La chiavetta

[Grey Owl]

Non avrei mai pensato eppure e' accaduto. Con arroganza e cieca certezza mi arrogo la capacita' di comprendere quello che accade e che di tante cose mi e' conosciuto e che leggo con abilita' il disegno a cui io so dare un senso.

Poi capita un giorno che una semplice chiavetta ti squarcia la vista sull'inconoscibile destino e sul grande insegnamento che la Vita sa infonderti. Si perche' la Vita ci e' maestra e noi miseri scolari distratti non cogliamo i dettami.

La chiavetta in questione e' quella che si usa per prendere il caffe' delle maccinette automatiche.
Mi pare di vedere i vostri volti, immagino la delusione nei vostri occhi eppure sta' qui la magnifica potenza dell'insegnamento, in una misera chiavetta.

Bando alle ciance e passo a raccontare la mirabolante vicenda che mi e' accaduta.

Mi trovo per lavoro in una grande ditta del nord, l'ingegnere parente di un pezzo grosso facente funzioni della suddetta ditta parastatale, mi consegna la sua chiavetta del caffe' in quanto le macchinette vanno solo con la chiavetta.

Con tono solenne mi dice, mi raccomando che la rivoglio indietro prima della vostra dipartita al termine dell'installazione. Si perche' io sono un tecnico che per vivere gira il mondo a far danni nelle diavolerie automatizzate (ma non sono nanodiavolerie).

Accadde cosi' che un giorno mi trovai a frugare nelle mie tasche alla vana ricerca della chiavetta che ahime' non trovai piu'. Ma come? io che sono sempre cosi' attento ad estrarla dopo aver digitato il nr.12 caffe' ristretto?
Non e' possibile che l'abbia persa, sono troppo sicuro di me e del fatto mio.

I colleghi tutti a dirmi e a darmi del pistola, a farsi beffa di me e della mia maldestra dimenticanza. Io per una notte intera ci pensai e non capivo come avessi potuto fallare in quel modo, non io perbacco!

[Grey Owl]

Cosa fare per rimediare, come sanare la mia arrogante presunzione? Dovevo trovere il modo di entrare in possesso di un'altra chiavetta. Che fare quindi? Ovvio, serviva rubarla ad un'altra persona. L'occasione si presenta rapida ed all'uopo il 2 giugno ci troviamo in una ditta deserta a lavorare sull'impianto.

Ma come posso io essere superiore andare a rubare una chiavetta? Come portare a giustificazione l'atto bieco di un furto in piena regola? Poi per cosa? Per eliminare l'onta della distrazione, la derisione di una momento di distrazione e di debolezza.

Ecco la soluzione! Trovare la giustificazione nella pseudospiritualita', nel karma, nella catena di causa ed effetto!

Io non sono altro che un'anello della catena del male. Il male che si cela in quella persona bastarda che si e' impossessata della mia, ripeto MIA chiavetta data in prestito dall'ing. che si aspetta da me la restituzione. Il male genera male ed io a mia volta devo, ripeto DEVO rubare una chiavetta a mia volta. In questo modo la catena di cause ed effetti non si interrompe.
Io eseguo un destino che mi si e' presentato, in quanto vittima di un furto divento a mia volta ladro.

Devo agire in fretta ed in silenzio, ho il momento e l'occasione giusta che nessuno mi vede. Agisco come un ninja appesantito dagli anni e trovo un'armadietto aperto nel quale si trova la chiavetta della mia vittima predestinata. La catena del male ha aggiunto un'anello, il mio, adesso sono legato all'anello precedente e la vittima a me.

La teorizzazione che il furto perpetrato era necessario e' di una sconcertante tristezza e cecita'! Se ci penso adesso mi vergogno eppure ho commesso un furto con (quasi) scasso. Ho rubato una chiavetta per non dovermi giustificare con l'ing. che me l'aveva prestata. Dover ammettere di averla persa era piu' difficile che rubare una chiavetta di nascosto all'insaputa di tutti ma non di me stesso!

[Grey Owl]

Torno dalla missione, ho compiuto il gesto furtivo, ora sono sollevato e gongolante me ne ritorno con l'ambito bottino. La chiavetta rubata ha pochi centesimi e decido di caricarla con 2 euro. Festeggio con me stesso bevendo un caffe' in solitario e provo la chiave.

Gia' immagino l'ing. che mi domanda la chiave con il palmo aperto ed io orgoglioso la porgo senza battere ciglio e non curante della persona derubata da me.

Che delusione sono ma e' un rapido pensiero che annullo con la catena del male, non potevo sottrarmi da essa.

Ma poi mi capita di buttare l'occhio sotto il tavolo dove lavoro col pc e vedo uno strano oggetto a forma di chiavetta da caffe'!?!

Ma porc....!!! e' la mia chiavetta del caffe' che mi e' scivolata dalla tasca probabilmente nel momento che sfilai il cellulare per rispondere. Da due giorni la chiavetta riposa sotto il mio tavolo. Nessun ladro quindi! Nessuna catena del male! Solo un presuntuoso idiota e ladro che si e' fatto un giro mentale pazzesco!

[Grey Owl]

Non serve dire che mi sono sentito un'emerito idiota e ladro. Ho costruito castelli e teoremi per sanare un'ego grande come la ditta.

Sono corso a riportare la chiavetta la suo proprietario, nell'armadietto semi aperto. Il venerdi' seguente avra' forse notato di avere un'euro e rotti in piu' nella chiavetta o forse non ci avra' fatto caso.

Di certo io ho imparato, ma forse no, che e' cosi' facile raccontarsela ed e' cosi' difficile la via dell'umilta' e dell'assennatezza.

Lavora ancora oggi questa esperienza, rivedo ogni momento come un copione ripetuto all'infinito, in innumerevoli circostanze ho giustificato comportamenti semplicemente riprovevoli, a volte illegali ed a volte moralmente sbagliati.

Non sono diverso da tanti altri ma poco importa fare la media o la statistica, quello che volevo dire e' che ringrazio la chiavetta del caffe' che mi ha saputo dare una grande lezione.

[Uno]

Pensa se trovavi la chiavetta in fondo ad una tasca o in una borsa quando arrivavi a casa.... tutto sommato ti è andata bene, stavolta.

Se al posto dell ing-parente- di-persona-imp te l'avesse data in consegna un qualsiasi impiegato avresti fatto la stessa cosa?

(non ti sto psicanalizzando, prendo spunto per vedere come la stessa situazione potrebbe cambiare a seconda di chi abbiamo di fronte, anche se non ci pensiamo o lo riteniamo possibile)

[Grey Owl]

Si Uno, mi è andata bene e devo dire che l'insegnamento della chiavetta è stato tale che la mattina stessa, prima del furto, mi cadde una penna e la raccolsi a pochi cm dalla chiavetta che non vidi. Solo dopo il furto mi cadde l'occhio ed esso oltre a guardare vide. La chiavetta è sempre stata lì dove la persi e solo dopo il giro assurdo la ritrovai.

Non si tratta delle stellette sulle spalline ma del valore che attribuisco a quella persona e si, come dici tu, mi sarei comportato diversamente. Se avessi avuto minor stima o minor timor non avrei fatto tutto questo. E' sempre l'ego che muove e adultera la percezione di cosa è bene e cosa è male. Ma sopratutto è l'ego che ci supporta per fare le scelte che chiedono minor fatica anche se sbagliate o moralmente discutibili.