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Vecchio 05-05-2010, 11.26.42   #1
Uno
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Predefinito Quanti deputati occorrono per fare una democrazia?

Sposto qui il filo di un eterna diatriba sollevata da Stefano spesso e volentieri (così linkerò questo 3d alle prossime )

Lui sostiene (http://ermopoli.it/portale/showthread.php?p=85238 qua l'ultima volta) che visto che non possiamo scegliere chi va in lista è inutile che votiamo o qualcosa del genere.

Da un punto di vista parziale il discorso potrebbe avere un senso.... ma per poter avere la scelta che dice lui praticamente ogni cittadino dovrebbe poter candidare un candidato.
Poi siccome 60 milioni di deputati sarebbero esagerati anche per una anomala Italia, bisognerebbe comunque selezionarne un giusto numero (e qui apre l'altra diatriba che vedremo poi).
Come li selezioniamo?
Come vengono selezionati adesso?


Seconda diatriba: quanti deputati servono perchè ci sia una democrazia?

Da un certo punto di vista 60 milioni su 60 milioni di cittadini, da un altro punto di vista (pure il mio) un centinaio... in mezzo ci sono tutti i numeri da 100 a 60 milioni.

Dite la vostra senza scannarvi....
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Vecchio 05-05-2010, 11.59.25   #2
luke
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Per me scegliere i candidati è una cosa impossibile e tutto sommato abbastanza inutile:
io, per i miei interessi, voglio tizio, un altro, per i suoi interessi, vuole caio (ammesso che tizio e caio vogliano candidarsi) e così via.
Alcune anni fa nel paese dove vivo ci fu, per una serie di motivi, un'elezione in cui ci furono quasi più candidati che elettori con una marea di liste, alla fine la maggior parte prese pochissimi voti e furono elette le solite persone politicamente più forti che erano lì da anni...

Sul numero di deputati non sò quanti ne servirebbero, teoricamente qualche centinaio potrebbero bastare, poi bisogna vedere cosa fanno, se sono lì solo per premere pulsanti a comando ne potrebbero bastare anche una decina, che poi forse è il numero di quelli che davvero contano di più a cui si aggregano le varie correnti, i vari "colonnelli" ed aspiranti tali ecc.

Personalmente non sono mai entrato nei vari tecnicismi di come si formano le liste ecc, di sistemi elettorali ne abbiamo avuti diversi ed i problemi c'erano lo stesso, così come gli intrallazzi vari, sia in Parlamento sia fuori.
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Vecchio 05-05-2010, 12.18.44   #3
stefano
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Sposto qui il filo di un eterna diatriba sollevata da Stefano spesso e volentieri (così linkerò questo 3d alle prossime )

Lui sostiene (http://ermopoli.it/portale/showthread.php?p=85238 qua l'ultima volta) che visto che non possiamo scegliere chi va in lista è inutile che votiamo o qualcosa del genere.

Da un punto di vista parziale il discorso potrebbe avere un senso.... ma per poter avere la scelta che dice lui praticamente ogni cittadino dovrebbe poter candidare un candidato.
Poi siccome 60 milioni di deputati sarebbero esagerati anche per una anomala Italia, bisognerebbe comunque selezionarne un giusto numero (e qui apre l'altra diatriba che vedremo poi).
Come li selezioniamo?
Come vengono selezionati adesso?


Seconda diatriba: quanti deputati servono perchè ci sia una democrazia?

Da un certo punto di vista 60 milioni su 60 milioni di cittadini, da un altro punto di vista (pure il mio) un centinaio... in mezzo ci sono tutti i numeri da 100 a 60 milioni.

Dite la vostra senza scannarvi....
il senso di ciò che ho scritto non è esattamente questo.
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Vecchio 05-05-2010, 15.36.57   #4
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il senso di ciò che ho scritto non è esattamente questo.
Beh mica ti ho impedito di scriverlo qui.
Io avevo capito quello... più o meno...
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Vecchio 05-05-2010, 16.09.39   #5
stefano
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attualmente i deputati vengono selezionati in base alle maggioranze assegnate tramite voto a candidati "bloccati" (scelti direttamente dal partito senza nessuna possibilità di scelta "a monte" da parte delle persone)
quindi sono i partiti in sostanza a "giocarsela"

quanti deputati servono per garantire la democrazia?
a livello teorico quantomeno uno per ciascuna "corrente di pensiero" differente.
il fatto è che a mio avviso attualmente sulla carta esistono "correnti" nei fatti poco o nulla.
pertanto non vi è reale "aderenza" tra corrente e colui che se ne fa portatore.
Questo rimanda al discorso coscienza.
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Vecchio 05-05-2010, 16.22.33   #6
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Io non capisco una cosa però.
C'è un divieto a fondare un partito?

Non mi rispondere che è difficile, che tanto vincono loro etc...
Se uno in qualche modo riesce a farsi seguire dopo che ha fondato il suo bel partito entra nel giro... magari non in due mesi

A me sinceramente non passa neanche per l'anticamera del cervello di entrare in una sede del Pdl, del Pd, Idv o chi altri vuoi e dire che devono candidare chi dico io o magari me.

Non pago neanche una tessera, non partecipo alle loro iniziative, non mi sballono... quindi voto chi candidano loro, punto.

Se avessi intenzione di scegliere direttamente io fonderei un partito.

Si... condizionamenti sociali, la gente che vota solo quelli perchè sono li da tanti anni etc... da una parte ciò che rompe è anche garanzia, pensa se un novello Hitler fondasse un partito oggi e di colpo senza che nessuno lo conoscesse vincesse le elezioni...
Secondo quello che auspichi tu potrebbe succedere.

La gavetta, pilotata, raccomandata o quel che vuoi, è comunque sinonimo di una certa garanzia.
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Vecchio 05-05-2010, 16.42.12   #7
stefano
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Io non capisco una cosa però.
C'è un divieto a fondare un partito?

Non mi rispondere che è difficile, che tanto vincono loro etc...
Se uno in qualche modo riesce a farsi seguire dopo che ha fondato il suo bel partito entra nel giro... magari non in due mesi

A me sinceramente non passa neanche per l'anticamera del cervello di entrare in una sede del Pdl, del Pd, Idv o chi altri vuoi e dire che devono candidare chi dico io o magari me.

Non pago neanche una tessera, non partecipo alle loro iniziative, non mi sballono... quindi voto chi candidano loro, punto.

Se avessi intenzione di scegliere direttamente io fonderei un partito.

Si... condizionamenti sociali, la gente che vota solo quelli perchè sono li da tanti anni etc... da una parte ciò che rompe è anche garanzia, pensa se un novello Hitler fondasse un partito oggi e di colpo senza che nessuno lo conoscesse vincesse le elezioni...
Secondo quello che auspichi tu potrebbe succedere.

La gavetta, pilotata, raccomandata o quel che vuoi, è comunque sinonimo di una certa garanzia.
ma nessuno discute il fatto "gavetta".
tutto quanto dici assume senso partendo dal concetto che chi fa parte di un partito è "pulito".
altrimenti sai di cosa diventa garanzia la gavetta di cui parli?
diventa garanzia di marcio alias la situazione attuale.
e non serve cercarne uno "novello" (di hitler)
ve ne è già uno che non è novello ma è un abile manipolatore allo stesso modo e il suo partito (senza valori) lo ha fondato venti anni fa circa

Ultima modifica di stefano : 05-05-2010 alle ore 16.46.16.
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Vecchio 05-05-2010, 17.58.33   #8
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OT. ahi ahi, mi sa che non si riesce proprio a parlare di questi argomenti. Mia opinione personale, ma dopo questo intervento chiuderei il tread e lo cancellerei. fine OT
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Vecchio 05-05-2010, 18.01.36   #9
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mi spieghi il senso del tuo intervento?
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Vecchio 05-05-2010, 18.05.05   #10
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Hai appena insultato, dandogli pure del novello Hitler, un politico attuale facilmente identificabile. Siamo ben oltre i limiti dell'accettabilità a mio avviso. Ripeto, se fosse per me, questo tread verrebbe chiuso e cancellato. Ritengo anche tu abbia parlato in modo molto sconsiderato e, al di là di te, concordo sempre più con Uno sul fatto che non sia il caso di permettere tread politici.
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Vecchio 05-05-2010, 18.30.36   #11
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No, non lo cancello, ognuno deve assumersi la responsabilità di quello che dice.
Lo chiudo però.... e al prossimo accenno di politica partitica, da parte di chiunque, in qualunque thread parte un ban a tempo o definitivo.

Edit: anzi non lo chiudo... non è giusto che per colpa degli illuminati che non sanno tenere a freno le dita non si possa parlare di niente.
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Vecchio 05-05-2010, 18.45.58   #12
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Io decido di entrare in politica. (esempio eh, non vi preoccupate)
Metto su un partito, raggruppo gente.
Ci presentiamo alle votazioni.
Ci va bene e otteniamo qualche seggio, ci va male, diventiamo popolari alla grande etc... le possibilità sono infinite
Comunque iniziamo a frequentare la politica....

Le legislature e le votazioni si susseguono comunque nel bene e nel male ci siamo.... presentiamo le liste tra quelli che riteniamo degni, tra quelli che abbiamo a disposizione preparati etc... sono beati cavoli nostri e di chi ci sostiene.

Ginetto è attirato dalle nostre idee fin dall'adolescenza? Inizia a frequentare le sezioni di partito, è un attivista?
Si dimostra capace nel tempo o comunque ci fa comodo per la nostra politica, lo facciamo avanzare nel partito, magari lo presentiamo alle liste.

Mario se ne sta al bar o dietro una scrivania a digitare ed inveire contro tutti quelli sporchi, giudica e condanna ma non alza una paglia? Perchè dovrei candidare nella lista del mio partito lui?

Oppure perchè la gente dovrebbe eleggere uno che mai visto e conosciuto si presenta con una propria lista e magari è uno psicopatico?
Se lo fa è democrazia e a me sta bene.
Ma è normale che la gente vada sul conosciuto, che sia vero conosciuto o solo parvenza questo sta all'individuo deciderlo
Lo sconosciuto potrebbe essere migliore di quelli che ci sono, bene... se non è conosciuto e vuole fare politica si dia da fare, si faccia conoscere.

I sistemi democratici moderni non sono la perfezione, ma sono democratici, pure troppo per quello che ci meritiamo, è facile parlare e magari aspettare che qualcuno venga a casa a chiederci cosa ci piacerebbe.



Chi non è in grado di scrivere senza citare politici e partiti si astenga dall'intervenire per favore.
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Vecchio 05-05-2010, 18.48.23   #13
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No, non lo cancello, ognuno deve assumersi la responsabilità di quello che dice.
Lo chiudo però.... e al prossimo accenno di politica partitica, da parte di chiunque, in qualunque thread parte un ban a tempo o definitivo.

Edit: anzi non lo chiudo... non è giusto che per colpa degli illuminati che non sanno tenere a freno le dita non si possa parlare di niente.
Si, bene. Ribadirei comunque, anche all'eventuale lettore occasionale, che c'è un articolo del regolamento che vieta espressamente, come ovvio, di insultare chicchessia, che possa difendersi o meno.
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Vecchio 05-05-2010, 18.53.51   #14
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Si, bene. Ribadirei comunque, anche all'eventuale lettore occasionale, che c'è un articolo del regolamento che vieta espressamente, come ovvio, di insultare chicchessia, che possa difendersi o meno.
Si certo, questa è la prima volta da quando è aperto il sito, la sto "lasciando correre" per questo.
Bisogna essere un pò tolleranti anche per chi non lo è.
Al/la prossimo/a chi sia sia.... basta.
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Vecchio 05-05-2010, 19.54.32   #15
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Io decido di entrare in politica. (esempio eh, non vi preoccupate)
Metto su un partito, raggruppo gente.
Ci presentiamo alle votazioni.
Ci va bene e otteniamo qualche seggio, ci va male, diventiamo popolari alla grande etc... le possibilità sono infinite
Comunque iniziamo a frequentare la politica....

Le legislature e le votazioni si susseguono comunque nel bene e nel male ci siamo.... presentiamo le liste tra quelli che riteniamo degni, tra quelli che abbiamo a disposizione preparati etc... sono beati cavoli nostri e di chi ci sostiene.

Ginetto è attirato dalle nostre idee fin dall'adolescenza? Inizia a frequentare le sezioni di partito, è un attivista?
Si dimostra capace nel tempo o comunque ci fa comodo per la nostra politica, lo facciamo avanzare nel partito, magari lo presentiamo alle liste.

Mario se ne sta al bar o dietro una scrivania a digitare ed inveire contro tutti quelli sporchi, giudica e condanna ma non alza una paglia? Perchè dovrei candidare nella lista del mio partito lui?

Oppure perchè la gente dovrebbe eleggere uno che mai visto e conosciuto si presenta con una propria lista e magari è uno psicopatico?
Se lo fa è democrazia e a me sta bene.
Ma è normale che la gente vada sul conosciuto, che sia vero conosciuto o solo parvenza questo sta all'individuo deciderlo
Lo sconosciuto potrebbe essere migliore di quelli che ci sono, bene... se non è conosciuto e vuole fare politica si dia da fare, si faccia conoscere.

I sistemi democratici moderni non sono la perfezione, ma sono democratici, pure troppo per quello che ci meritiamo, è facile parlare e magari aspettare che qualcuno venga a casa a chiederci cosa ci piacerebbe.


Concordo su questo e in genere sui meccanismi che descrivi. Il titolo del tread però poneva un'altra questione, ossia quanti rappresentanti siano necessari per garantire una democrazia, cosa che solo in parte è connessa con quanti sono necessari a fare un certo lavoro, dato che potrebbe anche trattarsi di figure diverse.

E' chiaro che, per il princicpio democratico la percentuale di rappresentanti di un determinato movimento deve rispecchiare meglio possibile la percentuale di sostegno popolare di quel dato movimento. Questo però dice poco sul numero necessario.
Chiaro che più alto è questo numero meno la percentuale rispecchiata sarà approssimata (se devo rispecchire il 32% ad esempio, se ho tre rappresentanti ne dovrò mettere 3, che però è il 33%, se ne ho cento posso metterne 32... so che le cose nella realtà sono più complesse di così, era per mostrare il meccanismo), ma è anche chiaro che più aumenta il numero totale dei rappresentanti più lente e difficoltose saranno le decisioni da prendere. Si suppone però che siano migliori.

Si deve quindi cercare un equilibrio, un compromesso con entrambe le istanze (velocità di esecuzione e rappresentatività delle percentuali)... inoltre non sono solo queste due da tenere in considerazione credo.

Come si potrebbe stabilire un numero sensato? Anzi, dato che non lo so, come è stabilito quello attuale?
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Vecchio 06-05-2010, 00.05.44   #16
stefano
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a livello teorico ne basterebbe uno per ciascuna corrente di pensiero.
infatti se il pensiero è uno (giusto o sbagliato che sia) ve ne è (stato) uno a giochi fatti.
per quanto ne so attualmente non penso vi sia un criterio per il numero di deputati e senatori (se non erro 630 i primi 315 i secondi + i senatori a vita)
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Vecchio 06-05-2010, 09.05.40   #17
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Ho spostato qui l'O.T. http://ermopoli.it/portale/showthread.php?t=6244
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Vecchio 07-05-2010, 12.51.24   #18
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Come si potrebbe stabilire un numero sensato? Anzi, dato che non lo so, come è stabilito quello attuale?
Ho provato a cercare il perchè e non ho trovato nulla. Posso solo ipotizzare che alla formazione della Repubblica abbiano partecipato un numero di partiti e movimenti e per loro ci fossero stati un numero minimo stabilito di rappresentati ridotto della metà in Senato. Così poi è rimasto.

Non so come stabile un numero minimo.
Vera utopistica democrazia per me sarebbe che ogni cittadino avesse la possibilità di votare le leggi, abbiamo internet per poterlo fare, e un codice fiscale identificativo e i mezzi per rendere certa l'identità di chi invia gli anziani possono farlo attraversoun servizio sociale come fanno ora per le dichiarazione dei redditi.
Questo potrebbe essere usato anche come mezzo per poter proporre sondaggi ai cittadini e presentare proposte di legge. Il lavoro dei partiti sarebbe alla fine quello di elaborare la volontà del cittadino e presentarla in forma corretta affinchè possa essere votata.
Mentre scrivo vedo le enormi difficoltà della questione ma non mi dispiacerebbe.

Da altra parte avevo detto che io vedrei bene un governo di soli 40 tecnici (si vabbeh son pochi era provocatoria) e con questo sistema di voto della legislatura per me possono bastare. Non importano più i seggi importa solo come viene elaborata la legge.
__________________
Se non sarò me stesso chi lo sarà per me? E se non ora, quando?
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Vecchio 07-05-2010, 13.03.24   #19
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C'è un piccolo inconveniente nel sistema che espongo che è quello della privacy.
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Vecchio 07-05-2010, 13.34.45   #20
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Da altra parte avevo detto che io vedrei bene un governo di soli 40 tecnici (si vabbeh son pochi era provocatoria) e con questo sistema di voto della legislatura per me possono bastare. Non importano più i seggi importa solo come viene elaborata la legge.
Su questo aspetto dei tecnici io farei due considerazioni:

in parte già ci sonoi dei tecnici nelle varie commissioni estaff e nei vari organi ed apparati dello stato, nei quali operano giuristi, economisti, fiscalisti ecc, i quali collaborano nella stesura e nella preparazione dei vari provvedimenti e delle varie leggi.

In secondo luogo, i politici dovrebbero servire, tra le altre cose, per evitare di prendere decisioni che si basano esclusivamente sull'aspetto tecnico del problema, ma basandole anche tenendo conto dei vari gruppi di elettori.

Un tecnico che si occupa dello sviluppo economico, ad esempio, potrebbe decidere, ad esempio, che si tolgono fondi alla sanità per dirtottarli sulle aziende, oppure un altro potrebbe voler investire sulle forze armate piuttosto che sull'istruzione: i politici dovrebbero servire anche a mediare tra le varie necessità, avendo una visione più generale dei problemi della collettività, anche se poi in realtà magari ne tengono conto ben poco, e trovare un punto di unione tra interessi contrastanti tra di loro.
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Vecchio 08-05-2010, 09.01.18   #21
nikelise
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Un po' di storia da approfondire , da chi vuole e anche da parte mia e qualche informazione.
L'attuale Stato repubblicano italiano nato nel periodo post bellico con la costituente e' figlio del ventennio fascista .
Nel ventennio ed a partire comunque dal 1925 il partito fascista inflisse un vulnus alla democrazia proprio privando di poteri il parlamento ed eliminando il pluralismo cioe' la rappresentazione di tutte le forze politiche in parlamento .
E' evidente che la Costituente dopo il periodo fascista e la guerra ebbe la necessita' di rafforzare quanto piu' possibile l'organo legislativo e quindi il principio della separazione dei poteri dello Stato .
Fu quindi creato in uno Stato Unitario non federale come il nostro un sistema bicamerale perfetto in cui la camera dei deputati ha gli stessi poteri del senato a garanzia di un'attento esame delle leggi che si dovevano formare .
La paura dell'esecutivo troppo forte ha origine nella paura di una ripetizione dell'era fascista .
Nei paesi federali il bicameralismo e' imperfetto un camera alta e' espressione degli stati della federazione ed una camera detta bassa delle esigenze generali del paese .
Una delle riforme che si vogliono fare oggi e' l'eliminazione del bicameralismo perfetto e quindi il dimezzamento dei parlamentari attraverso l'eliminazione o il ridimensionamento di una delle camere .

Molto superficialmente e da approfondire da parte di chi vuole discutere sull'argomento con un minimo di cognizioni .
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Vecchio 08-05-2010, 12.41.05   #22
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Originalmente inviato da nikelise Visualizza messaggio
Molto superficialmente e da approfondire da parte di chi vuole discutere sull'argomento con un minimo di cognizioni .
A me interesserebbe molto. C'è un perchè al numero dei deputati? Potresti spiegare meglio la differenza tra un bicameralismo perfetto e uno imperfetto soffermandoti sugli effetti del cambiamento che si vorrebbe apportare? Grazie in anticipo.
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Vecchio 08-05-2010, 13.13.24   #23
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Interessa molto anche me. Leggo volentieri Nike.
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Vecchio 08-05-2010, 15.06.56   #24
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Intanto questo poi potremo approfondire :
oggi camera e senato sono un doppione perche' una legge dopo essere stata approvata alla camera deve essere approvata senza possibilita' di modifiche dal senato .

Questo sistema da una parte garantisce un'attena valutazione delle leggi che per la maggior parte ricordiamolo, attraverso il decreto legislativo delegato , sono proposte dal governo ( da qui la tutela rispetto al potere esecutivo che da' il potere legislativo )
dall'altro pero' rende piu' difficili le riforme ed a rischio di paralisi l'attivita' del parlamento se in ipotesi ogni camera apportasse modifiche ad ogni passaggio ai disegni di legge .
L'esperienza fascista ancora condiziona ed ostacola la riforma verso un sistema di monocameralismo o bicameralismo imperfetto dove nei compiti le camere hanno una funzione diversa .

Il bicameralismo imperfetto come dicevo attribuisce poteri diversi e diverse funzioni alle due camere : quella alta rappresenta gli interessi dell'intera nazione e decide su argomenti piu' importanti ,
quella bassa e' portatrice degli interessi dei singoli stati all'interno dello stato federale .

Ah : oggi il numero dei seggi e quindi dei parlamentari e' distribuito in proporzione alla popolazione di ogni circoscrizione e la ripartizione dei seggi tra le circoscrizioni si effettua dividendo il numero degli abitanti della Repubblica per 630 ,questo per la camera dei deputati .
Mentre per il senato l'elezione e' a base regionale : la ripartizione dei seggi tra le regioni si effettua in proporzione alla popolazione delle regioni . Ogni regione ha numero di senatori non inferiori a sette salvo Molise 2 e valle d'aosta 1 . Il numero dei senatori e' 315 .

Non so da cosa dipenda 630 e 315 vedremo se si trova qualcosa .

Ultima modifica di nikelise : 08-05-2010 alle ore 15.18.24.
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Vecchio 10-05-2010, 09.54.50   #25
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Non so come stabile un numero minimo.

Da altra parte avevo detto che io vedrei bene un governo di soli 40 tecnici ....
Sai Sole, dopo aver letto che per deliberare sugli aiuti da dare alla Grecia, non poca cosa per le nostre casse già in ristrettezza, sono bastati 60/70 parlamentari, mentre gli altri hanno anticipato il weekend, penso che tu abbia proprio ragione! Con gli stipendi che si prendono, con le pensioni che si garantiscono con solo due anni di vita parlamentare, con tutte le macchine blu che hanno a disposizione, ci meriteremmo qualcosa di meglio!!!!!
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