racimolare se non in tantissimo tempo sommando quelle piccolezze (diciamo 10000 su uno stipendio di 1000 con normale affitto eccetera). Mettiamo che per te la cifra che mi serve rappresenti qualcosa che puoi perdere, anche se magari non ogni giorno. Te li chiedo e mi riprometto di fare sacrifici per moltiplicare quelle piccolezze più possibile e ridarteli in un certo tempo. Poi ci si rende conto che non riesco a moltiplicarle e che per ridarti queli soldi starò una vita. Mettiamo pure che riesco anche a darti un 30-50 euri al mese (su 10000)... sono come persi per te, ma i miei problemi li hai risolti.
Post 9
Volevo dire che se perdi 10000 non ti rovini quindi potresti anche darli . Credo pero' che tu debba anche dar valore a quanto hai fatto per guadagnarli :e' una sorta di rispetto verso te stesso .
Quando come a volte accade chi te li chiede non accetta la condizione in cui si trova e pensa di risolvere prendendo tempo ... tempo durante il quale la condizione solitamente si aggrava , cosa e' giusto fare?
Diverso e' il discorso della temporanea difficolta' di un amico operoso , qui l'aiuto e' reale e a mio avviso deve essere dato il prestito .
C'e' poi il caso dell'amico dalle 1000 qualita' ma dalle ''mani bucate '' che mai te li potra' restituire perche' lui al denaro non da' valore e pertanto si trova inevitabilmente in difficolta' .
I tuoi sudati 10000 e' giusto perderli ?
Ma allora qual'e' il giusto criterio di giudizio?
Ricordiamoci che la premessa e' che si tratta di un prestito non di una donazione anche solo larvata quale un finto prestito a persona che sai non te li potra' mai restituire .

Ultima modifica di nikelise : 13-12-2008 alle ore 08.27.18. Motivo: h
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Vecchio 13-12-2008, 12.04.56   #23
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.
C'e' poi il caso dell'amico dalle 1000 qualita' ma dalle ''mani bucate '' che mai te li potra' restituire perche' lui al denaro non da' valore e pertanto si trova inevitabilmente in difficolta' .
I tuoi sudati 10000 e' giusto perderli ?
Ma allora qual'e' il giusto criterio di giudizio?
il mio caso è proprio dell'amico dalle mani bucate, che vive solo, senza famiglia, che è molto generoso a tal punto di perdere la cognizione del danaro, con i mei soldi ho comprato la sua tranquillità in un determinato momento di crisi, se voleva poteva restituirmeli...non l'ha fatto ed io sul piatto della bilancia ho preferito scegliere l'amicizia e proprio per questo ho completamente dimenticato l'episodio. cosa più grave sarebbe stato il ripetersi della domanda di soldi. occorre capire quanto valore si dà al denaro per vivere.
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Vecchio 13-12-2008, 12.33.46   #24
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Ho letto tutti gli interventi e non ho partecipato alla discussione perchè non mi è mai capitato che un amico mi avesse chiesto dei soldi in prestito.

Ho cercato di immaginare un mio coinvolgimento cercando di analizzare un mio comportamento, mi sono venute alla mente una serie di domande.

In una prima analisi ho scoperto di non avere molti amici, quelli che giudico amici sono veramente pochi. Se un mio amico fosse in difficoltà economica probabilmente lo saprei prima che lui mi chiedesse il prestito.

Faccio quindi delle ipotesi:
Se mi domandasse un prestito di certo farebbe di tutto per onorarlo. Magari si parlerebbe di tempi e modalità per restituire il prestito.

Se mi domandasse un'aiuto economico lo farei nei limiti delle mie possibilità e disponibilità. E qui nascono le domande, quanto sono io disponibile a privarmi di una parte dei miei guadagni? Quanto valuto il lato economico rispetto all'aiuto chiesto dal mio amico?

Da queste domande è venuto fuori del nero (che più nero non cè) ed ho visto il gufetto attaccato al denaro. Ho visto un gufetto eliminare dalla sua lista di amici le voci una ad una fino ad avere un numero di amici "veri" che si conta sul palmo di una mano.

Il problema è sorto in me, non si tratta più di soldi e di amicizia ma di mettersi in gioco perdendo qualcosa. Perdere i soldi prestati che non ritornano e perdere l'amicizia per un tradimento di fiducia. Se l'amico non restituisce il prestito perdo i soldi e l'idea di amicizia che ho nei suoi confronti.

Diverso è il fatto che, rispetto le previsioni di rientrare col debito, subentrano altre difficoltà impreviste. In questo caso aiuterei l'amico nel cercare di rientrare dandogli consigli.

Se un mio amico avesse le mani bucate non lo aiuterei a sperperare altri soldi, sopratutto i miei che ho faticato a guadagnare. Magari lo aiuterei a comprendere che il suo modo di spendere è sbagliato e che nel tempo lo porterà a indebitarsi.
Se questo suo modo lo avesse messo in una brutta situazione non sarebbe un vero amico perchè prima di indebitarsi mi avrebbe cercato oppure io avrei cercato lui.

Ritengo comunque che ognuno ha ciò che si merita nel bene e nel male. Ognuno fa le sue scelte e ne paga le conseguenze. Se l'amico avesse preso una strada sbagliata e avesse le mani bucate non lo aiuterei economicamente. Gli dierei che ha una dipendenza alla pari della droga e che pagargli un'altra dose non lo aiuterebbe ad uscire dal vortice.

Non ho molti amici.
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Vecchio 13-12-2008, 13.09.11   #25
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Ho letto tutti gli interventi e non ho partecipato alla discussione perchè non mi è mai capitato che un amico mi avesse chiesto dei soldi in prestito.

Ho cercato di immaginare un mio coinvolgimento cercando di analizzare un mio comportamento, mi sono venute alla mente una serie di domande.

In una prima analisi ho scoperto di non avere molti amici, quelli che giudico amici sono veramente pochi. Se un mio amico fosse in difficoltà economica probabilmente lo saprei prima che lui mi chiedesse il prestito.

Faccio quindi delle ipotesi:
Se mi domandasse un prestito di certo farebbe di tutto per onorarlo. Magari si parlerebbe di tempi e modalità per restituire il prestito.

Se mi domandasse un'aiuto economico lo farei nei limiti delle mie possibilità e disponibilità. E qui nascono le domande, quanto sono io disponibile a privarmi di una parte dei miei guadagni? Quanto valuto il lato economico rispetto all'aiuto chiesto dal mio amico?

Da queste domande è venuto fuori del nero (che più nero non cè) ed ho visto il gufetto attaccato al denaro. Ho visto un gufetto eliminare dalla sua lista di amici le voci una ad una fino ad avere un numero di amici "veri" che si conta sul palmo di una mano.

Il problema è sorto in me, non si tratta più di soldi e di amicizia ma di mettersi in gioco perdendo qualcosa. Perdere i soldi prestati che non ritornano e perdere l'amicizia per un tradimento di fiducia. Se l'amico non restituisce il prestito perdo i soldi e l'idea di amicizia che ho nei suoi confronti.

Diverso è il fatto che, rispetto le previsioni di rientrare col debito, subentrano altre difficoltà impreviste. In questo caso aiuterei l'amico nel cercare di rientrare dandogli consigli.

Se un mio amico avesse le mani bucate non lo aiuterei a sperperare altri soldi, sopratutto i miei che ho faticato a guadagnare. Magari lo aiuterei a comprendere che il suo modo di spendere è sbagliato e che nel tempo lo porterà a indebitarsi.
Se questo suo modo lo avesse messo in una brutta situazione non sarebbe un vero amico perchè prima di indebitarsi mi avrebbe cercato oppure io avrei cercato lui.

Ritengo comunque che ognuno ha ciò che si merita nel bene e nel male. Ognuno fa le sue scelte e ne paga le conseguenze. Se l'amico avesse preso una strada sbagliata e avesse le mani bucate non lo aiuterei economicamente. Gli dierei che ha una dipendenza alla pari della droga e che pagargli un'altra dose non lo aiuterebbe ad uscire dal vortice.

Non ho molti amici.


le perplessità da te esposte sono vere ma non pensare che gli amici siano esseri perfetti, l'amicizia è un pò come l'amore, è un sentimento prezioso, non bisogna fare tanti ragionamenti sopra...se senti in quel momento di poterlo aiutare lo fai e basta, altra cosa sarebbe il ricadere nello stesso errore di chiedere sempre soldi!
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