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Vecchio 16-02-2008, 16.02.24   #1
Sole
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Predefinito La spesa a rate

Ieri sfogliavo un giornale locale e mi trovo a tutta pagina la pubblicità di una carta di credito.. niente di strano se non fosse che tale carta è intestata ad una catena famosa di supermercati.
La pubblicità diceva che con 25 euro hai la carta e poi con un vero tasso 0 sia taeg che tan, puoi pagare in una sola rata il mese successivo, ma se proprio serve puoi fare a rate ad interessi non meglio definiti con la prima rata a partire da luglio. Cavolo gli interessi sulla spesa... è vero che già molti usano la carta di credito bancaria, che calcola interessi pari al 15\17% (poi vorrei capire perchè sia sempre sopra il tasso legale, boh) perchè non arrivano alla fine del mese ma addirittura renderla una cosa normale così come lo è la tessera del supermercato per garantirsi le offerte, mi pare troppo. Mi sembra che ci vogliano davvero portare sull'orlo della povertà in tutto, facendoci sembrare le cose allettanti ed ordinarie, mentre invece dovrebbero spaventarci per le conseguenze che le accompagnano.
Ho letto la pubblicità, ho metabilizzato, poi ho pensato a tutte quelle famiglie che cominciano ad andare a spendere centinaia di euro in prodotti di marca, che ormai i più difficlmente si possono permettere in una sola intera spesa, perchè tanto poi si paga a rate.
Quello che ancora mi ha turbato di più è il pensiero che ci hanno educato e condizionato all'abitudine di fare rate su tutto ciò che è superfluo... ed ora ci insegnano, ci invitano, ci invogliano a farlo con i beni di prima neccessità. Ma ci pensate a comprare il pane e il latte a rate? Ci portano allo sfacelo.
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Se non sarò me stesso chi lo sarà per me? E se non ora, quando?
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Vecchio 16-02-2008, 16.54.34   #2
Kael
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Siamo arrivati anche alla spesa a rate, bene... probabilmente se si continua di questo passo in un'altra decina d'anni si arriverà al loro piano finale che prevede la sparizione del "denaro fisico" e un mondo in cui tutti gli acquisti si fanno solo con "denaro virtuale". Questo significa che ci controlleranno in maniera totale, ogni spostamento di soldi sarà registrato e potranno farci i conti in tasca più di quanto non sappiamo fare noi da soli ora...
Al di là di una chiara operazione di marketing, ("oggi mille persone sono andate dal parrucchiere? allora bisogna investire nel settore di prodotti per capelli..") la cosa nasconde un ben più grave intento: vogliono farci perdere completamente coscienza dei nostri soldi, di quanti ne abbiamo, di quanti ne dobbiamo, etc etc...

Fintanto che ognuno teneva i soldi sotto al materasso, l'economia personale funzionava in modo impeccabile. Vedevamo fisicamente i nostri soldi muoversi, vedevamo la "cassa" impoverirsi ogni volta che ne prelevavamo un po' per fare i nostri acquisti, e arricchirsi ogni volta che depositavamo il nuovo stipendio. Avevamo insomma una chiara visione di quello che era il nostro capitale, e ogni nuovo movimento veniva fatto in coscienza.
Adesso invece, col "pagherai a luglio" (ma perchè non posso iniziare a pagare subito che poi a luglio non mi ricorderò nemmeno più per cosa sto pagando??), con le comode rate diluite nel tempo a bassi interessi, non solo c'è un reale impoverimento personale, ma si rischia di perdere completamente coscienza dei soldi e del loro valore (magari che sia proprio questo quello che vogliono? )

Io ho avuto la carta di credito per due anni, e sebbene cercavo di tenere le mie finanze sotto controllo, (e ripeto, MIE) ho dovuto ammettere che era impossibile... Uscite di trenta euro per un acquisto fatto due mesi prima, commissioni, interessi vari... Insomma, niente di chè, ognuno è libero di fare come gli pare, ma io personalmente l'ho chiusa. Non sapere quanti soldi ho realmente in conto, (perchè l'estratto te lo fanno del mese prima e quindi non sono ancora aggiornate le uscite di questo mese) e dover quindi tenere tutto a mente, (salvo poi incappare nella classica domanda: "ma quella cosa l'ho comprata al primo di questo mese, o al 29 dello scorso?"), e trovarsi così spesso in rosso il mese dopo, tutte queste cose insomma mi hanno fatto preferire avere il quadro generale sotto agli occhi, soldi fisici, tangibili, nel portafoglio, o al massimo in un semplice conto corrente (impossibile non averlo oggi) dove comunque il tutto è più gestibile senza fare i ragionieri di se stessi per professione...

Impoverimento di finanze e di coscienza, questo vedo nel futuro se ognuno nel proprio piccolo non cerca di fare qualcosa per fermare il dilagare di questa "comoda" moda...
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Vecchio 16-02-2008, 17.36.48   #3
RedWitch
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Quello che ancora mi ha turbato di più è il pensiero che ci hanno educato e condizionato all'abitudine di fare rate su tutto ciò che è superfluo... ed ora ci insegnano, ci invitano, ci invogliano a farlo con i beni di prima neccessità. Ma ci pensate a comprare il pane e il latte a rate? Ci portano allo sfacelo.
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Al di là di una chiara operazione di marketing, ("oggi mille persone sono andate dal parrucchiere? allora bisogna investire nel settore di prodotti per capelli..") la cosa nasconde un ben più grave intento: vogliono farci perdere completamente coscienza dei nostri soldi, di quanti ne abbiamo, di quanti ne dobbiamo, etc etc...


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con le comode rate diluite nel tempo a bassi interessi, non solo c'è un reale impoverimento personale, ma si rischia di perdere completamente coscienza dei soldi e del loro valore (magari che sia proprio questo quello che vogliono? )
Questa delle rate per la spesa ancora non l'avevo sentita.. è da brivido davvero.

Oltre a quanto ben detto da voi, su cui sono d'accordo, (stanno cercando di avere controllo su tutto e quale mezzo migliore per farlo che il controllo delle finanze di cittadini inconsapevoli di quanto hanno sul conto corrente e di quanto possono oggettivamente spendere?), pensavo che fino a qualche anno fa, la carta di credito veniva usata per i beni di lusso (o comunque superflui, e per quelle spese "una tantum"), poi man mano hanno cercato (anzi stanno cercando) di farci sostituire i contanti con la carta di credito.
Pare che in Italia non siamo ancora abbastanza abituati ad usare la carta di credito, e quindi immagino che uno dei motivi per cui spingono così sia questo...

La spesa a rate comunque lo vedo come un sintomo di qualcosa che davvero non va nella nostra economia e qualità di vita, torniamo a quella "miseria" di cui parlavamo qualche tempo fa. La situazione per il cittadino comune che prima di questa crisi poteva vivere dignitosamente , magari anche mettendo via qualche soldo, adesso è cambiata, siamo al punto di dover fare la spesa a rate? E ci indebiteremo per poter mangiare?
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Vecchio 16-02-2008, 18.57.25   #4
Astral
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Si infatti vi condivido, se continua cosi, l'unico modo per contrastarli dal potere su ciò che facciamo, è ritornare al baratto!

Ma da quanto ho capito ste cose nel resto dell'Europa non succedo o sbaglio?
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Vecchio 16-02-2008, 19.46.58   #5
jezebelius
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Non so sinceramente come stia la situazione nel resto d'Europa, Astral. Credo però che si possa parlare di un periodo di recessione generalizzata anche per quel che riguarda i Paesi UE, poi col fatto della spesa a rate, a parte come si è detto su circa l'operazione di marketing, per quanto mi riguarda non la vedo una cosa alla quale dare seguito ma tant'è l'economia, o meglio il mercato, impone oggi di acquistare " quel che serve ", qualsiasi cosa, a rate.
Sto fatto mi fa pensare ad una storia che come tante gira qua da me e che mia mamma ogni tanto tira fuori a mò di esempio. Durante il periodo post guerra mondiale le persone non avevano la possibilità neanche di acquistare beni primari, come pane e latte. Questo costrinse, un parente diciamo così, a fare come si fa oggi ma con modalità differenti, ossia prendeva quel che serviva, per se e la sua famiglia, senza pagare ma " segnando" nel registro che il commerciante aveva, appositamente e non soltanto per lui ovviamente, messo a disposizione.
Beh...dopo un tot che la spesa veniva comunque fatta e non avendo il denaro, data la recessione, per colmare i debiti, dovette dare per farlo una parte dei suoi beni immobili per colmare il buco fino a quel momento " scavato". Tra l'altro, come accadeva in questi casi, il totale di ogni acquisto veniva gonfiato dal commerciante per cui il debito aumentava a dismisura e figurati se il parente, per sfamare la sua famiglia, in quel periodo poi, pensava a mantenere il conto.
Ora se trasportiamo la storia ai giorni nostri la situazione non sembra tanto differente con le rate o almeno si avvicina non di poco. Se poi vediamo che tutto ma proprio tutto è passibile di finanziamento mi pare che si viva a debito per abbastanza tempo fino a quando, alla fine, non si avrà nulla con cui saldare;il tutto al di la del discorso della tracciabilità degli acquisti.
Stiamo adottando poi un sistema simile a quello americano, per quel che riguarda le carte di credito ossia con quella " A ", ipoteticamente piena, vado a coprire i conti della " B ", realmente a secco, con la quale ho fatto acquisti rinviando in questo modo, un po alla volta, il pagamento; cosa che poi porta, inevitabilmente, ad una situazione non certo vantaggiosa se non addirittura strozzante per la sopravvivenza visto che parecchi ormai, in America ma la stessa sorte per alcuni si vede anche qua, si trovano sull'orlo del collasso!
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Dr. Marc Haven
“Non deve essere l’alba di luce che deve iniziare ad avvisare la tua anima di tali doveri giornalieri e dell’ora in cui gli incensi devono bruciare sui fornelli; è la tua voce, solo lei che deve chiamare l’alba di luce e farla brillare sulla tua opera, alfine che tu possa dall’alto di questo Oriente, riversarla sulle nazioni addormentate nella loro inattività e sradicarle dalle tenebre in cui versano.”
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Vecchio 16-02-2008, 20.20.16   #6
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Non sarà un modo per farci credere che ce la facciamo ad andare avanti nonostante il caro prezzi?
Fare la spesa a rate è davvero assurdo e se qualcuno ci arriva vuol dire che non ce la fa a vivere e questo non dovrebbe essere ammissimbile. Tutti dovrebbero avere la possibilità di sfamarsi e di avere un tetto sulla testa e un lavoro che fa in modo che questo possa avvenire. Quindi dirmi che posso fare la spesa a rate significa per me che mi ci si è accorti che non ce la si fa ad arrivare alla fine del mese e per far si che la gente non vada in piazza a gridare: buffoni! per usare un eufemismo ci danno la possibilità di pagare a rate. Ma checcarini!
Ci intortano come possono. Che schifo.
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Vecchio 17-02-2008, 10.42.08   #7
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Stiamo adottando poi un sistema simile a quello americano, per quel che riguarda le carte di credito ossia con quella " A ", ipoteticamente piena, vado a coprire i conti della " B ", realmente a secco, con la quale ho fatto acquisti rinviando in questo modo, un po alla volta, il pagamento; cosa che poi porta, inevitabilmente, ad una situazione non certo vantaggiosa se non addirittura strozzante per la sopravvivenza visto che parecchi ormai, in America ma la stessa sorte per alcuni si vede anche qua, si trovano sull'orlo del collasso!
Riscontro tutto quello che hai detto Jez e in particolare questo pezzo.
Oggi sia la carta o il credito al consumo diventano il conto aperto da saldare allo spaccio. Se non pago hanno diritto a togliermi parte dei beni e se non lo hanno, divento un cattivo pagatore e non mi daranno più credito in futuro, il che devo dire che se può apparire inizialmente una tragedia per alcuni, in un certo modo è la loro salvezza.

Questo pezzo che quoto è un modo di fare (purtroppo io stessa mi sono trovata in quella condizione) che riscontro in tantissimi. L'affermazione classica è: "ma non ti preoccupare, la carta si copre da sola" .. si già, prelevi e copri la rata del mese che spetta, pagando così interessi alla banca e non la chiudi mai, hai sempre una rata che costringe spesso a fare rinunce importanti ed evitabili.. la carta di credito non si paga da sola ma costa enormemente. E' vero poi che è un utile aiuto in certe circostanze, tipo spesa improvvisa, allora si la torvo un valido elemento nell'economia infatti la si usa per fare quella spesa e dilazionarla in un tempo che non pesa e poi fine.

Purtroppo ho vissuto una situazione di indebitamento in passato come lo descrive Jez che non esagera affatto nella sua visione, anzi forse è anche troppo ottimista, e ci si casca per ingenuità, per debolezza, nel mio caso è iniziata per necessità (quelle cose che capitano e non sai come parare) e quella necessità si è poi trasformata in un bisogno di non pensare alla necessità e così parte il meccanismo... l'ho messa giù semplice ma ci sono tanti e tanti di quei bisogni che nascono dietro un debito.
Posso dire che un debito di un anno può con estrema facilità al primo inconveniente senza spalle coperte (che oggi non ha quasi nessuno visto che vogliono anche portarci a questo, a non avere di che pagare la ruota della macchina che si rompe, ad esempio) trasformarsi nel debito di 5 anni fino a non trovare il modo di arrivare alla fine del mese.
Non è così lontano dalla realtà quello che dice la mamma di Jez, vendere gli immobili e liberarsi dai debitio spesso diventa la boccata di aria per ricominciare, io ho dovuto farlo. Solo che hanno alzato i mutui per la prima casa al 6%e quindi riacquistare diventa impeditivo.
Ho allargato tantissimo il discorso, ma in fondo rientra tutto nello stesso unico grande discorso dei nostri tempi.
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Vecchio 17-02-2008, 12.53.54   #8
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Brevemente (tempo tiranno uff) poi ci torno, il discorso si collega con l'affiliazione del cliente. Avete presente tutte le tesserine in cui se fai la spesa sempre in un posto ti danno i punti in cui ti regalano qualcosa? (che poi sono sempre schifezze che ti costerebbero meno a comprarle direttamente)
Beh con le carte di credito che si autoalimentano saltano il passaggio del commerciante-cliente, la banca (o la società che emette la carta di debito, altro che di credito) senza fare nulla, senza avere dei prodotti, senza produrre, commerciare o che altro ti tiene suo cliente e guadagna su ciò che tu commerci senza che lei abbia i rischi dei commercianti (magazzino, recessione, non vendita, guasti, deterioramenti etc...).
Ora succede che grosse catene commerciali o sono alla base legate a quegli stessi enti (banche etc) oppure se ne hanno la possibilità (bacino di utenza) si attrezzano con gli stessi sistemi cercando di farti comprare tutto da loro....

Alla fine ci rimetterà sempre il piccolo negozio, l'artigiano etc.... questi spariranno e un potere enorme sarà in mano di questi enti che ci prendono da due fronti, uno quello scritto da Jez, l'altro quello di affiliazione forzata
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