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Vecchio 18-10-2010, 18.11.58   #1
dafne
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Predefinito Punizioni

E' una cosa su cui mi sono dovuta confrontare riguardante i figli ma mi coinvolge parecchio.

Il meccanismo di punizione che conoscevo io era: Hai sbagliato, mi arrabbio, ti punisco e ti tengo il muso. Se rifai l'errore ti tengo il muso anche di più e ti ricordo che hai già fatto quell'errore e via dicendo, all'infinito.

Quando si parla di prole io sono quella "troppo buona", che lascia correre, che se la fà passare subito, che magari sbraita ecc ma poi si fà comprare.

Ora un giorno mi confronto sul come gestire certe situazioni e mi dicono si, arrabbiati e poi bon, torna a fare le tue cose...


No scusa, ho detto, non ho capito...devo tornare normale?
Per me rasentava la pazzia sgridare un bambino e poi non mantenere la posizione di arrabbiata per un tempo X...Come se non mantenendo il muso lungo capissero che tanto potevano continuare a rifarlo quell'errore...

Eccerto, mi dice, così li condanni a morte

Non ci ho dormito. E io che mi sentivo uno schifo perchè apena dopo arrabbiata mi passava tutto.

Poi ho messo insieme un altro dettaglio, ossia che ogni sbaglio ha una sua gravità, che non si può punire per 1000 tutto, anche quello che costa 10. Quindi ci sono anche cose che richiedono una certa severità..ma non la morte sociale.!

Però giuro, pur razionalizzandolo, sono rimasta esterefatta di fronte alla possibilità che dato l'imput potesse continuare la vita come se nulla fosse....

Credo che possa legarsi bene anche con gli altri argomenti che stiamo sviscerando insieme.
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Vecchio 19-10-2010, 10.27.43   #2
Kael
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Ci sono due tipi completamente diversi di "arrabbiature", quelle per se stessi e quelle per i bambini.
La prima è il classico esempio del padre che sta guardando la tv e sgrida i bambini perchè fanno baccano e lui non sente il programma. Ai bambini arriva chiaro il messaggio che lui si è arrabbiato per se stesso, non per loro o per dar loro un educazione.
Viceversa un padre che si arrabbia ma poi torna normalmente a fare le sue cose arriva come un gesto fatto per loro, per dargli un'educazione e non semplicemente perchè lui è infastidito da qualcosa. Se ci si arrabbia per questo secondo caso ma poi si tiene il muso, il bambino la vive come il primo caso. Non so se si capisce ma la differenza è grande... Inoltre, un genitore che torna normalmente a fare le sue cose denota sicurezza, ispira fiducia, una persona che non si lascia agitare dagli eventi ed è sicuramente un ottimo esempio per bambini agitati (qualunque bambino si agita per una sgridata od una punizione..)

Inoltre, una cosa che vedo spesso col mio lavoro, è che quando un bambino è in punizione gli viene tolto anche "l'amore" per quel periodo, o almeno questo è quello che vive lui vedendo l'atteggiamento dei genitori. E' importante invece restargli "accanto", fargli sentire il nostro amore, fargli capire che la punizione serve per il suo bene ma noi genitori avremmo preferito di gran lunga non dovergliela dare. A questo punto di solito iniziano atti di ruffianaggine acuta per svicolare la punizione, che molti genitori forse tengano il muso perchè non saprebbero resistere? In effetti non è facile, essere buoni ma severi (non cattivi) al tempo stesso...
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Vecchio 19-10-2010, 12.21.58   #3
dafne
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Pensa che per tutta la vita ho legato questo modo di fare, "sgrido-torno al normale" come permissivismo

Ne ho fatte anche di peggio neh, tipo "te meno-ti chiedo scusa" perchè non riuscivo mai a ottenere lo scopo, ossia che facessero i bravi.

Adesso stò provando a non alzare la voce, a dargli tutta la mia attenzione (anche qui...un 3D non basterebbe per scoprire i tempi da dedicarci...alla fine ho scoperto che se ognuno di noi si ritaglia degli spazi non muore nessuno. Poi piano piano ridurrò lo spazio del videogioco e della tv ma adesso non ce la faccio a sostituirmici del tutto e neanche a quasi tutto, non ho forza sufficiente meglio poco ma buono, penso) a contenere la mia ansia e a sgridarli in questo modo piuttosto che in quello che conoscevo.

Non è facile, non sempre mi accorgo in tempo, però anche dopo che ho sbraitato cerco di farmi un giretto e poi fare come se nulla fosse.

Il grande mi sà che mi stà provocando apposta...

Comunque sia mi stò acccorgendo che questo sistema, anche se non riesco ancora ad assimilarlo bene, mi dà l'immediata piacevole sensazione che il passato diventi davvero passato.
Ho fatto, detto, chiuso.

Solleva immensamente e non credo sia vero nemmeno che pur chiudendo un episodio ci si possa dimenticare dello stesso, anzi, inizio a pensare che chiuderlo ci fornisca uno strumento in più che è l'esperienza.

Poi quella cosa che il genitore sgrida per se stesso devo assimilarla con calma, intanto grazie Kael
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Vecchio 19-10-2010, 16.22.57   #4
dafne
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Poi piano piano ridurrò lo spazio del videogioco e della tv ma adesso non ce la faccio a sostituirmici del tutto e neanche a quasi tutto, non ho forza sufficiente meglio poco ma buono, penso)



Hai hai, questa è l'anticamera della scusa, se non la scusa vera e propria

Poi un corno, certo non tutto dì un botto ma neanche il mio anche troppo famoso "un minutino"
Oggi è andato tutto bene, tutto stà andando ragionevolmente bene e io..sono triste...
Non devo cascare nelle aspettative ma neanche mollare il colpo, che storia, se non ci stò attenta ripiombo nel sonno in un cips. Stracaspita di ansia...

Tornando in tema, quando puniamo puniamo per noi stessi, ovvero puniamo il disturbo che ci stanno danno e non il fatto in sè vero e proprio.

Se papà vuole guardare la tv il bimbo rappresenta una fonte di frustrazione e non una richiesta.
L'ideale immagino che sia che il babbo si stacchi momentaneamente dalla tv per capire di cosa ha bisogno il piccolo e poi valutare se è circoscrivibile a poco e tornare alla tv oppure se deve spegnere e seguire il figlio.

Una sorta di valutazione delle priorità credo perchè magari il bimbo deve anche imparare a stare un momento solo, a superare la sua di frustrazione di non avere sempre tutta l'attenzione...ma questo a piccoli sorsi...in teoria uno è adulto perchè sà rinunciare al contrario di un bimbo che ha bisogno di tutto....
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Vecchio 19-10-2010, 16.54.03   #5
RedWitch
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............
Se papà vuole guardare la tv il bimbo rappresenta una fonte di frustrazione e non una richiesta.
L'ideale immagino che sia che il babbo si stacchi momentaneamente dalla tv per capire di cosa ha bisogno il piccolo e poi valutare se è circoscrivibile a poco e tornare alla tv oppure se deve spegnere e seguire il figlio.

..................
Non so se puo' esserti utile, è una cosa che sto vedendo su di me in questi giorni: ci sono momenti in cui se sono in tensione per altri motivi, indipendenti da mia figlia, se in quel momento lei fa il capriccio, (capriccio che normalmente affronterei con serenità), a me saltano i nervi e mi spazientisco, ma la fonte in realtà non è lei.. dunque in questo caso la sgridata o eventuale punizione, sarebbe del tutto fuori luogo e soprattutto sarebbe uno spostare... sono io che non reggo in quel momento la tensione, non lei che merita la sgridata "innervosita"
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Vecchio 19-10-2010, 17.54.27   #6
Uno
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Solo io noto che se qualcuno non risponde subito a Dafne......



si risponde da sola?
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Vecchio 19-10-2010, 18.00.34   #7
dafne
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Già.
Benedetto cuore

Mi scappano le parole, sono talmente immersa in questa nuova sensazione di poter chiudere, dare il giusto spazio..perdonare...che non mi và di ragionarci sù.
Forse per questo m'era partita la malinconia, sono tornata coi piedi in casa e le mani sui bimbi (ad accarezzarli eh.. ) e mi stà passando.

Tengo davanti a me il mostro, non lo nego ma per quanto ragionamento possa fare stò iniziando a volermi bene a perdonarmi e la cosa è spaventosamente forte.

Che bello, posso punire se serve senza morire o far morire, senza odiare o farmi odiare ...non c'è la faccina commossa ma immaginatela.

vado a sgridare un pò qualcuno vah che sennò mi ammorbidisco... ....uhm....magari sbatto farina, uova e pere e mi faccio una torta

Ultima modifica di dafne : 19-10-2010 alle ore 18.03.18. Motivo: Rispondevo a Red non avevo letto Uno
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Vecchio 19-10-2010, 18.01.41   #8
dafne
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Solo io noto che se qualcuno non risponde subito a Dafne......



si risponde da sola?

eccerto

ho fame
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Vecchio 20-10-2010, 17.11.09   #9
dafne
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Mi è capitata una cosa stamattina. Non sono sicura ma penso che si leghi un pò con i meccanismi che scattano quando si entra nel campo punizioni..

Cmq, stamattina porto il grande a scuola, fà un pò di resistenza come sempre ma poi viene con me a piedi. Sono sicura di quello che faccio. Irremovibile. Quasi davanti a scuola mi dice non sò cosa sulla scuola tipo che potrebbe entrare due ore dopo..la cosa mi fà ridere. Ridere da quanto sia tenero il suo cercarle tutte.

Il ragazzo mi vede e mi riguarda accorgendosi che stò ridacchiando. In me qualcosa pensa "ma si dai, poverino". Qualcosa molla.

Ora, non penso che sia telepatico ma sicuramente come ho sentito io che mi si allentava qualcosa dentro, così deve averlo percepito anche lui perchè un minuto e mezzo dopo è andato in crisi

Ho fatto una fatica bestia a non farmi travolgere dai sensi di colpa (piangeva) o dalla voglia di mollarlo li facendo il muso duro.
Non ho alzato un muro ma non ho neanche lasciato che sconfinasse in quella "zona molla" che avevo percepito prima.

Lo so, linguaggio bestia, ma mi ha colpito moltissimo quella specie di movimento che ho percepito in me e che ha poi permesso al bambino di sconfinare.

L'ho guardato entrare a scuola ma sono rimasta ferma e dopo che mi ha insultato sono rimasta a guardarlo palesando solo il dispiacere, è tornato indietro e mi ha chiesto scusa l'ho abbracciato.

Inutile dire che quella parte di me "molliccia" ha percepito l'entrata a scuola come una punizione ma la cosa era indipendente dal bambino e quindi me la dovevo ciucciare io.

E' faticosissimo non farsi travolgere dagli eventi, bisogna stare fermi, per me che avevo la tarantolite poi... però è così che deve essere. Alleggerisce me e in cascata anche loro.
Continuo a osservare.ù


ps

etimologicamente parlando punire significherebbe purificare, rendere puro così come castigare deriva da casto....
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Vecchio 25-10-2010, 01.06.46   #10
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Ho appena visto una cosa.
Quando i miei figli fanno arrabbiare si comportano come se non mi sentissero.
Poi passato il momento qualche volta mi vengono a chiedere scusa, fatico moltissimo a passarci sopra, per il meccanismo di cui sopra ma mi sono anche resa conto di un altro spioacevole pensiero.

Non mi hai ascoltata? Non hai fatto la cosa giusta, mi hai ignorata? Perfetto, adesso io ignoro te nell'incapacità di perdonare c'è anche questa insulsa infantile necessità di rivalsa, quasi una vendetta. La vedevo come una punizione tardiva ma in effetti, a mente serena, se uno chiede scusa in realtà parte della sua punizione l'ha già scontata no?

Questo senso del "chiedi scusa ma tanto lo sò che non è vero, non te ne frega nulla, cerchi solo di fregarmi" è un meccanismo orribile e invalidante.

bah
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Vecchio 25-10-2010, 09.30.42   #11
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Ho appena visto una cosa.
Quando i miei figli fanno arrabbiare si comportano come se non mi sentissero.
Poi passato il momento qualche volta mi vengono a chiedere scusa, fatico moltissimo a passarci sopra, per il meccanismo di cui sopra ma mi sono anche resa conto di un altro spioacevole pensiero.

Non mi hai ascoltata? Non hai fatto la cosa giusta, mi hai ignorata? Perfetto, adesso io ignoro te nell'incapacità di perdonare c'è anche questa insulsa infantile necessità di rivalsa, quasi una vendetta. La vedevo come una punizione tardiva ma in effetti, a mente serena, se uno chiede scusa in realtà parte della sua punizione l'ha già scontata no?

Questo senso del "chiedi scusa ma tanto lo sò che non è vero, non te ne frega nulla, cerchi solo di fregarmi" è un meccanismo orribile e invalidante.

bah
Anch'io ho notato che quando si è arrabbiati non si sentono gli altri, le parole scivolano oltre senza penetrare.
Passata la tempesta poi ci si ripensa e sono convinta che quella richiesta di perdono è sincera, anche se viene spontaneo cercare di rendere pan per focaccia, ma questo penso sia dovuto anche al fatto di pensare: "vedi come ci sente a venire ignorati" ? Ma poi è chiaro che questo gioco continua.
Il perdono spezza questo gioco perchè dicendo "ti perdono" l'altro si sente ascoltato e la prossima volta non può tirare in ballo una ripicca...
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Vecchio 30-12-2010, 20.49.53   #12
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Iess

Stò guardando mio papà al lavoro, quando si arrabbia si arrabbia ma sgrida, torna alle sue cose e neanche ci pensa ad andar dietro a lacrimucce e simili.
Spesso mi pare crudele ma mi rendo conto adesso che il problema è mio perchè l'errore è stato loro, erano stati ampiamente avvisati e quindi la punizione è ampiamente giustificata.
L'attrito è dentro di me perchè io, di mio, non ho imparato a prendermi le mie responsabilità,quindi non riesco a passar loro questa cosa.
Eppoi...
Si, non sò resistere alla ruffianeria, perchè accarezza quella parte di me che sbava per il riconoscimento, quindi tengo il muso...perdipiù dopo lo sbotto...un vero disastro...ma bon, adesso voglio imparare
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