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Vecchio 21-05-2009, 00.33.44   #1
filoumenanike
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Predefinito il sensitivo

Una mia amica oggi mi dice di aver avuto un incidente con l'auto e quando ha telefonato al figlio per avvertirlo, lui, prima ancora che lei parlasse, le ha chiesto se avesse avuto un incident.. Di fronte alla mia meraviglia lei mi risponde tranquillamente che sia il figlio che il marito sono dei sensitivi, avvertono cioè gli eventi prima che accadano, oppure sognano in modo tale da capire un evento futuro...mi ha decisamente colpito l'episodio in quanto il fatto mi veniva riferito da una persona particolarmente razionale o per lo meno così appare...

Non so se ne avete già parlato...aspetto vostre nuove!
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Vecchio 21-05-2009, 10.37.44   #2
stefano
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beh senza andare sul paranormale ritengo che sostando in un certo stato di ascolto persone maggiormente sensibili hanno di queste "avvisaglie".
ma ritengo anche sia una "dote" che potenzialmente hanno tutti ma che solo alcuni sviluppano
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Vecchio 21-05-2009, 23.08.02   #3
Ray
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Una mia amica oggi mi dice di aver avuto un incidente con l'auto e quando ha telefonato al figlio per avvertirlo, lui, prima ancora che lei parlasse, le ha chiesto se avesse avuto un incident.. Di fronte alla mia meraviglia lei mi risponde tranquillamente che sia il figlio che il marito sono dei sensitivi, avvertono cioè gli eventi prima che accadano, oppure sognano in modo tale da capire un evento futuro...mi ha decisamente colpito l'episodio in quanto il fatto mi veniva riferito da una persona particolarmente razionale o per lo meno così appare...

Non so se ne avete già parlato...aspetto vostre nuove!
Ci sono due possibili aspetti di "sensitività" in questo episodio che riporti e solo uno ha una valenza temporale, che forse lo rende più stupefacente agli occhi dei più.

Il primo aspetto riguarda un certo collegamento che può sussistere tra le persone, collegamento attraverso il quale possono viaggiare in modi non usuali svariate informazioni. Ricordi quando, parlando d'altro, dicevamo che tra le persone di costruiscono ponti? Ecco, quei ponti alla fin fine sono canali comunicativi, attraverso i quali ci scambiamo informazioni (in senso ampio). E analogamente a come tu magari appena entri a casa ti rendi conto se tuo marito è nervoso (il classico "è successo qualcosa") così è possibile che viaggino degli stati emotivi particolarmente forti, o meglio dei prodotti di questi stati emotivi, la cui percezione può anche essere tradotta in immagine. Anzi, queste cose viaggiano sempre, più che altro non è usuale la percezione e relativa traduzione, dove per traduzione intendo quel prodotto finale, spesso molto minore di quel che è arrivato, che si presenta al conscio.
La distanza dipende da molti fattori... la sensibilità di chi percepisce, l'intensità del trasmesso eccetera (tu magari "leggi" tuo marito dall'altra stanza, il mio gatto mi "sente" e inizia a miagolare da quando apro il portone dello stabile forse prima e così via).
La dote di per se non è che sia a mio avviso questo granchè. E' connessa all'animalità, ossia ha connotati istintuali credo. Comunque sia, pur essendoci relativamente parecchie persone che hanno episodi del genere, sono pochissimi quelli che ne hanno sviluppato un certo controllo. Per lo più sviluppano la sensibilità, ossia gli capita più spesso che ad altri, ma in modo abbastanza inutile.
Questo a mio avviso dipende, per la maggior parte, dal fatto che non c'è un parallelo sviluppo della consapevolezza. Anzi un primario sviluppo di quella, che porterebbe varie sensibilità a svilupparsi in modo armonico e integrato. Insomma si rischia di affinare istinti e basta.
Dicevo della temporalità... questo tipo di avvisaglie non necessariamente hanno valenza temporale, nel senso che il marito potrebbe aver "saputo" dell'incidente dopo che questo è successo, anche se non glielo avevano ancora detto.

L'altro aspetto possibile è quello della preveggenza... che se è pochi secondi prima, per dire, serve a poco. Ha più senso coi sogni se ti danno il tempo di interagire con gli eventi, quando sussite questa possibilità. Ma qui, se non c'è la consapevolezza e quindi una certa dose di volontarietà, è un'altra istanza interiore che agisce a mio avviso, che non sempre ha connotati istintuali.
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Vecchio 22-05-2009, 16.23.25   #4
filoumenanike
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Ci sono due possibili aspetti di "sensitività" in questo episodio che riporti e solo uno ha una valenza temporale, che forse lo rende più stupefacente agli occhi dei più.

Il primo aspetto riguarda un certo collegamento che può sussistere tra le persone, collegamento attraverso il quale possono viaggiare in modi non usuali svariate informazioni. Ricordi quando, parlando d'altro, dicevamo che tra le persone di costruiscono ponti? Ecco, quei ponti alla fin fine sono canali comunicativi, attraverso i quali ci scambiamo informazioni (in senso ampio). E analogamente a come tu magari appena entri a casa ti rendi conto se tuo marito è nervoso (il classico "è successo qualcosa") così è possibile che viaggino degli stati emotivi particolarmente forti, o meglio dei prodotti di questi stati emotivi, la cui percezione può anche essere tradotta in immagine. Anzi, queste cose viaggiano sempre, più che altro non è usuale la percezione e relativa traduzione, dove per traduzione intendo quel prodotto finale, spesso molto minore di quel che è arrivato, che si presenta al conscio.
La distanza dipende da molti fattori... la sensibilità di chi percepisce, l'intensità del trasmesso eccetera (tu magari "leggi" tuo marito dall'altra stanza, il mio gatto mi "sente" e inizia a miagolare da quando apro il portone dello stabile forse prima e così via).
La dote di per se non è che sia a mio avviso questo granchè. E' connessa all'animalità, ossia ha connotati istintuali credo. Comunque sia, pur essendoci relativamente parecchie persone che hanno episodi del genere, sono pochissimi quelli che ne hanno sviluppato un certo controllo. Per lo più sviluppano la sensibilità, ossia gli capita più spesso che ad altri, ma in modo abbastanza inutile.
Questo a mio avviso dipende, per la maggior parte, dal fatto che non c'è un parallelo sviluppo della consapevolezza. Anzi un primario sviluppo di quella, che porterebbe varie sensibilità a svilupparsi in modo armonico e integrato. Insomma si rischia di affinare istinti e basta.
Dicevo della temporalità... questo tipo di avvisaglie non necessariamente hanno valenza temporale, nel senso che il marito potrebbe aver "saputo" dell'incidente dopo che questo è successo, anche se non glielo avevano ancora detto.

L'altro aspetto possibile è quello della preveggenza... che se è pochi secondi prima, per dire, serve a poco. Ha più senso coi sogni se ti danno il tempo di interagire con gli eventi, quando sussite questa possibilità. Ma qui, se non c'è la consapevolezza e quindi una certa dose di volontarietà, è un'altra istanza interiore che agisce a mio avviso, che non sempre ha connotati istintuali.
Ricordo di aver letto che nei popoli precolombiani era abbastanza usuale trasmettere notizie attraverso questi canali inusuali, di cui i popoli antichi, non esclusi i celti, dovevano avere una pratica molto più sviluppata di noi che, nel corso dell'evoluzione scientifica, abbiamo dato più spazio all'esterno (scienza), alla tecnica che alle capacità interiori di cui abbiamo così perso cognizione e anzi ci meravigliamo come se fossero fole da raccontare ai bimbi. In questa ottica la dote potrebbe avere una maggiore valenza, insomma se sfruttata al meglio

Per la preveggenza non ho la possibilità di esprimere pareri, so soltanto che un mio carissimo amico sognava spesso fatti che poi si avveravano o che erano già avvenuti.
Se la sensitività mi meraviglia la preveggenza mi preoccupa poichè apre tutta una serie di problemi connessi al destino dell'uomo, sarebbe possibile cambiarlo, se prevedessimo il futuro? allora il futuro già esiste? la risposta è quel continuo ed unico presente atemporale, di cui parlavamo in un altro 3d?
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Vecchio 22-05-2009, 17.43.21   #5
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Ci sono due possibili aspetti di "sensitività" in questo episodio che riporti e solo uno ha una valenza temporale, che forse lo rende più stupefacente agli occhi dei più.

Il primo aspetto riguarda un certo collegamento che può sussistere tra le persone, collegamento attraverso il quale possono viaggiare in modi non usuali svariate informazioni. Ricordi quando, parlando d'altro, dicevamo che tra le persone di costruiscono ponti? Ecco, quei ponti alla fin fine sono canali comunicativi, attraverso i quali ci scambiamo informazioni (in senso ampio). E analogamente a come tu magari appena entri a casa ti rendi conto se tuo marito è nervoso (il classico "è successo qualcosa") così è possibile che viaggino degli stati emotivi particolarmente forti, o meglio dei prodotti di questi stati emotivi, la cui percezione può anche essere tradotta in immagine. Anzi, queste cose viaggiano sempre, più che altro non è usuale la percezione e relativa traduzione, dove per traduzione intendo quel prodotto finale, spesso molto minore di quel che è arrivato, che si presenta al conscio.
La distanza dipende da molti fattori... la sensibilità di chi percepisce, l'intensità del trasmesso eccetera (tu magari "leggi" tuo marito dall'altra stanza, il mio gatto mi "sente" e inizia a miagolare da quando apro il portone dello stabile forse prima e così via).
La dote di per se non è che sia a mio avviso questo granchè. E' connessa all'animalità, ossia ha connotati istintuali credo. Comunque sia, pur essendoci relativamente parecchie persone che hanno episodi del genere, sono pochissimi quelli che ne hanno sviluppato un certo controllo. Per lo più sviluppano la sensibilità, ossia gli capita più spesso che ad altri, ma in modo abbastanza inutile.
Questo a mio avviso dipende, per la maggior parte, dal fatto che non c'è un parallelo sviluppo della consapevolezza. Anzi un primario sviluppo di quella, che porterebbe varie sensibilità a svilupparsi in modo armonico e integrato. Insomma si rischia di affinare istinti e basta.
Dicevo della temporalità... questo tipo di avvisaglie non necessariamente hanno valenza temporale, nel senso che il marito potrebbe aver "saputo" dell'incidente dopo che questo è successo, anche se non glielo avevano ancora detto.

L'altro aspetto possibile è quello della preveggenza... che se è pochi secondi prima, per dire, serve a poco. Ha più senso coi sogni se ti danno il tempo di interagire con gli eventi, quando sussite questa possibilità. Ma qui, se non c'è la consapevolezza e quindi una certa dose di volontarietà, è un'altra istanza interiore che agisce a mio avviso, che non sempre ha connotati istintuali.

Spesso mi è capitato di sentire storie simili a questa; a prescindere dalla verdicità o meno dei racconti, alcuni dei quali possono essere distorti anche involontariamente, magari tralasciando particolari importanti ecc, personalmente mi è accaduta una sola volta un'esperienza simile, seppur piccola:

alcuni mesi fa stavo dormeno (erano circa le 6.30 di mattina che per me vuol dire ancora notte fonda) quando all'improvviso mi sono svegliato senza alcun motivo, non avevo sentito rumori o altro, ed ero completamente sveglio , senza un minimo di sonno, mentre di solito prima di carburare mi ci vogliono delle ore..
Stavo lì a chiedermi il perchè di tutto ciò quando all'improvviso è entrata mia madre dentro la stanza per dirmi che mio padre si stava sentendo male, sono scattato giù dal letto e abbiamo chiamato l'ambulanza; poi per fortuna si è risolto tutto con un grande spavento e nulla più visto che non era niente di particolarmente grave, solo una colica renale improvvisa, molto dolorosa ma che si è risolta in poco tempo.
Quello che mi ha stupito è stato questo mio risveglio improvviso senza un perchè, è come se "qualcosa" mi avesse avvertito che stava per sorgere un problema e mi avesse indotto a svegliarmi ed essere immediatamente reattivo.
Certamente sarebbe bello ed utile riuscire ad affinare queste doti che, per quel poco che so, dovrebbero derivare da parti di noi, es la coscienza, che possono connettersi a livello universale prescindendo lo spazio ed il tempo: il problema magari è che siamo noi poco connessi con la coscienza o che stabiliamo solo pochi ponti con essa...
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Vecchio 22-05-2009, 17.55.52   #6
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Per quanto riguarda il sonno, sto leggendo proprio in questo periodo un libro di Aurobindo in cui si parla proprio della possibilità di sfruttare al meglio anche le ore in cui dormiamo .
Più precisamente si parla di un sonno di esperienza nel quale la coscienza viaggia attraverso molti piani, potendoci fornire tantissime informazioni utili per prepararci a tutta una serie di eventi e situazioni nelle quali ci troveremmo coinvolti di lì a poco.
Il problema è che poi noi, non avendo in genere una coscienza particolarmente sveglia, tendiamo ad interpretare e filtrare il tutto servendoci dello strumento mentale, di quello emotivo ecc, distorcendo quindi il significato originale in un insieme di ambienti onirici che ci diventano incomprensibili, anche perchè ricordiamo iin genere solo pochi frammenti , quelli più sensibili per la nostra mente o le nostre emozioni, non riuscendo a stabilire un ponte con tutto il resto del sogno, perdendo così moltissime informazioni significative.

Addirittura poi si parla di un sonno di azione in cui, grazie ad una coscienza particolarmente risvegliata potremmo agire quasi in prima persona nei diversi piani che attraversiamo durante il sonno, riuscendo a modificare in questo modo anche la realtà ( o meglio una parte di essa visto che il sonno viene visto come un momento particolarmente propizio per essere recettivi a tutta una serie di fenomeni e di vibrazioni che fanno comunque parte della realtà stessa) che andremo a vivere durante la veglia.
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Vecchio 22-05-2009, 20.13.32   #7
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Spesso mi è capitato di sentire storie simili a questa; a prescindere dalla verdicità o meno dei racconti, alcuni dei quali possono essere distorti anche involontariamente, magari tralasciando particolari importanti ecc, personalmente mi è accaduta una sola volta un'esperienza simile, seppur piccola:

alcuni mesi fa stavo dormeno (erano circa le 6.30 di mattina che per me vuol dire ancora notte fonda) quando all'improvviso mi sono svegliato senza alcun motivo, non avevo sentito rumori o altro, ed ero completamente sveglio , senza un minimo di sonno, mentre di solito prima di carburare mi ci vogliono delle ore..
Stavo lì a chiedermi il perchè di tutto ciò quando all'improvviso è entrata mia madre dentro la stanza per dirmi che mio padre si stava sentendo male, sono scattato giù dal letto e abbiamo chiamato l'ambulanza; poi per fortuna si è risolto tutto con un grande spavento e nulla più visto che non era niente di particolarmente grave, solo una colica renale improvvisa, molto dolorosa ma che si è risolta in poco tempo.
Quello che mi ha stupito è stato questo mio risveglio improvviso senza un perchè, è come se "qualcosa" mi avesse avvertito che stava per sorgere un problema e mi avesse indotto a svegliarmi ed essere immediatamente reattivo.
Certamente sarebbe bello ed utile riuscire ad affinare queste doti che, per quel poco che so, dovrebbero derivare da parti di noi, es la coscienza, che possono connettersi a livello universale prescindendo lo spazio ed il tempo: il problema magari è che siamo noi poco connessi con la coscienza o che stabiliamo solo pochi ponti con essa...
Oppure che era appena sorto.

Non è una distinzione da poco a mio avviso, fa la differenza tra le due possibilità che avevo menzionato.
Certamente non sono in grado di stabilire cosa realmente è successo a te, ma sono portato a pensare che, attraverso quel canale di cui andavo dicendo, hai percepito qualcosa, per esempio lo spavento di tua madre, o quello di tuo padre. Spavento serio, di fronte ad un male improvviso e sconosciuto. Dato il legame che esiste tra te e i genitori, l'informazione è passata e ad un livello diciamo istintuale, è stata riconosciuta come una necessità alla pronta reazione o qualcosa di simile.
Sono portato a pensare così perchè questo è molto più usuale di quanto si possa pensare... nel senso che in realtà capita quasi a tutti in occasioni simili, fortunatamente sono queste occasioni che capitano raramente. Ma, anche sentendo racconti simili da molte persone che conosco, sono indirizzato a credere che sia più probabile che accada piuttosto che no.

La consapevolezza e conseguente possibilità di interazione a livello conscio con sta cosa credo richieda un'enorme energia e un altissimo livello di conoscenza di se. D'altra parte quale livello sarebbe necessario per avere consapevolezza e controllare chessò il battere del cuore, la circolazione? Si dice che ad esempio nel fachirismo si punti a cose del genere.

Con questo ribadisco che ritengo fenomeni di questo tipo di comunicazione già appannaggio umano a livelli di cui abbiamo scarsa consapevolezza, nel caso specifico comunque di tipo istintuale.
E concordo con Filo sul fatto che popoli antichi fossero più "vicini" a questo tipo di funzonamenti, anche e soprattutto grazie al diverso atteggiamento mentale nei confronti di questi. Abbiamo sviluppato molto il razionale, che può essere anche un'ottima cosa e comunque la natura esplora tutte le strade prima o poi, ma lo abbiamo pagato con altro, dato che la coscienza di base quella è.
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Vecchio 22-05-2009, 22.51.58   #8
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Quello che mi ha stupito è stato questo mio risveglio improvviso senza un perchè, è come se "qualcosa" mi avesse avvertito che stava per sorgere un problema e mi avesse indotto a svegliarmi ed essere immediatamente reattivo.
Certamente sarebbe bello ed utile riuscire ad affinare queste doti che, per quel poco che so, dovrebbero derivare da parti di noi, es la coscienza, che possono connettersi a livello universale prescindendo lo spazio ed il tempo: il problema magari è che siamo noi poco connessi con la coscienza o che stabiliamo solo pochi ponti con essa...
Volevo chiedere se questo discorso può collegarsi alla telepatia, cioè se in qualche modo i pensieri di tuo padre che stava sentendosi male non ti abbiano svegliato....

A me capita qualche volta di pensare a una persona e mentre sto per fare il suo numero mi chiama lei....
Lo so possono essere solo dei casi, ma questo sembra accadere quando i pensieri sono forti e intensi e le cose da dirsi importanti.
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Vecchio 22-05-2009, 23.11.25   #9
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Volevo chiedere se questo discorso può collegarsi alla telepatia, cioè se in qualche modo i pensieri di tuo padre che stava sentendosi male non ti abbiano svegliato....

A me capita qualche volta di pensare a una persona e mentre sto per fare il suo numero mi chiama lei....
Lo so possono essere solo dei casi, ma questo sembra accadere quando i pensieri sono forti e intensi e le cose da dirsi importanti.
Bè potrebbe anche darsi...
A me il caso che hai citato del telefono non è mai capitato, probabilmente perchè il continuo "chiacchiericcio" della mente non mi fa ancora cogliere alcuni segnali o captare determinate cose.

Certamente credo che ci siano delle parti di noi in grado di cogliere piuttosto facilmente determinate emozioni o vibrazioni, solo che poi non riescono a passarci l'informazione e a comunicare efficacemente con noi, non per colpa loro ma per colpa di qualche altra nostra parte che tiene il volume al massimo, impedendoci di sentire altre musiche oltre la sua.

Probabilmente non è un caso che l'episodio che ho raccontato mi sia accaduto mentre dormivo: se fosse successo di giorno forse non avrei avvertito niente...
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Vecchio 29-05-2009, 20.27.53   #10
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Se la sensitività mi meraviglia la preveggenza mi preoccupa poichè apre tutta una serie di problemi connessi al destino dell'uomo, sarebbe possibile cambiarlo, se prevedessimo il futuro? allora il futuro già esiste? la risposta è quel continuo ed unico presente atemporale, di cui parlavamo in un altro 3d?
Mi autocito perchè mi piacerebbe approfondire
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Vecchio 29-05-2009, 22.43.30   #11
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Se la sensitività mi meraviglia la preveggenza mi preoccupa poichè apre tutta una serie di problemi connessi al destino dell'uomo, sarebbe possibile cambiarlo, se prevedessimo il futuro? allora il futuro già esiste? la risposta è quel continuo ed unico presente atemporale, di cui parlavamo in un altro 3d?
La preveggenza secondo me presuppone che ci si stacchi dai normali sensi che usiamo per percepire gli avvenimenti e il tempo e lo spazio, come se un senso nascosto non legato a queste dimensioni ci proietti in avanti e percepisca nel presente ciò che avverrà il giorno dopo o un certo tempo dopo...
concordo che il tempo sia un continuo presente, solo così si può rendere presente una cosa che con la nostra percezione normale deve ancora succedere, ma questo non significa che sia già tutto scritto, solo che si "vede" avanti....
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Vecchio 30-05-2009, 13.46.57   #12
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Mi autocito perchè mi piacerebbe approfondire
Tempo fa ne avevamo parlato a lungo in un tread... non mi ricordo il titolo ma ci penso e lo segnalo (o se qualcun altro ha miglior memoria e mi precede...).

Comunque il futuro è sia già scritto che modificabile.

Nel senso che esistono tutti i futuri possibili (come tutti i possibili passati), siamo noi che ci muoviamo in mezzo a queste possibilità e a seconda della strada che prendiamo facciamo queste o quelle esperienze.

Ci muoviamo su delle strade... pensa ad un'autostrada: ci sono dei tratti obbligati, che una volta che ne hai preso uno quello devi percorrere e ci sono degli svincoli, delle uscite, delle deviazioni possibili, ma non sono sempre.
Se ad un determinato punto voglio cambiare strada devo mettermi per tempo nelle corsia giusta, se non lo faccio o vado troppo veloce o non vedo lo svincolo/incrocio allora sarò costretto a proseguire per quella via, incontrando sul mio cammino tutto quello che c'è su quella via.

Quindi alla fin fine ci sono svincoli che possiamo prendere e ci sono anche dei pezzi di starda che dobbiamo per forza fare, e questo dipende, sempre alla fin fine, da come abbiamo impostato il viaggio, dal nostro passato insomma, e dalle scelte che facciamo.

Se ad un certo punto vedo un cartello, che mi informa/presagisce che tra tot tempo incontrerò uno svincolo, posso predispormi per cambiare strada oppure no... se proseguo il cartello mi dice sommariamente cosa succederà, ossia dove mi dirigerò.

Ecco: le preveggenze sono quei cartelli. Di solito sono messi per tempo, in modo da permettermi di prendere la corsia giusta. Non sempre li vediamo però...

Questo molto grossomodo, solo per dare un'idea.
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Vecchio 30-05-2009, 17.14.16   #13
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Tempo fa ne avevamo parlato a lungo in un tread... non mi ricordo il titolo ma ci penso e lo segnalo (o se qualcun altro ha miglior memoria e mi precede...).

.
Dovrebbero essere questi:

http://ermopoli.it/portale/showthrea...light=profezie


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__________________
Se non sarò me stesso chi lo sarà per me? E se non ora, quando?
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