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Vecchio 07-01-2008, 12.36.16   #1
dafne
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Predefinito sensazioni corporee

Sono un paio di giorni che ho un freddo incredibile, mi sento come un amazzone che sia stato sparato in Groenlandia e più mi vesto e più sento freddo. Devo dire che la cosa mi urta parecchio, anche adesso mentre scrivo ho il naso gelato e la mano destra freddissima, senza contare che ho i brividi e ci sono tutti i riscaldamenti accesi!!Ieri sera mi sono addirittura misurata la febbre ma avevo solo qualche linea di alterazione. La cosa che mi è venuta in mente però è che a Natale si invece che ho avuto il febbrone, ho passato i 38 e mezzo, evento eccezionale per me, e ricordo con chiarezza che come le altre volte passata una certa temperatura la mente si schiarisce (rispetto a quando ho 37 e qualche linea e mi sento la testa ovattata) e ho avuto di nuovo la sensazione che la mia mente fosse una cosa e il mio corpo un'altra, ho percepito come un distacco tra i due, a Natale la cosa che mi ha colpito è che la mente sentiva il cerchio alla testa e una pressione maggiore mentre se mi spostavo sul corpo (ho fatto una specie di TA) avevo dolori diversi, mi dolevano i muscoli, e poi, cosa curiosissima, la mente percepiva il calore mentre al centro della schiena partivano dei brividoni di freddo che mi facevano tremare. Non so se riesco a spiegarmi ma era come se concentrandomi sul corpo sentissi una cosa mentre se davo retta solo alla mente era quasi come se un corpo non ce l'avessi, non ricordo bene perchè appunto avevo la febbre alta e non ho pensato di postare subito l'esperienza ma era come se fossi abituata a sentirmi male in un certo modo e la mente mi mandava quegli imput mentre se mi soffermavo a sentire il fisico era diverso.. e adesso è un pò così, questo freddo che sento non ha ragione d'essere, ho due maglioni e l'ambiente è caldo e non ho la febbre. Quello che mi chiedo è, quanto di quello che sento viene dal corpo e quanto è mentale? chissà se sono riuscita a spiegarmi un pò...
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Vecchio 07-01-2008, 14.10.33   #2
griselda
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adesso è un pò così, questo freddo che sento non ha ragione d'essere, ho due maglioni e l'ambiente è caldo e non ho la febbre. Quello che mi chiedo è, quanto di quello che sento viene dal corpo e quanto è mentale? chissà se sono riuscita a spiegarmi un pò...
Credo di capire succede anche a me e non ne conosco il motivo però.

L'unica cosa che mi aiuta è alzarmi e fare movimento fisico per un po' e il freddo mi passa.

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Vecchio 07-01-2008, 14.15.19   #3
turaz
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che magari vi sia un accumulo di energia in testa?
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Vecchio 07-01-2008, 18.27.53   #4
RedWitch
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..................................................
a Natale la cosa che mi ha colpito è che la mente sentiva il cerchio alla testa e una pressione maggiore mentre se mi spostavo sul corpo (ho fatto una specie di TA) avevo dolori diversi, mi dolevano i muscoli, e poi, cosa curiosissima, la mente percepiva il calore mentre al centro della schiena partivano dei brividoni di freddo che mi facevano tremare. Non so se riesco a spiegarmi ma era come se concentrandomi sul corpo sentissi una cosa mentre se davo retta solo alla mente era quasi come se un corpo non ce l'avessi, non ricordo bene perchè appunto avevo la febbre alta e non ho pensato di postare subito l'esperienza ma era come se fossi abituata a sentirmi male in un certo modo e la mente mi mandava quegli imput mentre se mi soffermavo a sentire il fisico era diverso.. .
...................................
Questo che hai raccontato Daf, lo vedo come un esempio di quel che si diceva nel thread del Training ... ci dimentichiamo di avere un corpo al punto che quando ci manda dei segnali chiari la mente li modifica nel modo in cui è abituata a percepire..
Ecco un motivo per cui vale la pena impegnarsi a prendere coscienza del proprio corpo..

Riguardo al freddo Daf, non so se puo' esserti utile, a me prende quel freddo insolito quando disperdo in tante cose inutili.. quando la mente spazia a ruota libera, quando faccio mille cose per riempire (ad esempio penso a cose che non mi riguardano, sposto l'attenzione sull'esterno invece che fare attenzione a me stessa) , perchè non mi voglio guardare, insomma quando mi "perdo"...
E' proprio come se fosse una dispersione senza direzione.. come se non riuscissi a trattenere calore...

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Vecchio 08-01-2008, 10.13.15   #5
dafne
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Questo che hai raccontato Daf, lo vedo come un esempio di quel che si diceva nel thread del Training ... ci dimentichiamo di avere un corpo al punto che quando ci manda dei segnali chiari la mente li modifica nel modo in cui è abituata a percepire..
Ecco un motivo per cui vale la pena impegnarsi a prendere coscienza del proprio corpo..

Riguardo al freddo Daf, non so se puo' esserti utile, a me prende quel freddo insolito quando disperdo in tante cose inutili.. quando la mente spazia a ruota libera, quando faccio mille cose per riempire (ad esempio penso a cose che non mi riguardano, sposto l'attenzione sull'esterno invece che fare attenzione a me stessa) , perchè non mi voglio guardare, insomma quando mi "perdo"...
E' proprio come se fosse una dispersione senza direzione.. come se non riuscissi a trattenere calore...



non riuscivo a riprendere dopo le feste, ieri pomeriggio ho smesso di sentirmi in ansia per il lavoro che è nel caos, non per colpa mia, e ho tranquillamente fatto altalena tra qui e il lavoro dicendomi che come primo giorno ci poteva stare, mi sono rilassata un pò e piano piano le cosa sono andate meglio. Anche stamattina camminando verso l'ufficio ho avuto la sensazione di essere sgraziata, goffa, come se i miei movimenti fossero scoordinati, è una cosa curiosa questa, in effetti fisicamente non riuscivo neanche a muovere un muscolo stamattina dopo la sveglia (che ha suonato 4 volte, capita di rado..) e solo uno sforzo di volontà mi ha permesso di alzarmi. La sensazione stranissima, e spero di non dire fesserie, che ho avuto e che è difficilissima da spiegare è che sia l'attività fisica sia quella mentale in riferimento al movimento fossero dipendenti da qualcos'altro, oddio, come dire..camminavo e pur avendo nella testa ben chiaro il movimento percepivo che invece il movimento fisico non era fluido come doveva vado a bere un pò di caffè per riunire i pensieri vah
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Vecchio 08-01-2008, 10.32.40   #6
Uno
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A volte capita di svegliarsi.
A volte capit "per caso", altre in seguito ad un lavoro più o meno intenso, più o meno costante..... in realtà questi "due" a volte sono la stessa cosa, la differenza sta solo nei tempi di accumulo.
Può capitare di guardarsi allo specchio e all'improvviso pur riconoscendosi, sapendo che quella è la nostra immagine, vedere cose che non avevamo mai (o a cui non facevamo caso da un pezzo) visto.
Ricorda, in forma diversa, l'alcoolizzato che ha un momento di sobrietà e si vede sporco, con la barba lunga etc... ma lo era pure prima.
In piccoli e leggeri risvegli ci accorgiamo che quello che normalmente percepiamo come temperatura normale potrebbe essere insufficiente (non stiamo parlando di cose misurabili con il termometro, stiamo parlando di calore umano, che è diverso da calore animale), ci possiamo accorgere che la nostra camminata normale, quella a cui non facciamo caso mai ci è quasi estranea... potremmo sentire la nostra voce come animata da vita propria... i nostri pensieri che partono da soli, potremmo vedere che è una bella giornata anche se è nuvolo.... intendo vedere una luce diversa, poi la pioggia non sarà lo stesso piacevole sui vestiti
E molte altre cose.....
Poi le cose che accadono sono due il più delle volte, non ci piace ciò che vediamo e cerchiamo di rimetterci a dormire, cerchiamo di migliorare ciò che finalmente vediamo... e finchè l'energia basta (o ci diamo da fare per usarla a tal scopo) lavoriamo in tal senso, al prossimo piccolo risveglio potrebbe capitare di vedere alcune cose meglio (nel senso di migliorate), oppure no, dipende appunto da quale strada scegliamo.

Questi sono piccoli risvegli, per questo dico che ci vuole forza per sopportare un Risveglio, per questo spesso dico che sento parlare troppo spesso e troppo facilmente di illuminazione persone che se si vedessero completamente come realmente sono prenderebbero una paura da portarli all'infarto. Lo so che sembra esagerato, ma non mi sento di dire diversamente, poi chi vuole capirà cosa intendo con il tempo.
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Vecchio 09-01-2008, 01.47.45   #7
Sole
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Daf, ti capisco molto bene. quello che racconti a me accade ogni volta che mi concentro sul corpo. La netta distinzione tra la testa bollente e i suoi pensieri e il corpo freddo e contratto che non si scalda perchè troppo dimenticato... un punto siderale, lontano distante. Bisognerebbe avvicinare le distanze, ma come?
Puoi metterti mille maglioni ma non servirà perchè il ferddo non proviene dall'esterno ma è dentro il corpo stesso e da lì parte una vibrazione (il brivido) che cerca di scaldare ma non riesce perchè non trova la strada..per dove e come non lo so.
Quel che ho potuto sperimentare è che un giorno una gamba ha richiamato la mia attenzione e io mi sono accorta che faceva parte di me e l'ho amata. Sembrerò stupida, mi chiedo scusa se me ne preoccupo, ma amandola l'ho sentita pulsare.. purtroppo ancora non riesco a far così con tutto il corpo a comando, ma l'amore genera calore... che sia quella la magia? Il trucco?
__________________
Se non sarò me stesso chi lo sarà per me? E se non ora, quando?
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Vecchio 11-01-2008, 12.50.05   #8
dafne
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Ieri ho fatto un'esperimento, lo metto qui perchè comunque si tratta di sensazioni corporee. Non riuscivo ad alzarmi ieri mattina, come in tutta questa settimana peraltro, mi sentivo pesante come un elefante poi lo sforzo e preparando la colazione mi sentivo schiacchiare a terra, ho pensato "come diamine si fà ad essere così stanchi appena svegli? avendo comunque dormito per 8 ore no quisquilie.." e, per puro caso ( ) mi è capitato di pensare a stanchezza/pesantezza e di pensare al TA dove si va proprio alla ricerca della pesantezza. Mi sono regalata un momento per portare l'attenzione sul corpo e, voilà, come durante il training ho sentito una tensione fortissima, non ero "stanca" ma "tesa", ho cercato di rilasciare un pò i muscoli e un pò di pesantezza se n'è andata. Anche qui, abituata ad associare alla pesantezza la stanchezza la mia mente ha letto il sentirsi un elefante come una specie di stato letargico. Generalmente avrei aumentato le situazioni di sonno e, adesso capisco perchè, quell'immobilità mi avrebbe reso ancora più inquita perchè non di sonno ma di rilassarmi ho bisogno. (capendo cos'è che m'inquieta potrei ritrovarmi quindi rinnovata di tanta nuova energia?) Anche oggi mi sono svegliata come se mi portassi sulle spalle mezzo mondo e con le gambe doloranti ma adesso posso vedere la cosa sotto un'altra angolazione. E reagire in altro modo.
o almeno ci provo
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Vecchio 11-01-2008, 13.01.18   #9
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Quel che ho potuto sperimentare è che un giorno una gamba ha richiamato la mia attenzione e io mi sono accorta che faceva parte di me e l'ho amata. Sembrerò stupida, mi chiedo scusa se me ne preoccupo, ma amandola l'ho sentita pulsare.. purtroppo ancora non riesco a far così con tutto il corpo a comando, ma l'amore genera calore... che sia quella la magia? Il trucco?

Ma sai Sole a me non sembra tanto strano il discorso, amare qualcuno o qualcosa ti fà direzionare la tua energia, la tua attenzione verso esso e quindi,secondo me, questo ti ha permesso di sentire quella parte di te alla quale non pensavi in quel momento. Non siamo abituati a prestare attenzione, ci costa un grosso sforzo, per quello quando accade, sempre secondo me eh, la cosa ci sorprende.
E hai ragionissimo a non volerti sentire stupida per aver amato una gamba, francamente comprendo che bisogna saper utilizzare le parole e i loro giusti significati ma sul verbo amare mi sono un pò stufata di doverlo prendere con le pinze ogni volta come se amare fosse solitario ed esclusivo appannaggio di qualche divinità
oh là.
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Vecchio 18-01-2008, 15.06.53   #10
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ecco, aggiorno, l'altro giorno tornavo a casa e..toh...ho scoperto di avere la schiena Come al solito per caso, ho sentito il peso del giubbotto sulle spalle e mi sono accorta che ero leggermente curvata e mi sono raddrizzata. Raddrizzandomi ho sentito il calore tra le scapole, la linea della spina dorsale el 'ampiezza delle spalle. E' stato un bel momento, in quell'istante non mi sono sentita stanca nè triste, spalle dritte schiena eretta, senza sforzo. Che spettacolo. Chissà se un giorno arriveranno ad essere più che un momento passeggero.
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Vecchio 06-03-2008, 16.11.52   #11
dafne
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domenica ho mangiato con tutta la famiglia, sono venute a prendere me i bimbi e a casa di mia mamma abbiamo cominciato a preparare la grigliata, accendi il fuoco, taglia i pomodori, taglia le zucchine..etc etc..abbiamo coinvolto anche i piccoli per farli stare tranquilli e poi abbiamo pranzato..ecco...alla fine del pranzo gli adulti erano cotti, io ho sentito tutta la fatica, la tensione dei preparativi sciogliersi mentre mangiavamo e appena finito di mangiare mi è venuto sonno, anche gli altri adulti, chi più chi meno erano tutti belli "molli" sulle sedie, pronti per il caffè e due chiacchiere..i bimbi? Già pronti per un'altra avventura.
Ho osservato e riosservato nella mia mente quell'ora prima di pranzo e mi sono resa conto di come io abbia consumato una valangata di energie, un pò per ascoltare, un pò per rispondere nel modo giusto, un pò per evitare certi argomenti, un pò per mediare con i bimbi, un pò per filtrare (eh si, stavolta ho proprio notato come ergo il muro verso i miei e come devo continuamente difenderlo) le energie dei presenti, e un pò per aiutare nella preparazione del pranzo.
Una fatica sproporzionata rispetto alle azioni fisiche, alla fine all'una io ero morta e i miei figli invece arzilli e ricaricati dal cibo.
Il mio corpo mi sembrava pesante come un elefante gravido,allora abbiamo scelto una terapia d'urto, passeggiata nel bosco. I bimbi hanno corso e giocato e la natura ha "diluito" le energie dei grandi (impegnati a camminare e a guardare viole primule e genziane..un vero spettacolo)
Non posso fare a meno di chiedermi quanta altra energia spreco tutti i giorni e se il disagio che vivo spesso, la stanchezza che ogni tanto mi piglia non sia più un esaurimento di energia mentale che fisica, o meglio, un tale sovraccarico di questa nei muscoli da affaticarli senza muoverli...
Per questo i bambini hanno sempre più energia? Perchè consumano solo quella fisica e quando non ne hanno più si fermano, ricaricano e ripartono?
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Vecchio 12-05-2009, 10.41.07   #12
dafne
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Metto qui, che fà sempre bene poi rileggere a distanza..

La sensazione di questi giorni è molto diversa da quanto descritto sopra, quasi un contrario nella manifestazione.

Stò dormendo poco, 5 ore per notte circa. La cosa stranissima che stò scoprendo è che si, quando suona la sveglia ho un sonno barbino roba da non aprire gli occhi ma poi mi devo azare e il tempo del rimettere in moto tutto e la stanchezza scompare.
La cosa curiosa è che ho una sorta di altro "crollo" verso le due ma se sono impegnata a fare qualcosa ecco che passa pure quello.

Insomma, rispetto a prima dormo pochissimo ma non posso dire di essere fisicamente distrutta.
Tra l'altro se vado a letto pensierosa la giornata dopo è dura mentre se ci vado tranquilla posso anche non avvertire, se non verso sera, la pesantezza delle palpebre.

La cosa più divertente è la mente che si dice "non è possibile" e cerca disperatamente la stanchezza

Domenica pomeriggio poi ho fatto un lavoro di riordino non faticoso ma ero anche mentalmente presa da elucubrazioni. La sera ero distrutta come se avessi pulito tutta casa e avrei dormito 12 ore...

Si ricollega ai discorsi fatti sull'energia usata male, sul pensiero che ciuccia energia esagerata occupandosi di cose che non gli competono?

Mah, continuo a osservare stà cosa.
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Vecchio 12-05-2009, 15.35.28   #13
Ray
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Domenica pomeriggio poi ho fatto un lavoro di riordino non faticoso ma ero anche mentalmente presa da elucubrazioni. La sera ero distrutta come se avessi pulito tutta casa e avrei dormito 12 ore...
Quindi facevi due cose insieme... è sicuramente più faticoso che una.

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Vecchio 13-05-2009, 12.55.40   #14
dafne
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Dunque dunque siccome ho scritto che reagivo bene al poco sonno...mi addoementerei in piedi adesso

Tornando seri. Si Ray in effetti facevo due cose assieme.
Ho raccolto una serie di impressioni nel frattempo sull'argomento.

Vediamo se riesco a metterci un pò d'ordine

Ho visto 3 situazioni diverse..diciamo così.

1- lavoro manuale, pulizie o riordino, riesco a pensare non è che la mente scompare ma le due cose mi sembra vadano assieme...in questi casi pur dormendo poco non sono stata fisicamente male.

2- lavoro manuale, pulizie ecc con pensieri persistenti, pesanti..elucubrazioni (tradotto...seghe mentali )
Il corpo ha reagito malissimo al poco sonno anche se, comunque, ho continuato a fare.

3-scarso lavoro manuale, massiccia presenza di pensieri, di elcubrazioni. Sonno folle, stanchezza infinita.

Ecco, ho come la sensazione che sia la qualità, e non solo la quantità, dei pensieri ad avermi fatto reagire in modo diverso.

Mentre ero concentrata a pulire casa e a riordinare era come se una parte, a lato del mio concentrarmi su cosa facevo, riuscisse a pensare a quello che avevo letto qui e scritto ecc. In una sorta di movimento del tutto indipendente.

Devo dire, per amor del vero, che non è una cosa che mi capita spesso. Nella maggior parte dei casi, fin'ora, se dovevo lavare i pavimenti li lavavo punto.
uhmmm
sospendo e passo al secondo caso che mi è più chiaro

Se assieme alle pulizie (esempio) mi metto anche a pensare a quello su cui stò lavorando le pulizie passano in secondo piano. I pensieri prendono più forza..mò la sparo...è come se mi acchiappassero tutta l'energia. Soprattutto quando toccano irrisolti come la figura del padre o la mia aggressività.

E per assurdo quei momenti, di maggior dispendio di energia, sono proprio quelli che non mi danno nulla. mentre invece mi capita spessissimo che concentrandomi su quello che devo fare all'improvviso mi passa il "pensiero giusto" che è totalmente slegato da quello che stavo facendo.

Nel terzo caso cadere nel turbinio del pensiero mi spossa del tutto. Forse la stanchezza, il sonno, è un meccanismo di difesa per troncare il flusso negativo...mah

Post lungo, mi fermo, lascio decantare..chissà...forse per questo farsi una domanda prima di andare a dormire ci fornisce più facilmente una soluzione...muble muble..

Ultima modifica di dafne : 13-05-2009 alle ore 12.59.04. Motivo: correzioni
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Vecchio 13-05-2009, 13.19.40   #15
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Mentre ero concentrata a pulire casa e a riordinare era come se una parte, a lato del mio concentrarmi su cosa facevo, riuscisse a pensare a quello che avevo letto qui e scritto ecc. In una sorta di movimento del tutto indipendente.


Se assieme alle pulizie (esempio) mi metto anche a pensare a quello su cui stò lavorando le pulizie passano in secondo piano. I pensieri prendono più forza....

mi autocito... vaabèh ma perchè ho riletto e ho pensato a una cosa.
Anche se ancora non ho ben chiaro che significa, quel mettersi a pensare diverso dal lasciare i pensiei a lato..ehm...è una sorta di identificazione con il pensiero?

Mentre invece il pensare dovrebbe essere un mezzo per arrivare a conoscermi?

Oddio...come me lo spiego...nel primo caso i pensieri lavorano per me mentre nel secondo divento i miei pensieri, ci finisco dentro e fatico ad uscirne non concludendo poi niente?


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Vecchio 14-05-2009, 10.49.08   #16
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forse per questo farsi una domanda prima di andare a dormire ci fornisce più facilmente una soluzione...muble muble..
E non ci fa riposare bene....

Io leggo anche se non favello, sto ancora aspettando che ti chiarisca le idee e poi ne parliamo
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Vecchio 15-05-2009, 00.01.10   #17
dafne
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E non ci fa riposare bene....

Io leggo anche se non favello, sto ancora aspettando che ti chiarisca le idee e poi ne parliamo

Si mi sono espressa male.
Anche qui, se vado a dormire preoccupata da una domanda e ci rimugino mentre mi addormento dormo malissimo.
Al contrario se mi chiarisco per bene una domanda e la lascio là, presente ma dimenticandomene, prima di andare a dormire non è raro che poi al mattino o abbia fatto un sogno o che mi svegli con un'idea "in più".

Lo scrivo perchè ho sempre più l'impressione che quanto io chiamo "pensieri" sia più una specie di eco...mammamia non ho le parole...ma è come se ogni tanto riuscissi a sentire che si rincorrono e si "tirano" uno con l'altro.

Uno, mi sà che ci vorrà prima che mi chiarisco le idee, meno male che la pazienza non ti manca.

Ho recuperato un'altra preziosa informazione che credo sia legata al discorso.
Si parlava di bimbi irrequieti (i miei) e Ray mi diceva che in caso di conflitti consumano un sacco di energie. Quiando ne hanno poca, oppure ristagna (sul ristagna ho delle perplessità, non sono sicura di aver capito) non è con il riposo che ne recuperano ma mettendosi in movimento.

Ora, sicuramente c'è un'energia fisica e una psicologica distinte, la cosa è evidente altrimenti non avrei sperimentato diverse variabili. Eppure sembrano alquanto ... come dire... interagire tra loro...

Come, se ho capito, quando c'è una pressione psicologica, un sovraccarico di pensieri, la necessità è quella di muoversi.

Meglio che mi rifermo, ma se stò andando per campi mi avvisi vero?
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Vecchio 15-05-2009, 01.17.29   #18
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Questa cosa è legata anchea quello che si scriveva in "pedalo, lego e mi osservo" di Gri vero?

Pigrizia è avere l'energia fisica ma non quella per l'attenzione a quell'azione.
Senza attenzione lo sforzo per fare una cosa è più grande, maggior sforzo maggior movimento?

Questo potrebbe spiegare perchè maggiore attenzione mettiamo nelle cose che facciamo meno ci affatichamo, usiamo meno energia fisica. e allo stesso tempo perchè pensare muovendosi ci richiede meno sforzo (anche se in teoria è un usare energie diverse per la stessa cosa)

Ma i pensieri, o quelli che chiamo così, perchè sfiniscono?
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Vecchio 15-05-2009, 19.07.42   #19
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lavoro manuale, pulizie o riordino, riesco a pensare non è che la mente scompare ma le due cose mi sembra vadano assieme...in questi casi pur dormendo poco non sono stata fisicamente male
Quando ho bisogno di "pensare" una apparecchiatura nuova riordino la scrivania e faccio lavori manuali, compresa la pulizia della stanza oppure cammino nella casa. Questo libera la mia creatività, come se la mente fosse impegnata e non si accorgesse che io "svicolo" mentre lei non è così attenta.
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Vecchio 15-05-2009, 23.01.38   #20
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Quando ho bisogno di "pensare" una apparecchiatura nuova riordino la scrivania e faccio lavori manuali, compresa la pulizia della stanza oppure cammino nella casa. Questo libera la mia creatività, come se la mente fosse impegnata e non si accorgesse che io "svicolo" mentre lei non è così attenta.

Mi sà che svicoli a qualcosa che non è proprio la mente...ma non ne sono sicura.

Questo che descrivi penso sia concentrazione, o che gli si avvicini molto...
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Vecchio 16-05-2009, 20.55.06   #21
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Mi sà che svicoli a qualcosa che non è proprio la mente...ma non ne sono sicura.

Questo che descrivi penso sia concentrazione, o che gli si avvicini molto...
Non sivicolo A, svicolo DA

Ovvero lascio la mente a gestire i movimenti anche complessi e mi ritiro più dentro o più su.
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Vecchio 16-05-2009, 21.08.25   #22
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Non sivicolo A, svicolo DA

Ovvero lascio la mente a gestire i movimenti anche complessi e mi ritiro più dentro o più su.
in parole povere metti il pilota automatico....una pratica simile la adotto anche io quando "cerco" l'ispirazione...
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Vecchio 17-05-2009, 00.20.25   #23
Ray
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Ovvero lascio la mente a gestire i movimenti anche complessi e mi ritiro più dentro o più su.
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in parole povere metti il pilota automatico....una pratica simile la adotto anche io quando "cerco" l'ispirazione...
Io la vedo così, ditemi se vi suona: c'è da "pescare" questa nuova apparecchiatura (nel caso di ellebi) e serve un'idea. Quindi viene approntata e programmata un'esca per apparecchiature e montata su un amo intelligente (l'intelligenza dell'amo è l'unica cosa che mi esce dalla metafora), dopodichè esca e amo, tramite la canna, viene lanciata al centro del lago, molto lontano da dove siamo noi.
Per non appesantire il tutto e far scapapre il pesce con la presenza del pescatore, mentre l'amo intelligente muove a dovere l'esca, ce ne stiamo a riva a trafficare in modo complicato col mulinello o addiruttra (e forse meglio) a costruire manualmente un'altra canna.

Se vi suona, possiamo trarne alcune piccole conclusioni...
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Vecchio 17-05-2009, 10.51.37   #24
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Ovvero lascio la mente a gestire i movimenti anche complessi e mi ritiro più dentro o più su.
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in parole povere metti il pilota automatico....una pratica simile la adotto anche io quando "cerco" l'ispirazione...
Questo sistema è lo stesso, ad un livello più basso (e per questo permette di mantenere una certa coscienza) di chi usa la trance volontaria.
Non è il più proficuo, può dare risultati ancor minori della trance appunto, ma consente di riportare a casa più risultato. Con la trance non è detto che si riesca a riportare indietro qualcosa, per lo meno non subito.

L'ideale sarebbe riuscire a spegnere il corpo senza doverlo occupare, in questo modo è più facile (anche se comunque dipende dal potenziale a disposizione) rimanere coscienti e spingersi molto in dentro (che poi equivale a fuori in questo caso).

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Daf i pensieri sfiniscono perchè non sono veri pensieri, sono un essere pensati, ed ogni pensiero-esser-pensato ti corrode un pò di integrità, integrità che poi cerchi di recuperare, ed in parte riesci, in altri modi.
Se il bilancio dare/avere è troppo in svantaggio sul dare ecco che arriva la stanchezza-sfinitezza.
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Vecchio 17-05-2009, 23.21.43   #25
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Se vi suona, possiamo trarne alcune piccole conclusioni...
....che mentre si pesca si può fare altro?

scherzi a parte, non amo l'idea della apparecchiatura "pescata" perchè già presente nel lago. Mi interessa invece il discorso della trance volontaria, che potrebbe in effetti essere un modo per aumentare la capacità di concentrazione. Aggiungo come nota finale che il passeggiare aumenta di fatto l'ossigenazione corporea quindi anche quella cerebrale, con ovvie ricadute sulla lucidità di pensiero.
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