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Vecchio 05-07-2010, 11.47.10   #1
Uno
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Predefinito Realizzare gli incubi della dietrologia

O meglio l'effetto auto avverante del parlare tanto, in un certo modo, di alcune cose che ancora non sono realtà.

Facciamo subito un esempio pratico. prendiamo la teoria degli impianti dei chip su tutta la popolazione. E' un argomento della dietrologia che ha solide basi, si stanno già iniziando ad usare chip impiantabili o ingeribili di vario tipo in campo medico. Si iniziano a lanciare anche chip utilizzabili come sistemi di identificazione e rintracciamento etc...
Se vogliamo la tecnologia di per se potrebbe anche avere utilizzi molto interessanti ma ovviamente ciò che mette paura è l'uso che se ne potrebbe fare.

Ma questo era solo un esempio, l'argomento del discorso è come la massa recepisce le cose.
Se nell'esempio gioca un primo ruolo importante il fatto che ne vengano mostrati utilizzi comodi, interessanti, pratici etc... bisogna anche dire che il tanto parlarne sebbene in termini di complottismo e dietrologia di fatto comunque rende l'argomento meno ignoto, lontano e non reale.

Quello che voglio dire è che molta gente alla fine potrebbe abituarsi all'idea pur rifiutandola, potrebbe a forza di pensare che è ineluttabile accettare la cosa.

Questo capita con l'alimentazione, sta capitando con le carte di credito, capita con determinati sistemi sociali in internet etc etc...

Insomma, la coscienza delle persone inizia ad inglobare alcuni paradigmi pur rifiutandone intellettualmente le basi... e una volta che una cosa è nella coscienza quella cosa è reale.
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Vecchio 05-07-2010, 12.58.24   #2
Sole
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Io ad esempio sono super convinta che i cip sui cani sono sperimentali per studiare come metterli sull'uomo.
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Vecchio 05-07-2010, 13.39.46   #3
diamantea
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Io ad esempio sono super convinta che i cip sui cani sono sperimentali per studiare come metterli sull'uomo.
Anche io sono convinta di questo. Alla prima cagnolina che ho preso al canile ho dovuto far impiantare il cip perchè obbligata dall'USL, ma alle altre due che non provengono dal canile non l'ho fatto mettere, mi fa impressione sta cosa.
Allo stesso modo non faccio più da tempo le carte fedeltà ai supermercati per la raccolta punti, mi sembra anche questo un metodo di controllo sulle famiglie. Bancomat e canalizzazione è troppo comodo per rinunciarci per ora... La carta di credito ho evitato di usarla fin ora.
Già mi sento controllata dai satelliti, figuriamoci dai cip.
Si potrebbe dire che se non si ha nulla da nascondere non ci sarebbe problema ad essere rintracciabili, ma chissà che uso se ne farebbe della nostra vita senza libertà.
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Vecchio 05-07-2010, 15.05.17   #4
griselda
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Allora vediamo se ho capito: il parlare di certe cose tra le cui possibili applicazioni ce ne sono anche di poco belle, il fatto di parlarne fa si che entrino nel modo di pensare, già parlarne è un accettazione dell'argomento, non vi è più un rifiuto a priori. Questa conoscenza farà si che ognuno possa scegliere a seconda di come è lui stesso, le possibili applicazioni?
Se uno è buono o ottimista sarà più portato a vederne i risvolti positivi piuttosto che negativi, credo che questo possa essere un buon modo per farci digerire qualunque cosa. O no?
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Vecchio 06-07-2010, 21.31.40   #5
filoumenanike
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Non mi meraviglierei che ci inducessero in modo subdolo ad accettare anche la pratica del chip, penso che siamo riusciti ad accettare tante di quelle realtà negative e a farle nostre come se non si potesse fare altrimenti!
Mi vengono in mente il senso di normalità che abbiamo di fronte alla cessione di organi in quella fase di morte cerebratica che dovrebbe precedere la morte reale (ma che significa morte reale? morte cerebratica? vita vegetativa...)
mi viene in mente l'accanimento terapeutico spesso con scopi sperimentali.
Penso a quei grandi centri di gioco d'azzardo, dove sembra normale che dei ragazzi in età scolare si mettano lì a giocare per ore invece di andare a scuola, gioco d'azzardo che accettiamo che venga pubblicizzato in tutte le reti televisive, in qualsiasi locale si entri per prendere una bibita, comprare un giornale, fare la spesa!
Dietro tutto questo non vi pare che ci sia una volontà diabolica di chi tira le fila di noi marionette che ci muoviamo alla musica assordante di un pifferaio magico che porterà alla rovina il nostro futuro, le nostre vite perse dietro alla dea tv, dietro alle mode senza sapere perchè siamo indotti ad agire e pensare in un certo modo!
Il pifferaio magico altro non è che il potere occulto di chi guadagna sulle scelleratezze, sulle debolezze umane, gente avida di denaro, senza scrupoli, senza l'ombra del dubbio su quanto di male potrebbe fare e fa!
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Vecchio 06-07-2010, 22.50.56   #6
Enoch
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O meglio l'effetto auto avverante del parlare tanto, in un certo modo, di alcune cose che ancora non sono realtà.
Il parlare di determinati argomenti potrebbe avere anche l'effetto opposto: ovvero quello di risvegliare la coscienza delle persone e di cambiare il corso degli eventi nel caso la cosa propinata non sia così favorevole allo sviluppo dell'umanità.
Affinchè questo avvenga occorre raggiungere e superare una certa "massa critica" di persone che la pensano allo stesso modo.
Superfluo aggiungere che per gli argomenti citati essa sia ben lontana da essere raggiunta.
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Vecchio 06-07-2010, 23.20.57   #7
Ray
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Allora vediamo se ho capito: il parlare di certe cose tra le cui possibili applicazioni ce ne sono anche di poco belle, il fatto di parlarne fa si che entrino nel modo di pensare, già parlarne è un accettazione dell'argomento, non vi è più un rifiuto a priori.
Non proprio un'accettazione ma il sistema può essere utile ad evitare una sommossa... ha a che fare con lo spargere pensieri di un certo tipo, che iniziano a girare per le teste della gente, la quale pur restando contraria si abitua e cala la tonalità emotiva contro la cosa e quindi opporrà meno resistenza. Come dice Uno qui sotto.

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Ma questo era solo un esempio, l'argomento del discorso è come la massa recepisce le cose.
Se nell'esempio gioca un primo ruolo importante il fatto che ne vengano mostrati utilizzi comodi, interessanti, pratici etc... bisogna anche dire che il tanto parlarne sebbene in termini di complottismo e dietrologia di fatto comunque rende l'argomento meno ignoto, lontano e non reale.

Quello che voglio dire è che molta gente alla fine potrebbe abituarsi all'idea pur rifiutandola, potrebbe a forza di pensare che è ineluttabile accettare la cosa.
Se per esempio di colpo decidessero di affidare la nazionale di calcio al mio barbiere (il quale sostiene che farebbe meglio di chiunque, come tutti i barbieri) se ne otterrebbe un apriti cielo, probabilmente tanto violento da provocare la quasi immediata cacciata del sedicente esperto in questione.
Ma se per qualche mese i giornali iniziassero a titolare cose come "incredibile! La nazionale al barbiere di Ray" e "continuano le voci che accreditano il barbiere allenatore. Ci si domanda dove si taglierà i capelli Ray" e via così... anche se all'inizio tutti ne parlerebbero male, dopo un po', per forza di cose, ci sarebbe qualche intervento a favore e comunque la gente ne parlerebbe al bar e via così e se alla fine gli dessero sul serio la nazionale, pur protestando, la gente manderebbe giù più facilmente.

Un altro aspetto dell' importante è che se ne parli, anche se male.
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Vecchio 07-07-2010, 00.00.30   #8
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Affinchè questo avvenga occorre raggiungere e superare una certa "massa critica" di persone che la pensano allo stesso modo.
Ecco questa è una tesi che ormai è accettata di fatto in qualsiasi ambiente spiritual-newage e io non dico che sia errata ma che ne manca un pezzo.

Massa critica di cosa?
Di persone che lo sanno?

E che cambia se anche le persone solo lo sanno?

Prendiamo un altro esempio attuale: l'alimentazione.
A me capita spessissimo di parlare con persone informatissime sull'alimentazione, sui processi di lavorazione industriale della medesima, sugli scandali etc...
Con parecchie persone, la massa critica è già raggiunta.
Ma alla fine tutti dicono qualcosa di simile a: "sappiamo ma ci tocca mangiare ciò che passa il convento"

Quindi è sufficiente una massa critica di persone che conosca la verità?
No, occorre una massa critica di persone che conosce la verità ed intende fare qualcosa anche se per fare questa cosa dovesse pagare o rimetterci qualcosa.

Al contrario, una massa critica di persone che solo sa una cosa e che ne parla gioca a favore dell'accettazione dell'ineluttabilità di ciò di cui si parla.
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Vecchio 07-07-2010, 09.06.18   #9
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Si, hai ragione.
Anche della della mafia , per esempio,ne è consapevole il 100% delle persone ma il 99% la accetta come ineluttabile.
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Vecchio 07-07-2010, 09.50.44   #10
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Si, hai ragione.
Anche della della mafia , per esempio,ne è consapevole il 100% delle persone ma il 99% la accetta come ineluttabile.
Mah, io ho dei dubbi su come ragionarci sopra in questo argomento. Mi chiedo se è possibile che ci siano cose che a un certo momento non è più nella capacità della massa riuscirle a cambiare, pur volendolo. A volte mi dico che per togliere forza in modo efficace alle associazioni organizzate per delinquere ci vorrebbe una guerra allo stato attuale, non sappiamo con quante vittime, con quante risorse da impie gare, e necessariamente con la volontà di tutte le parti di una nazione , sempre che bastino. Riguardo al passato la gente è vero che per ignoranza purtroppo si fidava a chiedere la risoluzione di questioni personali, al cosiddetto padrino, all'uomo d'onore. Purtroppo per tanti anni è vero che la massa inconsapevolmente ha mantenuto e fatto crescere la loro presenza. Ma oggi che è la droga, come ad altri livelli o in altre nazioni, è stata, e lo è ancora, il traffico delle armi a mantenere certi nuclei, non è una parola smantellare tutto questo, a mio modesto sentire, non vedo cosa il singolo, o la somma di singoli possa fare. Educare i figli a non drogarsi potrebbe fare se ne è capace, non solo i propri, ma avere la coscienza di occuparsi di ogni ragazzo per il quale ci è possibile fare qualcosa, invece di pensare solo alla propria di famiglia che è diventato un sistema chiuso. A questo punto allora sarebbe meglio dire , si,che da qualche parte si può sempre cominciare, dal lato che realisticamente ci permetta di partecipare attivamente. Dire che la massa sa ma accetta passivamente sarebbe interessante analizzarlo un pò meglio .

Ultima modifica di webetina : 07-07-2010 alle ore 10.25.50.
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Vecchio 07-07-2010, 10.27.28   #11
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Il fare qualcosa non necessariamente include la lotta armata o qualche azione spettacolare.
Basterebbe, a mio avviso, che la gente si indignasse sinceramente.
E stai sicura che essa verrebbe percepita da chi deve.
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Vecchio 07-07-2010, 10.44.24   #12
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Il fare qualcosa non necessariamente include la lotta armata o qualche azione spettacolare.
Desidero precisare che aborrisco la guerra e la violenza in tutte le sue manifestazioni, e non era un discorso generico il mio. Ciò che tu dici è sempre auspicabile invece, proprio in generale. Ma lasciando stare la mia personale visione sulla questione mafia, volevo dire che sarebbe interessante vedere come la massa possa cambiare realmente le cose se un problema riguarda la collettività di una nazione o di un terzo del globo, o di tutto se parliamo di ecologia e di risorse energetiche. Preciso anche che io distinguo tra massa e l'elite che la dirige. Massa mi sa di amorfo, di uniforme, che non abbia parti distaccate per vedere se stessa quindi. Spero non appaia contorto ciò che volevo esprimere.

Ultima modifica di webetina : 07-07-2010 alle ore 10.48.46.
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Vecchio 07-07-2010, 11.27.21   #13
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In sostanza il discorso verte sull'intenzione e la decisione di andare fino in fondo. Se queste ci sono realmente non serve esercitarle, ma debbono esserci.
Se il 99% realmente, costi quel costi, decide che la mafia non la vuole più, possiamo stare sicuri che l'1% che la mafia la vuole se ne fa una ragione ed invece che lottare contro i mulini a vento cerca altro da fare.

Il problema è quel gradino che da massa informe fa diventare individui che vivono in collettività e che in quanto tali li fa agire per il bene della stessa.
Il mafioso oggi sa che se mi minaccia di morte (me o la mia famiglia) ed io mi ribello ci uccide, poi passa al mio vicino che per non fare la stessa fine si arrende.
Quindi rischio vicino allo zero e guadagno altissimo, crisi o non crisi il mafioso ha sempre il suo "mercato".

Se invece il mafioso sapesse che potrebbe anche fare una strage, cioè uccidere paesi e città interi, ma nessuno gli darebbe nulla e nessuno farebbe ciò che egli vorrebbe.....
A quel punto il rischio diventerebbe altissimo (denuncie etc) ed il guadagno evanescente. Il gioco non gli varrebbe più la candela.

Fatti non parole si dice.... o in altra forma: se alle parole non seguono i fatti...
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Vecchio 07-07-2010, 12.22.34   #14
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In sostanza il discorso verte sull'intenzione e la decisione di andare fino in fondo. Se queste ci sono realmente non serve esercitarle, ma debbono esserci.
Se il 99% realmente, costi quel costi, decide che la mafia non la vuole più, possiamo stare sicuri che l'1% che la mafia la vuole se ne fa una ragione ed invece che lottare contro i mulini a vento cerca altro da fare.

Il problema è quel gradino che da massa informe fa diventare individui che vivono in collettività e che in quanto tali li fa agire per il bene della stessa.
Il mafioso oggi sa che se mi minaccia di morte (me o la mia famiglia) ed io mi ribello ci uccide, poi passa al mio vicino che per non fare la stessa fine si arrende.
Quindi rischio vicino allo zero e guadagno altissimo, crisi o non crisi il mafioso ha sempre il suo "mercato".

Se invece il mafioso sapesse che potrebbe anche fare una strage, cioè uccidere paesi e città interi, ma nessuno gli darebbe nulla e nessuno farebbe ciò che egli vorrebbe.....
A quel punto il rischio diventerebbe altissimo (denuncie etc) ed il guadagno evanescente. Il gioco non gli varrebbe più la candela.

Fatti non parole si dice.... o in altra forma: se alle parole non seguono i fatti...
E' un discorso bellissimo il tuo, e lo condivido sinceramente. Solo come ideale però.
Leggendoti mi sono veramente immedesimato che qualcuno potesse minacciare la mia famiglia, e posso essere sincero? Non ce la farei. Pagherei qualunque cifra purchè non facciano del male a chi amo. Se fosse solo per me potrei anche combattere, ma è proprio questo il punto. Bisogna non avere nulla da perdere, e io al momento non sono arrivato a questa "liberazione" (difficile avere una famiglia e pur nonostante non "avere" nulla.........)

Mi rendo anche conto, sempre restando al discorso mafia, che le cose ormai sono talmente consolidate che solo qualche grande uomo, qualche grande condottiero, potrebbe per primo aprire la strada, un nuovo flusso, che poi potrebbero seguire anche gli altri. Poi le cose sarebbero diverse e anche gli altri trarrebbero forza dal gesto di quest'uomo. Ma per lui sarebbe morte certa, vedi un Ghandi ad esempio, o ancora di più un Gesù Cristo.
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A narrar il mutare delle forme in corpi nuovi, mi spinge l'estro.
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Vecchio 07-07-2010, 12.26.26   #15
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Il problema è quel gradino che da massa informe fa diventare individui che vivono in collettività e che in quanto tali li fa agire per il bene della stessa.
In teoria mi sta bene, non vedo in pratica, parlando di casi specifici, da dove iniziare. La mafia minaccia il singolo e poi il suo vicino se non divide parte dei guadagni, ma se non erro il grosso degli affari lo fa col commercio della droga, muovendosi in buona libertà e ottima organizzazione, grazie ai favori che a sua volta fà.
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Fatti non parole si dice.... o in altra forma: se alle parole non seguono i fatti...
OK, si potrebbe approndondire un pò di più sul meccanismo secondo il quale le masse si attivano positivamente, anche se non è lo scopo del thread risolvere un problema di tale portata, ma restando nel generico personalemnte non riesco a vedere realisticamente.

Ho letto ora Ovidio: è anche il mio sentire.

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Vecchio 07-07-2010, 12.38.15   #16
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No io credo che debba intervenire lo Stato ed in questo caso lo Stato non siamo noi sono loro ,la politica e le forze dell'ordine .
Altrimenti che mi si dia la possibilita' di difendermi da solo con ogni mezzo .
Non si puo' lasciare indifeso l'individuo e costringerlo al martirio .
O siamo in uno stato di diritto il cui mantenimento e' delegato allo Stato o devo poter fare da solo .
Allora le cose cambierebbero , lasciate che chi ha ricevuto un'offesa da un mafioso abbia a liberta' di riunire parenti amici o colleghi e di farsi giustizia da se' allora vedrete il mafioso cagarsi sotto anche lui .
Perche' i mafiosi sono fondamentalmente dei vigliacchi .
Invece c'e' l'ipocrisia di uno Stato che dovrebbe fare per diritto ma non fa e sempre per diritto ti impedisce di fare da solo .

Ultima modifica di nikelise : 07-07-2010 alle ore 12.42.19.
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Vecchio 07-07-2010, 12.57.55   #17
diamantea
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lasciate che chi ha ricevuto un'offesa da un mafioso abbia a liberta' di riunire parenti amici o colleghi e di farsi giustizia da se' allora vedrete il mafioso cagarsi sotto anche lui .
Perche' i mafiosi sono fondamentalmente dei vigliacchi .

Invece c'e' l'ipocrisia di uno Stato che dovrebbe fare per diritto ma non fa e sempre per diritto ti impedisce di fare da solo .
Si piacerebbe a tutti potersi fare giustizia da soli, ma diventeremmo degli assassini come loro, sarebbe una involuzione ai tempi della pietra.
Del discorso mafia mi pare abbiamo già parlato tanto in altro 3d e abbiamo visto che non è così facile parlarne e risolvere. Se non c'è la volontà del singolo che unito agli altri singoli che la pensano allo stesso modo, diventano una massa che per es. al governo decide di stoppare il traffico di denaro sporco che spenderà magari all'estero per il proprio piacere personale le cose non cambieranno mai.
Alla fine è sempre la volontà del singolo che decide amplificandosi nella massa composta da altri singoli che la pensano come lui. Dio li fa e poi li accoppia!
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Ultima modifica di diamantea : 07-07-2010 alle ore 13.00.11.
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Vecchio 07-07-2010, 13.12.36   #18
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Si piacerebbe a tutti potersi fare giustizia da soli, ma diventeremmo degli assassini come loro, sarebbe una involuzione ai tempi della pietra.
Del discorso mafia mi pare abbiamo già parlato tanto in altro 3d e abbiamo visto che non è così facile parlarne e risolvere. Se non c'è la volontà del singolo che unito agli altri singoli che la pensano allo stesso modo, diventano una massa che per es. al governo decide di stoppare il traffico di denaro sporco che spenderà magari all'estero per il proprio piacere personale le cose non cambieranno mai.
Alla fine è sempre la volontà del singolo che decide amplificandosi nella massa composta da altri singoli che la pensano come lui. Dio li fa e poi li accoppia!
E' un problema giuridico non di massa :
o tu Stato sei in grado di proteggermi o tu Stato devi farti da parte e farmi fare da solo .
Non c'e' via di mezzo , e' una guerra e bisogna combatterla non far finta .
Chi si difende non commette crimini se cosi' decide lo Stato .
Ma scusa proprio tu dici queste cose in una terra in cui chi ha deciso di dire no e' stato abbandonato dallo Stato e dagli amici senza alcuna assistenza e protezione '
Come si chiamava : Libero Grassi mi pare e non era di Catania?
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Vecchio 07-07-2010, 15.23.01   #19
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Si piacerebbe a tutti potersi fare giustizia da soli, ma diventeremmo degli assassini come loro, sarebbe una involuzione ai tempi della pietra.
Non credo che lo Stato che abbiamo possa risolvere i problemi di mafia che a mio sentire non sono tanto legati ai piccoli ricatti territoriali, zonali, di vecchio tipo.
La mafia oggi, come ieri, è collusa con il potere politico e dunque è protetta, chi dava fastidio lo hanno eliminato, la mafia è una grande organizzazione di menti, di potere economico, di sodalizi inscindibili, noi massa informe di fronte a tale dimensione delinquenziale possiamo solo spazzare via il marcio, accusare apertamente i corrotti, mandare in galera chi è stato condannato per delitti di mafia, per vicinanza al mondo mafioso che, sempre secondo me, non sta solo in Sicilia ma è un'organizzazione che ha radici su tutto il nostro territorio e legami profondi con le similari organizzazioni straniere.
Occorre parlarne, aiutare coloro che ne parlano perchè parlandone apertamente il marcio che sta dietro prima o poi viene fuori!
Mi sembra comunque che in un altro trhead si sosteneva che non bisognava parlarne....
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Vecchio 07-07-2010, 15.55.03   #20
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Il thread non era focalizzato sulla mafia, è uscito l'esempio come potevano e potrebbero uscirne altri.

Quello che sto dicendo non smentisce l'altro thread specifico sulla mafia, anzi lo conferma integrando e motivando esplorando la dinamica anche non limitandosi alla mafia.
Se si parla soltanto di una cosa, come puro esercizio mentale, ma non ci si adopera anche fisicamente nell'esplorazione dei concetti, questo parlare diventa un modo per adagiare la coscienza sulla presunta ineluttabilità della cosa, ineluttabilità che dal presunta dei primi parlare diviene reale e concreta.

Nello specifico caso posso essere d'accordo con Nike, abbiamo uno Stato che ci costa parecchio ed è giusto che questo Stato intervenga, tra parentesi negli ultimi decenni (trasversalmente) qualcosina s'è fatto. Ma senza la famosa massa critica di cui spesso si parla, ogni tentativo sarà infruttuoso.
Faccio un esempio correlato: l'evasione fiscale. Lo Stato può far partire quante campagne vogliamo contro la stessa, ma se la mentalità di fondo del popolo è che è da fessi pagare e da furbi cercare di fregare il più possibile le cose non cambieranno.
Adesso non ci focalizziamo sul fatto che i politici per primi rubano etc... sto parlando in generale ed è un esempio. Tutto sommato ci meritiamo i politici che ci meritiamo.
Parlo poco di me, ma, tanto per esempio, quando ai clienti che mi propongono di non fare fattura (per lo sconto) dico che devo farla, sempre più spesso se va bene mi fanno dei sorrisetti che dicono: "povero fesso".
Allora perchè ci lamentiamo che i politici rubano? Possiamo dire qualcosa se noi per primi non riusciamo ad essere onesti (o fessi dipende dai punti di vista) per un anno intero?

Con la mafia è uguale, si lo Stato... ma il popolo deve Volere realmente che le cose cambino... lo deve volere anche quando magari conosce il cugino dell'amico che lo può ammanigliare per entrare in un posto pubblico tanto per arrivare agli estremi.
Se ne parliamo e basta alimentiamo il sistema, lo rendiamo più potente, lo rendiamo vivo a prescindere dal nome del padrino di turno. Che sia Corleone, Rina o chi altri non cambia nulla....

E lo stesso vale per i business sull'alimentazione, sui tabacchi, sulle medicine. Vale lo stesso sui governi occulti e su quelli fantocci etc... etc...
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Vecchio 07-07-2010, 18.56.14   #21
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Ma scusa proprio tu dici queste cose in una terra in cui chi ha deciso di dire no e' stato abbandonato dallo Stato e dagli amici senza alcuna assistenza e protezione '
Come si chiamava : Libero Grassi mi pare e non era di Catania?
Qualche tempo fa davanti la comunità ho trovato parcheggiata un'auto ma proprio quasi dentro il portone. All'inizio ho chiesto ai vicini di chi fosse e di spostarla, ma il proprietario non era comodo al momento, così ho chiamato i vigili urbani. Lui era un pregiudicato alcolizzato e drogato che ha minacciato me e i vigili urbani. Io ho indossato il ruolo della dura che guarda negli occhi e dice di non aver paura, ma ti assicuro che non è stato facile nè piacevole, in quei momenti se avessi avuto una pistola in mano non l'avrei usata, non sono un'assassina. Potrei diventarlo ma non vorrei proprio, preferisco avere il cuore candido e colmo di amore.
L'altro giorno mi sono trovata in un'aula di tribunale per reati penali, io ero per lavoro ma a un certo punto hanno portato un uomo in manette, l'energia che si è sprigionata non la puoi capire se non l'hai mai provata.
Conosco un uomo dai tempi dell'adolescenza, eravamo ragazzi perbene e lui anche benestante, ma poi per motivi di investimento si è trovato vittima di un impiegato di banca che faceva l'usuraio e lo stava portando in rovina. Così lui un bel giorno salutò tutti, moglie figli e madre e andò a ucciderlo con la pistola a freddo poi andò a costituirsi. Oggi sconta la pena agli arresti domiciliari e lavora nella sua edicola, ma non è più P. che conoscevo, sua madre non sorride più, suo padre ha avuto l'infarto, sua moglie e i suoi figli...
Comodi nelle nostre case con la nostra vita onesta e limpida, con il vento in poppa che ti scompiglia i capelli fai la guerra, ma quando la guardi in faccia è un'altra cosa.
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Vecchio 07-07-2010, 19.07.25   #22
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Dico che io non saprei fare la guerra e spero di non dover mai uccidere nessuno per non essere uccisa, dico che è una cosa tremenda nella vita di una persona, ed ancor più tremendo farci i calli e uccidere senza pietà, vendicarsi senza remore, senza morale. Io cerco di tenermi nella giusta via, onesta e limpida e questo insegno ai miei figli, e a chi per la strada vedo che si comporta male. Se poi devo per forza uccidere onestamente non so se riuscirei a farlo o mi farei uccidere senza sapermi difendere, sono tanti che fanno questa fine. Mi pare che si stanno dicendo tante cose senza compenetrarsi veramente nel suo significato intrinseco. Io non lo direi così a cuor leggero visto che fin ora sono stati sempre gli altri a delinquere al posto mio.
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Vecchio 07-07-2010, 19.09.47   #23
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Qualche tempo fa davanti la comunità ho trovato parcheggiata un'auto ma proprio quasi dentro il portone. All'inizio ho chiesto ai vicini di chi fosse e di spostarla, ma il proprietario non era comodo al momento, così ho chiamato i vigili urbani. Lui era un pregiudicato alcolizzato e drogato che ha minacciato me e i vigili urbani. Io ho indossato il ruolo della dura che guarda negli occhi e dice di non aver paura, ma ti assicuro che non è stato facile nè piacevole, in quei momenti se avessi avuto una pistola in mano non l'avrei usata, non sono un'assassina. Potrei diventarlo ma non vorrei proprio, preferisco avere il cuore candido e colmo di amore.
L'altro giorno mi sono trovata in un'aula di tribunale per reati penali, io ero per lavoro ma a un certo punto hanno portato un uomo in manette, l'energia che si è sprigionata non la puoi capire se non l'hai mai provata.
Conosco un uomo dai tempi dell'adolescenza, eravamo ragazzi perbene e lui anche benestante, ma poi per motivi di investimento si è trovato vittima di un impiegato di banca che faceva l'usuraio e lo stava portando in rovina. Così lui un bel giorno salutò tutti, moglie figli e madre e andò a ucciderlo con la pistola a freddo poi andò a costituirsi. Oggi sconta la pena agli arresti domiciliari e lavora nella sua edicola, ma non è più P. che conoscevo, sua madre non sorride più, suo padre ha avuto l'infarto, sua moglie e i suoi figli...
Comodi nelle nostre case con la nostra vita onesta e limpida, con il vento in poppa che ti scompiglia i capelli fai la guerra, ma quando la guardi in faccia è un'altra cosa.
Beh non ho detto che son rose e fiori ma finire come Libero Grassi non ci starei , se lo Stato poi non accusasse chi si difende dopo averlo abbandonato a se stesso ancora meglio .
Quando entrano in un negozio a chiedere il pizzo e minacciano te e la tua famiglia non ci sono scelte o ti difende lo Stato o ti devi poter difendere da solo .
Sai in America quante armi ci sono in giro ?
Sai quanti incidenti anche ma noi che siamo rapinati ed uccisi senza che nessuno ci difenda o quasi non vogliamo ammettere che possa anche essere necessario difenderci da noi , perche'?
Poi sono possibili entrambe le cose che lo Stato ci difenda e noi che siamo lo Stato ,ci si possa in determinate condizioni difenderci da soli .
Perche' no ?
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Vecchio 07-07-2010, 19.16.21   #24
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Non voglio dire che accetto tutto, che tutto mi va bene anzi...
Dico che io non saprei fare la guerra e spero di non dover mai uccidere nessuno per non essere uccisa, dico che è una cosa tremenda nella vita di una persona, ed ancor più tremendo farci i calli e uccidere senza pietà, vendicarsi senza remore, senza morale. Io cerco di tenermi nella giusta via, onesta e limpida e questo insegno ai miei figli, e a chi per la strada vedo che si comporta male. Se poi devo per forza uccidere onestamente non so se riuscirei a farlo o mi farei uccidere senza sapermi difendere, sono tanti che fanno questa fine. Mi pare che si stanno dicendo tante cose senza compenetrarsi veramente nel suo significato intrinseco. Io non lo direi così a cuor leggero visto che fin ora sono stati sempre gli altri a delinquere al posto mio.
Se fossi la figlia di Libero Grassi che faresti , se tuo figlio uscendo da scuola fosse ucciso per errore come e' accaduto a quella studentessa di recente che faresti ?
Te lo dico io o monaca di clausura o vorresti giustizia in qualche modo .
E se poi avessi un altro figlio , l'unico rimasto perche' l'altro te l'hanno ammazzato non penseresti che un rimedio dovrebbe essere trovato , un rimedio diverso dal poco che c'e' oggi ?
Oggi si fa tanto per i grandi affari mafiosi , confiscano i patrimoni dei mafiosi , fanno indagini particolari e con successo ma la gente e' abbandonata a se' stessa .
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Vecchio 07-07-2010, 19.16.59   #25
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La legittima difesa esiste. Se sei scaltro puoi sempre trovarti vittima che si difende...
Ma dopo tu sei sicuro che ti sentiresti meglio? Se per caso ti pentissi non potresti tornare indietro, poi sono c...i amari e te li devi sorbire per intero.
Insomma, io credo che uno nasce musicista, nasce pure assassino, mafioso, ladro ect. le occasioni della vita sono solo l'opportunità di slaterizzare ciò per cui sei nato per essere.
Se cambi il corso del destino che ti sei scelto in questa vita è violenza.
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